venerdì 30 dicembre 2011

I nuovi lampioni faranno luce a incroci più sicuri

Giornale di Brescia
venerdì 30 dicembre 2011, pag. 29 - Valtrompia e Lumezzane

LUMEZZANERimarranno depositati fino a fine gennaio gli atti relativi al piano dell'illuminazione comunale adottato dal Consiglio a fine novembre affinché i cittadini potessero presentare le debite osservazioni. La proprietà dei lampioni del Comune di Lumezzane è così suddivisa: 2046 (pari al 70,8%) sono di Enel Sole in gestione alla stessa; 420 (pari al 14,5%) di proprietà comunale in gestione a Enel Sole e 426 (pari al 14,7%) in gestione al Comune.
Il piano riporta anche un capitolo in cui si ricorda il pessimo stato in cui si trovano i proiettori che illuminano la galleria in via Vallesabbia al confine con il Comune di Agnosine. Il sopralluogo effettuato in sede di censimento ha evidenziato come su 102 punti luce, solo 30 siano in funzione.
Di particolare interesse è poi la sollecitazione ad intervenire per garantire nelle ore notturne la sicurezza stradale su alcune vie, particolarmente frequentate dal traffico in uscita o in entrata dalla Vallegobbia in concomitanza con gli orari di ingresso e uscita dal lavoro. La direttrice interessata, in particolare nel periodo invernale, è quella che collega via Brescia, via Ghidini Faustino e via Monsuello.
In particolare - si legge nel piano - deve essere posta attenzione alle zone «di possibile conflitto, come strade commerciali, incroci stradali di una certa complessità, rotonde ed aree di coda».
Al piano generale dell'illuminazione, quindi si affianca quello della gestione del traffico urbano che individua sette intersezioni da riqualificare con interventi di breve termine. Nel particolare gli incroci interessati sono quelli di via Mainone, via Ghidini Faustino, via Monsuello; via Marconi, via Monsuello, via Industriale; via Mazzini, via Marconi, via Rossaghe; via Mazzini, via Tartaglia; via Adua, via Montini; via Montini, via Ragazzi del '99 (all'altezza di Piazza Portegaia); via Valsabbia, via Mons. Bertoli. A queste intersezioni si aggiunge l'incrocio tra via Brescia e via S. Antonio, al confine con Sarezzo.
Se per i punti luce occorrerà tenere conto delle disponibilità economiche (il preventivo è «salato») a cominciare dall'acquisto dei lampioni non di proprietà, sul piano della sicurezza va segnalata anche la volontà dell'Amministrazione di intervenire con alcune rotonde che diminuiscano i rischi in alcuni incroci a partire da via Maronere e via Cornisino dove è programmato il primo intervento in ordine cronologico, subito dopo le festività. Da valutare con particolare attenzione, secondo il calendario delle priorità seguono via Ragazzi del '99-via Montini e via Monsuello con via Massimo d'Azeglio; quest'ultimo incrocio è oggi regolato da semaforo. «Questa è una situazione complessa - spiega l'assessore ai Lavori Pubblici Mario Salvinelli - poiché c'è la necessità di studiare i flussi di traffico e soprattutto non è possibile togliere la precedenza alla via principale. Un'altra realizzazione che mi sta a cuore è poi quella tra via Brescia-via Garibaldi e via Ghidini, che appare anche la più costosa».
Angelo Seneci                         

giovedì 29 dicembre 2011

Il Bilancio slitta al nuovo anno

Giornale di Brescia
giovedì 29 dicembre 2011, pag. 25 - Valtrompia e Lumezzane

Dovevano essere approvati lo scorso 15 dicembre, invece la discussione e la votazione sul bilancio di previsione 2012 e sul piano triennale delle opere pubbliche sono slittate a nuova data. Tutto questo in seguito all'approvazione della manovra «salva Italia» del Governo Monti, che annuncia nuovi tagli agli enti locali.
«Dopo che abbiamo subito un taglio di un milione di euro per il 2011 e il 2012 - ricorda il sindaco Silverio Vivenzi - rischiamo di avere un ulteriore taglio di 700mila euro. Abbiamo immediatamente chiesto chiarimenti all'Anci, l'associazione dei Comuni, per capire se stavamo sbagliando noi a fare i conti oppure se era proprio come previsto. Siamo in attesa della risposta. Se le nostre previsioni fossero confermate, le difficoltà per i Comuni sarebbero di difficile soluzione, per non dire peggio». a. sen.                         

LUMEZZANE Un invito alla cultura: c´è «PerCorsi Superiori»

Si è partiti con la fotografia digitale e l´informatica, ma adesso, l´offerta formativa dei «PerCorsi superiori» promossi dall´assessorato alla Cultura e dalla biblioteca di Lumezzane si prende una pausa. Ma già a gennaio si tornerà in pista con tre corsi: le new entry «Storia e tradizioni della Valtrompia» e lo stage di economia e il ritorno di psicologia; tutti in programma alle 20.30 nella scuola elementare «Caduti» di via Matteotti, alla Pieve.
Il primo, a ingresso libero, si svilupperà tra il 12 e il 26 gennaio, e si occuperà de «La storia minore della Valtrompia» e di «Streghe anche in Valtrompia: dèmoni o donne?»seconda. L´altra novità, mai così attuale, è il corso di economia che partirà il 19 gennaio per proseguire il 9 e il 16 febbraio. Relatori delle serate saranno i commercialisti Francesco Menoncin, Franco Baiguera e Cristian Carini. In questo caso la quota di iscrizione è di 35 euro, e deve essere versata in biblioteca.
Dal 24 gennaio, invece, per cinque incontri si parlerà di rapporti tra uomo e donna con il nuovo ciclo dedicato alla psicologia e tenuto dagli esperti Fulvia Bregoli, Gianpiero Rossi e Luisa Zani. Anche in questo caso si versano 35 euro. L´ultimo stage della rassegna sarà quello di dizione che partirà il 3 aprile. F.Z.

mercoledì 28 dicembre 2011

E Botturi è alla prima: cresce l'emozione

È scattata da Lumezzane l'avventura di Alessandro Botturi alla Dakar, con la presentazione del Bordone-Ferrari Racing Team in Valgobbia che ha sancito l'inizio del conto alla rovescia per la partenza dall'Argentina. Il rally più famoso del mondo scatterà il Primo gennaio da Mar del Plata (Argentina) per concludersi il 15 gennaio a Lima (Perù). Per le moto sono in programma 8363 chilometri complessivi con 4406 di prove speciali, mentre le auto ne faranno 8373 e 4191 di tratti cronometrati. I camion invece hanno un complessivo di 8333 e 4151 di speciale.
Botturi è partito proprio ieri per l'Argentina: «A questo punto tutto è pronto, nell'ultimo incontro abbiamo voluto fare solo un brindisi per salutare gli amici che ci sostengono». La marcia di avvicinamento è stata però intensa: «Dopo aver partecipato al Merzouga Rally, in Marocco, dove ho chiuso al sesto posto assoluto, sono tornato ancora due volte in Africa per prendere confidenza con la mia Ktm Rally 450 e con il sistema di navigazione. La moto è perfetta e mi sono subito trovato benissimo, mentre l'abilità in navigazione è decisamente migliorata ma devo studiare ancora». Il Team Bordone-Ferrari schiera, con Botturi, Paolo Ceci, Gerard Farrés e Jordi Viladoms. La squadra delle Ktm azzurre non si nasconde: «La nostra è una struttura senza compromessi, con piloti forti e ambizioni commisurate al potenziale messo in campo. Non possiamo che avere obiettivi importanti, ed è logico che le ambizioni del Bordone-Ferrari Racing Team siano pertanto grandiose».
Più cauto il trentaseienne plurititolato nell'enduro Botturi: «È la mia prima Dakar e, se da una parte c'è la voglia di fare bene, dall'altra so che sarà durissima. L'obiettivo personale è arrivare alla fine nel migliore dei modi».
Cesare Mariani

«Amici degli anziani»: la nuova casa è pronta

«Non è importante aggiungere anni alla vita, ma vita agli anni». Con questa citazione del premio Nobel Rita Levi Montalcini, il sindaco Silverio Vivenzi ha aperto la serata inaugurale del nuovo centro di ritrovo dell´associazione «Amici degli anziani» di Lumezzane.
«L´amministrazione comunale - ha aggiunto Vivenzi - ha sempre creduto e sostenuto questo importante progetto. Ha consegnato ai volontari stanze fatiscenti e le ritrova oggi ristrutturate e accoglienti. Non ci sono soldi, quindi il restauro esterno dovrà attendere; ma confermo il mio appoggio personale all´iniziativa».
Il gruppo è formato da 63 volontari (ben 13 arrivati nel solo 2011), ha a disposizione due minibus da nove posti e uno da cinque gestiti da 18 autisti. E tra gli operatori ci sono anche alcuni giovani che portano la loro esperienza professionale a supporto del gruppo: un medico specializzato in geriatria, un dottore in progettazione pedagogica e scienze della comunicazione, un ingegnere informatico, un perito di comunicazione-marketing e grafica e un esperto di economia.
Nell´anno appena terminato il sodalizio ha effettuato circa 1.100 servizi impegnandosi per 11 mila ore e percorrendo più di 30 mila chilometri. Ma cosa offre l´associazione? «In questo centro di aggregazione - spiega il presidente Ersilio Zavaglio - vogliamo promuovere pomeriggi di divertimento sponsorizzando l´amicizia e contrastando la solitudine. A partire dal 17 gennaio i nuovi locali saranno aperti martedì e giovedì dalle 14.30 alle 18, e i nostri ospiti troveranno un ambiente caldo. Nel frattempo proseguiamo con i trasporti delle persone che usufruiscono del servizio diurno nella Rsa “Le Rondini”, le portiamo in locali pubblici per incontrare gente, organizziamo gite e visite ai santuari e, ogni secondo sabato del mese, facciamo animazione nella casa di riposo di Lumezzane e a rotazione in quelle di Sarezzo, Bovegno, Pezzaze, Villa Carcina, Concesio, Nave, Barbariga e anche nella “Pasotti e Cotinelli” di Brescia».
Ma non è finita: «Offriamo un servizio alle persone della terza età che desiderano recarsi al cimitero per far visita ai propri cari - continua Zavaglio -, ma anche a chi ha bisogno di terapie fisiche e specialistiche negli ospedali della provincia». M.BEN.

