Giornale di Brescia
mercoledì 30 novembre 2011, pag. 30 - Valtrompia e Lumezzane
La banda cittadina di Lumezzane S. Sebastiano ha festeggiato l'anno con il concerto all'Odeon, particolarmente apprezzato dal pubblico e con le premiazioni ad alcuni musicanti e collaboratori: Diletta Arceri e Alice Franzoni per i due anni nella banda; Andrea Cavagna, Gianfilippo Nicoletti e Gualtiero Zanetti per i 10 anni; Giacomo Franzoni per la collaborazione con la scuola di musica nella sede di Gazzolo. «La partecipazione alle prove - ha ricordato il presidente Gianpaolo Cavagna - è importante per permettere la crescita del gruppo e portare avanti l'attività. Abbiamo 28 giovani che frequentano la scuola di Gazzolo, aperta lo scorso anno, a cui si aggiungono quelli che frequentano la sede». Lucio Facchinetti, assessore alla Cultura, affiancato dal collega Cosimo Alemanno, ha encomiato la banda per «il concerto dedicato al 150° anno di Unità d'Italia. Grazie - ha detto - anche per avere suonato la marcia scritta dal Lumezzanese Codini nel 1911».a. sen.
"Gli arrendevoli non vincono MAI" "I vincitori non si arrendono MAI" Lumezzane (BS)
mercoledì 30 novembre 2011
martedì 29 novembre 2011
La nona «Torre delle Favole» fa il pieno di magia e... di consensi
BresciaOggi
martedì 29 novembre 2011, pag 30 - Speciali
OLTRE 230 LE CLASSI ACCREDITATE PER UN TOTALE DI CIRCA 5MILA BAMBINI
Sta girando a pieno regime la nona edizione della "Torre delle Favole", promossa dall´assessorato alla Cultura del Comune di Lumezzane e diretta da Sonia Mangoni e Laura Staffoni.
Allestita negli spazi di Torre Avogadro, la manifestazione è stata ufficialmente inaugurata lo scorso 12 novembre. In due settimane ha già raccolto ampi consensi, sia da parte dei bambini, ai quali il progetto si rivolge, sia da parte dei genitori.
Dopo "Cappuccetto Rosso", "Peter Pan", “Hansel e Gretel", "Il Gigante Egoista", "Biancaneve", "Il Brutto Anatroccolo", "I Tre Porcellini" e "Aladino e la lampada magica", quest´anno la "Torre delle Favole" è ispirata alla favola dei "Musicanti di Brema", con le suggestive illustrazioni e scenografie dell´artista francese Sophie Fatus (vincitrice del Premio Andersen 2011), che torna così in terra valgobbina dopo il suo allestimento del 2004 in occasione, per l´appunto, della proposta dedicata a "Biancaneve".
Il copione è quello di sempre: ogni anno una fiaba diversa, con la creazione di un originale allestimento nelle stanze della Torre a cura di un artista, che partendo dalla fiaba scelta dalle ideatrici, ne sviluppa una sua personale interpretazione. Quello proposto è un vero e proprio viaggio all´interno della fiaba utilizzando una pluralità di linguaggi artistici: dalla pittura alla scultura, dal teatro alla musica. Sono migliaia gli alunni e numerosi i gruppi familiari (i primi dal lunedì al sabato, gli altri la domenica e i festivi) che visitano ogni anno "La Torre delle Favole". Il periodo di apertura è stato esteso proprio grazie al successo crescente della manifestazione, passando dai 30 giorni della prima edizione ai 3 mesi e mezzo attuali. Per questa edizione si sono già accreditate oltre 230 classi provenienti da una quarantina di Comuni - della Valtrompia, ma anche del Sebino e della Franciacorta, oltre a Brescia città - per un totale di circa 5mila bambini.
Parte integrante dell´allestimento è "La Biblioteca delle Favole", mostra bibliografica a cura del Sistema Integrato della Valtrompia e della Biblioteca Civica Felice Saleri con la consulenza di Luigi Paladin, che circolerà da marzo a novembre 2012, al termine dell´esposizione in Torre Avogadro, nelle biblioteche del sistema valtrumplino, con l´aggiunta, quest´anno, della biblioteca di Vobarno.
Per conoscere nel dettaglio le tante proposte, i giorni e gli orari di apertura della "Torre delle favole" e gli eventi collaterali rivolti alle scuole primarie di Lumezzane, si può consultare il sito http://www.latorredellefavole.it/
martedì 29 novembre 2011, pag 30 - Speciali
OLTRE 230 LE CLASSI ACCREDITATE PER UN TOTALE DI CIRCA 5MILA BAMBINI
Sta girando a pieno regime la nona edizione della "Torre delle Favole", promossa dall´assessorato alla Cultura del Comune di Lumezzane e diretta da Sonia Mangoni e Laura Staffoni.
Allestita negli spazi di Torre Avogadro, la manifestazione è stata ufficialmente inaugurata lo scorso 12 novembre. In due settimane ha già raccolto ampi consensi, sia da parte dei bambini, ai quali il progetto si rivolge, sia da parte dei genitori.
Dopo "Cappuccetto Rosso", "Peter Pan", “Hansel e Gretel", "Il Gigante Egoista", "Biancaneve", "Il Brutto Anatroccolo", "I Tre Porcellini" e "Aladino e la lampada magica", quest´anno la "Torre delle Favole" è ispirata alla favola dei "Musicanti di Brema", con le suggestive illustrazioni e scenografie dell´artista francese Sophie Fatus (vincitrice del Premio Andersen 2011), che torna così in terra valgobbina dopo il suo allestimento del 2004 in occasione, per l´appunto, della proposta dedicata a "Biancaneve".
Il copione è quello di sempre: ogni anno una fiaba diversa, con la creazione di un originale allestimento nelle stanze della Torre a cura di un artista, che partendo dalla fiaba scelta dalle ideatrici, ne sviluppa una sua personale interpretazione. Quello proposto è un vero e proprio viaggio all´interno della fiaba utilizzando una pluralità di linguaggi artistici: dalla pittura alla scultura, dal teatro alla musica. Sono migliaia gli alunni e numerosi i gruppi familiari (i primi dal lunedì al sabato, gli altri la domenica e i festivi) che visitano ogni anno "La Torre delle Favole". Il periodo di apertura è stato esteso proprio grazie al successo crescente della manifestazione, passando dai 30 giorni della prima edizione ai 3 mesi e mezzo attuali. Per questa edizione si sono già accreditate oltre 230 classi provenienti da una quarantina di Comuni - della Valtrompia, ma anche del Sebino e della Franciacorta, oltre a Brescia città - per un totale di circa 5mila bambini.
Parte integrante dell´allestimento è "La Biblioteca delle Favole", mostra bibliografica a cura del Sistema Integrato della Valtrompia e della Biblioteca Civica Felice Saleri con la consulenza di Luigi Paladin, che circolerà da marzo a novembre 2012, al termine dell´esposizione in Torre Avogadro, nelle biblioteche del sistema valtrumplino, con l´aggiunta, quest´anno, della biblioteca di Vobarno.
Per conoscere nel dettaglio le tante proposte, i giorni e gli orari di apertura della "Torre delle favole" e gli eventi collaterali rivolti alle scuole primarie di Lumezzane, si può consultare il sito http://www.latorredellefavole.it/
La nona «Torre delle Favole» fa il pieno di magia e... di consensi
BresciaOggi
martedì 29 novembre 2011, pag 30 - Speciali
OLTRE 230 LE CLASSI ACCREDITATE PER UN TOTALE DI CIRCA 5MILA BAMBINI
Sta girando a pieno regime la nona edizione della "Torre delle Favole", promossa dall´assessorato alla Cultura del Comune di Lumezzane e diretta da Sonia Mangoni e Laura Staffoni.
Allestita negli spazi di Torre Avogadro, la manifestazione è stata ufficialmente inaugurata lo scorso 12 novembre. In due settimane ha già raccolto ampi consensi, sia da parte dei bambini, ai quali il progetto si rivolge, sia da parte dei genitori.
Dopo "Cappuccetto Rosso", "Peter Pan", “Hansel e Gretel", "Il Gigante Egoista", "Biancaneve", "Il Brutto Anatroccolo", "I Tre Porcellini" e "Aladino e la lampada magica", quest´anno la "Torre delle Favole" è ispirata alla favola dei "Musicanti di Brema", con le suggestive illustrazioni e scenografie dell´artista francese Sophie Fatus (vincitrice del Premio Andersen 2011), che torna così in terra valgobbina dopo il suo allestimento del 2004 in occasione, per l´appunto, della proposta dedicata a "Biancaneve".
Il copione è quello di sempre: ogni anno una fiaba diversa, con la creazione di un originale allestimento nelle stanze della Torre a cura di un artista, che partendo dalla fiaba scelta dalle ideatrici, ne sviluppa una sua personale interpretazione. Quello proposto è un vero e proprio viaggio all´interno della fiaba utilizzando una pluralità di linguaggi artistici: dalla pittura alla scultura, dal teatro alla musica. Sono migliaia gli alunni e numerosi i gruppi familiari (i primi dal lunedì al sabato, gli altri la domenica e i festivi) che visitano ogni anno "La Torre delle Favole". Il periodo di apertura è stato esteso proprio grazie al successo crescente della manifestazione, passando dai 30 giorni della prima edizione ai 3 mesi e mezzo attuali. Per questa edizione si sono già accreditate oltre 230 classi provenienti da una quarantina di Comuni - della Valtrompia, ma anche del Sebino e della Franciacorta, oltre a Brescia città - per un totale di circa 5mila bambini.
Parte integrante dell´allestimento è "La Biblioteca delle Favole", mostra bibliografica a cura del Sistema Integrato della Valtrompia e della Biblioteca Civica Felice Saleri con la consulenza di Luigi Paladin, che circolerà da marzo a novembre 2012, al termine dell´esposizione in Torre Avogadro, nelle biblioteche del sistema valtrumplino, con l´aggiunta, quest´anno, della biblioteca di Vobarno.
Per conoscere nel dettaglio le tante proposte, i giorni e gli orari di apertura della "Torre delle favole" e gli eventi collaterali rivolti alle scuole primarie di Lumezzane, si può consultare il sito www.latorredellefavole.it
martedì 29 novembre 2011, pag 30 - Speciali
OLTRE 230 LE CLASSI ACCREDITATE PER UN TOTALE DI CIRCA 5MILA BAMBINI
Sta girando a pieno regime la nona edizione della "Torre delle Favole", promossa dall´assessorato alla Cultura del Comune di Lumezzane e diretta da Sonia Mangoni e Laura Staffoni.
Allestita negli spazi di Torre Avogadro, la manifestazione è stata ufficialmente inaugurata lo scorso 12 novembre. In due settimane ha già raccolto ampi consensi, sia da parte dei bambini, ai quali il progetto si rivolge, sia da parte dei genitori.
Dopo "Cappuccetto Rosso", "Peter Pan", “Hansel e Gretel", "Il Gigante Egoista", "Biancaneve", "Il Brutto Anatroccolo", "I Tre Porcellini" e "Aladino e la lampada magica", quest´anno la "Torre delle Favole" è ispirata alla favola dei "Musicanti di Brema", con le suggestive illustrazioni e scenografie dell´artista francese Sophie Fatus (vincitrice del Premio Andersen 2011), che torna così in terra valgobbina dopo il suo allestimento del 2004 in occasione, per l´appunto, della proposta dedicata a "Biancaneve".
Il copione è quello di sempre: ogni anno una fiaba diversa, con la creazione di un originale allestimento nelle stanze della Torre a cura di un artista, che partendo dalla fiaba scelta dalle ideatrici, ne sviluppa una sua personale interpretazione. Quello proposto è un vero e proprio viaggio all´interno della fiaba utilizzando una pluralità di linguaggi artistici: dalla pittura alla scultura, dal teatro alla musica. Sono migliaia gli alunni e numerosi i gruppi familiari (i primi dal lunedì al sabato, gli altri la domenica e i festivi) che visitano ogni anno "La Torre delle Favole". Il periodo di apertura è stato esteso proprio grazie al successo crescente della manifestazione, passando dai 30 giorni della prima edizione ai 3 mesi e mezzo attuali. Per questa edizione si sono già accreditate oltre 230 classi provenienti da una quarantina di Comuni - della Valtrompia, ma anche del Sebino e della Franciacorta, oltre a Brescia città - per un totale di circa 5mila bambini.
Parte integrante dell´allestimento è "La Biblioteca delle Favole", mostra bibliografica a cura del Sistema Integrato della Valtrompia e della Biblioteca Civica Felice Saleri con la consulenza di Luigi Paladin, che circolerà da marzo a novembre 2012, al termine dell´esposizione in Torre Avogadro, nelle biblioteche del sistema valtrumplino, con l´aggiunta, quest´anno, della biblioteca di Vobarno.
Per conoscere nel dettaglio le tante proposte, i giorni e gli orari di apertura della "Torre delle favole" e gli eventi collaterali rivolti alle scuole primarie di Lumezzane, si può consultare il sito www.latorredellefavole.it
Progetti per il «muro» Un concorso inutile...

Il muro, di circa tre metri di altezza e otto di lunghezza, installato durante i lavori di cantiere della zona, non è una struttura portante e utile al sostegno della piazza; e quindi potrebbe essere ridotto o addirittura eliminato. L´unica controindicazione sarebbe rappresentata dalla sicurezza, visto che l´area di accesso al parco è spesso frequentata, soprattutto nei weekend, da adulti e bambini, e che a pochi metri c´è la centrale e intasata via Monsuello.
L´ultima risorsa in ordine di tempo per trovare idee per l´abbellimento della parete in cemento è stato il concorso «Oltre il muro», promosso nell´ottobre di un anno fa dall´assessorato alla Cultura e rivolto a scuole e gruppi di persone per trovare motivi artistici, meglio se collegati alle tradizioni valgobbine. Il bando, però, è stato quasi disertato: solo in tre, infatti, hanno presentato un progetto e sono stati premiati giorni fa in municipio. Tutti i bozzetti hanno recuperato le radici della Valgobbia, affondate nell´industria e nel lavoro. E uno di questi, ideato da Andrea Brunelli, aspirante operatore elettrico che frequenta l´Agenzia formativa «Don Angelo Tedoldi» di Premiano, insieme ai due colleghi Dylan Creta e Federico Pireddu e sotto la direzione del docente Diego Bottazzi, ha mescolato fumetti, colori e disegni che raccontano l´evoluzione di Lumezzane: la produzione frenetica, l´intraprendenza e l´inventiva.
Degno di nota anche il lavoro di Marco Alesci e Roberto Radici, i quali hanno raccontato in un affresco le tradizionali attività produttive della prima metà del secolo scorso: fonditori, tornitori affiancati da donne per il rifornimento di combustibile.
