Giornale di Brescia
giovedì 22 dicembre 2011, pag. 33 -Valtrompia e Lumezzane
Alla fine, la Tarsu, tariffa sui rifiuti solidi urbani, che l'Amministrazione comunale aveva imposto a tutte le associazioni per l'anno in corso, il prossimo non sarà pagata né dalle onlus né dalle associazioni equiparate.
«La questione è complicata - ha ricordato il sindaco Vivenzi -. Possiamo essere d'accordo con chi vuole l'esenzione e chi vuole invece che la Tarsu venga pagata e coperta poi con dei contributi. Noi abbiamo pensato, non senza dolore, per il pagamento da parte di tutti e poi di restituire il tributo sotto forma di contributi. Le associazioni, attraverso la consulta permanente sociale, ci hanno sottoposto una proposta che è diventata la soluzione: esentate quelle esentabili, ci venne detto all'incontro, e riducete il contributo. Abbiamo fatto quanto ci è stato chiesto».In realtà all'incontro citato dal sindaco, è seguita anche una lettera della consulta, in cui viene chiesto di esentare tutti gli enti associativi privi di scopo di lucro: «Voi invece vi siete limitati ad applicare la normativa senza usare alcuna discrezionalità - ha ricordato Matteo Zani, capogruppo del Pd -. Avremmo preferito un passo in più. La somma di 20.000 euro raccolta dalla Tarsu applicata alle associazioni non è certo rilevante. La cittadinanza si aspetta che quanto deciso sia il primo passo verso un riconoscimento più ampio dell'esenzione».
Per Flavio Pelizzari dell'Udc, la reintroduzione della esenzione va a riconoscere «i servizi che fanno le associazioni». Rudy Saleri della Civica per Lumezzane non ha mancato di plaudire il dietrofront della maggioranza, che, ha sottolineato, «con questa decisione riconosce di avere sbagliato». Di tutt'altro parere l'assessore ai Servizi sociali Fausto Pasotti, che non riconosce errori, ma ricorda che il provvedimento impositivo è stato applicato per «fare una volta per sempre dei chiarimenti nel marasma che era presente in merito alla Tarsu. Entro il 20 gennaio prossimo le associazioni devono consegnare un modulo per dare le risposte che ci attendiamo per la giusta catalogazione. Vogliamo prendere le decisioni sulla base di criteri oggettivi ricordando che la legislazione di riferimento è quella sovra comunale».
Per il consigliere del Pdl Rocco Ferraro, oltre che ringraziare le associazioni quale «valore aggiunto e patrimonio sociale della comunità», ha rimarcato come la Giunta «abbia saputo rinunciare, in momenti di forte criticità a delle somme, condividendo le richieste delle associazioni».
Sulla necessità di identificare con precisione chi merita l'esenzione e chi no, sono intervenuti per la maggioranza Michel Chiappa del Pdl, Gianbattista Foresti della Lega Nord e l'assessore allo Sport e Cultura Lucio Facchinetti.
«La pubblica amministrazione - ha chiosato - si è assunta la propria responsabilità volendo fare una mappatura, un'anagrafica definitiva. La volontà di esentare tutti c'è, ma è impossibile per motivi di bilancio. Questo è il punto che induce a chiedere chiarezza e responsabilità dalle associazioni. L'esenzione va motivata. Le associazioni parlano di sussidiarietà svolta in quanto si sostituiscono a servizi che lo Stato non è in grado di offrire».
Angelo Seneci
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