martedì 27 dicembre 2011

Natale senz'acqua polemica di fuoco

Giornale di Brescia
martedì 27 dicembre 2011, pag. 27 - Valtrompia e Lumezzane

Due giorni senz'acqua e subito si infiamma la polemica. Nella parte alta della frazione di S. Apollonio, a nord di via Monsignor Bertoli, dalla mattina di sabato 24 fino a domenica 25, intorno alle 19, un'intera parte del paese è rimasta priva di acqua. Quanto accaduto è stato causato dal congelamento di una conduttura di carico di un serbatoio posto in via Valsabbia che di fatto ha bloccato il flusso. Sul posto sono intervenuti il sindaco Silverio Vivenzi e l'assessore ai Lavori pubblici Mario Salvinelli, che, unendosi ai tanti cittadini che nel frattempo avevano chiamato il numero del pronto intervento, hanno sollecitato immediatamente l'azienda servizi di valle, Asvt, emanazione di A2A, a cui compete la gestione dell'acquedotto comunale, perché intervenisse.
Una conduttura, forse troppo in superficie, sembra essersi ghiacciata impedendo di fatto il flusso di acqua. I serbatoi valgobbini sono in parte in muratura, ma in parte ancora d'acciaio e posti esternamente. Quindi soggetti a problemi come quello accaduto negli scorsi giorni. Nel futuro dovranno essere interrati e sostituiti da costruzioni in calcestruzzo. La società di gestione dovrebbe provvedere alla sostituzione graduale. «Cose di questo genere non devono accadere - commenta Salvinelli -. Purtroppo, il fatto che quanto accaduto sia successo alla vigilia di Natale non ha certo favorito la soluzione del problema, visto il periodo festivo». Il primo cittadino Silverio Vivenzi ha espresso tutta la sua amarezza per quanto accaduto ai suoi cittadini e intende chiedere chiarimenti direttamente alla dirigenza di Asvt nella giornata di oggi. «La zona interessata da quanto accaduto è tra le più critiche - ricorda il primo cittadino -. Dovrebbe essere monitorata molto meglio. In un primo tempo chi è intervenuto pensava che la mancanza di acqua fosse dovuta a una pompa guasta. Solo dopo si è accorto che invece il serbatoio era vuoto. Purtroppo il momento in cui si è verificato il guasto ha impedito di avere quella persona in più che avrebbe permesso di abbreviare i tempi di soluzione. Sono vicino ai miei cittadini arrabbiati, che hanno giustamente telefonato al centralino. Da parte mia ho chiesto a chi era di servizio di darsi da fare senza perdere tempo. Nonostante questo sono occorsi due giorni. Chiederò chiarimenti ad Asvt».
La squadra di pronto intervento ha operato scollegando il serbatoio dalla conduttura congelata e attivando un bypass, che ha permesso il ripristino della situazione. Dal momento che nessuno aveva accumulato acqua, il disagio che ha coinvolto centinaia di famiglie è stato pesante, aumentato dal fatto che molti avevano organizzato la cena natalizia. «L'intervento è stato attuato con qualche ritardo, ma alla fine la soluzione è stata trovata», continua Salvinelli, che lancia anche una proposta: «Sarebbe opportuno che tutti i fabbricati si dotassero di un serbatoio che accumuli acqua per momenti di urgenza. Quando accadono problemi a una rete tecnologica, non sempre è possibile intervenire in poche ore, spesso occorrono anche dei giorni. In base al consumo medio sarebbe auspicabile la presenza di serbatoi di almeno mille litri per famiglia, a cui attingere in momenti problematici».
Angelo Seneci                         

«Stop a sagre e feste E tagli anche al sociale»

Complessa anche la situazione di Lumezzane (23.871 abitanti) guidata dal sindaco Silverio Pietro Vivenzi (Lega Nord con sostegno Pdl). «Per un territorio vasto e popoloso abbiamo solo 93 dipendenti, 40 dei quali con contratto part-time. Per effetto della manovra saremo costretti al blocco delle assunzioni nel settore pubblico. E sarà ammessa solo la mobilità interna». Nel 2012 l' austherity a Lumezzane sarà totale: «Non erogheremo più fondi per le sagre, né per premi o riconoscimenti pubblici. Data l'esiguità delle risorse sarà complesso mantenere gli stessi servizi sociali, sostenere lo sport e i giovani. Abbiamo già limato all'inverosimile.» Dove si può tagliare ancora? «Dovremo ridurre o eliminare i fondi per la Scuola di Canto all'Unisono, un'iniziativa molto bella». Nel mirino anche «le erogazioni alle associazioni: dovremo verificare il loro operato. Non ci saranno più i contributi a pioggia».Vivenzi (nella foto) annuncia che sarà necessaria persino «una verifica dei servizi sociali». Il sindaco vede un 2012 molto amaro: «Ormai siamo vicini a levare anche gli stupendi dei nostri dipendenti. Sarà un anno duro»
F.P. (corriere della sera 23/12/11)

Un rabbioso Natale «a secco»

Un Natale da dimenticare per un centinaio di famiglie residenti nella parte più alta di Lumezzane Sant´Apollonio. A rovinare decisamente la festa dei residenti nelle vie Pasotti Astorre, Padre Marcolini, Valmezzana e in alcune abitazioni della centrale via Valsabbia è stata la mancanza di acqua tra la vigilia e domenica. I rubinetti non hanno dato segni di vita, e non è stato possibile lavarsi, cucinare e lavare piatti e stoviglie.
Il problema si è presentato già nella mattina di sabato, quanto intorno alle 7.30 l´acqua ha iniziato a scendere a singhiozzo per poi esaurirsi. A quel punto i residenti hanno subissato di chiamate il servizio emergenze dell´Asvt, l´Azienda servizi Valtrompia che gestisce la distribuzione in Valgobbia. E a quanto pare l´azienda, partecipata per quasi la metà dalla multiutility «a2a», avrebbe offerto rassicurazioni sul ritorno alla normalità per il giorno successivo.
La spiegazione del disagio? Sempre secondo Asvt, la mancanza di liquido sarebbe stata causata da una gelata notturna alla fonte del Serpenedolo, dalla quale l´«oro blù» scende verso la frazione. Una risposta inadeguata a parere dei residenti, visto che in questo periodo il gelo notturno è normale. Un guasto a una pompa che gestisce la distribuzione è sembrata una spiegazione più plausibile; anche alla luce del fatto che chi ha vissuto il disagio ha spiegato che il problema era presente da giorni.
«Eravamo stati informati della situazione e dei lavori per sistemare l´impianto - dice un abitante della zona rimasta all´asciutto -; però si poteva intervenire prima delle feste. Qui abitano anche pensionati e bambini ed è stato un problema gestire la situazione».
Inoltre, a Natale non si è risolto nulla e quindi sono stati cancellati pranzi e...docce; mentre molte persone sono state costrette a usare l´acqua minerale o a riempire taniche raggiungendo altri punti di approvvigionamento. La situazione è tornata alla normalità intorno alle 21 di domenica.
(bsoggi 27/12/11) f.z.

sabato 24 dicembre 2011

Comunità montana regna l'incertezza sui fondi disponibili

Giornale di Brescia
sabato 24 dicembre 2011, pag. 31 - Valtrompia e Lumezzane

Otto milioni di euro. Di entrate certe. E su queste si svilupperanno, nel 2012, i programmi della Comunità montana. Il presidente Bruno Bettinsoli non ha dubbi nel presentare la proposta di bilancio per il prossimo anno. «In considerazione dell'incertezza sui fondi disponibili - ha detto - e delle recenti normative in materia di gestioni associate che bisognerà applicare il prossimo anno, il bilancio prevede solo le entrate certe».
Secondo il presidente c'è inoltre bisogno di tempo affinché «si possano definire con i Comuni le funzioni fondamentali da gestire in forma associata, ma abbiamo bisogno di tempo anche per attuare la razionalizzazione programmata che comprende altresì l'ulteriore dimagrimento delle spese, la migliore valorizzazione del patrimonio immobiliare, l'incremento dei servizi offerti ai Comuni».
Per tutte queste ragioni l'impostazione del documento del prossimo anno è estremamente prudente anche se tutto questo inevitabilmente significherà, poi, un certo numero di variazioni. Si andr avanti per progetti, ha spiegato il presidente, man mano che si reperiranno le risorse anche se alcuni indirizzi sono già definiti nella proposta presentata ai sindaci.
Così, ad esempio, in termini di manutenzione delle strade intercomunali, si ipotizza un importo complessivo di 330.000 euro mentre fra i progetti già messi nero su bianco si lavorerà nell'ambito del completamento del «Corridoio culturale cicloturistico di valle» all'intervento sulla pista ciclabile, nel tratto di Villa, con 330.000 euro messi a disposizione dal Gal Gölem e con i 33.000 euro messi sul piatto dal Comune di Villa Carcina. Con fondi Aato poi si spenderanno 100.000 euro per le difese spondali del Mella.
Per il settore cultura si continuerà a lavorare sulla scia di quanto immaginato negli anni passati con un forte impegno alla valorizzazione del territorio e ai sistemi museale, archivistico e bibliotecario con una spesa di circa mezzo milione di euro.
Per quanto riguarda l'ambito dei servizi sociali il 2012 «sarà caratterizzato - ha detto l'assessore Porteri - dalla stesura ed approvazione del nuovo Piano di zona che sarà la piattaforma programmatica sulla quale si baseranno gli interventi; il Piano dovrà essere caratterizzato da nuove sperimentazioni con forte coinvolgimento delle imprese sociali e del Terzo settore. Il prossimo anno sarà quindi da considerarsi momento di transizione verso un nuovo modello di stato sociale».
Senza trascurare però i servizi anche se le risorse, relative ai prossimi dodici mesi, messe a disposizione dagli enti erogatori non sono ancora state definite.
Anche in questo caso prudenzialmente le entrate sono state ipotizzate al ribasso, prevedendo una riduzione complessiva di oltre 700.000 euro, pari al 33,49% delle disponibilità.
«Questa notevolissima diminuzione - ha spiegato Porteri - deriva prevalentemente dai tagli dei trasferimenti dal Fondo nazionale per le politiche sociali e dall'azzeramento per il fondo della non autosufficienza che nel 2011 era di circa mezzo milione di euro».
Flavia Bolis                         

Villaggio Gnutti: il centro sportivo è davvero pronto

BresciaOggi
sabato 24 dicembre 2011, pag. 30 - Valtrompia & Valsabbia

I lavori nella zona riservata agli spettatori sono stati ultimati, e anche le reti della struttura del Villaggio Gnutti sono state posate. Così, il nuovo impianto sportivo di Lumezzane può dirsi finalmente completato. La conferma è arrivata dall´assessore ai Lavori pubblici Mario Salvinelli.
Cosa è successo? Come riportato tempo fa da Bresciaoggi, per ottimizzare il nuovo campo per il calcio e il rugby, inaugurato lo ricordiamo il 18 giugno, è stato necessario intervenire con alcuni accorgimenti che hanno costretto a lasciare la struttura in stand by per qualche mese. Questo ritardo, in realtà, non ha inciso sull´attività delle società agonistiche, visto che subito dopo il taglio del nastro l´Unione delle associazioni valgobbine presieduta da Elio Pasetti, e il Rugby Lumezzane di Ottorino Bugatti, hanno avuto le «chiavi» per la gestione. Sono queste realtà, infatti, a decidere chi può usare il campo sportivo e in quali giorni sfruttando il fondo sintetico.
I punti carenti dell´impianto, risolti proprio nei giorni scorsi con alcuni interventi (del costo di 13.700 euro) sui progetti iniziali, riguardavano la zona per gli spettatori (ancora mancante) e le reti esterne, risultate troppo basse.
«Quella del pubblico era una questione rimasta in sospeso - ricorda Salvinelli - ma adesso, nello spazio vuoto tra il campo e il muro di sostegno (dietro le case della frazione in via Gnutti) abbiamo collocato una griglia in ferro che assicura un posto a chi vuole partecipare alle partite e agli allenamenti; soprattutto i genitori dei più piccoli». Il problema reti, invece, sollevato soprattutto dai giocatori di rugby, creava il rischio concreto che la palla ovale finisse fuori dal campo. Per questo, sono state alzate rispetto ai pochi metri della versione originale. Nel programma dei lavori, finanziati per la maggiore (come per il resto della struttura) con le risorse della fondazione Maugeri, è stato realizzato anche un passaggio pedonale illuminato per gli spettatori, e sono stati sistemati alcuni gradoni di accesso e una copertura sul guard rail nel parcheggio sottostante.                

E in Valtrompia non nascerà più nessuno...