«L´emblema araldico della memoria» è il titolo della terza opera tutta al femminile disegnata da Veronica Ghidini ed Elisa Martinelli. Uno stemma del Comune col Sole nascente di Sant´Apollonio, le daghe romane di San Sebastiano, le fasce merlate degli Avogadro e le ruote dentate simbolo del lavoro.
I partecipanti hanno ricevuto il premio dell´assessore all´Urbanistica Andrea Capuzzi, presidente della commissione che ha giudicato i lavori. Ma intanto l´amministrazione è andata in un´altra direzione e i progetti rimarranno sulla carta. «Vogliamo premiare l´impegno - ha commentato il sindaco Silverio Vivenzi - ma la popolazione ora vorrebbe abbassare il muro, e forse potremmo realizzare anche una piccola aiuola». F.Z.
(29/11/11 bresciaoggi)
Operazione asilo:ora l´area di gioco diventerà più sicura
La sicurezza è un elemento prioritario e fondamentale; anche quando si gioca. Da questa riflessione nasce l´iniziativa promossa dai genitori rappresentanti di sezione della scuola dell´infanzia e asilo nido «Tersilla Bonomi» di Lumezzane Faidana. Si tratta di una singolare raccolta fondi, sostenuta anche dalla direttrice Rosanna Tosini, che si pone come obiettivo la sistemazione di circa 230 metri quadrati di giardino pavimentando una parte dell´area con il «fun shock», un particolare materiale antiurto utile a prevenire i piccoli incidenti.
Un aspetto ancora oggi purtroppo molto trascurato è la prevenzione degli infortuni dovuti alle cadute dalle attrezzature di gioco. E spesso nella progettazione si privilegia l´aspetto estetico ponendo in secondo piano quello legato alla sicurezza.
«Una parte del giardino rimarrà in erba - spiega la direttrice - ma la zona occupata dai giochi verrà pavimentata con questo particolare materiale antiurto colorato e bello da vedere». Il costo dell´opera? 15 mila euro. E per sensibilizzare la comunità e i genitori è stato realizzato, all´ingresso dell´asilo, un tabellone con la pianta dell´area da sistemare. Lo spazio è diviso in 750 mattoncini «acquistabili» al prezzo di 20 euro l´uno. M.BEN.
29/11/11
Un aspetto ancora oggi purtroppo molto trascurato è la prevenzione degli infortuni dovuti alle cadute dalle attrezzature di gioco. E spesso nella progettazione si privilegia l´aspetto estetico ponendo in secondo piano quello legato alla sicurezza.
«Una parte del giardino rimarrà in erba - spiega la direttrice - ma la zona occupata dai giochi verrà pavimentata con questo particolare materiale antiurto colorato e bello da vedere». Il costo dell´opera? 15 mila euro. E per sensibilizzare la comunità e i genitori è stato realizzato, all´ingresso dell´asilo, un tabellone con la pianta dell´area da sistemare. Lo spazio è diviso in 750 mattoncini «acquistabili» al prezzo di 20 euro l´uno. M.BEN.
29/11/11
domenica 27 novembre 2011
La Tarsu e il no profit: una proposta comunale che smorza le polemiche
BresciaOggi
domenica 27 novembre 2011, pag. 24 - Valtrompia&Valsabbia
È una «guerra» risolta pochi giorni fa, ma non del tutto, quella scoppiata nelle scorse settimane tra il Comune di Lumezzane e le associazioni di volontariato riunite nella Consulta sociale. Oggetto del contendere il pagamento della Tarsu, la tassa comunale sulla raccolta dei rifiuti indifferenziati. Con una delibera del dicembre 2010, infatti, condizionata dai tagli dei trasferimenti alle casse municipali, l´amministrazione aveva deciso di farla pagare a tutti; onlus comprese.
Su un piatto della bilancia i bilanci comunali ridotti all´osso; sull´altro le oltre 240 mila ore di lavoro gratuito che i volontari hanno totalizzato l´anno scorso. Rinunciare a parte dei contributi (73 mila euro nel 2011, e confermati nel 2012) per non pagare la tassa: questa era stata la proposta. E la risposta conciliante del Comune è arrivata venerdì scorso.
«Deve essere chiaro a tutti - si legge nel messaggio diffuso da via Monsuello - che il nostro intento è sempre stato quello di fare chiarezza e di evidenziare con trasparenza il sostegno che ogni realtà riceve dal Comune; non certo quello di penalizzare le nostre associazioni». Finora, infatti, nessuna realtà, tra le onlus già esentate e altre non riconosciute, pagava l´imposta. E sugli aiuti il Comune non si vuole tirare indietro, purchè i gruppi facciano ordine al loro interno.
L´albo delle associazioni, già consegnato all´amministrazione, servirà a definire con precisione quanti contributi il Comune dovrà versare per la Tarsu a partire dal 2012. La scadenza per ritornare i moduli compilati è il 20 gennaio. Per riassumere: quest´anno i volontari dovranno pagare la tassa, contando su un contributo «fittizio» di 12 mila euro che dovrebbe sostenere tutti i gruppi. Nel consiglio comunale di dicembre, invece, sarà approvata l´esenzione per le onlus e per chi svolge attività simili. E con il registro il panorama sarà più completo. F.Z.
domenica 27 novembre 2011, pag. 24 - Valtrompia&Valsabbia
È una «guerra» risolta pochi giorni fa, ma non del tutto, quella scoppiata nelle scorse settimane tra il Comune di Lumezzane e le associazioni di volontariato riunite nella Consulta sociale. Oggetto del contendere il pagamento della Tarsu, la tassa comunale sulla raccolta dei rifiuti indifferenziati. Con una delibera del dicembre 2010, infatti, condizionata dai tagli dei trasferimenti alle casse municipali, l´amministrazione aveva deciso di farla pagare a tutti; onlus comprese.
Su un piatto della bilancia i bilanci comunali ridotti all´osso; sull´altro le oltre 240 mila ore di lavoro gratuito che i volontari hanno totalizzato l´anno scorso. Rinunciare a parte dei contributi (73 mila euro nel 2011, e confermati nel 2012) per non pagare la tassa: questa era stata la proposta. E la risposta conciliante del Comune è arrivata venerdì scorso.
«Deve essere chiaro a tutti - si legge nel messaggio diffuso da via Monsuello - che il nostro intento è sempre stato quello di fare chiarezza e di evidenziare con trasparenza il sostegno che ogni realtà riceve dal Comune; non certo quello di penalizzare le nostre associazioni». Finora, infatti, nessuna realtà, tra le onlus già esentate e altre non riconosciute, pagava l´imposta. E sugli aiuti il Comune non si vuole tirare indietro, purchè i gruppi facciano ordine al loro interno.
L´albo delle associazioni, già consegnato all´amministrazione, servirà a definire con precisione quanti contributi il Comune dovrà versare per la Tarsu a partire dal 2012. La scadenza per ritornare i moduli compilati è il 20 gennaio. Per riassumere: quest´anno i volontari dovranno pagare la tassa, contando su un contributo «fittizio» di 12 mila euro che dovrebbe sostenere tutti i gruppi. Nel consiglio comunale di dicembre, invece, sarà approvata l´esenzione per le onlus e per chi svolge attività simili. E con il registro il panorama sarà più completo. F.Z.
Lumezzane «La piazza» per i disabili
Giornale di Brescia
domenica 27 novembre 2011, pag. 33 - Valtrompia e Lumezzane
L'associazione culturale «Quelli della Piazza», conosciuta per i concerti che organizza sul territorio, è stata recentemente impegnata in un'attività sociale verso ragazzi di cooperative per disabili. Ospiti sono stati i ragazzi delle cooperative «Il Ponte» di Villa Carcina e «Futura» di Nave. I 17 ragazzi coinvolti, stanno seguendo un progetto a livello europeo promosso dalla cooperativa «Il graffio» con le figure di Lucia Frosio e Claudia Pedercini. Il progetto verrà presentato a dicembre a Sarezzo.
«Si è trattato di un'esperienza molto bella - spiega Luciano Ghidini, presidente di "Quelli della Piazza" -. Con uno dei gruppi che frequenta la nostra sede, i Linforme, abbiamo dato l'opportunità ai ragazzi di seguire una sorta di corso di musica». La curiosità dei giovani ascoltatori ma anche delle persone presenti, è stata soddisfatta e l'incontro ha certamente contribuito ad arricchire tutti. «Il progetto - ricorda Lucia Frosio - ha l'obiettivo di offrire ai giovani nuovi strumenti e competenze per favorire lo sviluppo personale e sociale, attraverso la creazione e l'utilizzo di una piattaforma on-line informatizzata interamente». Quattro i temi: Giornalismo di base; Scrittura di articoli; Fotografia e produzione di video; infine Pubblicità e promozione.
domenica 27 novembre 2011, pag. 33 - Valtrompia e Lumezzane
L'associazione culturale «Quelli della Piazza», conosciuta per i concerti che organizza sul territorio, è stata recentemente impegnata in un'attività sociale verso ragazzi di cooperative per disabili. Ospiti sono stati i ragazzi delle cooperative «Il Ponte» di Villa Carcina e «Futura» di Nave. I 17 ragazzi coinvolti, stanno seguendo un progetto a livello europeo promosso dalla cooperativa «Il graffio» con le figure di Lucia Frosio e Claudia Pedercini. Il progetto verrà presentato a dicembre a Sarezzo.
«Si è trattato di un'esperienza molto bella - spiega Luciano Ghidini, presidente di "Quelli della Piazza" -. Con uno dei gruppi che frequenta la nostra sede, i Linforme, abbiamo dato l'opportunità ai ragazzi di seguire una sorta di corso di musica». La curiosità dei giovani ascoltatori ma anche delle persone presenti, è stata soddisfatta e l'incontro ha certamente contribuito ad arricchire tutti. «Il progetto - ricorda Lucia Frosio - ha l'obiettivo di offrire ai giovani nuovi strumenti e competenze per favorire lo sviluppo personale e sociale, attraverso la creazione e l'utilizzo di una piattaforma on-line informatizzata interamente». Quattro i temi: Giornalismo di base; Scrittura di articoli; Fotografia e produzione di video; infine Pubblicità e promozione.
Tagli di bilancio in Consiglio comunale
Giornale di Brescia
domenica 27 novembre 2011, pag. 33 - Valtrompia e Lumezzane
Domani, con inizio alle ore 19.00, si tiene il consiglio comunale con all'ordine del giorno il Bilancio di previsione 2012 e il triennale 2012-2014. Visto il momento economico in corso, risulterà molto importante capire come il Comune deciderà di muoversi. Una cosa è certa: ci sarà una sforbiciata sulle spese, dal momento che i tagli imposti dal governo centrale per l'anno prossimo sono di 400.000 euro che vanno ad aggiungersi ai 600.000 euro del 2011. Quindi rispetto a due anni fa, la contrazione delle spese sarà di 1 milione di euro. Per recuperare le somme mancanti, l'amministrazione ha chiuso alcuni mutui grazie ad un entrata straordinaria ricevuta nel 2011. Ha poi preso una decisione impopolare come quella di gravare, almeno per il 2011 le associazioni di volontariato, culturali e sportive della Tarsu. Dopo le proteste, domani si scoprirà cosa ha deciso il Comune.
domenica 27 novembre 2011, pag. 33 - Valtrompia e Lumezzane
Domani, con inizio alle ore 19.00, si tiene il consiglio comunale con all'ordine del giorno il Bilancio di previsione 2012 e il triennale 2012-2014. Visto il momento economico in corso, risulterà molto importante capire come il Comune deciderà di muoversi. Una cosa è certa: ci sarà una sforbiciata sulle spese, dal momento che i tagli imposti dal governo centrale per l'anno prossimo sono di 400.000 euro che vanno ad aggiungersi ai 600.000 euro del 2011. Quindi rispetto a due anni fa, la contrazione delle spese sarà di 1 milione di euro. Per recuperare le somme mancanti, l'amministrazione ha chiuso alcuni mutui grazie ad un entrata straordinaria ricevuta nel 2011. Ha poi preso una decisione impopolare come quella di gravare, almeno per il 2011 le associazioni di volontariato, culturali e sportive della Tarsu. Dopo le proteste, domani si scoprirà cosa ha deciso il Comune.
sabato 26 novembre 2011
Camion perde le ruote fuga di metano e traffico in tilt
Giornale di Brescia
sabato 26 novembre 2011, pag. 39 - Valtrompia e Lumezzane
L'incidente alle 16 davanti alla Pinti Inox. Danni alla centralina del gas
Difficile la rimozione del mezzo pesante: code per ore in tutta la zona
SAREZZOTutto è bene quel che finisce bene. L'antico adagio calza alla perfezione per l'incidente meccanico ad un camion, che poteva avere ben più gravi conseguenze. Un tranquillo venerdì pomeriggio quando le ore lavorative sono ormai agli sgoccioli, dopo un'intensa settimana, e tutti pensano al riposo del week end, per poco non finiva in tragedia.
Alle 16 di ieri un Fiat Iveco, proveniente da Lumezzane, che stava trasportando della merce, ha sbandato sull'asfalto in via Antonini a Sarezzo nei pressi della Pinti Inox. Cosa era successo? Due ruote posteriori una destra e l'altra a sinistra si sono improvvisamente staccate dal veicolo. Quello a destra è rotolata, fermandosi contro una cabina del gas, mentre la seconda ha proseguito la sua strada in discesa, sfiorando una Smart, proveniente in direzione opposta. Per il conducente solo un po' di spavento. Preoccupazione ha destato il colpo della grossa ruota contro la cabina del gas, risultata danneggiata. Con il metano non si scherza, hanno pensato gli automobilisti di passaggio. Se dovesse scoppiare la cabina, ci sarebbero stati seri pericoli per le aziende vicine e mettendo a rischio l'incolumità delle persone. Inoltre il camion ostruiva metà carreggiata e, per evitare possibili code (non sarebbe una novità stante anche la presenza di una sola arteria per raggiungere Lumezzane e viceversa Sarezzo), qualcuno ha allertato i Carabinieri di Gardone e Lumezzane.
Il loro compito è stato di dirigere il traffico tra un infinito serpentone di veicoli che procedeva a singhiozzo con soste continue, in quanto si poteva utilizzare una sola corsia (quella in direzione Lumezzane). A preoccupare era soprattutto la cabina. Sono stati chiamati i vigili del fuoco del distaccamento di Gardone che hanno lavorato affinché fossero ripristinate le garanzie antecedenti al violento urto patito. Intanto i conducenti del camion hanno chiamato l'azienda per trasferire la merce caricata sopra un altro mezzo. Ma il problema più complicato è stato lo spostamento del camion, rimasto privo delle ruote posteriori, scese da quattro a due.
