sabato 24 dicembre 2011

E in Valtrompia non nascerà più nessuno...

BresciaOggi
sabato 24 dicembre 2011, pag. 19 - Provincia

È definitivamente calato il sipario sul punto nascite dell´ospedale di Gardone Valtrompia: dalla mezzanotte di ieri i bambini non potranno più nascere nel presidio valtrumplino. Ed è sempre più forte la sensazione di un possibile lento smantellamento dell´intero presidio.
A nulla sono valse le proteste da parte di cittadini e politici nei mesi scorsi: ora lo storico servizio - che ha visto la luce nel 1969 - chiuderà i battenti.
Sul tema ha voluto esprimere il suo parere anche il personale del reparto di Ostetricia-ginecologia e Nido. «Dopo ripetute notizie “non corrette”, è giunto il momento di dar voce al personale del reparto - fanno sapere i diretti interessati -. È vero che le nascite a Gardone hanno subìto un calo, ma questo calo non è altro che lo specchio dell´andamento demografico del nostro territorio nazionale. Il numero dei parti annui nel nostro presidio ospedaliero non è mai sceso sotto i 460 (per citare solo alcuni numeri, nel 2004 si registravano 687 nascite, nel 2006 647 nati, nel 2007 605 nati e nel 2010 467 bimbi). Le falsità raccontate finora rappresentano anche una mancanza di rispetto nei nostri confronti. Siamo professionisti della salute che fino ad ora hanno agito con dignità e operato con professionalità e serietà, garantendo condizioni di sicurezza in sala parto e in reparto».
«Ringraziamo tutte le coppie che hanno scelto il nostro punto nascita - continuano - per essere sostenute e assistite nei momenti più belli della loro vita. Il loro apprezzamento e la loro fiducia ci hanno dato coraggio per affrontare i numerosi momenti di difficoltà e, in parte, hanno alleviato il dolore e la delusione che stiamo vivendo. Con la chiusura del punto nascita non cesseremo la nostra attività: alcuni servizi verranno potenziati, come lo screening cromosomico, la riabilitazione del pavimento pelvico e la donazione del sangue del cordone ombelicale. Per le donne in attesa questo significa che potranno eseguire i controlli pre e post parto nel presidio valtrumplino, mentre dovranno rivolgersi ad altri ospedali per il parto».
«LE COPPIE - è sempre il commento del personale sanitario - potranno avvalersi a Gardone degli incontri di accompagnamento alla nascita, dei controlli dopo il parto e degli ambulatori pediatrici. Il reparto subirà necessariamente una riorganizzazione, diventerà un dipartimento unico dell´Ospedale Civile di Brescia e farà da tramite per gli accertamenti specialistici. Proseguirà l´attività di chirurgica uroginecologica per incontinenza urinaria e prolasso dell´utero ed organi pelvici. Le infermiere che lavoravano presso il punto nascite, verranno spostate ad altri reparti in cui c´è carenza di personale, ed alcune ostetriche entreranno in servizio al Civile».
«I politici, però, devono continuare a monitorare la situazione - concludono gli operatori dell´ospedale valtrumpino -: già nel luglio 2010 c´erano state le prime avvisaglie sulla possibile chiusura del punto nascita, ma loro si sono fidati delle rassicurazioni della direzione, che non ha mantenuto quanto promesso».                

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