BresciaOggi
sabato 24 dicembre 2011, pag. 19 - Provincia

È definitivamente calato il sipario sul punto nascite dell´ospedale di Gardone Valtrompia: dalla mezzanotte di ieri i bambini non potranno più nascere nel presidio valtrumplino. Ed è sempre più forte la sensazione di un possibile lento smantellamento dell´intero presidio.
A nulla sono valse le proteste da parte di cittadini e politici nei mesi scorsi: ora lo storico servizio - che ha visto la luce nel 1969 - chiuderà i battenti.
Sul tema ha voluto esprimere il suo parere anche il personale del reparto di Ostetricia-ginecologia e Nido. «Dopo ripetute notizie “non corrette”, è giunto il momento di dar voce al personale del reparto - fanno sapere i diretti interessati -. È vero che le nascite a Gardone hanno subìto un calo, ma questo calo non è altro che lo specchio dell´andamento demografico del nostro territorio nazionale. Il numero dei parti annui nel nostro presidio ospedaliero non è mai sceso sotto i 460 (per citare solo alcuni numeri, nel 2004 si registravano 687 nascite, nel 2006 647 nati, nel 2007 605 nati e nel 2010 467 bimbi). Le falsità raccontate finora rappresentano anche una mancanza di rispetto nei nostri confronti. Siamo professionisti della salute che fino ad ora hanno agito con dignità e operato con professionalità e serietà, garantendo condizioni di sicurezza in sala parto e in reparto».
«Ringraziamo tutte le coppie che hanno scelto il nostro punto nascita - continuano - per essere sostenute e assistite nei momenti più belli della loro vita. Il loro apprezzamento e la loro fiducia ci hanno dato coraggio per affrontare i numerosi momenti di difficoltà e, in parte, hanno alleviato il dolore e la delusione che stiamo vivendo. Con la chiusura del punto nascita non cesseremo la nostra attività: alcuni servizi verranno potenziati, come lo screening cromosomico, la riabilitazione del pavimento pelvico e la donazione del sangue del cordone ombelicale. Per le donne in attesa questo significa che potranno eseguire i controlli pre e post parto nel presidio valtrumplino, mentre dovranno rivolgersi ad altri ospedali per il parto».
«LE COPPIE - è sempre il commento del personale sanitario - potranno avvalersi a Gardone degli incontri di accompagnamento alla nascita, dei controlli dopo il parto e degli ambulatori pediatrici. Il reparto subirà necessariamente una riorganizzazione, diventerà un dipartimento unico dell´Ospedale Civile di Brescia e farà da tramite per gli accertamenti specialistici. Proseguirà l´attività di chirurgica uroginecologica per incontinenza urinaria e prolasso dell´utero ed organi pelvici. Le infermiere che lavoravano presso il punto nascite, verranno spostate ad altri reparti in cui c´è carenza di personale, ed alcune ostetriche entreranno in servizio al Civile».
«I politici, però, devono continuare a monitorare la situazione - concludono gli operatori dell´ospedale valtrumpino -: già nel luglio 2010 c´erano state le prime avvisaglie sulla possibile chiusura del punto nascita, ma loro si sono fidati delle rassicurazioni della direzione, che non ha mantenuto quanto promesso».                

venerdì 23 dicembre 2011

Frabosk, ieri l'incontro con il sindacato

Giornale di Brescia
venerdì 23 dicembre 2011, pag. 42 - Economia

Nella mattina di ieri, le rappresentanze sindacali e il management della Frabosk di Lumezzane si sono incontrati per fare il punto sulla situazione occupazionale dell'azienda. 
Da maggio - come abbiamo riportato ieri - i circa sessanta lavoratori di questa società attiva nel comparto dei casalinghi sono in cassa integrazione straordinaria e - secondo indiscrezioni - sono pure a credito di quattro mensilità. «L'azienda - ammettono però fonti sindacali in seguito all'incontro - ha manifestato la massima disponibilità affinché questa complicata situazione si risolva nel migliore dei modi. Sia per l'azienda sia per i lavoratori. A breve - concludono - la società provvederà dunque a liquidare una parte degli stipendi arretrati». Le due parti in causa si sono date poi appuntamento per la seconda metà del nuovo anno. Nel frattempo l'auspicio del patron Tiziano Ghidini e delle rappresentanze sindacali è che il settore dei casalinghi cominci a riprendere fiato, dimostrare così una decisa ripresa della domanda nazionale e internazionale. Un elemento essenziale anche per il rilancio di una delle nostre più importanti imprese di questo comparto. 

Un lönare con baby volontari

Giornale di Brescia
venerdì 23 dicembre 2011, pag. 34 - Valtrompia e Lumezzane

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L'atteso «lönare» della Croce Bianca è in distribuzione da qualche giorno ed è già motivo di divertente discussione.
Quest'anno infatti, ogni mese riporta alcune fotografie da bambini. Non bambini qualsiasi, ma gli stessi volontari del sodalizio quando erano fanciulli.
Sul retro dell'ultima pagina sono poi elencati i nomi dei soggetti identificati nel calendario attraverso dei numeri. I volontari, diventano in questo modo protagonisti del calendario della loro associazione.
I volti dei bambini di allora, sono gli uomini e le donne che oggi, accorrono ovunque ci siano problemi, operando con professionalità garantita dai corsi formativi che frequentano. Dalle fotografie di allora si materializza un mondo oggi inesistente: il grembiulino nero della scuola, le mani giunte della prima comunione, foto al mare.
«A loro - ricorda Bonomi nell'introduzione - la riconoscenza dei lumezzanesi che è sempre stata chiara e aperta là dove il sostegno non è mai venuto meno. Foto e nostalgia: per carità un filo, non di più, tanto per prendere fiato e la rincorsa verso i prossimi cinquant'anni». a. sen.                         

giovedì 22 dicembre 2011

Tariffa rifiuti, onlus esentate

Giornale di Brescia
giovedì 22 dicembre 2011, pag. 33 -Valtrompia e Lumezzane

Alla fine, la Tarsu, tariffa sui rifiuti solidi urbani, che l'Amministrazione comunale aveva imposto a tutte le associazioni per l'anno in corso, il prossimo non sarà pagata né dalle onlus né dalle associazioni equiparate.
«La questione è complicata - ha ricordato il sindaco Vivenzi -. Possiamo essere d'accordo con chi vuole l'esenzione e chi vuole invece che la Tarsu venga pagata e coperta poi con dei contributi. Noi abbiamo pensato, non senza dolore, per il pagamento da parte di tutti e poi di restituire il tributo sotto forma di contributi. Le associazioni, attraverso la consulta permanente sociale, ci hanno sottoposto una proposta che è diventata la soluzione: esentate quelle esentabili, ci venne detto all'incontro, e riducete il contributo. Abbiamo fatto quanto ci è stato chiesto».
In realtà all'incontro citato dal sindaco, è seguita anche una lettera della consulta, in cui viene chiesto di esentare tutti gli enti associativi privi di scopo di lucro: «Voi invece vi siete limitati ad applicare la normativa senza usare alcuna discrezionalità - ha ricordato Matteo Zani, capogruppo del Pd -. Avremmo preferito un passo in più. La somma di 20.000 euro raccolta dalla Tarsu applicata alle associazioni non è certo rilevante. La cittadinanza si aspetta che quanto deciso sia il primo passo verso un riconoscimento più ampio dell'esenzione».
Per Flavio Pelizzari dell'Udc, la reintroduzione della esenzione va a riconoscere «i servizi che fanno le associazioni». Rudy Saleri della Civica per Lumezzane non ha mancato di plaudire il dietrofront della maggioranza, che, ha sottolineato, «con questa decisione riconosce di avere sbagliato». Di tutt'altro parere l'assessore ai Servizi sociali Fausto Pasotti, che non riconosce errori, ma ricorda che il provvedimento impositivo è stato applicato per «fare una volta per sempre dei chiarimenti nel marasma che era presente in merito alla Tarsu. Entro il 20 gennaio prossimo le associazioni devono consegnare un modulo per dare le risposte che ci attendiamo per la giusta catalogazione. Vogliamo prendere le decisioni sulla base di criteri oggettivi ricordando che la legislazione di riferimento è quella sovra comunale».
Per il consigliere del Pdl Rocco Ferraro, oltre che ringraziare le associazioni quale «valore aggiunto e patrimonio sociale della comunità», ha rimarcato come la Giunta «abbia saputo rinunciare, in momenti di forte criticità a delle somme, condividendo le richieste delle associazioni».
Sulla necessità di identificare con precisione chi merita l'esenzione e chi no, sono intervenuti per la maggioranza Michel Chiappa del Pdl, Gianbattista Foresti della Lega Nord e l'assessore allo Sport e Cultura Lucio Facchinetti.
«La pubblica amministrazione - ha chiosato - si è assunta la propria responsabilità volendo fare una mappatura, un'anagrafica definitiva. La volontà di esentare tutti c'è, ma è impossibile per motivi di bilancio. Questo è il punto che induce a chiedere chiarezza e responsabilità dalle associazioni. L'esenzione va motivata. Le associazioni parlano di sussidiarietà svolta in quanto si sostituiscono a servizi che lo Stato non è in grado di offrire».
Angelo Seneci                         

La «Terzi-Lana» è pronta E gli alunni tornano a casa

Si sono conclusi i lavori di ristrutturazione alla scuola media «Terzi Lana» di Sant´Apollonio a Lumezzane. Ora si aspetta solo l´ultima campanella del 2011 per procedere al trasloco di tutti gli arredi dalla vicina elementare «Bachelet», che dall´inizio dello scorso anno scolastico sta ospitando gli studenti.
Quello che si troveranno davanti i ragazzi all´inizio del 2012 sarà un vero e proprio gioiello, che punta sull´estetica, ma anche sul risparmio energetico, mai valutato sulla struttura realizzata nel 1976 e che non ha subito particolari interventi, se non quelli di manutenzione. L´edificio nel 2005, sotto la giunta Corli, era stato interessato da alcuni lavori, per un investimento di 500mila euro, con cui sono stati sistemati il piano terra e il locale che ospita gli impianti centrali. La parte più importante (670mila euro), però, con gli operatori dell´azienda municipale «Lumetec» che hanno gestito la questione energetica, è stata realizzata nell´ultimo anno agli altri due piani, tra opere di muratura, aule, laboratori, servizi igienici, soffitti e controsoffitti, serramenti e gli impianti elettrici e di riscaldamento.
CON UN CONTRIBUTO di 350mila euro arrivato dall´Inail nel marzo 2010 è stata posta attenzione anche sulla questione delle barriere architettoniche. «Prima di intervenire la scuola aveva un sistema di scale e scalini incompatibile con le nuove disposizioni - ricorda l´assessore ai lavori pubblici Mario Salvinelli -, mentre oggi è attiva anche una passerella, che permette l´accesso ai disabili fisici e a chi ha problemi motori». Quello che riaprirà i battenti è solo uno dei tanti edifici pubblici compreso nell´elenco di opere, tra scuole e municipio, che saranno interessati anche l´anno prossimo da lavori di messa in sicurezza e miglioramento del risparmio energetico. «In passato si costruiva senza pensare alla questione energetica e all´accessibilità - conclude Salvinelli -. bisogna cambiare».F.Z.
(22/12/11 - brescioaggi)