C'è voluta una gru di enormi dimensione per spostare il mezzo. L'operazione si è svolta in un quarto d'ora ma i presenti hanno lamentato l'arrivo in ritardo anche se, ad onor del vero, spostare un simile mezzo che viaggia molto lentamente, richiede del tempo. Per due ore e mezzo il traffico in Valtrompia è andato in tilt. Sembrava di assistere al film «L'ingorgo» di Luigi Comencini con code chilometriche in entrambe le direzioni (da Concesio, da Gardone Vt, da Lumezzane) in entrambi i sensi di marcia. Solo intorno alle 19 il traffico è ritornato normale ma si è riproposto il solito tema: in Valtrompia e Valgobbia basta un minimo intoppo per bloccare una valle operosa.
sabato 26 novembre 2011, pag. 39 - Valtrompia e Lumezzane
L'incidente alle 16 davanti alla Pinti Inox. Danni alla centralina del gas
Difficile la rimozione del mezzo pesante: code per ore in tutta la zona
SAREZZOTutto è bene quel che finisce bene. L'antico adagio calza alla perfezione per l'incidente meccanico ad un camion, che poteva avere ben più gravi conseguenze. Un tranquillo venerdì pomeriggio quando le ore lavorative sono ormai agli sgoccioli, dopo un'intensa settimana, e tutti pensano al riposo del week end, per poco non finiva in tragedia.
Alle 16 di ieri un Fiat Iveco, proveniente da Lumezzane, che stava trasportando della merce, ha sbandato sull'asfalto in via Antonini a Sarezzo nei pressi della Pinti Inox. Cosa era successo? Due ruote posteriori una destra e l'altra a sinistra si sono improvvisamente staccate dal veicolo. Quello a destra è rotolata, fermandosi contro una cabina del gas, mentre la seconda ha proseguito la sua strada in discesa, sfiorando una Smart, proveniente in direzione opposta. Per il conducente solo un po' di spavento. Preoccupazione ha destato il colpo della grossa ruota contro la cabina del gas, risultata danneggiata. Con il metano non si scherza, hanno pensato gli automobilisti di passaggio. Se dovesse scoppiare la cabina, ci sarebbero stati seri pericoli per le aziende vicine e mettendo a rischio l'incolumità delle persone. Inoltre il camion ostruiva metà carreggiata e, per evitare possibili code (non sarebbe una novità stante anche la presenza di una sola arteria per raggiungere Lumezzane e viceversa Sarezzo), qualcuno ha allertato i Carabinieri di Gardone e Lumezzane.
Il loro compito è stato di dirigere il traffico tra un infinito serpentone di veicoli che procedeva a singhiozzo con soste continue, in quanto si poteva utilizzare una sola corsia (quella in direzione Lumezzane). A preoccupare era soprattutto la cabina. Sono stati chiamati i vigili del fuoco del distaccamento di Gardone che hanno lavorato affinché fossero ripristinate le garanzie antecedenti al violento urto patito. Intanto i conducenti del camion hanno chiamato l'azienda per trasferire la merce caricata sopra un altro mezzo. Ma il problema più complicato è stato lo spostamento del camion, rimasto privo delle ruote posteriori, scese da quattro a due.
C'è voluta una gru di enormi dimensione per spostare il mezzo. L'operazione si è svolta in un quarto d'ora ma i presenti hanno lamentato l'arrivo in ritardo anche se, ad onor del vero, spostare un simile mezzo che viaggia molto lentamente, richiede del tempo. Per due ore e mezzo il traffico in Valtrompia è andato in tilt. Sembrava di assistere al film «L'ingorgo» di Luigi Comencini con code chilometriche in entrambe le direzioni (da Concesio, da Gardone Vt, da Lumezzane) in entrambi i sensi di marcia. Solo intorno alle 19 il traffico è ritornato normale ma si è riproposto il solito tema: in Valtrompia e Valgobbia basta un minimo intoppo per bloccare una valle operosa.
venerdì 25 novembre 2011
Muore 24 ore dopo l'incidente
Giornale di Brescia
venerdì 25 novembre 2011, pag. 22 - La Provincia

È morto ieri mattina Giovanni Ghidini, l'ottantottenne investito mercoledì mattina in via Don Minzoni all'incrocio con via Magenta in località Gombaiolo, proprio sotto la sede degli alpini di Pieve. Lascia la moglie Rosa Ghidini di 86 anni e la figlia Rosangela Lucia di 51 anni, diversamente abile e ospite presso la Casa di riposo di Villa Carcina.Il fatto è accaduto mercoledì 23 novembre intorno alle ore 9.30 quando Ghidini, con tutta probabilità, si stava recando al mercato di Piatucco, che dista da casa sua qualche centinaio di metri.
All'altezza di una curva, proprio mentre stava attraversando la strada, è stato investito da una Volvo Station Wagon, con alla guida un 33enne di Castenedolo, educatore di supporto presso le scuole valgobbine. Visto il luogo dell'incidente con tutta probabilità l'automobilista si stava recando alla vicina scuola Dante Alighieri.
La dinamica dell'investimento è stata ricostruita dalla pattuglia della Polizia locale intervenuta sul posto. Sul luogo non ci sono strisce pedonali.
Va detto che all'ora dei fatti, per chi va da ovest ad est, il sole è particolarmente basso, ad altezza uomo, e può avere impedito al conducente di vedere il pedone.
Almeno questo viene raccontato da chi poi ha assistito al dopo incidente, che ha sentito il guidatore ripetere che non aveva visto il pedone.
Ieri mattina, giovedì, la Polizia locale ha inviato quanto necessario all'autorità giudiziaria e il procuratore Claudio Pinto, ha elevato l'imputazione di omicidio colposo. La notizia della scomparsa di Giovanni Ghidini, ha destato stupore fra chi ha assistito all'incidente. Sul posto, infatti, era intervenuta anche l'ambulanza della Croce Bianca di Lumezzane con l'auto medica. Infatti l'interessato è stato accompagnato all'ospedale Civile per i rilievi del caso, ma apparentemente non presentava ferite gravi.
Angelo Seneci
venerdì 25 novembre 2011, pag. 22 - La Provincia

È morto ieri mattina Giovanni Ghidini, l'ottantottenne investito mercoledì mattina in via Don Minzoni all'incrocio con via Magenta in località Gombaiolo, proprio sotto la sede degli alpini di Pieve. Lascia la moglie Rosa Ghidini di 86 anni e la figlia Rosangela Lucia di 51 anni, diversamente abile e ospite presso la Casa di riposo di Villa Carcina.Il fatto è accaduto mercoledì 23 novembre intorno alle ore 9.30 quando Ghidini, con tutta probabilità, si stava recando al mercato di Piatucco, che dista da casa sua qualche centinaio di metri.
All'altezza di una curva, proprio mentre stava attraversando la strada, è stato investito da una Volvo Station Wagon, con alla guida un 33enne di Castenedolo, educatore di supporto presso le scuole valgobbine. Visto il luogo dell'incidente con tutta probabilità l'automobilista si stava recando alla vicina scuola Dante Alighieri.
La dinamica dell'investimento è stata ricostruita dalla pattuglia della Polizia locale intervenuta sul posto. Sul luogo non ci sono strisce pedonali.
Va detto che all'ora dei fatti, per chi va da ovest ad est, il sole è particolarmente basso, ad altezza uomo, e può avere impedito al conducente di vedere il pedone.
Almeno questo viene raccontato da chi poi ha assistito al dopo incidente, che ha sentito il guidatore ripetere che non aveva visto il pedone.
Ieri mattina, giovedì, la Polizia locale ha inviato quanto necessario all'autorità giudiziaria e il procuratore Claudio Pinto, ha elevato l'imputazione di omicidio colposo. La notizia della scomparsa di Giovanni Ghidini, ha destato stupore fra chi ha assistito all'incidente. Sul posto, infatti, era intervenuta anche l'ambulanza della Croce Bianca di Lumezzane con l'auto medica. Infatti l'interessato è stato accompagnato all'ospedale Civile per i rilievi del caso, ma apparentemente non presentava ferite gravi.
Angelo Seneci
Banda in concerto per «Vers e Us»
Giornale di Brescia
venerdì 25 novembre 2011, pag. 30 - Valtrompia e Lumezzane
Questa sera alle ore 20.45 al teatro Odeon, la Banda cittadina di Lumezzane S. Sebastiano si esibirà nel consueto Concerto di S. Cecilia. L'appuntamento, inserito nella manifestazione comunale «Vers e Us», è rivolto a tutti gli appassionati di musica, sia classica che moderna. «Infatti - sottolinea Gianpaolo Cavagna presidente del sodalizio - il programma prevede due parti distinte una per ogni genere che soddisfa i tanti appassionati lumezzanesi di musica».
Sarà un'altra occasione per sottolineare come la musica riesca a creare comunità. Va certamente riconosciuto quanto musicalmente la banda di S. Sebastiano sia cresciuta in questi ultimi anni, anche grazie all'innesto di nuovi musicanti, che hanno frequentato la scuola organizzata dalla banda stessa. A tale proposito, va ricordato che a fianco del corso che si svolge nella sede di via Marconi, dallo scorso anno è stata aperta con successo anche la sede a Gazzolo. a. s.
venerdì 25 novembre 2011, pag. 30 - Valtrompia e Lumezzane
Questa sera alle ore 20.45 al teatro Odeon, la Banda cittadina di Lumezzane S. Sebastiano si esibirà nel consueto Concerto di S. Cecilia. L'appuntamento, inserito nella manifestazione comunale «Vers e Us», è rivolto a tutti gli appassionati di musica, sia classica che moderna. «Infatti - sottolinea Gianpaolo Cavagna presidente del sodalizio - il programma prevede due parti distinte una per ogni genere che soddisfa i tanti appassionati lumezzanesi di musica».
Sarà un'altra occasione per sottolineare come la musica riesca a creare comunità. Va certamente riconosciuto quanto musicalmente la banda di S. Sebastiano sia cresciuta in questi ultimi anni, anche grazie all'innesto di nuovi musicanti, che hanno frequentato la scuola organizzata dalla banda stessa. A tale proposito, va ricordato che a fianco del corso che si svolge nella sede di via Marconi, dallo scorso anno è stata aperta con successo anche la sede a Gazzolo. a. s.
Tragico epilogo per l´anziano investito mercoledì a Gazzolo
È durata poco meno di 24 ore l´agonia di Giovanni Ghidini, l´88enne di Lumezzane Gazzolo che nella mattinata di mercoledì, alle 9.30, era stato investito mentre attraversava la strada da via Don Minzoni verso via X Giornate, a pochi passi dallo stadio Comunale e vicino alla propria casa, al civico numero 3 di via Don Minzoni. L´uomo è morto ieri, intorno alle 7.30, nel reparto di prima rianimazione del Civile.
IL PENSIONATO, secondo una prima ricostruzione effettuata dal comando di polizia locale che ha svolto i rilievi del caso, stava percorrendo a piedi via Don Minzoni, forse per recarsi al tradizionale mercato rionale del mercoledì, quando a un tratto è sopraggiunta una Volvo station wagon guidata da un 33enne di Castenedolo. Al volante M.G., che non è riuscito a evitare l´anziano e l´ha travolto in pieno. L´impatto è stato violento. L´uomo è stato sbalzato sul parabrezza, riportando diversi traumi al torace e alla testa.
L´investitore, una volta resosi conto dell´accaduto, è sceso per sincerarsi delle condizioni dell´anziano valgobbino e ha chiamato il 118 per i soccorsi. Sul posto è intervenuta una pattuglia della polizia locale alla quale l´uomo di Castenedolo avrebbe raccontato di non aver visto l´anziano attraversare la strada, forse a causa della luce del sole che gli avrebbe impedito la visuale. Ghidini, ancora cosciente nonostante i traumi, è stato subito soccorso dalla Croce Bianca di Lumezzane, che prima l´ha trasportato all´ospedale di Gardone Valtrompia e poi, per l´aggravarsi delle condizioni, con codice rosso a quello di Brescia. E proprio al Civile, ieri mattina alle 7.30, l´88enne ha smesso di vivere.
LA DINAMICA esatta dell´incidente che è costato la vita all´anziano lumezzanese è ancora al vaglio del sostituto procuratore Claudio Pinto che, informato ieri dell´accaduto, ha trattenuto la salma dell´uomo in attesa di decidere per l´autopsia o procedere con il nulla osta per i funerali. Per l´investitore bresciano, invece, è aperta un´indagine che servirà per accertare eventuali responsabilità.
Per il rientro della salma a Lumezzane e i funerali, quindi, si dovrà aspettare la decisione del magistrato. Giovanni Ghidini lascia la moglie Rosa di 86 anni e la figlia Rosangela Lucia di 51.
(bresciaoggi 25/11/11)
IL PENSIONATO, secondo una prima ricostruzione effettuata dal comando di polizia locale che ha svolto i rilievi del caso, stava percorrendo a piedi via Don Minzoni, forse per recarsi al tradizionale mercato rionale del mercoledì, quando a un tratto è sopraggiunta una Volvo station wagon guidata da un 33enne di Castenedolo. Al volante M.G., che non è riuscito a evitare l´anziano e l´ha travolto in pieno. L´impatto è stato violento. L´uomo è stato sbalzato sul parabrezza, riportando diversi traumi al torace e alla testa.
L´investitore, una volta resosi conto dell´accaduto, è sceso per sincerarsi delle condizioni dell´anziano valgobbino e ha chiamato il 118 per i soccorsi. Sul posto è intervenuta una pattuglia della polizia locale alla quale l´uomo di Castenedolo avrebbe raccontato di non aver visto l´anziano attraversare la strada, forse a causa della luce del sole che gli avrebbe impedito la visuale. Ghidini, ancora cosciente nonostante i traumi, è stato subito soccorso dalla Croce Bianca di Lumezzane, che prima l´ha trasportato all´ospedale di Gardone Valtrompia e poi, per l´aggravarsi delle condizioni, con codice rosso a quello di Brescia. E proprio al Civile, ieri mattina alle 7.30, l´88enne ha smesso di vivere.
LA DINAMICA esatta dell´incidente che è costato la vita all´anziano lumezzanese è ancora al vaglio del sostituto procuratore Claudio Pinto che, informato ieri dell´accaduto, ha trattenuto la salma dell´uomo in attesa di decidere per l´autopsia o procedere con il nulla osta per i funerali. Per l´investitore bresciano, invece, è aperta un´indagine che servirà per accertare eventuali responsabilità.
Per il rientro della salma a Lumezzane e i funerali, quindi, si dovrà aspettare la decisione del magistrato. Giovanni Ghidini lascia la moglie Rosa di 86 anni e la figlia Rosangela Lucia di 51.
