Giornale di Brescia
martedì 27 dicembre 2011, pag. 27 - Valtrompia e Lumezzane
Due giorni senz'acqua e subito si infiamma la polemica. Nella parte alta della frazione di S. Apollonio, a nord di via Monsignor Bertoli, dalla mattina di sabato 24 fino a domenica 25, intorno alle 19, un'intera parte del paese è rimasta priva di acqua. Quanto accaduto è stato causato dal congelamento di una conduttura di carico di un serbatoio posto in via Valsabbia che di fatto ha bloccato il flusso. Sul posto sono intervenuti il sindaco Silverio Vivenzi e l'assessore ai Lavori pubblici Mario Salvinelli, che, unendosi ai tanti cittadini che nel frattempo avevano chiamato il numero del pronto intervento, hanno sollecitato immediatamente l'azienda servizi di valle, Asvt, emanazione di A2A, a cui compete la gestione dell'acquedotto comunale, perché intervenisse.
Una conduttura, forse troppo in superficie, sembra essersi ghiacciata impedendo di fatto il flusso di acqua. I serbatoi valgobbini sono in parte in muratura, ma in parte ancora d'acciaio e posti esternamente. Quindi soggetti a problemi come quello accaduto negli scorsi giorni. Nel futuro dovranno essere interrati e sostituiti da costruzioni in calcestruzzo. La società di gestione dovrebbe provvedere alla sostituzione graduale. «Cose di questo genere non devono accadere - commenta Salvinelli -. Purtroppo, il fatto che quanto accaduto sia successo alla vigilia di Natale non ha certo favorito la soluzione del problema, visto il periodo festivo». Il primo cittadino Silverio Vivenzi ha espresso tutta la sua amarezza per quanto accaduto ai suoi cittadini e intende chiedere chiarimenti direttamente alla dirigenza di Asvt nella giornata di oggi. «La zona interessata da quanto accaduto è tra le più critiche - ricorda il primo cittadino -. Dovrebbe essere monitorata molto meglio. In un primo tempo chi è intervenuto pensava che la mancanza di acqua fosse dovuta a una pompa guasta. Solo dopo si è accorto che invece il serbatoio era vuoto. Purtroppo il momento in cui si è verificato il guasto ha impedito di avere quella persona in più che avrebbe permesso di abbreviare i tempi di soluzione. Sono vicino ai miei cittadini arrabbiati, che hanno giustamente telefonato al centralino. Da parte mia ho chiesto a chi era di servizio di darsi da fare senza perdere tempo. Nonostante questo sono occorsi due giorni. Chiederò chiarimenti ad Asvt».
La squadra di pronto intervento ha operato scollegando il serbatoio dalla conduttura congelata e attivando un bypass, che ha permesso il ripristino della situazione. Dal momento che nessuno aveva accumulato acqua, il disagio che ha coinvolto centinaia di famiglie è stato pesante, aumentato dal fatto che molti avevano organizzato la cena natalizia. «L'intervento è stato attuato con qualche ritardo, ma alla fine la soluzione è stata trovata», continua Salvinelli, che lancia anche una proposta: «Sarebbe opportuno che tutti i fabbricati si dotassero di un serbatoio che accumuli acqua per momenti di urgenza. Quando accadono problemi a una rete tecnologica, non sempre è possibile intervenire in poche ore, spesso occorrono anche dei giorni. In base al consumo medio sarebbe auspicabile la presenza di serbatoi di almeno mille litri per famiglia, a cui attingere in momenti problematici».
Angelo Seneci
La squadra di pronto intervento ha operato scollegando il serbatoio dalla conduttura congelata e attivando un bypass, che ha permesso il ripristino della situazione. Dal momento che nessuno aveva accumulato acqua, il disagio che ha coinvolto centinaia di famiglie è stato pesante, aumentato dal fatto che molti avevano organizzato la cena natalizia. «L'intervento è stato attuato con qualche ritardo, ma alla fine la soluzione è stata trovata», continua Salvinelli, che lancia anche una proposta: «Sarebbe opportuno che tutti i fabbricati si dotassero di un serbatoio che accumuli acqua per momenti di urgenza. Quando accadono problemi a una rete tecnologica, non sempre è possibile intervenire in poche ore, spesso occorrono anche dei giorni. In base al consumo medio sarebbe auspicabile la presenza di serbatoi di almeno mille litri per famiglia, a cui attingere in momenti problematici».
Angelo Seneci
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