mercoledì 21 dicembre 2011

i Distretti Italiani? Battono la Germania

Non ditelo ad Angela Merkel ma i distretti del made in Italy continuano a crescere nelle esportazioni più della sua Germania. Nel terzo trimestre dell' anno in corso il manifatturiero tricolore e glocal ha infatti fatto segnare un +8,2% rispetto al corrispondente periodo del 2010 mentre i celebratissimi tedeschi si sono fermati a +7,5%. È chiaro che entrambi i sistemi stanno perdendo velocità (nei trimestri scorsi gli incrementi erano misurabili a due cifre) ma riescono comunque a strappare performance da sogno in una fase che tutti giudicano pre-recessiva. Più Reno meno Cina A trainare l' ennesima coraggiosa cavalcata del made in Italy sono, con risultati diversi tra loro, tre settori su tutti: il metalmeccanico, l' abbigliamento-moda e l' agroalimentare. Non ha lo stesso slancio il sistema casa-arredo che paga la stasi del mercato delle costruzioni e la fiscalità che si è abbattuta in Europa sugli immobili. A rendere possibile l' incredibile risultato dell' export italiano è ancora la capacità di tener botta nei tradizionali mercati renani a cui si accompagnano buone prove nei Paesi emergenti. Il terzo trimestre del 2011 si segnala però per un imprevisto rallentamento della penetrazione italiana in Cina, dando così ragione a chi nei mesi scorsi aveva messo in guardia dai facili entusiasmi. Sono questi i dati e i principali rilievi che emergono dal Monitor dei distretti curato dal Servizio studi e ricerche di Intesa Sanpaolo. Meccanica di processo Se il settore metalmeccanico primeggia, i territori che se ne giovano di più sono Brescia con il suo distretto dei metalli, Lumezzane con rubinetti e pentole (un distretto che era stato dato per morto almeno un paio di volte!), la metalmeccanica di Lecco, la meccanica strumentale di Vicenza e il distretto delle caldaie di Verona. Se insieme ai dati congiunturali riferiti all' ultimo trimestre 2011 osserviamo più in generale gli anni della grande crisi (dal 2008), è la meccanica di processo che si conferma come lo zoccolo duro del manifatturiero italiano, e meritano una menzione il territorio di Bologna per l' imballaggio, Varese per la meccanica strumentale, ancora Brescia per le macchine tessili e per la plastica. «Sicuramente le performance della meccanica di processo appaiono più solide e durature, mentre il fatturato dei metalli si è giovato di un recente aumento dei prezzi» commenta Fabrizio Guelpa di Intesa Sanpaolo. Moda e agroalimentare Subito dopo i meccanici, sul podio dell' export più vivace sale il sistema moda, i cui incrementi di vendite all' estero viaggiano, rispetto a un anno fa, attorno al 10%. Protagonisti del risultato positivo il polo fiorentino della pelle, gli articoli di pelle e calzature di Arezzo, il tessile di Biella, la maglieria di Carpi, la concia di Arzignano, le calzature di Fermo e quelle della Riviera del Brenta. Basta leggere questi nomi per accomunarli a Lumezzane e a verdetti negativi espressi con troppo anticipo o supponenza. Evidentemente in diversi di questi casi le aziende distrettuali hanno saputo ristrutturarsi e innovarsi per restare pienamente competitive. Anche il tessile-abbigliamento di Prato va bene e incrementa l' export grazie al distretto parallelo cinese o almeno a quella porzione di prodotto degli imprenditori asiatici che viene regolarmente esportata. Con una velocità dimezzata rispetto al sistema moda (quindi sopra +5%), il terzo gradino del podio va ai distretti agroalimentari che vedono primeggiare al loro interno le specialità del Nord: i vini delle Langhe/Roero/Monferrato, il polo dolciario di Alba e Cuneo e il vino veronese. «Ma se proprio dovessi indicare un settore che mostra potenzialità inespresse questo è il food - dichiara Guelpa -. I prodotti di eccellenza li abbiamo, ma paghiamo la debolezza delle nostre catene distributive all' estero». Il 2012 A tener vive le esportazioni italiane - nonostante l' incomprensibile stop decretato a suo tempo dal governo Berlusconi all' Istituto per il commercio estero - sono sempre Germania e Francia, ma ottimi risultati arrivano anche da Russia (+14,8%), Romania (+21,4%), Corea del Sud (+33,8%) e Brasile (+29,7%). La sorpresa (negativa) è il rallentamento della Cina, in parte dovuto alle dinamiche del Pil locale che non sale più ai ritmi vertiginosi dei tempi scorsi e in parte a una difficoltà nel rendere stabile la nostra presenza in quel Paese. Pechino e Shanghai restano target privilegiati del made in Italy ma l' ultimo trimestre non ci premia come sperato. E si tratta di un dato che dovrebbe quanto meno stimolare una riflessione. Giunti a questo punto, però, la domanda clou che gli economisti di Intesa Sanpaolo si sono fatti riguarda il 2012. Accertato che i nostri distretti si fanno ancora valere e rinviano sine die i propri funerali, come reggeranno l' anno prossimo agli effetti derivanti dalla crisi dei debiti sovrani scoppiata in Europa? La risposta che dà Guelpa è che «quasi certamente si interromperà la fase positiva» e che soprattutto «si intensificherà ulteriormente il processo di selezione del tessuto produttivo italiano». Usciranno dal mercato le imprese più in ritardo e con una difficile situazione economico-finanziaria mentre ce la faranno «le imprese con un' elevata propensione a esportare soprattutto nei mercati ad alto potenziale di crescita». L' export Chi esporta, dunque, ha una probabilità molto più elevata di passare il tremendo 2012 e toccare il 2013. Ma anche chi oggi prende ottimi voti nelle esportazioni, come le nostre eccellenze della metalmeccanica, dovrà fare i conti con il rallentamento brusco di due mercati decisivi come Francia e Germania. Di conseguenza i distretti, per conservare il buon ritmo dell' ultimo trimestre 2011, dovranno intensificare gli sforzi per guadagnare quote di mercati nei Paesi «bric». E, se il governo Monti rimettesse in piedi l' Ice o una struttura simile, i distretti ne potrebbero sicuramente giovare. Il tempo stringe. Dario Di Vico twitter@dariodivico
corriere della sera 20/12/11

Un Natale multiculturale

Giornale di Brescia
mercoledì 21 dicembre 2011, pag. 29 - Valtrompia e Lumezzane

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«Anche a Natale abbiamo fatto la vera scuola multiculturale. Le mamme straniere hanno partecipato all'addobbo dell'albero, all'allestimento del presepe e hanno partecipato alla grande festa organizzata».
Amanda Cavagna, coordinatrice della scuola elementare di Faidana e Silvia Costa, insegnante di religione cattolica, rimarcano con forza il successo dell'evento.
Non si tratta di un'iniziativa «spot»: si svolge da due anni e ha l'obiettivo di coinvolgere tutti i bambini, italiani e non, della scuola di Faidana, titolata a Madre Teresa di Calcutta.
«Vogliamo che tutti i bambini partecipino al momento conviviale», spiega Cavagna.
«Quest'anno abbiamo scelto la rappresentazione di "Processo al Natale" - aggiunge Costa - dove unendo cose sacre e profane, tutti hanno potuto partecipare in un'atmosfera di serenità e di gioia».     
Angelo Seneci                     

Oltre il danno la beffa e la Regione pensa alla legna!

Dopo l’ultimo episodio di radiocontaminazione (cesio 137)  a Lumezzane (BS), a seguito di una fusione di metalli, tutto sembra essersi svolto per la bonifica e la messa in sicurezza del territorio, a norma di legge. Polveri chiuse in container che dopo mesi, mesi e mesi sono ancora in attesa di essere chiusi per sempre in un bunker! Arpa, Asl, ecc… continuano a garantire sulla sicurezza e sulla salute pubblica, il nostro Sindaco, Assessori, Consiglieri, sono pacifici e tranquilli come se si trattasse di uno stoccaggio di fiori. Nulla di cui temere, c’è tanto di documenti timbrati, protocollati dai vari organi competenti … perché mai andare avanti ancora a preoccuparsi o disturbare gente che lavora,  per queste stupidate?
Ok, non son certo felice di avere un bunker che contiene tonnellate Di polveri radioattive, vicino a casa, ma se gli organi preposti continuano a dire che va bene, fidiamoci! Però ogni tanto (spesso) mi chiedo se le garanzie che tutto va bene, sono le stesse garanzie che si davano una volta sull’amianto e poi da un giorno all’altro s’è scoperto quello che s‘è scoperto... Va beh, non esageriamo e continuiamo a non preoccuparci.
In termini economici, ho saputo che nulla alla comunità è costato, la costruzione del bunker, lo stoccaggio delle polveri radiocontaminate, i controlli ecc… sono a carico dell’azienda che ha provocato questo incidente, quindi che c’è ancora che non va? E’ stata la parola “azienda” che non m’è piaciuta. Le aziende oggi ci sono e domani no, quindi chi pagherà mai tutta sta mole di spese sui futuri controlli del sito? NOI???? Come se non pagassimo già abbastanza tra tasse e tutto il resto!  Lo stesso timore è sorto anche al Comitato x Lumezzane (al quel orgogliosamente mi sono iscritta), tant’è che ha chiesto al nostro primo cittadino se non c’era modo di potersi tutelare per il futuro su quest’argomento, e purtroppo come si evince dalla risposta, non ci sono disposizioni di legge che legittimino al momento la pretesa per esempio di un fondo di garanzia.
E se un domani a causa di una calamità naturale i containers dovessero aprirsi (ricordando che le polveri saranno stoccate a ridosso di un ruscello), che scenari si apriranno?
Beh mi son detta, se il nostro Comune non ha (?) questi poteri, passiamo le domande ai piani alti, chi meglio della Regione Lombardia può darmi queste risposte? La mia regione, sempre così attenta all’ambiente e all’inquinamento tanto da  emanare  addirittura norme/normine e normette sul divieto di usare le stufe e caminetti a legna perché le emissioni di anidride carbonica della legna sono nocive, mi son detta “Chissà mai quindi cosa avrà mai emanato di fantastico, sullo stoccaggio e/o smaltimento di polveri radioattive prodotte durante l’accidentale fusione di metalli radioattivi!?”  - in rete ho solo trovato un’ordinanza (già scaduta tra l’altro) finalizzata alla definizione delle modalità temporanee di attuazione della sorveglianza radiometrica, prevista dal d.lgs. 17 marzo 1995, n. 230, su rottami o su altri materiali metallici di risulta destinati alla fusione. Ma anche se fosse ancora in vigore, non rispondeva ai miei quesiti.
Quindi apro il sito web della regione, clicco sui contatti,  compilo il loro modulino d’invio messaggi e pongo i miei quesiti. La prima volta non hanno risposto, la secondo nemmeno e la terza … idem! Forse dovrò inviare una raccomandata a.r.? Ma no, c’è internet gratis, perché spendere soldi nelle poste?  Tengo monitorata la mia posta e il sito della Regione Lombardia, scopro che sul discorso polveri radioattive, nessuno sta muovendo un dito perché nulla è riportato, però vi faccio forse contenti dicendovi che ci sarà una nuova regolamentazione sulla legna da ardere. L Non ho parole, non ho proprio parole, com’è  possibile che tutti se ne sbattano di questo argomento con i casi che ci sono già stati nella nostra regione e chissà quanti in tutto il territorio nazionale?
Ah nel frattempo noi Lumezzanesi, veniamo a conoscenza che a pochissimi km da noi (paese confinante), un’acciaieria  le sue scorie di polveri radiocontaminate da cesio 137, verranno smaltite  tramite trattamenti tecnologici, riducendone il volume per quanto riguarda lo stoccaggio finale delle scorie radioattive …  Perché a Lumezzane allora no? Perché assurdo dell’assurdo, è facoltà libera dell’azienda scegliere come stoccare e trattare queste polveri (certo su consenso poi degli organi preposti)! Oltre il danno la beffa
Noi lumezzanesi non scendiamo in piazza, non siamo portati per sbraitare in qualche manifestazione davanti ad una cancellata della Pubblica Amministrazione,  abbiamo purtroppo o per fortuna, un certo contegno, ma il fatto di parlarne poco e di non manifestare il nostro dissenso e sdegno, non vuol dire che abbiamo dimenticato né che abbiamo gradito.