(bresciaoggi 25/11/11)
giovedì 24 novembre 2011
Gardone In 7.000 per il punto nascita
Giornale di Brescia
giovedì 24 novembre 2011, pag. 32 Valtrompia e Lumezzane
VALTROMPIA Settemila firme. Raccolte contro la decisione di chiudere il punto nascita di Gardone. Tutte saranno consegnate a Gianantonio Girelli, il primo dicembre, affinché le porti in Regione. Si è conclusa da una manciata di giorni la campagna messa in cantiere dal comitato spontaneo di mamme nato su Facebook e poi supportato dal Pd: «Una realtà, l'unica - spiegano le mamme - che ci ha dato una mano. Non ci si venga a dire che siamo state strumentalizzate. Gli altri partiti dov'erano?». Non colgono la voglia di polemica le donne di Valtrompia e vanno avanti.
Settemila firme, raccolte praticamente tutte da Gardone in su. Del resto è questa parte della valle del Mella a gravitare naturalmente sull'ospedale gardonese, così come è fisiologico che da Villa in giù si tenda a spostarsi sul Civile cittadino.
Alla fine, però, firme o meno, la decisione è irrevocabile. Il punto nascita a cavallo di fine-inizio anno, giorno più giorno meno, chiuderà i battenti, per sempre.
Le mamme, ha ricordato e cercato di rassicurare il direttore generale Coppini, saranno adeguatamente seguite a Brescia, anche dai ginecologi che le hanno in carico a Gardone; il 118 sarà presente con tabelle di marcia che consentiranno di raggiungere il Civile in tempi contingentati saltando la fermata su Gardone. Coppini spiega che non si chiude un reparto, si mette in sicurezza la nascita. «Ma fino a ieri, dicono le mamme la sicurezza non c'era?». Ma ormai è fatica sprecata il fare polemica, le firme ci sono, rimangono come testimonianza della volontà di un territorio di mantenere un servizio. Girelli diligentemente le porterà in Consiglio regionale ma onestamente tutti dubitano che possano sortire un qualche effetto. Resta il senso di una bella battaglia.
Per discutere di tutto questo, però, a Gardone al centro San Filippo oltre a Girelli sono chiamate le mamme, il 1° dicembre alle 20.30, gli operatori che lavorano in ostetricia, l'azienda ospedaliera, ma soprattutto, dicono, la popolazione. L'occasione sarà momento di sintesi per un rinnovato impegno a favore del presidio, nel quale molti triumplini continuano a credere. D'altro canto ci sta la promessa solenne del Civile relativa al fatto che l'ospedale non chiuderà. Però, mormorano i sindaci e qualche addetto ai lavori, «si porta a Gardone il reparto di sub acuti con tanto di personale infermieristico esterno, da cooperativa, un medico in regime di libera professione che potrebbe fare "tanto provvisorio"». «Per l'ematologia - dicono - si stanno preparando». Gli amministratori locali sono cauti, estremamente cauti ma non per questo demordono. Ecco perché chiederanno al Consigliere regionale Girelli solenne impegno a portare avanti le istanze della struttura relative in primo luogo alla necessità di un finanziamento per il pronto soccorso, primo vero punto di filtro del territorio. Intanto le mamme sulla pagina Facebook continuano a esprimere le loro paure, i timori legati a un evento tanto grande e impegnativo come quello della nascita. Ma razionalizzazione è parola d'obbligo e Coppini rassicura «è nell'interesse di mamme e bambini, di tutti».
Flavia Bolis
giovedì 24 novembre 2011, pag. 32 Valtrompia e Lumezzane
VALTROMPIA Settemila firme. Raccolte contro la decisione di chiudere il punto nascita di Gardone. Tutte saranno consegnate a Gianantonio Girelli, il primo dicembre, affinché le porti in Regione. Si è conclusa da una manciata di giorni la campagna messa in cantiere dal comitato spontaneo di mamme nato su Facebook e poi supportato dal Pd: «Una realtà, l'unica - spiegano le mamme - che ci ha dato una mano. Non ci si venga a dire che siamo state strumentalizzate. Gli altri partiti dov'erano?». Non colgono la voglia di polemica le donne di Valtrompia e vanno avanti.
Settemila firme, raccolte praticamente tutte da Gardone in su. Del resto è questa parte della valle del Mella a gravitare naturalmente sull'ospedale gardonese, così come è fisiologico che da Villa in giù si tenda a spostarsi sul Civile cittadino.
Alla fine, però, firme o meno, la decisione è irrevocabile. Il punto nascita a cavallo di fine-inizio anno, giorno più giorno meno, chiuderà i battenti, per sempre.
Le mamme, ha ricordato e cercato di rassicurare il direttore generale Coppini, saranno adeguatamente seguite a Brescia, anche dai ginecologi che le hanno in carico a Gardone; il 118 sarà presente con tabelle di marcia che consentiranno di raggiungere il Civile in tempi contingentati saltando la fermata su Gardone. Coppini spiega che non si chiude un reparto, si mette in sicurezza la nascita. «Ma fino a ieri, dicono le mamme la sicurezza non c'era?». Ma ormai è fatica sprecata il fare polemica, le firme ci sono, rimangono come testimonianza della volontà di un territorio di mantenere un servizio. Girelli diligentemente le porterà in Consiglio regionale ma onestamente tutti dubitano che possano sortire un qualche effetto. Resta il senso di una bella battaglia.
Per discutere di tutto questo, però, a Gardone al centro San Filippo oltre a Girelli sono chiamate le mamme, il 1° dicembre alle 20.30, gli operatori che lavorano in ostetricia, l'azienda ospedaliera, ma soprattutto, dicono, la popolazione. L'occasione sarà momento di sintesi per un rinnovato impegno a favore del presidio, nel quale molti triumplini continuano a credere. D'altro canto ci sta la promessa solenne del Civile relativa al fatto che l'ospedale non chiuderà. Però, mormorano i sindaci e qualche addetto ai lavori, «si porta a Gardone il reparto di sub acuti con tanto di personale infermieristico esterno, da cooperativa, un medico in regime di libera professione che potrebbe fare "tanto provvisorio"». «Per l'ematologia - dicono - si stanno preparando». Gli amministratori locali sono cauti, estremamente cauti ma non per questo demordono. Ecco perché chiederanno al Consigliere regionale Girelli solenne impegno a portare avanti le istanze della struttura relative in primo luogo alla necessità di un finanziamento per il pronto soccorso, primo vero punto di filtro del territorio. Intanto le mamme sulla pagina Facebook continuano a esprimere le loro paure, i timori legati a un evento tanto grande e impegnativo come quello della nascita. Ma razionalizzazione è parola d'obbligo e Coppini rassicura «è nell'interesse di mamme e bambini, di tutti».
Flavia Bolis
mercoledì 23 novembre 2011
Città della Valtrompia sconfitta per 4 a 1
Giornale di Brescia
mercoledì 23 novembre 2011, pag. 33 - Valtrompia e Lumezzane
LUMEZZANEUnione quattro, fusione uno. Questo il risultato scaturito dall'incontro tenuto lunedì sera a Lumezzane sul tema della «Città della Valtrompia», a cui hanno partecipato il sindaco valgobbino Silverio Vivenzi, quello di Sarezzo Massimo Ottelli, di Gardone Michele Gussago, di Concesio Stefano Retali e il presidente della Comunità Montana Bruno Bettinsoli. Assente il sindaco di Villa Carcina, Gianmaria Giraudini. Gli interventi sono serviti ad approfondire il lavoro di Andrea Tiraboschi dell'Università Bocconi, sull'idea promossa da Vivenzi, di creare una sola cosa dei cinque Comuni.
Degli scenari proposti, quello dell'unione ha raccolto i maggiori consensi. «Fonderci insieme - ha ricordato Vivenzi, unico a difendere la soluzione estrema - vorrebbe dire che per tutti potremmo ricevere servizi dall'unico grande Comune, migliori di quelli attuali e a un costo inferiore. E la Comunità montana potrebbe rimanere il referente per i Comuni dell'alta valle». La proposta partita da Lumezzane, giudicata coraggiosa da tutti, ha raccolto tante belle parole a favore. «Ricordo - ha detto Bettinsoli - che prima della Comunità montana esisteva già un'unione dei Comuni della Valtrompia. Oggi sono 15 i servizi gestiti unitamente». Per il sindaco di Gardone VT, Gussago, «è necessario confrontarci su due-tre punti e insieme alla Comunità montana verifichiamo se possiamo lavorare insieme. Se otterremo dei risultati saranno la base perché i nostri cittadini accolgano con fiducia l'idea della Città della Valtrompia». Per Massimo Ottelli, lo strumento per partire è quello dell'unione, e la Comunità montana è la sede dove creare il confronto. Per Stefano Retali, infine, non va dimenticato che, nel caso del suo Comune, la questione è diversa: «Siamo una cerniera tra Valtrompia, Franciacorta e città e di questo dovremo tenere conto».
Angelo Seneci
mercoledì 23 novembre 2011, pag. 33 - Valtrompia e Lumezzane
LUMEZZANEUnione quattro, fusione uno. Questo il risultato scaturito dall'incontro tenuto lunedì sera a Lumezzane sul tema della «Città della Valtrompia», a cui hanno partecipato il sindaco valgobbino Silverio Vivenzi, quello di Sarezzo Massimo Ottelli, di Gardone Michele Gussago, di Concesio Stefano Retali e il presidente della Comunità Montana Bruno Bettinsoli. Assente il sindaco di Villa Carcina, Gianmaria Giraudini. Gli interventi sono serviti ad approfondire il lavoro di Andrea Tiraboschi dell'Università Bocconi, sull'idea promossa da Vivenzi, di creare una sola cosa dei cinque Comuni.
Degli scenari proposti, quello dell'unione ha raccolto i maggiori consensi. «Fonderci insieme - ha ricordato Vivenzi, unico a difendere la soluzione estrema - vorrebbe dire che per tutti potremmo ricevere servizi dall'unico grande Comune, migliori di quelli attuali e a un costo inferiore. E la Comunità montana potrebbe rimanere il referente per i Comuni dell'alta valle». La proposta partita da Lumezzane, giudicata coraggiosa da tutti, ha raccolto tante belle parole a favore. «Ricordo - ha detto Bettinsoli - che prima della Comunità montana esisteva già un'unione dei Comuni della Valtrompia. Oggi sono 15 i servizi gestiti unitamente». Per il sindaco di Gardone VT, Gussago, «è necessario confrontarci su due-tre punti e insieme alla Comunità montana verifichiamo se possiamo lavorare insieme. Se otterremo dei risultati saranno la base perché i nostri cittadini accolgano con fiducia l'idea della Città della Valtrompia». Per Massimo Ottelli, lo strumento per partire è quello dell'unione, e la Comunità montana è la sede dove creare il confronto. Per Stefano Retali, infine, non va dimenticato che, nel caso del suo Comune, la questione è diversa: «Siamo una cerniera tra Valtrompia, Franciacorta e città e di questo dovremo tenere conto».
Angelo Seneci
Quale Lumezzane? Il sindaco incontra GL
Nei giorni scorsi, il municipio di Lumezzane ha ospitato un grande momento di democrazia. Il sindaco ha voluto incontrare alcuni rappresentati di «Generazione lumezzanese», l´ormai famoso gruppo Facebook che conta circa 3000 iscritti. «Gl - spiega Silverio Vivenzi - è diventato uno strumento efficace per percepire le opinioni di una parte della cittadinanza. Quando arrivo in Comune spesso chiedo aggiornamenti sulle discussioni che emergono dalla rete».
«Abbiamo accettato questo invito - interviene Morpheus (solo il sindaco ha avuto l´onore di conoscerli in carne e ossa, noi dobbiamo accontentarci dei nickname) - per poter esporre e spiegare quanto è emerso in questi mesi. Siamo qui in rappresentanza dei nostri iscritti, siamo distanti dalla politica, e al tempo stesso godiamo di una certa credibilità per coerenza e trasparenza».
La prima richiesta sollevata durante l´incontro è stata quella di migliorare la comunicazione tra cittadini e istituzioni, magari rendendo più intuitivo il sito internet del Comune. È poi stata proposta la realizzazione di un paio di aree per i cani all´interno di alcuni parchi gioco inutilizzati. «Per quanto riguarda il parco Avogadro - subentra JJ - si potrebbe iniziare a parlare del chiosco, necessario per attirare la gente in quest´area».
Oltre a prender appunti, il sindaco ha esposto un interessante progetto che però dovrà fare i conti con casse civiche e patto di stabilità: «Sarebbe bello poter recuperare il rustico che confina con il parco stesso, realizzando all´interno dell´edificio altri ambienti per renderlo fruibile anche nei periodi più freddi».
Il dibattito si è poi spostato sulla possibilità di organizzare una riunione annuale con tutti i cittadini per renderli partecipi della vita in Valgobbia, e di rendere pedonale una via del paese per mezza giornata alla settimana, sfruttando l´occasione per proporre mostre, incontri gastronomici e concerti.
(Marco Benasseni Bresciaoggi 23/11/11)
«Abbiamo accettato questo invito - interviene Morpheus (solo il sindaco ha avuto l´onore di conoscerli in carne e ossa, noi dobbiamo accontentarci dei nickname) - per poter esporre e spiegare quanto è emerso in questi mesi. Siamo qui in rappresentanza dei nostri iscritti, siamo distanti dalla politica, e al tempo stesso godiamo di una certa credibilità per coerenza e trasparenza».
La prima richiesta sollevata durante l´incontro è stata quella di migliorare la comunicazione tra cittadini e istituzioni, magari rendendo più intuitivo il sito internet del Comune. È poi stata proposta la realizzazione di un paio di aree per i cani all´interno di alcuni parchi gioco inutilizzati. «Per quanto riguarda il parco Avogadro - subentra JJ - si potrebbe iniziare a parlare del chiosco, necessario per attirare la gente in quest´area».
Oltre a prender appunti, il sindaco ha esposto un interessante progetto che però dovrà fare i conti con casse civiche e patto di stabilità: «Sarebbe bello poter recuperare il rustico che confina con il parco stesso, realizzando all´interno dell´edificio altri ambienti per renderlo fruibile anche nei periodi più freddi».
Il dibattito si è poi spostato sulla possibilità di organizzare una riunione annuale con tutti i cittadini per renderli partecipi della vita in Valgobbia, e di rendere pedonale una via del paese per mezza giornata alla settimana, sfruttando l´occasione per proporre mostre, incontri gastronomici e concerti.
(Marco Benasseni Bresciaoggi 23/11/11)
martedì 22 novembre 2011
Lumezzane Alla banda servono fondi
Giornale di Brescia
martedì 22 novembre 2011, pag. 28 - Valtrompia e Lumezzane
LUMEZZANE Per il corpo musicale di Sant'Apollonio quest'anno servono investimenti straordinari. «Dobbiamo intervenire per un lavoro straordinario sull'esterno della nostra sede, che ha 40 anni. La parrocchia, oltre al pagamento delle utenze, non può fare di più, e tinteggiare l'esterno è un nostro compito». Queste le parole di Tarcisio Bugatti, presidente del sodalizio valgobbino che ha festeggiato l'anno bandistico 2011. Un altro appello ha interessato invece la necessità di ringiovanire il direttivo. «Mentre il corpo bandistico, grazie alla scuola diretta dal maestro Orizio si rinnova e si rinvigorisce, il direttivo va invecchiando. Chiedo ai giovani di entrare per collaborare». Alla festa l'Amministrazione era rappresentata dal primo cittadino Silverio Vivenzi, dall'assessore alla Cultura Lucio Facchinetti e da quello dei Servizi sociali Fausto Pasotti. Tra i presenti Livo Ranieri, presidente dell'associazione bande musicali bresciane.
Angelo Seneci
martedì 22 novembre 2011, pag. 28 - Valtrompia e Lumezzane
LUMEZZANE Per il corpo musicale di Sant'Apollonio quest'anno servono investimenti straordinari. «Dobbiamo intervenire per un lavoro straordinario sull'esterno della nostra sede, che ha 40 anni. La parrocchia, oltre al pagamento delle utenze, non può fare di più, e tinteggiare l'esterno è un nostro compito». Queste le parole di Tarcisio Bugatti, presidente del sodalizio valgobbino che ha festeggiato l'anno bandistico 2011. Un altro appello ha interessato invece la necessità di ringiovanire il direttivo. «Mentre il corpo bandistico, grazie alla scuola diretta dal maestro Orizio si rinnova e si rinvigorisce, il direttivo va invecchiando. Chiedo ai giovani di entrare per collaborare». Alla festa l'Amministrazione era rappresentata dal primo cittadino Silverio Vivenzi, dall'assessore alla Cultura Lucio Facchinetti e da quello dei Servizi sociali Fausto Pasotti. Tra i presenti Livo Ranieri, presidente dell'associazione bande musicali bresciane.
Angelo Seneci
lunedì 21 novembre 2011
Un progetto per la Città della Val Trompia
Comune di Lumezzane - Teatro Comunale Odeon, lunedì 21 novembre 2011
Un progetto per la Città della Val Trompia
La serata inizia con i saluti del Sindaco di Lumezzane che ha presentato il tema della serata e quindi il lavoro del dott. Tiraboschi che ha analizzato criticità, ipotesi di interventi e possibili soluzioni per Lumezzane e la Val Trompia.
La parola è quindi subito passata al dott. Tiraboschi il quale tramite una serie di slides ha illustrato il suo lavoro che ha interessato i comuni di Lumezzane, Concesio, Villa Carcina, Sarezzo e Gardone VT. Son stati scelti questi comuni in quanto presentano delle caratteristiche similari e insieme formano un bacino di circa 80.000 abitanti.
Partendo da 3 presupposti, ovvero minori risorse, maggior complessità della società e la necessità di competere per aree vaste, si è proceduto prima ad analizzare i vari comuni e la situazione amministrativa, arrivando ad ipotizzare quale sia la dimensione ottimane per un comune “allargato”, cercando di mediare fra centralizzazione e congestione, fra qualità e risparmi economico, in un ottica di economia di scala.
Il progetto si prefissa quindi vari obbiettivi: sviluppo del capitale sociale; sviluppo economico (come ad esempio lo sportello SUAP presentato settimana scorsa); sviluppo urbanistico e territoriale; politiche sociali e welfare (reti e promozione dell’autonomia); amministrazione e servizi (riordino societario di aziende partecipate).
La discussione a questo punto si poneva ad un bivio: Unione (più comuni con più sindaci, ma in forte cooperazione con servizi in comune) o Fusione (un unico ente con un unico sindaco). Analizzando aspetti negativi e positivi di ognuna delle due ipotesi: problemi di coordinamenti, rappresentatività e precarietà per l’Unione, mentre efficacia e autonomia per la Fusione; elementi positivi come economicità, non accentramento, partecipazione e attrattività per l’Unione, minori costi, capacità e peso contrattuale, unione di competenze per la Fusione.
Si è quindi parlato dl primo passo verso questa maggiore collaborazione ovvero il Patto di Sistema, nel quale il Comune di Lumezzane è ente capofila. Son stati poi proposti gli Stati Generali della Val Trompia, dove poter affrontare tutti gli attori coinvolti in questo processo di cambiamento.
Lo studio del dott. Tiraboschi prevedeva inoltre un questionario nel quale è emerso che le maggiori criticità son le infrastrutture, la debolezza politica, il depuratore, l’acquedotto e l’innovazione/formazione.
Hanno quindi preso parola i sindaci dei vari comuni (assente il Sindaco di Villa Carcina, Gianmaria Giraudini)
Sindaco di Lumezzane, Silverio Vivenzi
Ha ribadito l’importanza di questa unione, vedendo nella Comunità Montana il possibile riferimento.
Presidente della Comunità Montana di Val Trompia, Bruno Bettinsoli
Ha sottolineato la necessità di essere competitivi, di unirsi, e di come da un punto di vista dell’edificato la città sia oramai un unicum. Gli Stati Generali permettono di avere la risposta da tutti gli attori coinvolti.
Secondo Bettinsoli negli ultimi anni la Val Trompia ha sofferto di una carenza di rappresentatività nelle sedi politiche/istituzionali sovra comunali.
Sindaco di Gardone VT, Michele Gussago
Ha esordito con l’idea del sogno, di come sia necessario sognare 10 per avere 5, ma di come sia importante farlo insieme per dare risposte che da soli i comuni non son più in grado di dare.
Bisogna quindi puntare sì all’identità territoriale, ma al contempo al raggiungimento degli obbiettivi per il bene di tutti; andando oltre le promesse partitiche da campagna elettorale: ci vogliono risultati tangibili. Capire cosa è importante per il territorio.
Sindaco di Sarezzo, Massimo Ottelli
Sostiene chiaramente l’idea dell’Unione e non della Fusione, vedendo nella Comunità Montana il soggetto principe per questo obbiettivo, come già dagli anni ’70, senza la necessità di un ulteriore organo.
Viene nuovamente sottolineata l’importanza della rappresentatività politica ai livelli superiori.
Secondo Ottelli con la Fusione si perderebbe il rapporto Sindaco/Cittadino, confronto che invece deve avvenire e proseguire anche nelle sedi della Comunità Montana, e questo non sempre è stato fatto.
Sindaco di Concesio, Stefano Retali
Ringraziando questo incontro che ha permesso e stimolato la discussione su queste tematiche, sottolinea la positività dell’idea degli Sati Generali che permettono di trovare gli obbiettivi e quindi successivamente le soluzioni ai problemi. Viene sottolineato come Concesio sia una realtà particolare, a cerniera fra Gussago e quindi la Franciacorta e la Città di cui è hinterland.
Viene quindi data parola (intervento non previsto) al Rappresentante Territoriale di AIB, Roberto Lena: viene nuovamente sottolineato l’utilità della Comunità Montana come primo soggetto di collaborazione fra i comuni; e viene anche ricordato come AIB si stia muovendo per stringere maggiormente il rapporto che sussiste fra scuole e impresa, e fra impresa e comuni anche su tematiche ambientali.
Viene quindi aperta la discussione con i presenti:
<!--[if !supportLists]-->- - Alla domanda se è effettivamente la Comunità Montana l’ente migliore per questo tipo di idea risponde il dott. Tiraboschi che crede sia opportuno identificare un nuovo organismo, lasciano alla Comunità Montana di occuparti dei piccoli centri montani della Alta ValTrompia. Il Presidente Bettinsoli sosterrà invece che Comunità Montana possa essere questa realtà, idea condivisa dal Sindaco Ottelli
<!--[if !supportLists]-->- - Alla domanda su quali possano essere gli obbiettivi raggiungibili a breve risponde il sindaco Ottelli che vede nel depuratore, nell’acquedotto e nel mantenimento del presidio ospedaliero le tre priorità.
<!--[if !supportLists]-->- - Segue un esortazione a non politicizzare troppo questo nuovo ente, cosa che forse è avvenuta con la Comunità Montana.
<!--[if !supportLists]-->- - Interviene poi l’assessore Capuzzi che ricorda di come anche a livello territoriale e infrastrutturale ci debbano essere delle priorità, che non possono passare in secondo piano.
Spacciavano «fumo» Due immigrati in cella
BresciaOggi
lunedì 21 novembre 2011, pag. 13 - Cronaca
LE OPERAZIONI. Blitz dei carabinieri della Valtrompia in appartamento
L´arresto venerdì a lumezzane Altri due extracomunitari trovati con 110 grammi di hashish in manette a Cazzago San Martino
Stazioni dei carabinieri particolarmente attive, nello scorso fine settimana, in quanto a contrasto dello spaccio di sostanze stupefacenti.
Gil interventi hanno portato a sequestri ed arresti nel territorio di competenza della compagnia di Gardone Valtrompia.
A lumezzane, da tempo i carabinieri stavano tenendo d´occhio l´appartamento, in via Tufi 57, in cui vivono alcuni pachistani. Dopo una serie di appostamenti è giunto il momento indicato per il blitz.
L´altra sera i carabinieri hanno sorpreso due persone mentre uscivano dall´apartamento. Sono state trovate in possesso di un grammo di hashish. Una quantità molto ridotta, che comporterà la segnalazione degli acquirenti alla prefettura, secondo quanto previsto dalla legge.
Poi, però è scattata la perquisizione. La droga era nascosta sul davanzale della finestra del bagno: 35 grammi di «fumo». Sono poi stati trovati 2.000 euro in un armadio della camera da letto.
In carcere sono finiti due immigrati di 30 e 31 anni provenienti dalla nazione asiatica. L´altro intervento si è sviluppato a Cazzago San Martino dove un´auto è stata vista avvicinarsi a un gruppo di giovani del paese, in via Vittorio Emanuele II. I carabinieri hanno ritenuto, anche sulla base d´indagini svolte in precedenza che potesse trattarsi di un avvicinamento finalizzato allo spaccio di droga. L´intuizione si è rivelata esatta dopo la perquiszione.
ADDOSSO ai due immigrati, un marocchino e un pachistano, sono stati trovati, rispettivamente, 2,5 e 90 grammi di hashish.
Entrambi sono pregiudicati e sono stati fermati per reati analoghi dalla stazione dei carabinieri di Rovato nell´aprile scorso. Alla luce dei precedenti e di quanto scoperto in flagranza sono stati immediatamente arrestati.
I quantitativi sequestrati, come si è potuto vedere, non sono particolarmente elevati. Queste operazioni, in ogni caso testimoniano l´attività di prevenzione e repressione che viene svolta dalle stazioni nei paesi. Attività che in ogni caso sono anche, non di rado, il presupposto per indagini di spessore ben più elevato M.P.
lunedì 21 novembre 2011, pag. 13 - Cronaca
LE OPERAZIONI. Blitz dei carabinieri della Valtrompia in appartamento
L´arresto venerdì a lumezzane Altri due extracomunitari trovati con 110 grammi di hashish in manette a Cazzago San Martino
Stazioni dei carabinieri particolarmente attive, nello scorso fine settimana, in quanto a contrasto dello spaccio di sostanze stupefacenti.
Gil interventi hanno portato a sequestri ed arresti nel territorio di competenza della compagnia di Gardone Valtrompia.
A lumezzane, da tempo i carabinieri stavano tenendo d´occhio l´appartamento, in via Tufi 57, in cui vivono alcuni pachistani. Dopo una serie di appostamenti è giunto il momento indicato per il blitz.
L´altra sera i carabinieri hanno sorpreso due persone mentre uscivano dall´apartamento. Sono state trovate in possesso di un grammo di hashish. Una quantità molto ridotta, che comporterà la segnalazione degli acquirenti alla prefettura, secondo quanto previsto dalla legge.
Poi, però è scattata la perquisizione. La droga era nascosta sul davanzale della finestra del bagno: 35 grammi di «fumo». Sono poi stati trovati 2.000 euro in un armadio della camera da letto.
In carcere sono finiti due immigrati di 30 e 31 anni provenienti dalla nazione asiatica. L´altro intervento si è sviluppato a Cazzago San Martino dove un´auto è stata vista avvicinarsi a un gruppo di giovani del paese, in via Vittorio Emanuele II. I carabinieri hanno ritenuto, anche sulla base d´indagini svolte in precedenza che potesse trattarsi di un avvicinamento finalizzato allo spaccio di droga. L´intuizione si è rivelata esatta dopo la perquiszione.
ADDOSSO ai due immigrati, un marocchino e un pachistano, sono stati trovati, rispettivamente, 2,5 e 90 grammi di hashish.
Entrambi sono pregiudicati e sono stati fermati per reati analoghi dalla stazione dei carabinieri di Rovato nell´aprile scorso. Alla luce dei precedenti e di quanto scoperto in flagranza sono stati immediatamente arrestati.
I quantitativi sequestrati, come si è potuto vedere, non sono particolarmente elevati. Queste operazioni, in ogni caso testimoniano l´attività di prevenzione e repressione che viene svolta dalle stazioni nei paesi. Attività che in ogni caso sono anche, non di rado, il presupposto per indagini di spessore ben più elevato M.P.
Spaccio di hascish, arresti a Cazzago e a Lumezzane
Giornale di Brescia
lunedì 21 novembre 2011, pag. 13 - Città e Provincia
nSpaccio nel mirino dei Cc della Compagnia di Gardone Vt in due distinte operazioni. La prima, condotta dai militari di Lumezzane, che han fermato venerdì sera due giovani all'uscita da una casa di via Tufi: verificato che i due avevano con sé 1 gr di hascish, hanno perquisito la casa da cui essi erano usciti, occupata da due pakistani di 30 e 31 anni (uno clandestino). All'esterno della finestra del bagno era nascosta una busta con 35 gr di fumo; nell'armadio invece, 2.000 euro. Arrestati i due stranieri. La seconda operazione è opera dei Cc di Cazzago. Il controllo di due stranieri a bordo di una Fiat Uno, avvicinatisi a un gruppo di giovani del paese in via Vittorio Emanuele II, ha portato alla scoperta di un panetto di 90 gr di fumo. Li aveva con sé il 42enne pakistano, mentre altri 2,5 gr aveva il marocchino 25enne che era con lui. E come lui arrestato.
lunedì 21 novembre 2011, pag. 13 - Città e Provincia
nSpaccio nel mirino dei Cc della Compagnia di Gardone Vt in due distinte operazioni. La prima, condotta dai militari di Lumezzane, che han fermato venerdì sera due giovani all'uscita da una casa di via Tufi: verificato che i due avevano con sé 1 gr di hascish, hanno perquisito la casa da cui essi erano usciti, occupata da due pakistani di 30 e 31 anni (uno clandestino). All'esterno della finestra del bagno era nascosta una busta con 35 gr di fumo; nell'armadio invece, 2.000 euro. Arrestati i due stranieri. La seconda operazione è opera dei Cc di Cazzago. Il controllo di due stranieri a bordo di una Fiat Uno, avvicinatisi a un gruppo di giovani del paese in via Vittorio Emanuele II, ha portato alla scoperta di un panetto di 90 gr di fumo. Li aveva con sé il 42enne pakistano, mentre altri 2,5 gr aveva il marocchino 25enne che era con lui. E come lui arrestato.
domenica 20 novembre 2011
Cinque Comuni fanno una città
Giornale di Brescia
domenica 20 novembre 2011, pag. 24 - La Provincia
La Valtrompia può diventare città? Se ne discuterà domani a Lumezzane
n«L'idea di costituire una città di Valtrompia, sottolinea Vivenzi, non è affatto peregrina come si potrebbe pensare. La fusione dei Comuni maggiori porterebbe ad avere un bacino di abitanti almeno pari ad 80mila persone. Lo studio potrebbe essere il primo passo verso la costituzione di una città. È un progetto che va al di là di ogni campanilismo. Lumezzane ha già avuto la sua esperienza unificatrice, quando da tre Comuni è diventato uno solo, fondendo Pieve, S. Sebastiano e S.Apollonio. Avevamo detto che avremmo presentato la positività della Città della Valtrompia».