Una lumezzanese

Zanetti in Superbike correrà con il team Pata

Lorenzo Zanetti, pilota 24enne di Lumezzane, reduce dal terzo posto nel Mondiale Superstok 1000 in sella alla BMW ufficiale, correrà in Superbike con il Team Pata, a bordo di un’Aprilia. Dopo un lungo periodo di incertezza in cui «credevo di rimanere a piedi», ha commentato il valgobbino, già dal prossimo febbraio, con i test in Australia, partirà la sua avventura in Superbike, dopo la fugace esperienza con la Ducati nel 2010. Chiamato a metà stagione, il pilota lumezzanese riuscì comunque a chiudere il campionato in settima piazza.
Al contrario, non sarà più del team del patron Daniele De Carli, il bresciano Marco Borciani, uno dei fondatori della squadra e sostenitore dell’ingaggio del valgobbino. «A differenza di altri all’interno della scuderia, io ho sempre creduto nel binomio Zanetti – Aprilia» commenta Borciani «ma dissensi interni mi hanno portato a lasciare il team. Auguro a Lorenzo di raggiungere tutti i traguardi che auspica perché ha grandi capacità». Prima di provare dal vivo la nuova moto, Lorenzo dovrà attendere il 15 di gennaio. La partenza per l’Australia è prevista per l’inizio di febbraio, dove effettuerà i test in vista dell’esordio del 26 a Phillip Island. «Sarà un’esperienza del tutto diversa -racconta Zanetti- con elettronica e moto molto più complesse. Ora lotterò contro i grandi. Ci sarà da faticare».
Fiorenza Bonetti (corrieredellasera 19/12/11)

Due mesi di agonia per il pensionato caduto nell´orto

È una storia tristissima quella che in queste ore sta creando commozione in tutta Lumezzane e in particolare a Piatucco, i cui abitanti sono vicini alla famiglia di Santino Bregoli dei «Pasturì», il conosciuto pensionato 76enne che l´altro ieri è morto nell´ospedale civile di Brescia dopo quasi due mesi di coma in seguito a una caduta avvenuta il 27 ottobre scorso.
Già l´incidente originario aveva lasciato senza parole la frazione: lo scomparso, lo ricordiamo, era caduto riportando una ferita alla testa mentre lavorava nell´orto collegato alla sua casa di via Garibaldi. Bregoli si era rialzato senza manifestare alcun malessere, ma i suoi familiari l´avevano voluto portare comunque al pronto soccorso dell´ospedale di Gardone, nel quale era stato ricoverato per alcuni controlli.
Una settimana dopo, il 3 novembre, le sue condizioni si erano aggravate, e i medici avevano deciso il trasferimento d´urgenza nel nosocomio cittadino: qui il 76enne era stato sottoposto a un intervento chirurgico; poi era sprofondato in coma. L´altro ieri, dicevamo, il drammatico epilogo.
Santino Bregoli, alpino, ex cacciatore, appassionato cercatore di funghi e lavoratore instancabile, nonostante la pensione non rimaneva mai fermo. Lascia le sue quattro donne: la moglie Maria Dallera e le figlie Monica, Antonella e Katiuscia. Il funerale sarà celebrato oggi alle 14.45 partendo dall´abitazione verso la chiesa di Pieve. Poi il trasferimento della salma a Brescia per la cremazione. F.Z.
bsoggi 21/12/11

LUMEZZANE. operaio in manette per droga

Alle sette del mattino di lunedì i carabinieri sono entrati in casa di O. G., operaio di Preseglie ma residente a Lumezzane. Erano accompagnati da cani addestrati per scovare la droga e gli animali hanno fatto egregiamente il loro lavoro. La droga l´hanno trovata.
L´uomo, che è stato arrestato per detenzione ai fini di spaccio, aveva nascosto due panetti di hashish per complessivi cento grammi sotto il lavandino e altri 63 grammi in barrette sotto il piano cottura

bresciaoggi 21/12/11

martedì 20 dicembre 2011

Insediamenti produttivi al palo

Giornale di Brescia
martedì 20 dicembre 2011, pag. 33 - Valtrompia e Lumezzane

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«Non si può certo essere soddisfatti perché le cose da fare sono ancora tante».
A metà mandato il primo cittadino valgobbino Silverio Vivenzi è parzialmente soddisfatto per quello fatto dal giugno 2009 quando si è insidiata la Giunta Lega Nord-Pdl.
«Avevamo detto che in continuità con quanto trovato, avremmo terminato le opere per non buttare i fondi già impiegati, ed è quello che abbiamo fatto. A cominciare dalla piazza Giovanni Paolo II di S. Sebastiano. Prima ancora abbiamo sistemato la frana di Valle, un punto critico affrontato già da altri senza successo. Nei prossimi mesi consegneremo alla cittadinanza il parco Avogadro. Su quest'opera dico però che sono stati spesi troppi soldi: il parco di fatto esisteva già, ci siamo trovati un costoso progetto da realizzare. Nella dichiarazione di continuità era doveroso continuare e finire l'opera».
Nell'imminenza dell'inverno, il primo cittadino tiene a sottolineare un fiore all'occhiello della sua Giunta: il piano neve, oggi diventato punto di riferimento provinciale, per due ragioni: «Abbiamo sostituito l'utilizzo della sabbia, che ci ha permesso di avere strade pulite dopo lo scioglimento della neve e il contenimento delle polveri sottili, con beneficio per la salute dei nostri cittadini. Debbo dire che abbiamo proprio visto bene».
L'amministrazione di Vivenzi ha poi accontentato le richieste delle associazioni di avere una sede per le proprie attività.
Utilizzando la disponibilità degli edifici comunali abbandonati, sono state soddisfatte, tra l'altro, le domande degli Amici dell'Arte, del Moto club Lumezzane, dell'Ant, dell'Associazione artiglieri, di quella dei carabinieri in congedo.
«Nell'ultimo Consiglio comunale abbiamo assegnato alla cooperativa Cvl l'immobile prima occupato dalla scuola elementare Montessori, dove, adiacente, si trova anche un parco che tornerà a rivivere». Come negli altri casi ci sarà una riqualificazione dell'immobile e dell'area. La riqualificazione del territorio è uno degli obiettivi che Vivenzi vuole realizzare nei prossimi mesi, a partire da quello che la Giunta ritiene essere il centro di Lumezzane: il Villaggio Gnutti. «In quell'area, si concentra il polo socio sanitario valgobbino, dice Vivenzi, oltre che il nostro polo scolastico. Interverremo con un nuovo impianto di illuminazione in grado di assorbire di giorno l'elettricità e poi di restituirla la notte. Nell'ottica del risparmio, riqualificheremo anche la facciata del palazzo municipale, realizzando una facciata fotovoltaica».
Progetti realizzabili ed iscritti in bilancio, a differenza di un altro progetto caro al sindaco: il 3° lotto del piano insediamento produttivo.
«Vorrei proprio venisse fatto, ma trova in questo momento un fermo dovuto alla situazione economica. La domanda più corposa fatta da un imprenditore per ora batte in testa. Ho paura che dovremo arrenderci, anche se la parola fine non c'è ancora. Naturalmente va studiata la formula per il coinvolgimento di chi potrebbe essere ancora interessato. Gli imprenditori certo sono più riflessivi».
Angelo Seneci                         

T-shirt per finanziare le pulizie al Gobbia

Giornale di Brescia
martedì 20 dicembre 2011, pag. 24 - La Provincia

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«T-Shirt in dialetto per ripulire il Gobbia». È l'idea per un regalo natalizio lanciata dagli organizzatori de «I colori del Gobbia», giornata ecologica svoltasi la scorsa primavera e che dovrebbe essere ripetuta nel maggio prossimo.
Anzi l'iniziativa potrebbe coinvolgere la cittadina per una settimana. Con il ricavato verrà comperata l'attrezzatura necessaria per potere realizzare l'operazione ecologica. L'iniziativa intrapresa dagli operatori di Boyzone, emanazione della cooperativa Il Mosaico, in collaborazione con l'assessorato ai Servizi Sociali del comune di Lumezzane, ha visto la partecipazione attiva anche dei gruppi Scout di S. Apollonio, del Gruppo volontari protezione civile Lumezzane, del Photo club che ha immortalato alcuni momenti della giornata, degli Amici dell'Arte e di ColChiDeA che hanno tradotto in rappresentazioni statiche o dinamiche quanto fatto nella giornata.
«La parlata tanto cara ai lumezzanesi, viene utilizzata per un uso ed un intento intelligente: quello di ripulire il Gobbia nella zona del vecchio «Rudù», la ruota del mulino. In pratica il simbolo della nascita industriale di Lumezzane. Sono cinque le magliette ideate che riportano diverse frasi in dialetto. Sono in vendita da Vins Music in via Montini a S. Apollonio, Gaim in piazza Roma ed Edicola Dante in via Artigiani a S.Sebastiano, Videopiù in via Matteotti a Piatucco. a. sen.                         

lunedì 19 dicembre 2011

Lumezzane, serata sulla morìa di uccelli

Giornale di Brescia
lunedì 19 dicembre 2011, pag. 10 - Città e Provincia

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A Lumezzane nei giorni scorsi si è svolta un'affollata assemblea di cacciatori presso la sede dell'Anuu Gasparotto locale, che ha discusso sulle presunte ragioni della morìa di uccelli da richiamo di cui sono stati vittime, all'inizio i cacciatori valgobbini, poi con il passare del tempo i cacciatori di tutta Italia.
Era presente anche il veterinario Raffaele Pezzotti, specializzato in ornitologia, che segue la questione a livello bresciano. I primi capi morti risalgono alla metà di ottobre ed immediatamente i proprietari si sono rivolti all'istituto zooprofilattico di Brescia e di Padova. I risultati hanno messo in evidenza lo spappolamento di organi vitali causato forse, ma non c'è ancora la conferma, dal cibo ingerito. Quello che è certo è che non si è trattato di una questione virale, né batterica.
I danni subiti dagli appassionati della caccia sono stati tanti, le specie più colpite sono state quelle del tordo-sassello e della cesena, forse per la loro struttura fisica. a. sen.                         