Naturalmente seguirà poi un referendum tra i cittadini per vedere se l'idea è gradita o meno, per verificare se esiste il comune interesse. Un unico sindaco, un unico segretario, un polo scolastico unico, la nascita di servizi scolastici universitari in Valtrompia, un unico piano neve funzionante in tutta la Valle, una grande capacità per accedere ai bandi pubblici.
Ed ancora, un'unica voce per sollecitare l'autostrada, la metropolitana fino a Sarezzo, il centro di depurazione, l'acquedotto di Valle, il tunnel per la Vallecamonica.
Potrebbe essere il futuro per la Valtrompia. Unirsi per contare di più, basta divisioni tra i Comuni, ma attuare una vera sinergia per portare a casa i risultati necessari perché Lumezzane e la Valtrompia continuino ad essere vitali per il Paese. Questo il messaggio che lo scorso marzo uscì dall'incontro con gli studenti, che presentarono tre elaborati realizzati sulle indicazioni ed intenzioni espresse dal primo cittadino valgobbino. Uno di questi è stato approfondito e l'incontro previsto domani, lunedì 21 novembre, vuole gettare le basi di una possibile unione tra Comuni, chiarendone i punti critici e positivi. Il lavoro parte da una fotografia della media Valtrompia, mettendo in evidenza le possibili alternative di unione amministrativa-politica, le conseguenze di avere un possibile Comune allargato e quale percorso e quali attori dovranno essere coinvolti per l'Unione dei Comuni.
La base di partenza è l'evoluzione della popolazione che ha visto una rapida crescita negli ultimi 10 anni con un incremento medio della popolazione del 10%. I Comuni con forte natalità sono Concesio e Sarezzo con un aumento del 18%, mentre Lumezzane vede una crescita del solo 1%. La missione che si deve porre l'Unione dei Comuni, ovvero gli obiettivi che il nuovo ente dovrà porsi è emerso dalle risposte al questionario sottoposto ai sindaci nell'autunno 2011. Si tratta di questioni concrete e specifiche: viabilità, connessione alla città di Brescia tramite metrò leggero, traffico viario, il tema del sistema idrico integrato, il tema della riqualificazione del percorso formativo professionale, quello del rilancio del sistema produttivo ed economico. Lo studio evidenzia come ci siano due elementi fondamentali per capire come amministrare un territorio: la dimensione dell'amministrazione perché quest'ultima sia efficace rispetto ai bisogni e la quantità dei servizi da produrre in modo tale che sia efficiente, ovvero sussistano economie di scala e di scopo.
Angelo Seneci
domenica 20 novembre 2011, pag. 24 - La Provincia
La Valtrompia può diventare città? Se ne discuterà domani a Lumezzane
n«L'idea di costituire una città di Valtrompia, sottolinea Vivenzi, non è affatto peregrina come si potrebbe pensare. La fusione dei Comuni maggiori porterebbe ad avere un bacino di abitanti almeno pari ad 80mila persone. Lo studio potrebbe essere il primo passo verso la costituzione di una città. È un progetto che va al di là di ogni campanilismo. Lumezzane ha già avuto la sua esperienza unificatrice, quando da tre Comuni è diventato uno solo, fondendo Pieve, S. Sebastiano e S.Apollonio. Avevamo detto che avremmo presentato la positività della Città della Valtrompia».
Naturalmente seguirà poi un referendum tra i cittadini per vedere se l'idea è gradita o meno, per verificare se esiste il comune interesse. Un unico sindaco, un unico segretario, un polo scolastico unico, la nascita di servizi scolastici universitari in Valtrompia, un unico piano neve funzionante in tutta la Valle, una grande capacità per accedere ai bandi pubblici.
Ed ancora, un'unica voce per sollecitare l'autostrada, la metropolitana fino a Sarezzo, il centro di depurazione, l'acquedotto di Valle, il tunnel per la Vallecamonica.
Potrebbe essere il futuro per la Valtrompia. Unirsi per contare di più, basta divisioni tra i Comuni, ma attuare una vera sinergia per portare a casa i risultati necessari perché Lumezzane e la Valtrompia continuino ad essere vitali per il Paese. Questo il messaggio che lo scorso marzo uscì dall'incontro con gli studenti, che presentarono tre elaborati realizzati sulle indicazioni ed intenzioni espresse dal primo cittadino valgobbino. Uno di questi è stato approfondito e l'incontro previsto domani, lunedì 21 novembre, vuole gettare le basi di una possibile unione tra Comuni, chiarendone i punti critici e positivi. Il lavoro parte da una fotografia della media Valtrompia, mettendo in evidenza le possibili alternative di unione amministrativa-politica, le conseguenze di avere un possibile Comune allargato e quale percorso e quali attori dovranno essere coinvolti per l'Unione dei Comuni.
La base di partenza è l'evoluzione della popolazione che ha visto una rapida crescita negli ultimi 10 anni con un incremento medio della popolazione del 10%. I Comuni con forte natalità sono Concesio e Sarezzo con un aumento del 18%, mentre Lumezzane vede una crescita del solo 1%. La missione che si deve porre l'Unione dei Comuni, ovvero gli obiettivi che il nuovo ente dovrà porsi è emerso dalle risposte al questionario sottoposto ai sindaci nell'autunno 2011. Si tratta di questioni concrete e specifiche: viabilità, connessione alla città di Brescia tramite metrò leggero, traffico viario, il tema del sistema idrico integrato, il tema della riqualificazione del percorso formativo professionale, quello del rilancio del sistema produttivo ed economico. Lo studio evidenzia come ci siano due elementi fondamentali per capire come amministrare un territorio: la dimensione dell'amministrazione perché quest'ultima sia efficace rispetto ai bisogni e la quantità dei servizi da produrre in modo tale che sia efficiente, ovvero sussistano economie di scala e di scopo.
Angelo Seneci
Lumezzane Tarsu, niente sconti alle associazioni
Giornale di Brescia
domenica 20 novembre 2001, pag. 33 - Lumezzane e Valtrompia
LUMEZZANEPer l'anno 2011 la Tarsu dovrà essere pagata anche dalle associazioni di ogni genere. Questa la risposta dell'Amministrazione valgobbina alla richiesta avanzata, in particolare dalla Consulta permanente sociale, diretta ad evitare il pagamento del balzello. L'apertura viene fatta sul prossimo anno, quando saranno esentate le associazioni onlus. «L'Amministrazione comunale prende in massima considerazione le associazioni - spiega il primo cittadino Silverio Vivenzi -. Ma deve essere chiaro a tutti che il nostro intento è di fare chiarezza ed evidenziare con trasparenza il sostegno che ognuna riceve dal Comune. Noi non intendiamo penalizzare nessuno».
Il quadro generale di fronte al quale l'Amministrazione si è venuta a trovare, vedeva alcune associazioni espressamente esentate dalla Tarsu e altre non esentate, ma non iscritte a ruolo. Insomma una grande confusione. Ed è per tale motivo che quando è stata soppressa l'esenzioni Tarsu l'Amministrazione ha subito richiesto alla Consulta di avere un elenco completo delle associazioni, con evidenza di quelle che sono Onlus e di quelle assimilabili. «Sin dal dicembre dello scorso anno - ricorda ancora Vivenzi - l'Amministrazione comunale si è impegnata a sostenere con un contributo le associazioni che avrebbero dovuto pagare la tariffa. Se non abbiamo potuto garantire da subito l'esistenza di un adeguato stanziamento di bilancio, è stato solo perché non esisteva, e non esiste tuttora, un elenco di tutte le associazioni di volontariato, completo di superfici tassabili e relativi importi. Per l'anno 2011 abbiamo comunque provveduto a stanziare 12.000 euro che riteniamo possano essere sufficienti a sostenere le associazioni per la tariffa che saranno chiamate a corrispondere». Per l'anno 2012 invece l'intenzione è quella di introdurre nel regolamento Tarsu l'esenzione, in modo che tutte le Onlus e le associazioni di volontariato assimilabili, quali cooperative sociali, organizzazioni di volontariato, organizzazioni non governative riconosciute ne possano beneficiare. Ritenendo però assolutamente importante non abbandonare l'obiettivo prefissato di fare della chiarezza sugli importi che ciascuna associazione è esentata dal pagare, alla presidente della consulta sociale, Flauzia Panada, viene chiesto un impegno. «Vogliamo vengano sensibilizzate a compilare e consegnare il modello, che alcune associazioni hanno già ricevuto e molte riceveranno a breve, entro il 20 gennaio 2012. Potremo in tal modo definire per ciascuna associazione l'importo di esenzione e tenerne conto».
Angelo Seneci
domenica 20 novembre 2001, pag. 33 - Lumezzane e Valtrompia
LUMEZZANEPer l'anno 2011 la Tarsu dovrà essere pagata anche dalle associazioni di ogni genere. Questa la risposta dell'Amministrazione valgobbina alla richiesta avanzata, in particolare dalla Consulta permanente sociale, diretta ad evitare il pagamento del balzello. L'apertura viene fatta sul prossimo anno, quando saranno esentate le associazioni onlus. «L'Amministrazione comunale prende in massima considerazione le associazioni - spiega il primo cittadino Silverio Vivenzi -. Ma deve essere chiaro a tutti che il nostro intento è di fare chiarezza ed evidenziare con trasparenza il sostegno che ognuna riceve dal Comune. Noi non intendiamo penalizzare nessuno».
Il quadro generale di fronte al quale l'Amministrazione si è venuta a trovare, vedeva alcune associazioni espressamente esentate dalla Tarsu e altre non esentate, ma non iscritte a ruolo. Insomma una grande confusione. Ed è per tale motivo che quando è stata soppressa l'esenzioni Tarsu l'Amministrazione ha subito richiesto alla Consulta di avere un elenco completo delle associazioni, con evidenza di quelle che sono Onlus e di quelle assimilabili. «Sin dal dicembre dello scorso anno - ricorda ancora Vivenzi - l'Amministrazione comunale si è impegnata a sostenere con un contributo le associazioni che avrebbero dovuto pagare la tariffa. Se non abbiamo potuto garantire da subito l'esistenza di un adeguato stanziamento di bilancio, è stato solo perché non esisteva, e non esiste tuttora, un elenco di tutte le associazioni di volontariato, completo di superfici tassabili e relativi importi. Per l'anno 2011 abbiamo comunque provveduto a stanziare 12.000 euro che riteniamo possano essere sufficienti a sostenere le associazioni per la tariffa che saranno chiamate a corrispondere». Per l'anno 2012 invece l'intenzione è quella di introdurre nel regolamento Tarsu l'esenzione, in modo che tutte le Onlus e le associazioni di volontariato assimilabili, quali cooperative sociali, organizzazioni di volontariato, organizzazioni non governative riconosciute ne possano beneficiare. Ritenendo però assolutamente importante non abbandonare l'obiettivo prefissato di fare della chiarezza sugli importi che ciascuna associazione è esentata dal pagare, alla presidente della consulta sociale, Flauzia Panada, viene chiesto un impegno. «Vogliamo vengano sensibilizzate a compilare e consegnare il modello, che alcune associazioni hanno già ricevuto e molte riceveranno a breve, entro il 20 gennaio 2012. Potremo in tal modo definire per ciascuna associazione l'importo di esenzione e tenerne conto».
Angelo Seneci
Le rondini, 180 volontari per regalare sorrisi
Giornale di Brescia
domenica 20 novembre 2011, pag.33 - Lumezzane e Valtrompia
LUMEZZANE Si chiama associazione volontari «Le Rondini», e conta su 180 persone. Permette alla struttura omonima, unitamente alla direzione e al personale, di essere una eccellenza per i servizi prestati. Assunta Simonelli è presidente dell'associazione, al secondo mandato, di cui siamo esattamente a metà. Con lei, il vicepresidente Giovanni Baronio e la segretaria Miriam Boni, unitamente ai nuovi entrati Gabriella Facchinetti, Carla Gnali, Sergio Pinelli e Cinzia Cavagna, sono responsabili dell'importante sodalizio. «Quello che ci qualifica - commenta Simonelli - è che riusciamo a creare un'atmosfera di festa nella residenza. La collaborazione instaurata con la Fondazione Le Rondini Città di Lumezzane Onlus, favorisce il lavoro».
Sicuramente è una verità dire che la struttura è sempre in festa grazie all'attività dei volontari. In ottobre si è conclusa la «settimana delle Rondini», sette giorni dedicati a incontri, attività ludico-ricreative, alle cene a base di spiedo, che hanno visto la gente valgobbina partecipare in massa. «I momenti di festa servono ad aprirsi al territorio e testimoniano come la struttura sia aperta a tutti. Mi fa piacere che nella nostra associazione - rimarca Simonelli - ci siano anche i giovani».
I volontari sono il valore aggiunto della residenza nella logica di portare valore aggiunto e supporto nelle diverse attività che si snodano all'interno della struttura. I servizi prestati sono molti: da quello al centralino al trasporto; dalla preparazione dei pasti e la loro consegna a domicilio, al servizio di assistenza alla liturgia e all'animazione. L'ultimo impegno ha visto alcuni volontari impegnati nella Casa Famiglia di cui si è dotata la Fondazione, che ospita 11 anziani autosufficienti.
L'attività di collaborazione nell'organizzare eventi, non si ferma mai: il prossimo appuntamento è da sabato 3 dicembre a lunedì 5 con l'esposizione di oggetti utili e futili interamente realizzati a mano dagli stessi volontari e dagli stessi ospiti, denominata «Mani e Arte», presso la sala polivalente della Fondazione. Per comunicare la propria attività, l'associazione avrà anche uno spazio web sul sito della Fondazione, dove promuoverà la propria attività in favore degli ospiti. «Il nostro motto - conclude Simonelli - è che siamo volontari dediti alla "cura" (intesa come compagnia e svago) dell'anziano». Per informazioni, rivolgersi al centralino della Fondazione. a. sen.
domenica 20 novembre 2011, pag.33 - Lumezzane e Valtrompia
LUMEZZANE Si chiama associazione volontari «Le Rondini», e conta su 180 persone. Permette alla struttura omonima, unitamente alla direzione e al personale, di essere una eccellenza per i servizi prestati. Assunta Simonelli è presidente dell'associazione, al secondo mandato, di cui siamo esattamente a metà. Con lei, il vicepresidente Giovanni Baronio e la segretaria Miriam Boni, unitamente ai nuovi entrati Gabriella Facchinetti, Carla Gnali, Sergio Pinelli e Cinzia Cavagna, sono responsabili dell'importante sodalizio. «Quello che ci qualifica - commenta Simonelli - è che riusciamo a creare un'atmosfera di festa nella residenza. La collaborazione instaurata con la Fondazione Le Rondini Città di Lumezzane Onlus, favorisce il lavoro».
Sicuramente è una verità dire che la struttura è sempre in festa grazie all'attività dei volontari. In ottobre si è conclusa la «settimana delle Rondini», sette giorni dedicati a incontri, attività ludico-ricreative, alle cene a base di spiedo, che hanno visto la gente valgobbina partecipare in massa. «I momenti di festa servono ad aprirsi al territorio e testimoniano come la struttura sia aperta a tutti. Mi fa piacere che nella nostra associazione - rimarca Simonelli - ci siano anche i giovani».
I volontari sono il valore aggiunto della residenza nella logica di portare valore aggiunto e supporto nelle diverse attività che si snodano all'interno della struttura. I servizi prestati sono molti: da quello al centralino al trasporto; dalla preparazione dei pasti e la loro consegna a domicilio, al servizio di assistenza alla liturgia e all'animazione. L'ultimo impegno ha visto alcuni volontari impegnati nella Casa Famiglia di cui si è dotata la Fondazione, che ospita 11 anziani autosufficienti.
L'attività di collaborazione nell'organizzare eventi, non si ferma mai: il prossimo appuntamento è da sabato 3 dicembre a lunedì 5 con l'esposizione di oggetti utili e futili interamente realizzati a mano dagli stessi volontari e dagli stessi ospiti, denominata «Mani e Arte», presso la sala polivalente della Fondazione. Per comunicare la propria attività, l'associazione avrà anche uno spazio web sul sito della Fondazione, dove promuoverà la propria attività in favore degli ospiti. «Il nostro motto - conclude Simonelli - è che siamo volontari dediti alla "cura" (intesa come compagnia e svago) dell'anziano». Per informazioni, rivolgersi al centralino della Fondazione. a. sen.
venerdì 18 novembre 2011
FACCIA A FACCIA TRA IL SINDACO E I MODERATORI DI GL
La settimana scorsa abbiamo ricevuto via mail una sorpresa… l’incaricato della pagina facebook del Comune ci comunica che il Sindaco ha chiesto la nostra disponibilità per un incontro. Gli farebbe molto piacere, dice la nota, incontrare i referenti del vostro gruppo per un incontro e per discutere sulle principali problematiche del paese.
Dopo un rapido consulto e voto unanime, accettiamo, concordando una data che verrà fissata per giovedì 18 cm, compatibilmente con gli impegni del Sindaco e selezionando poi tra di noi, le argomentazioni più sentite sulla nostra bacheca da esporre all’incontro, non sapendo con precisione di che cosa si sarebbe discusso e quanto tempo avessimo avuto a disposizione.
Vuoi andare a mani vuote? Abbiamo pensato anche ad un presente.
Ieri alle ore 18:30, puntuale, in compagnia dell’Assessore al bilancio Elena Berna, al segretario direttore generale Dott.ssa Maria Concetta Giardina e al Dottor Nicola Salvinelli, che tra le varie mansioni gestisce le piattaforme multimediali, il primo cittadino ci accoglie nel suo ufficio e dopo le presentazioni di rito, abbiamo consegnato il nostro dono: Una bottiglia di Gobbissima riempita con acqua del nostro Gobbia.
“Pensavo mi portaste qualcosa di peggio” il commento divertito.
Generazione Lumezzanese, ci spiega Vivenzi, è diventato in breve tempo uno strumento immediato ed efficace per percepire in tempo reale le reazioni e punti di vista di una parte della cittadinanza che utilizza gli strumenti virtuali “provate a chiedere qui in Comune, quando arrivo in ufficio, spesso chiedo aggiornamenti sulle discussioni che emergono dalla rete”.
E dopo un breve cappello che introduce alle problematiche strettamente legate al nostro territorio la parola passa a noi.
“Abbiamo accettato questo invito, spiega Morpheus, perché abbiamo riflettuto sul fatto che è una opportunità per esporre e spiegare quanto è emerso in questi mesi. Siamo qui in rappresentanza dei nostri iscritti, condividiamo e difendiamo le loro idee, siamo distanti dalla politica di parte, e al tempo stesso godiamo di una certa credibilità per coerenza e trasparenza. L’incontro di stasera è aperto e sarà reso pubblico, le chiedo quindi il permesso di registrare quanto emergerà dalla serata”
Vivenzi risponde con un deciso ”assolutamente si, potete registrare tutto quello che volete”.
L’incontro è stato molto ampio, abbiamo toccato molti argomenti e riportiamo qui di seguito i punti principali.
E’ emersa fin da subito da parte del Sindaco la volontà a spiegare i retroscena e le dinamiche di alcune scelte ed iniziative e non ultimo, la disponibilità di ascoltarci per tre ore.
JJ:
Io ho puntato sulla chiarezza e la comunicazione tra istituzione e cittadini, chiedendo di rendere prima di tutto il sito-web del comune più facile da navigare, senza dover obbligare la gente a cliccare 5 o 6 link prima d’arrivare all’informazione che si sta cercando. E’ vero che molti rinunciano a navigare nel sito istituzionale per lazzaronismo, trovando più semplice e comodo chiedere a noi, ma è anche vero che molti non hanno familiarità con internet e a queste persone non sarebbe male semplificargli la “vita”. Pubblicare gli eventi in tempo utile ed in maniera più visibile, idem sempre nella home-page rendere più visibili, i numeri di telefono utili, per esempio la ASVT per le fognature, gas, acqua ecc… ovviamente con un “font” più leggibile. Ho parlato poi di piccoli progetti che non comportano grandi spese per le casse del Comune, la chiusura di 2 o 3 parchi giochi inutilizzati perché necessitano di pesante e continua manutenzione, e sostituirli con la realizzazione di 2 aree sgambettamento per cani. “Son sufficienti 3 panchine ed una rete per la recinzione dell’area e poca-nessuna manutenzione futura”. Ho toccato anche il discorso del tanto sospirato “Parco Avogadro” chiedendo di far realizzare a privati o al comune (questo sta a loro valutarlo) un chiosco per la vendita di bevande e snack, considerando che il parco è utile per la vita sociale della gente, un nano-punto di ristoro sembra doveroso. Felice nel vedere che il Sindaco Vivenzi prendeva appunti e approvava, anzi per correttezza informo che per quanto riguarda il chiosco nel Parco Avogadro, ci aveva già pensato lui, con un progetto ancor più ambizioso, recuperando la casa che confina con il Parco stesso, realizzando all’interno dell’edificio altri ambienti per renderlo fruibile così nei periodi più freddi (qui però si faranno i conti con sto casse e sto ghigliottina del patto di stabilità).
FLEA:
Nell’incontro con il Sindaco io ho puntato sulla trasparenza, cioè che le istituzioni comunichino di più con i cittadini, informandoli su cosa si sta facendo e cosa è stato realizzato nel nostro paese, organizzando , per esempio, una riunione aperta all’anno (tipo quella organizzata per il cesio). Dando poi modo anche alla persone di poter intervenire, contrariamente a quello che succede nei consigli comunali dove i cittadini sono osservatori, coinvolgendo in tal modo persone nelle varie iniziative. Ho anche proposto per far vivere di più il nostro paese, di rendere zona pedonale una via del paese per mezza giornata alla settimana e sfruttare l’occasione per proporre mostre, organizzare incontri gastronomici, concerti per i giovani, ecc… una “mini-notte bianca” in versione diurna! Il Sindaco s’è mostrato più che disponibile per prevedere a calendario riunioni con la popolazione e per sensibilizzare associazioni e comitati alla realizzazione di eventi ed iniziative al fine di invogliare i lumezzanesi a vivere il nostro paese.
EFFE:
Durante l'incontro con il Sindaco si è parlato anche del problema Gobbia sia come inquinamento delle acque, sia come manutenzione e pulizia delle zone pedonali che lo percorrono.. noi come GL abbiamo esposto il progetto della raccolta fondi tramite la vendita delle magliette e la volontà da parte di tanti di impiegare il proprio tempo per il recupero estetico delle zone in questione, .. e il Sindaco, con i suoi assistenti, si è reso disponibile nel sostenere questo nostro progetto, aiutandoci con la fornitura di parte del materiale necessario.. Di comune accordo organizzeremo quindi il lavoro quando la vendita delle magliette sarà completata.
Per quanto riguarda l'inquinamento del nostro Gobbia abbiamo riscontrato altrettanta disponibilità e a detta del Sindaco, la messa in opera dei sensori è finalmente giunta a compimento, ma qui il passo è lungo e dobbiamo essere realisti.. a breve verranno installati e successivamente rilevati i valori... Naturalmente quando tutto questo avverrà LE COMPETENZE PASSERANNO A CHI di DOVERE.. per risolvere IL PROBLEMA!
Abbiamo chiesto TRASPARENZA nei progetti in corso e in quelli futuri.. quanto meno la possibilità che il cittadino sappia con tempi brevi quello che il nostro Comune si prodiga di fare.
MORPHEUS:
Il problema del cesio è ancora sentito tra la popolazione. E’ nato un comitato in cui noi ci riconosciamo e riteniamo che sia il migliore interlocutore per affrontare una tematica cosi spinosa e controversa. Detto questo, e tralasciando i tecnicismi, il desiderio di molti sarebbe quello di vedere il nostro primo cittadino prendere una posizione più netta a riguardo. Il fatto che il bunker sia a norma di legge non significa che sia salutare, il fatto che le normative prevedano quanto fatto in questi mesi non significa che la giunta possa prendere una posizione nettamente in contrapposizione con quanto sta accadendo. La responsabilità politica va oltre le competenze, e va oltre le rassicurazioni degli enti coinvolti che in questi mesi hanno monitorato la situazione. “Signor Sindaco, come fa a dire hai nostri cittadini di stare tranquilli? Perché non si siede dalla parte di quella cittadinanza che non vuole questo problema sul proprio territorio?”
“ Io mi sento tranquillo perché credo nelle istituzioni e credo negli enti che mi hanno fornito, attraverso un tavolo tecnico tutta la documentazione per dire in serenità che la situazione è sotto controllo “ sostiene Vivenzi “ Sono venuto a conoscenza del problema cesio, successivamente alla mia nomina e ho cercato nel limite del possibile di tranquillizzare i cittadini attraverso un incontro aperto e chiedendo garanzie alle autorità competenti, nel momento in cui il “tappo “ sul bunker verrà posizionato, la situazione tornerà alla normalità.
In conclusione, vogliamo ringraziare per la disponibilità il nostro Sindaco e le persone presenti, sperando che il nostro umile contributo sia servito per far emergere le problematiche in modo costruttivo.
Un grazie particolare a coloro che leggono, che scrivono, che ci aiutano (spesso dietro le quinte) a far vivere questo strumento, con i suoi pregi e i suoi difetti.
Siamo a disposizione dei nostri utenti per ogni ed eventuale chiarimento
Generazione Lumezzanese
Dopo un rapido consulto e voto unanime, accettiamo, concordando una data che verrà fissata per giovedì 18 cm, compatibilmente con gli impegni del Sindaco e selezionando poi tra di noi, le argomentazioni più sentite sulla nostra bacheca da esporre all’incontro, non sapendo con precisione di che cosa si sarebbe discusso e quanto tempo avessimo avuto a disposizione.
Vuoi andare a mani vuote? Abbiamo pensato anche ad un presente.
Ieri alle ore 18:30, puntuale, in compagnia dell’Assessore al bilancio Elena Berna, al segretario direttore generale Dott.ssa Maria Concetta Giardina e al Dottor Nicola Salvinelli, che tra le varie mansioni gestisce le piattaforme multimediali, il primo cittadino ci accoglie nel suo ufficio e dopo le presentazioni di rito, abbiamo consegnato il nostro dono: Una bottiglia di Gobbissima riempita con acqua del nostro Gobbia.
“Pensavo mi portaste qualcosa di peggio” il commento divertito.
Generazione Lumezzanese, ci spiega Vivenzi, è diventato in breve tempo uno strumento immediato ed efficace per percepire in tempo reale le reazioni e punti di vista di una parte della cittadinanza che utilizza gli strumenti virtuali “provate a chiedere qui in Comune, quando arrivo in ufficio, spesso chiedo aggiornamenti sulle discussioni che emergono dalla rete”.
E dopo un breve cappello che introduce alle problematiche strettamente legate al nostro territorio la parola passa a noi.
“Abbiamo accettato questo invito, spiega Morpheus, perché abbiamo riflettuto sul fatto che è una opportunità per esporre e spiegare quanto è emerso in questi mesi. Siamo qui in rappresentanza dei nostri iscritti, condividiamo e difendiamo le loro idee, siamo distanti dalla politica di parte, e al tempo stesso godiamo di una certa credibilità per coerenza e trasparenza. L’incontro di stasera è aperto e sarà reso pubblico, le chiedo quindi il permesso di registrare quanto emergerà dalla serata”
Vivenzi risponde con un deciso ”assolutamente si, potete registrare tutto quello che volete”.
L’incontro è stato molto ampio, abbiamo toccato molti argomenti e riportiamo qui di seguito i punti principali.
E’ emersa fin da subito da parte del Sindaco la volontà a spiegare i retroscena e le dinamiche di alcune scelte ed iniziative e non ultimo, la disponibilità di ascoltarci per tre ore.