I regali? C´è la t-shirt per il Gobbia

Mancano le idee per l´acquisto di regali natalizi con un minimo di originalità? Nessun problema: alla soluzione dell´incertezza ci ha pensato «Generazione Lumezzane», l´ormai conosciuto gruppo Facebook di cui parla tutta la Valgobbia.
Dopo il successo delle prime magliette stampigliate con frasi in dialetto, le persone che ruotano attorno a questa realtà sociale hanno deciso di reinvestire il ricavato e di procedere con una nuova produzione con uno scopo preciso.
Detto, fatto! Da qualche giorno sono in commercio le nuove t-shirt a colori che aiuteranno «GL» a realizzare il progetto tanto atteso. Quale? Ripulire il torrente Gobbia. Per facilitare l´acquisto del gadget natalizio-ambientale sono cresciuti anche i punti vendita: in questi giorni di acquisti più o meno frenetici sarà infatti possibile reperire le magliette anche nella cornice della biblioteca comunale, e durante le serate d´apertura del teatro «Odeon».
Restano poi confermati i soliti punti di distribuzione: l´edicola «Zanetti» (lungo via De Gasperi), il negozio «Vins music» di via Montini e «Video+» (altro esercizio commerciale che si trova in via Matteotti.
Ma le novità in tema ambientale e sociale non finiscono qui, e sembra che in Valgobbia si stia aprendo realmente una nuova era di grande sensibilità ecologica. Nei giorni scorsi, il gruppo «Boyzone» in qualità di coordinatore del progetto, l´associazione culturale «Colchidea», gli «Amici dell´arte», il Photo club e la protezione civile si sono incontrati per iniziare a parlare di un´importante iniziativa: la «Settimana ecologica di Lumezzane». Il tutto è ancora nella fase embrionale ma le idee sono assolutamente interessanti.
«In occasione del nostro primo incontro - spiega Marco Palladino di Colchidea - abbiamo pensato a una possibile data (quella del 12 maggio) per organizzare una seconda edizione della giornata di sensibilizzazione ecologica “I colori del Gobbia”, inoltre, è emersa la volontà di coinvolgere la popolazione con proiezioni serali, spettacoli teatrali legati a temi ambientali, una visita al “Centro Riciclo di Vedelago” (a Treviso) che riesce a riciclare il 98.5 per cento dei rifiuti raccolti. Ma abbiamo anche progettato di proporre alle scolaresche di ripulire qualche parco cittadino».
Palladino ha poi parlato della possibilità di far ruotare la Settimana ecologica attorno all´inaugurazione primaverile dell´atteso parco Avogadro, facendo appunto della serata inaugurale dell´area verde attrezzata l´evento clou. Oppure dell´eventualità di organizzare gli eventi direttamente all´interno dello stesso parco.
Generazione Lumezzane e tutte le realtà che lavorano a questa iniziativa confidano comunque molto nel risultato della vendita dei già citati capi d´abbigliamento per poter finanziare questo singolare progetto. Ma per far cassa ci potrebbe essere anche un´altra strada: «Avremmo pensato - conclude Palladino - a un´asta di beneficenza dedicata alle opere realizzate dagli Amici dell´arte con il materiale recuperato dalla scorsa pulizia del Gobbia. Il ricavato potrebbe essere condiviso con la Consulta sociale permanente».
Infine, per concludere i sette giorni dedicati alla tutela del territorio valgobbino, i promotori dell´operazione proporrebbero un incontro con l´assessorato all´Ambiente e con il gestore della raccolta dei rifiuti per far chiarezza su come effettuare una corretta «differenziata».

domenica 18 dicembre 2011

Viabilità, la Valgobbia cambia Scatta la guerra agli incroci

BresciaOggi
domenica 18 dicembre 2011, pag. 32 - Valtrompia & Valsabbia


Con l´arrivo del 2012, la viabilità della Valgobbia verrà trasformata a misura di rotonda. Succederà grazie a una serie di cantieri che partiranno a gennaio con una sperimentazione alla Pieve; ma in programma ci sono anche interventi a Sant´Apollonio e a San Sebastiano; per finire con una impegnativa operazione in località Mezzaluna.
Nel frattempo l´amministrazione ha terminato le opere su via Santa Margherita: i lavori su questa arteria secondaria, strategica per chi da Sant´Apollonio si sposta verso la zona industriale valgobbina evitando il traffico di San Sebastiano, si erano resi necessari dopo la frana del novembre 2010. Le opere per sistemarla erano partite in estate e hanno richiesto un esborso totale di 70.500 euro (21 mila come contributo della Comunità montana della Valtrompia).
La via è stata riqualificata con l´asfaltatura, il consolidamento del pendio e la posa di alcuni micropali per la messa in sicurezza. In agenda per i prossimi giorni, invece, ci sono alcuni incroci pericolosi sui quali l´assessorato ai Lavori pubblici ha previsto l´installazione di nuove rotatorie. Quella più prossima, che i cittadini troveranno già a gennaio, meteo permettendo, sarà costruita tra le vie Maronere e Cornisino, a Pieve.
«Questo è un nodo abbastanza pericoloso - commenta l´assessore Mario Salvinelli - perchè qui esiste un diritto di precedenza che spesso non viene rispettato». Prima di rendere definitiva l´installazione si attuerà una sperimentazione di almeno tre mesi per verificare se la situazione diventerà più ordinata.
Altre rotonde, come confermato dall´assessore, sono in arrivo sempre per l´anno prossimo a Sant´Apollonio e San Sebastiano. In proposito gli uffici di via Monsuello hanno già fatto alcuni studi tecnici nell´ottica di migliorare la situazione, ma i cantieri veri e propri sono previsti in agenda più avanti nel tempo anche per via delle scarse risorse finanziarie. Una delle priorità, secondo Salvinelli, per la quale è prevista un´altra sperimentazione a rotonda, è rappresentata dall´incrocio tra le vie Montini e Ragazzi del ´99 a Sant´Apollonio, vicino aella scuola elementare «Bachelet». Sul tavolo, poi (già valutata in passato), c´è anche quella tra le vie Monsuello e D´Azeglio, a San Sebastiano, in un punto oggi gestito da un semaforo. L´ipotesi allo studio è di eliminare l´impianto e regolare il traffico evitando le code.
L´ultimo rondò allo studio, da affrontare l´anno prossimo, e uno dei più importanti per la Valgobbia: riguarda l´incontro tra le vie Armieri e Garibaldi lungo la strada principale, a Mezzaluna. «Dovremo valutare anche questa - continua Salvinelli - ma se per una rotatoria servono in media 60-70 mila euro, in questo caso ne servirebbero oltre 100 mila; e le casse comunali sono in difficoltà».            
Fabio Zizzo 

sabato 17 dicembre 2011

Il Moto club inaugura una casa con i fiocchi

Dalla stanza di via Magenta, nello stadio comunale, al vecchio municipio (ed ex sede dell´agenzia Lumetel): il Moto club di Lumezzane ha fatto davvero un importante passo in avanti, e oggi lo festeggerà aprendo i battenti della nuova sede agli amici e ai curiosi interessati alle attività sportive previste per il prossimo anno. La cerimonia di inaugurazione si terrà a partire dalle 16 in via Mazzini 92, a San Sebastiano, quando a fare gli onori di casa sarà il presidente Damiano Bugatti affiancato dall´assessore allo Sport Lucio Facchinetti.
Nella nuova casa il club potrà contare su due piani e circa 300 metri quadri; e in più su un´area destinata al magazzino nel locale sottostante. In questo spazio hanno trovato posto una sala ricreativa aperta a tutti, una stanza per le riunioni dei consiglieri e un locale per le proiezioni nel quale si potranno vedere (o rivedere) le gare dei propri pupilli.
Se ne parlerà sempre oggi, perchè il club, che conta 150 soci, presenterà al pubblico e agli sponsor anche la nuova squadra agonistica che affronterà le gare degli assoluti italiani: Alessandro Botturi (prossimo alla Dakar dal primo gennaio), Jonathan Manzi, Edoardo D´Ambrosio, Alessandro Nossini e Nicolas Trainini. Sempre oggi sarà aperta anche la campagna di tesseramento, e verrà presentato il calendario degli eventi sportivi enduro del 2012. Tra questi quello del 2 giugno, quando Lumezzane ospiterà prima una tappa del campionato assoluti d´Italia, e poi la settima edizione dell´«Xtreme».
Per saperne di più www.mclumezzane.net.             

Natale alle Rondini

Giornale di Brescia
sabato 17 dicembre 2011, pag 42 - Valtrompia e Lumezzane

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Domani alle ore 20.45 il teatro Odeon ospita lo spettacolo «Natale sotto le stelle», organizzato dalla fondazione «Le Rondini-Città di Lumezzane».
Inserito nella rassegna popolare «Vers e Us», lo spettacolo vedrà sul prestigioso palco il Coro della Montagna di Inzino, diretto dal maestro Narciso Lancellotti.
«Sarà una serata di scambio di auguri natalizi con la comunità di Lumezzane - ricordano il presidente Massimo Bossini e la direttrice Elena Valentini -. Anche questo è un modo per essere vicini a chi ci sostiene, ai famigliari, ai volontari e agli operatori».
L'istituzione valgobbina non è nuova a presentare spettacoli e a presentarsi sul teatro dell'Odeon. Il prossimo appuntamento è sabato 3 marzo quando con «Viaggio nei colori della saggezza», verrà presentato uno spettacolo interamente ideato e realizzato da ospiti, operatori, parenti e volontari della Fondazione. Uno spettacolo, che come quello prenatalizio, sarà molto coinvolgente per il pubblico.                         

Le regole per 3mila lampioni

Giornale di Brescia
sabato 17 dicembre 2011, pag. 42 - Valtrompia e Lumezzane

Anche Lumezzane si è dotata di un piano dell'illuminazione comunale. 

L'illuminazione del territorio è realizzata con 2.046 centri luminosi di proprietà di Enel Sole, 420 centri di proprietà comunale, ma gestiti da Enel Sole e 426 di proprietà comunale e gestiti direttamente dal Comune.
«L'obiettivo del piano, ricorda l'assessore all'urbanistica ed ambiente Andrea Capuzzi, è quello di gestire con maggiore economia gli impianti utilizzando fonti di approvvigionamento energetico di produzione autoctona, lampade più efficienti, migliorare la sicurezza stradale e migliorare la fruibilità dei centri urbani e di aggregazione. Dai rilievi fatti dai tecnici, è emerso che l'illuminazione in alcuni luoghi è insufficiente mentre in altri è troppo elevata».
La nuova regolamentazione dei punti luce obsoleti, va attuata anche in quanto l'intero territorio valgobbino ricade nella fascia di rispetto dell'Osservatorio Astronomico Serafino Zani. Il piano, dopo l'approvazione del Consiglio comunale, è ora disponibile per la visione ai cittadini, che nei successivi giorni potranno fare osservazioni e proposte nel pubblico interesse.
Il Piano dell'illuminazione prevede che negli impianti esistenti vi sia la sostituzione delle lampade a consumo elevato, a vapori di mercurio, con altre a vapore di sodio, mentre per le future realizzazioni vengano impiegate lampade ad alta efficienza luminosa e basso consumo.
Il Piano generale del traffico urbano aveva peraltro messo già in evidenza sette intersezioni da riqualificare: via Mainone-via Ghidini Faustino; via Marconi-via Monsuello-via Industriale; via Mazzini-via Marconi-via Rosaghe; via Mazzini-via Tartaglia; via Adua-via Montini; via Valsabbia-via mons. Bertoli.
Dal momento che è scaduta la convenzione per la gestione dei punti luce, si rende necessario per l'Amministrazione indire un bando, che potrà avvenire solo dopo che il Comune avrà la piena disponibilità dei punti luce che, per Enel Sole, non necessitano di manutenzione, mentre il Comune, come altri enti pubblici, è di tutt'altro parere.
Quello che è certo è che il costo annuo di manutenzione dei soli impianti di proprietà di Enel Sole è stato nel 2010 pari a 122mila euro, in aumento nel 2011 per l'entrata in funzione di nuovi impianti, mentre la spesa per il consumo di energia ad uso illuminazione pubblica è stato di 250mila euro.
Il piano dell'illuminazione prevede che la Valgobbia debba sostituire circa 2.335 centri luminosi per un costo di 467mila euro, contro un risparmio pari a 123mila euro mediante la riduzione del costo della manutenzione e la diminuzione dell'energia consumata.
Sono questi i dati da cui partire per stendere il bando per l'affidamento dei punti luce valgobbini ad una futura società.
In particolare l'intervento sulla rete dei lampioni sarà utile per giungere ad una ottimizzazione dei consumi, con il relativo abbattimento della bolletta energetica per dare luce alle strade. L'impegno è notevole, ma decisamente necessario.
Angelo Seneci                         

giovedì 15 dicembre 2011

Musicanti di Bre... ma, note da favola

Giornale di Brescia
giovedì 15 dicembre 2011, pag. 65 - Spettacoli

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«I bambini vanno via canticchiando...», racconta la regista Sara Poli, a dimostrazione dell'impatto che ha sui più piccoli (dai 3 anni alle elementari) «I musicanti di Bre... ma!», lo spettacolo che stasera alle 20,30 va in scena per grandi e piccoli in Torre Avogadro, via Torre, Lumezzane Pieve (ingresso gratuito su prenotazione: 333.6110522; pochissimi posti ancora disponibili).
Destinato soprattutto a repliche mattutine nelle scuole di Lumezzane, l'allestimento conta su un testo di Anna Festa tratto dai fratelli Grimm, e su musiche originali di Claudio Mandonico, arrangiate «sul campo» dal gruppo delle Freaky Mermaids (le sirene «freak»), ovvero Laura Mantovi (narratore), Stefania Maratti (flauto, mandolino), Ombretta Ghidini (chitarra) e Giorgia Poli (basso). Ne abbiamo parlato con la regista Sara Poli.
Perché «Bre...ma», con evidente allusione alla nostra città?
Abbiamo voluto sottolineare che siamo tutti bresciani e anche dire che quelli della fiaba siamo noi. Ma è solo un gioco.
Padroni che ripudiano i loro animali divenuti anziani, briganti... che figura ci fa l'umanità in questa favola?
Gli umani escono male da questa storia. Per questo il testo di Anna Festa sottolinea il valore dello stare insieme per sconfiggere i pericoli che ci minacciano.
Che linguaggio avete usato?
Quello della musica, anzitutto. E filastrocche, giochi di parole, tutto un mondo che Anna Festa, insegnante elementare, conosce bene. E poi ci sono le «Freaky», anche con momenti solo musicali, che tra canto e parola accompagnano la narrazione.
Lo spettacolo dura 40'.
In Torre Avogadro la fiaba «I musicanti di Brema» è ricostruita stanza per stanza e fatta rivivere attraverso un percorso teatralizzato (fino al 26 febbraio. Info: 030.8929251); www.latorredellefavole.it.
 p. car.

Gobbia osservato speciale

Giornale di Brescia
giovedì 15 dicembre 2011, pag 38 - Valtrompia e Lumezzane
 
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Monitoraggio in continuo per la tutela del torrente Gobbia con l'installazione di quattro centraline per la misurazione 24 ore al giorno dell'inquinamento dell'acqua. Due centraline sono già operative da fine novembre. «In collaborazione con l'Arpa - spiega il sindaco Silverio Vivenzi - l'Amministrazione intende porre un punto di fermo da cui partire per garantire che vengano eliminati gli sversamenti volontari e ripetuti di sostanze inquinanti nel Gobbia, nella ferma volontà di tutelare l'ambiente e la qualità delle acque superficiali del territorio. Sottolineo che il processo di controllo è innovativo e che non vogliamo colpire nessuno a tradimento. Oggi avvisiamo tutti che stiamo controllando e che non verranno ammesse scuse di alcun genere».
Se le centraline rilevano dei dati anomali verrà automaticamente avviato un sistema d'allarme telefonico al personale dell'Arpa che si recherà tempestivamente sul territorio dove, coadiuvato da personale dell'Ufficio ambiente e della Polizia locale, risalirà sino all'origine dell'inquinamento.
Al fine di individuare il punto di immissione dell'inquinante le apparecchiature potranno essere agevolmente riposizionate, risalendo il corso del torrente, grazie alle contenute dimensioni e alla loro facilità di installazione. «I dati rilevati dai sensori sono la conducibilità elettrica, la temperatura, la profondità e l'ora del rilevamento - ha ricordato Sergio Resola, dirigente dell'unità organizzativa monitoraggi ambientali dell'Arpa -. L'elaborazione di questi dati consente di stabilire l'influenza dell'attività umana, sia produttiva sia abitativa, sulla qualità delle acque del Gobbia».
La comunicazione in tempo reale dei dati e l'invio dell'allarme combinati con la posizione del sensore, consentiranno agli operatori l'individuazione delle fonti inquinanti.
In questi giorni i tecnici stanno tarando la strumentazione sulla base dei dati rilevati per determinare la soglia di allarme dell'impianto.
«L'intenzione dell'Amministrazione Comunale - rimarca Andrea Capuzzi, assessore all'Ambiente - è di procedere sui diversi fronti per la tutela dell'ambiente. Per esempio siamo impegnati nell'applicazione del piano neve, che attraverso l'eliminazione della sabbia, consente di ridurre le polveri sottili; stiamo potenziando la raccolta differenziata con la raccolta dell'umido e puntiamo al risparmio energetico degli edifici».
Angelo Seneci                         

La musica nel cuore: il sogno diventa realtà

Come dice Gianni Morandi «Uno su mille ce la fa»; e Anna Bugatti, a modo suo, ce l´ha fatta. Per la trentunenne lumezzanese la musica è da sempre una grande passione, un modo per esprimersi e per raccontarsi. Ma la strada del successo è tutt´altro che facile e Anna lo sa bene. Inizia a cantare nel 2005 nei villaggi turistici, partecipa a numerosi provini per i talent show più quotati (Amici, Super star e Operazione trionfo) ma viene sempre rifiutata. Il Motivo? Pur essendo una splendida ragazza dai capelli biondi aveva qualche chilo di troppo. Ecco la vera verità.
Poi, nel 2007 arriva la svolta. Partecipa ai provini del programma di Rai uno «Fuori classe» condotto da Carlo Conti, viene presa e vince il disco di platino. «È stata una bellissima esperienza - racconta -, che mi ha dato visibilità confermando le mie capacità canore; ma alla fine mi è rimasto il solito amaro in bocca. Tante promesse tra cd e case produttrici che avrebbero dovuto fare a gara per avermi. Il solito e vecchio discorso delle conoscenze e dei compromessi e tante porte che avrebbero dovuto aprirsi».
Reduce dall´esperienza romana, Anna decide quindi di dedicarsi ad altro e di continuare a cantare solo per il piacere di farlo. Ma la visibilità regalatale da «Fuori classe» porta i primi risultati: viene contatta per partecipare all´«Anno che verrà», in diretta da Rimini per festeggiare il Capodanno 2007. Per l´occasione si esibisce sul palco con Luisa Corna, Irene Grandi, Orietta Berti, Antonello Venditti e le Sister sledge. Nel 2008 viene poi chiamata da Wilma Bombardelli, patron di Miss Italia per la Lombardia (nel frattempo i chili di troppo erano spariti), che la lancia nelle diverse piazze dandole la possibilità di esibirsi con cover e brani inediti.
Ma il sogno vero, quello che l´ha resa davvero felice, arriva il 22 gennaio di quest´anno, il giorno del suo matrimonio. Durante la festa nasce, grazie al casuale incontro con il produttore Giangiacomo Rocco di Torrepadula e il direttore artistico Daniele Pagani, un vero progetto musicale. Lo scorso 22 novembre è uscito il primo album contenente tre brani inediti e la cover «Anima fragile» di Vasco Rossi. «Diverso», questo il titolo del cd, è già acquistabile su Itunes e sarà in vendita nei negozi di musica di Brescia a partire da oggi.
E per il futuro? «A breve inizieranno gli eventi per promuovere il disco e la prossima primavera uscirà il cd con 15 brani inediti», conclude. Oggi Anna è visibilmente soddisfatta, vive la musica come una passione ma si dedica ad altro: la famiglia e la sua gelateria, una realtà ben più pragmatica che non ha nulla da invidiare ai grandi successi discografici. (Bresciaoggi 15/12/11 M.Ben)

Marco Preti parla di alpinismo invitato dal Cai

Il Cai di Lumezzane e il Gruppo delle Penne nere Ana di S.Sebastiano rinnovano la loro collaborazione proponendo alla cittadinanza e agli appassionati una bella serata dedicata alla montagna: l´appuntamento è per domani sera alle ore 20,45 al Teatro Odeon, per incontrare l´alpinista Marco Preti. L´evento ha il patrocinio dell´Assessorato alla Cultura che, per l´occasione, ha messo a disposizione il Teatro Comunale.
L´iniziativa ha anche un significato particolare per i due sodalizi: avviene nell´anno che ricorda il 15° di attività del Cai e il 70° anniversario della scomparsa dell´alpino del battaglione Val Chiese Medaglia d´Oro al valor militare Tenente Serafino Gnutti, colpito a morte durante un furioso combattimento mentre era al comando del suo plotone in Grecia, il 20 gennaio del 1941.
Marco Preti, 55 anni, è stato tra gli anni ´70 e ´80 uno dei più forti alpinisti e climbers italiani, raggiungendo gli 8000 metri sulla parete nord del K2. Alle sue ascensioni è dedicato il libro fotografico «Rockman». Guida alpina, maestro di sci, professore di educazione fisica, a 30 anni è diventato regista e cameraman di montagna viaggiando e scalando nei 7 continenti, con diverse «prime». Da anni collabora con Rai 3 ( Geo & Geo) National Geografic e Discovery Channel. Lo ricordiamo anche regista del film «Tracce» con Roberto Ghidoni.
Preti presenterà uno dei suoi bellissimi filmati di alpinismo e leggerà alcune pagine del suo romanzo «Il Ghiacciaio di nessuno» dedicato ai Diavoli dell´Adamello. Suoneranno e canteranno brani musicali di montagna le artiste Ivana Gatti (voce) e Daniela Savoldi (violoncello). L´ingresso è libero.E.BERT.

mercoledì 14 dicembre 2011

Il Gobbia sotto la lente. Giro di vite sugli scarichi illegali

LUMEZZANE  -  
Il monitaraggio del torrente Gobbia comporterà l’installazione lungo l’asta, in zone sorvegliate, di quattro centraline per la misurazione in continuo 24 ore su 24 della conducibilità elettrica dell’acqua, due delle quali già operative da fine novembre. Qualora le centraline rilevassero dei dati anomali verrà automaticamente avviato un sistema d’allarme telefonico al personale dell’Arpa che si recherà tempestivamente sul territorio dove, coadiuvato dal personale dell’ufficio Ambiente e della Polizia locale del Comune, risalirà sino all’origine dell’inquinamento.
E’ questo il progetto presentato ieri dall’assessore all’Ambiente Andrea Capuzzi con il sindaco Silverio Vivenzi e il dirigente del monitoraggio ambientale all’Arpa di Brescia Sergio Resola. Al fine di individuare il punto di immissione dell’inquinante le apparecchiature potranno essere agevolmente riposizionate, risalendo il corso del torrente, grazie alle contenute dimensioni e alla loro facilità di installazione. I dati rilevati dai sensori sono la conducibilità elettrica, la temperatura e l’ora del rilevamento. L’elaborazione di questi dati consente di stabilire l’influenza dell’attività umana, sia produttiva che abitativa, sulla qualità delle acque del Gobbia.
La comunicazione in tempo reale dei dati e l’invio dell’allarme combinati con la posizione del sensore e la conoscenza del territorio, consentiranno agli operatori l’individuazione delle fonti inquinanti. In questi giorni i tecnici stanno tarando la strumentazione sulla base dei dati rilevati per determinare la soglia di allarme dell’impianto. L’intenzione dell’amministrazione comunale è quella di eliminare gli sversamenti volontari e ripetuti di sostanze inquinanti nel torrente che provocano grave danno all’ambiente, nella ferma volontà di tutelare l’ambiente e la qualità delle acque superficiali del territorio.
Per questa ragione si è deciso di aderire alla proposta di Arpa Lombardia per la sorveglianza in continuo delle acque del torrente Gobbia. Tale iniziativa ha lo scopo di dotare gli enti di controllo di uno strumento efficace al fine di intercettare gli scarichi abusivi che, oltre a degradare pericolosamente la qualità delle acque, determinano una sleale concorrenza economica. Infatti, chi smaltisce i propri reflui e rifiuti sostiene sicuramente costi superiori sul prodotto finito rispetto a chi, contrariamente alle leggi, si libera dei propri rifiuti in maniera non corretta. L’iniziativa è dunque a vantaggio dei cittadini e delle attività produttive che rispettano l’ambiente.
Continua così da parte dell’amministrazione comunale, attraverso l’assessorato all’Ambiente, impegnata su più fronti per la tutela dell’ambiente di cui si ricordano le principali iniziative: applicazione del piano neve, riconosciuto anche a livello provinciale che, attraverso l’eliminazione della ghiaia, consente di ridurre le polveri sottili, introduzione della frazione organica nella raccolta differenziata per aumentare la percentuale e l’azione di divulgazione del risparmio energetico degli edifici.
Pia Grazioli - EcoDelleValli

Videocamere in parrocchia

Giornale di Brescia
mercoledì 14 dicembre 2011, pag. 35 - Valtrompia e Lumezzane

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Accordo fatto tra la parrocchia di Sant'Apollonio e l'Amministrazione per il collegamento dell'impianto di videosorveglianza della chiesa a quello comunale. La parrocchia è stata costretta autonomamente a intervenire a seguito di episodi di furto e di vandalismo, accaduti sia a danno dei cittadini sia della Chiesa: sono state rubate perfino le elemosine.
«Dal momento che l'Amministrazione comunale - ricorda l'assessore alla Sicurezza Cosimo Alemanno - per finalità di sicurezza urbana, ha interesse a estendere il proprio sistema di videosorveglianza alle aree, anche private, accessibili indistintamente a un folto pubblico, abbiamo steso un protocollo d'i - ntesa che soddisfa entrambe le parti». Per la parrocchia la condivisione del proprio impianto di videosorveglianza con la Polizia locale di Lumezzane «favorirà coloro che accedono a vario titolo nei propri locali, al fine di effettuare un più completo monitoraggio».
Da parte sua la Polizia locale offrirà la sua massima collaborazione attraverso il sistema di videosorveglianza condiviso.                         

Valtrompia, in trasferta le future mamme

Edmondo Bertussi
Il Natale 2011 non offrirà alcuna occasione di festa al personale e soprattutto agli utenti dell´ospedale di Gardone Valtrompia. Nel giorno dell´antivigilia (il 23) il «punto nascita» nel nosocomio valligiano cesserà di esistere. Continuerà a funzionare l´unità operativa di Ostetricia e Ginecologia, anche con l´inserimento di nuove prestazioni come lo screening cromosomico, e la donazione del sangue del cordone ombelicale. Ma niente più nascite. Così le donne in attesa potranno eseguire qui i controlli pre e post parto, mentre dovranno rivolgersi ad altri ospedali per mettere al mondo i figli.
Inutili le assemblee, i presidi promossi dal Pd valligiano, la mobilitazione del comitato di sindaci (Marmentino, Polaveno e Gardone) e del presidente della Comunità montana; la raccolta di oltre 7000 firme e la nascita di un comitato spontaneo di mamme su Facebook. Tutto ciò non ha fermato la decisione del direttore generale dell´Azienda ospedaliera Spedali civili di Brescia, Cornelio Coppini.
«STANDO alle ragioni del Civile - commenta il sindaco di Gardone Michele Gussago -, la chiusura arriva per motivi di sicurezza. A Gardone mancano per esempio la sala rianimazione, e mancherebbe l´esperienza degli operatori per via del numero limitato di parti. Sarebbe opportuno tener conto della sicurezza non solo del presidio ma anche delle persone che vi accedono - aggiunge -, e le mamme subiranno un grosso disagio. In ogni caso, il comitato che si è creato non ha lavorato inutilmente: la chiusura del punto nascite ha alzato il livello di attenzione su tutti i servizi».
«Abbiamo parlato col personale, che ha sottolineato alcuni problemi in primis le carenze di organico e conseguentemente l´impossibilità di offrire un servizio di qualità - aggiunge Gussagio -. Non ci accontentiamo più di parlare solo con la direzione del Civile, ma a livello politico interloquiamo direttamente con la Regione; e così facendo pare che si sia sbloccato un milione e mezzo di euro per la ristrutturazione del pronto soccorso». «Continueremo a vigilare - conclude Gussago - per capire come e quando verranno investiti questi soldi, quando effettivamente aprirà il reparto subacuti che doveva già essere attivo da novembre. Perchè l´impressione è di un lento smantellamento: due anni fa parte del laboratorio analisi è stato trasferito a Brescia; e ora la chiusura del punto nascita. E facciamo appello ai valtrumplini perchè continuino a usare il presidio».
DA MICHELE GUSSAGO a Gabriele Zanolini, il quale oltre a essere primo cittadino di Marmentino è anche il presidente della conferenza dei sindaci del distretto valtrumplino. Un presidente preoccupato per il disagio della popolazione, soprattutto anziana e nei piccoli paesi. Dato per perso il punto nascita, in più sedi (dalla Comunità montana in giù) oltre a richiedere il rispetto degli ultimi accordi a tema (il famoso milione e mezzo già citato da Gussago per il pronto soccorso e garanzie per il potenziamento dei servizi rimanenti), Zanolini ha sottolineato e chiesto risposte su un´altro fronte delicatissimo, quello del «118». Infatti, nell´ambito del «riordino» dell´emergenza-urgenza è stato annunciato «qualcosa che non sembra accettabile: da una parte il trasferimento dell´auto medica da Lumezzane a una zona strategica da individuare; e dall´altra la scomparsa dell´ambulanza infermierizzata ora in servizio nella sede di Valtrompia soccorso, a Brozzo di Marcheno». A questo proposito, il gruppo di lavoro costituito in Comunità Montana (Zanolini, Fabio Peli, sindaco di Polaveno, Michele Gussago per Gardone e Bruno Bettinsoli per la Comunità montana) sta preparando richieste per la Regione.  Bresciaoggi 14/12/11

Racconti dalla frontiera don Panizza in cattedra

Ieri c´è stato l´incontro per tutti nel centro giovanile di San Sebastiano; e stamane la coop sociale «Il Mosaico» replicherà la festa per i 20 anni di vita proponendo una nuova riflessione alle quarte e alle quinte dell´Istituto superiore «Moretti» di Lumezzane.
Sulla scena ci sarà ancora, sotto il titolo «Anche io ci sono…per una città solidale», don Giacomo Panizza, fondatore della comunità «Progetto Sud».
Don Panizza è un sacerdote bresciano che ha fondato una comunità a Lamezia Terme e lavora da 30 anni a contatto con problemi come disabilità, Aids, tossicodipendenza, emigrazione e mafia. Oggi è sottoposto a protezione come testimone di giustizia. E un passaggio della prefazione di Roberto Saviano al suo libro «Qui ho conosciuto purgatorio, inferno e paradiso» lo rappresenta bene: «...Quella dei ragazzi della comunità è la forza degli ultimi. È il coraggio di chi avanza a palmi alzati senza usare la violenza, ma che non si ferma davanti a nulla». M.BEN.
BRESCIAOGGI 14/12/11

Scarichi illegali: la tecnologia aiuta a tutelare il Gobbia

Per decenni è stato usato come una discarica da parte delle fabbriche e dei cittadini; ma adesso, molto lentamente e in modo parziale visto che un sistema efficace di depurazione non esiste ancora, il torrente Gobbia verrà almeno messo al riparo dagli «eccessi». Succederà grazie all´Arpa Lombardia che, dopo una sperimentazione avviata qualche anno fa nel tratto finale del corso d´acqua a Sarezzo, ha deciso di sottoporre a controlli ambientali l´alveo più a monte del corso d´acqua.
Lumezzane diventa così il laboratorio di un progetto di livello lombardo che coinvolgerà nello stesso obiettivo l´Agenzia regionale per la protezione dell´ambiente, il Comune e le forze dell´ordine. Il sistema prevede l´installazione di quattro centraline mobili (due di queste sono già attive dalla fine di novembre) in altrettanti punti segreti del torrente per controllare 24 ore su 24 ogni cambiamento anomalo. Le sonde, che verranno tarate in questi giorni, entreranno a regime entro la fine del mese, e misureranno temperatura, profondità delle acque, orari dei rilevamenti e conducibilità elettrica.
Il funzionamento del sistema, presentato dall´assessore all´Ambiente Andrea Capuzzi col dirigente dei monitoraggi ambientali dell´Arpa Sergio Resola, è molto semplice: se una delle centraline, dopo un presunto scarico di liquami, registra un valore anomalo o il superamento della media nella conducibilità si attiva un sistema di allarme telefonico, e l´Arpa chiama l´ufficio Ambiente del Comune e la polizia locale per verificare cosa è successo e, possibilmente, per risalire al colpevole.
«Il nostro intento non è punitivo - ha commentato Capuzzi -: vogliamo capire in quali condizioni è il torrente e perchè. E vogliamo anzi premiare cittadini e aziende che rispettano l´ambiente». «Non possiamo più permetterci scarichi abusivi - ha aggiunto il sindaco Silverio Vivenzi -: questa pessima abitudine deve essere eliminata». Intanto, le due sonde già installate hanno evidenziato alcuni picchi tra venerdì sera e domenica notte. Bresciaoggi 14/12/11

lunedì 12 dicembre 2011

Gardone, punto nascita chiuso dal 23 dicembre

Chiude ufficialmente il 23 dicembre il punto nascita dell' ospedale di Gardone Val Trompia. Muoiono così le speranze, peraltro eteree, che molti triumplini nutrivano e avevano nutrito anche grazie alle numerose iniziative dei mesi scorsi finalizzate ad evitare la chiusura del servizio. Il reparto di Ostetricia rimarrà però operativo con tutta una serie di ambulatori che effettueranno ad esempio il monitoraggio della gravidanza fisiologica, controlli a termine fino alla 41ª settimana di gravidanza, corsi di accompagnamento alla nascita, programmazione del taglio cesareo che sarà seguito dai medici gardonesi anche al Civile. Il reparto ostetrico opererà in contatto con quello di Ginecologia rispetto al quale proseguiranno le attività di chirurgica e diagnostica ginecologiche. A metà 2012, all'incirca, verranno poi attivati nuovi ambulatori con vari servizi dalla vaccinazione anti Hpv alle prestazioni specialistiche agli anziani. In fase di redazione, in particolare per quanto riguarda le emergenze ostetriche, un protocollo operativo con Pronto soccorso e 118 per garantire adeguati interventi rispetto alle urgenze che si manifestassero a Gardone. (giornaledibrescia 12/12/11)