JJ:
Io ho puntato sulla chiarezza e la comunicazione tra istituzione e cittadini, chiedendo di rendere prima di tutto il sito-web del comune più facile da navigare, senza dover obbligare la gente a cliccare 5 o 6 link prima d’arrivare all’informazione che si sta cercando. E’ vero che molti rinunciano a navigare nel sito istituzionale per lazzaronismo, trovando più semplice e comodo chiedere a noi, ma è anche vero che molti non hanno familiarità con internet e a queste persone non sarebbe male semplificargli la “vita”. Pubblicare gli eventi in tempo utile ed in maniera più visibile, idem sempre nella home-page rendere più visibili, i numeri di telefono utili, per esempio la ASVT per le fognature, gas, acqua ecc… ovviamente con un “font” più leggibile. Ho parlato poi di piccoli progetti che non comportano grandi spese per le casse del Comune, la chiusura di 2 o 3 parchi giochi inutilizzati perché necessitano di pesante e continua manutenzione, e sostituirli con la realizzazione di 2 aree sgambettamento per cani. “Son sufficienti 3 panchine ed una rete per la recinzione dell’area e poca-nessuna manutenzione futura”. Ho toccato anche il discorso del tanto sospirato “Parco Avogadro” chiedendo di far realizzare a privati o al comune (questo sta a loro valutarlo) un chiosco per la vendita di bevande e snack, considerando che il parco è utile per la vita sociale della gente, un nano-punto di ristoro sembra doveroso. Felice nel vedere che il Sindaco Vivenzi prendeva appunti e approvava, anzi per correttezza informo che per quanto riguarda il chiosco nel Parco Avogadro, ci aveva già pensato lui, con un progetto ancor più ambizioso, recuperando la casa che confina con il Parco stesso, realizzando all’interno dell’edificio altri ambienti per renderlo fruibile così nei periodi più freddi (qui però si faranno i conti con sto casse e sto ghigliottina del patto di stabilità).
FLEA:
Nell’incontro con il Sindaco io ho puntato sulla trasparenza, cioè che le istituzioni comunichino di più con i cittadini, informandoli su cosa si sta facendo e cosa è stato realizzato nel nostro paese, organizzando , per esempio, una riunione aperta all’anno (tipo quella organizzata per il cesio). Dando poi modo anche alla persone di poter intervenire, contrariamente a quello che succede nei consigli comunali dove i cittadini sono osservatori, coinvolgendo in tal modo persone nelle varie iniziative. Ho anche proposto per far vivere di più il nostro paese, di rendere zona pedonale una via del paese per mezza giornata alla settimana e sfruttare l’occasione per proporre mostre, organizzare incontri gastronomici, concerti per i giovani, ecc… una “mini-notte bianca” in versione diurna! Il Sindaco s’è mostrato più che disponibile per prevedere a calendario riunioni con la popolazione e per sensibilizzare associazioni e comitati alla realizzazione di eventi ed iniziative al fine di invogliare i lumezzanesi a vivere il nostro paese.
EFFE:
Durante l'incontro con il Sindaco si è parlato anche del problema Gobbia sia come inquinamento delle acque, sia come manutenzione e pulizia delle zone pedonali che lo percorrono.. noi come GL abbiamo esposto il progetto della raccolta fondi tramite la vendita delle magliette e la volontà da parte di tanti di impiegare il proprio tempo per il recupero estetico delle zone in questione, .. e il Sindaco, con i suoi assistenti, si è reso disponibile nel sostenere questo nostro progetto, aiutandoci con la fornitura di parte del materiale necessario.. Di comune accordo organizzeremo quindi il lavoro quando la vendita delle magliette sarà completata.
Per quanto riguarda l'inquinamento del nostro Gobbia abbiamo riscontrato altrettanta disponibilità e a detta del Sindaco, la messa in opera dei sensori è finalmente giunta a compimento, ma qui il passo è lungo e dobbiamo essere realisti.. a breve verranno installati e successivamente rilevati i valori... Naturalmente quando tutto questo avverrà LE COMPETENZE PASSERANNO A CHI di DOVERE.. per risolvere IL PROBLEMA!
Abbiamo chiesto TRASPARENZA nei progetti in corso e in quelli futuri.. quanto meno la possibilità che il cittadino sappia con tempi brevi quello che il nostro Comune si prodiga di fare.
MORPHEUS:
Il problema del cesio è ancora sentito tra la popolazione. E’ nato un comitato in cui noi ci riconosciamo e riteniamo che sia il migliore interlocutore per affrontare una tematica cosi spinosa e controversa. Detto questo, e tralasciando i tecnicismi, il desiderio di molti sarebbe quello di vedere il nostro primo cittadino prendere una posizione più netta a riguardo. Il fatto che il bunker sia a norma di legge non significa che sia salutare, il fatto che le normative prevedano quanto fatto in questi mesi non significa che la giunta possa prendere una posizione nettamente in contrapposizione con quanto sta accadendo. La responsabilità politica va oltre le competenze, e va oltre le rassicurazioni degli enti coinvolti che in questi mesi hanno monitorato la situazione. “Signor Sindaco, come fa a dire hai nostri cittadini di stare tranquilli? Perché non si siede dalla parte di quella cittadinanza che non vuole questo problema sul proprio territorio?”
“ Io mi sento tranquillo perché credo nelle istituzioni e credo negli enti che mi hanno fornito, attraverso un tavolo tecnico tutta la documentazione per dire in serenità che la situazione è sotto controllo “ sostiene Vivenzi “ Sono venuto a conoscenza del problema cesio, successivamente alla mia nomina e ho cercato nel limite del possibile di tranquillizzare i cittadini attraverso un incontro aperto e chiedendo garanzie alle autorità competenti, nel momento in cui il “tappo “ sul bunker verrà posizionato, la situazione tornerà alla normalità.
In conclusione, vogliamo ringraziare per la disponibilità il nostro Sindaco e le persone presenti, sperando che il nostro umile contributo sia servito per far emergere le problematiche in modo costruttivo.
Un grazie particolare a coloro che leggono, che scrivono, che ci aiutano (spesso dietro le quinte) a far vivere questo strumento, con i suoi pregi e i suoi difetti.
Siamo a disposizione dei nostri utenti per ogni ed eventuale chiarimento
Generazione Lumezzanese
giovedì 17 novembre 2011
Tarsu, stretta sulle esenzioni Le associazioni non ci stanno
È arrivato in tutte le case di Lumezzane l´avviso di pagamento della Tarsu, la tassa sui rifiuti indifferenziati che quest´anno potrà essere versata entro il 30 novembre oppure in due rate: una entro la fine del mese e l´altra a fine marzo.
Fin qui niente di insolito, se non fosse che la lettera, quest´anno, è stata recapitata anche alle associazioni di volontariato. La delibera del consiglio comunale del 16 dicembre 2010 ha infatti cancellato tutte le esenzioni: la Croce Bianca, le cooperative sociali, le associazioni e gli oratori dovranno pagare.
AL PROVVEDIMENTO, inserito nel bilancio far fronte ai tagli di trasferimenti dallo Stato, il mondo del volontariato valgobbino si è opposto in maniera decisa.
La settimana scorsa una delegazione di rappresentanti delle associazioni è stata ricevuta dal primo cittadino Silverio Vivenzi. Per convincere l´assessore al bilancio Elena Berna, e quello ai servizi sociali Fausto Pasotti, a ritirare il provvedimento, le associazioni avevano messo sul tavolo le 240mila ore di servizio gratuito accumulate nel 2010, rifiutando, invece, la proposta di uno scambio: pagare la Tarsu a fronte di un aumento dei contributi.
«Piuttosto - è stata la risposta - rinunciamo a una parte dei contributi - nel 210 73mila euro -, ma non vogliamo pagare. Il rischio è che la Tarsu rimanga, mentre un eventuale aumento sarebbe un intervento straordinario».
UN ALTRO tema caldo riguarda il registro che l´assessore Pasotti aveva chiesto per stabilire chi l´anno prossimo potrebbe essere esentato, ma che, secondo i volontari, non sarebbe stato ancora istituito.
Alle questioni poste dalle associazioni ha risposto lo stesso assessore, anticipando una decisione presa in giunta. «L´importo dei contributi per il 2011, invariati a 73mila euro - ha detto -, sarà liquidato entro la fine dell´anno e confermato per il 2012; 20mila euro andranno alle parrocchie, 15mila alle cooperative sociali. Non vogliamo vessare i volontari, che sono una realtà indispensabile, ma stabilire un criterio di trasparenza».
E per farlo, secondo l´assessore, è necessario l´albo non ancora arrivato in via Monsuello nonostante i solleciti. «Quello che abbiamo è molto vecchio - ha detto -. Ci vuole una panoramica completa». Aspettando l´albo, il Comune ha trovato una formula di esenzione «fittizia» per le parrocchie, deliberando 10.430 euro, la cifra che sarebbe stata incassata con la Tarsu; mentre, solo per le associazioni che prima erano esonerate dal pagamento, saranno messi a disposizione 12mila euro.
«Quella di Lumezzane è una situazione particolare - ha concluso Pasotti -. Rispetto ad alcuni Comuni limitrofi che danno meno contributi e compartecipano al 50% sulla tassa, siamo gli unici a garantire contributi e a non far pagare la Tarsu». Almeno fino al 2010. (bresciaoggi 17/11/11 F.Zizz)
Fin qui niente di insolito, se non fosse che la lettera, quest´anno, è stata recapitata anche alle associazioni di volontariato. La delibera del consiglio comunale del 16 dicembre 2010 ha infatti cancellato tutte le esenzioni: la Croce Bianca, le cooperative sociali, le associazioni e gli oratori dovranno pagare.
AL PROVVEDIMENTO, inserito nel bilancio far fronte ai tagli di trasferimenti dallo Stato, il mondo del volontariato valgobbino si è opposto in maniera decisa.
La settimana scorsa una delegazione di rappresentanti delle associazioni è stata ricevuta dal primo cittadino Silverio Vivenzi. Per convincere l´assessore al bilancio Elena Berna, e quello ai servizi sociali Fausto Pasotti, a ritirare il provvedimento, le associazioni avevano messo sul tavolo le 240mila ore di servizio gratuito accumulate nel 2010, rifiutando, invece, la proposta di uno scambio: pagare la Tarsu a fronte di un aumento dei contributi.
«Piuttosto - è stata la risposta - rinunciamo a una parte dei contributi - nel 210 73mila euro -, ma non vogliamo pagare. Il rischio è che la Tarsu rimanga, mentre un eventuale aumento sarebbe un intervento straordinario».
UN ALTRO tema caldo riguarda il registro che l´assessore Pasotti aveva chiesto per stabilire chi l´anno prossimo potrebbe essere esentato, ma che, secondo i volontari, non sarebbe stato ancora istituito.
Alle questioni poste dalle associazioni ha risposto lo stesso assessore, anticipando una decisione presa in giunta. «L´importo dei contributi per il 2011, invariati a 73mila euro - ha detto -, sarà liquidato entro la fine dell´anno e confermato per il 2012; 20mila euro andranno alle parrocchie, 15mila alle cooperative sociali. Non vogliamo vessare i volontari, che sono una realtà indispensabile, ma stabilire un criterio di trasparenza».
E per farlo, secondo l´assessore, è necessario l´albo non ancora arrivato in via Monsuello nonostante i solleciti. «Quello che abbiamo è molto vecchio - ha detto -. Ci vuole una panoramica completa». Aspettando l´albo, il Comune ha trovato una formula di esenzione «fittizia» per le parrocchie, deliberando 10.430 euro, la cifra che sarebbe stata incassata con la Tarsu; mentre, solo per le associazioni che prima erano esonerate dal pagamento, saranno messi a disposizione 12mila euro.
«Quella di Lumezzane è una situazione particolare - ha concluso Pasotti -. Rispetto ad alcuni Comuni limitrofi che danno meno contributi e compartecipano al 50% sulla tassa, siamo gli unici a garantire contributi e a non far pagare la Tarsu». Almeno fino al 2010. (bresciaoggi 17/11/11 F.Zizz)
mercoledì 16 novembre 2011
Lumezzane Suap all'Odeon per cercare nuove adesioni
Suap all'Odeon per cercare nuove adesioni
Giornale di Brescia, mercoledì 16 novembre 2011, pag. 33 - Valtrompia e Lumezzane
Il Suap va «in trasferta». Il servizio messo in piedi dalla Comunità montana viene presentato a Lumezzane, al teatro Odeon, stasera alle 20. «Il servizio - ha spiegato Fabrizio Veronesi, responsabile dell'area tecnica della Comunità montana - è stato oggetto di straordinaria attenzione. Dopo la presentazione ufficiale, le associazioni di categoria ci hanno richiesto un secondo incontro per approfondire le potenzialità dello Sportello unico. Nel corso della serata, dopo i saluti delle autorità avrà luogo la presentazione del portale. Nel corso della serata, inoltre, sarà distribuito gratuitamente il kit con il lettore di smart card per utenti e professionisti.
«Dallo scorso primo ottobre - ha detto Veronesi- le realtà che producono beni o servizi debbono inviare comunicazioni e avviare pratiche in via telematica. La Comunità montana, con un impegno di qualche decina di migliaia di euro, s'è fatta carico delle esigenze di tutti i Comuni del territorio e non solo; al Suap di Valtrompia infatti hanno aderito anche Collebeato e Cellatica, Ospitaletto, mentre altri Comuni sono in fase di adesione, al fine di offrire un servizio adeguato alla nuova normativa». I Comuni hanno affidato all'Ente la gestione associata del servizio e, a tale scopo, la Comunità ha creato uno sportello telematico unificato (www.suap.valletrompia.it) all'interno del quale tutti gli utenti potranno trovare informazioni e istruzioni necessarie per presentare le proprie pratiche. «Su questo portale - ha specificato Veronesi - chi deve può compilare direttamente la propria pratica, predisporre gli allegati necessari in un percorso guidato che, tramite verifica della completezza della documentazione predisposta e delle firme digitali apposte, consente di ottenere file formalmente corretti da impiegare per il completamento dell'iter di presentazione». «Questo dimostra - ha specificato il presidente Bruno Bettinsoli - anche in questo campo l'utilità delle Comunità montane. Noi offriamo una servizio adeguato e diamo un mano ai Comuni, specie quelli piccoli, che hanno espresso la difficoltà di mettere in piedi da sola questa nuova realtà».
«Dallo scorso primo ottobre - ha detto Veronesi- le realtà che producono beni o servizi debbono inviare comunicazioni e avviare pratiche in via telematica. La Comunità montana, con un impegno di qualche decina di migliaia di euro, s'è fatta carico delle esigenze di tutti i Comuni del territorio e non solo; al Suap di Valtrompia infatti hanno aderito anche Collebeato e Cellatica, Ospitaletto, mentre altri Comuni sono in fase di adesione, al fine di offrire un servizio adeguato alla nuova normativa». I Comuni hanno affidato all'Ente la gestione associata del servizio e, a tale scopo, la Comunità ha creato uno sportello telematico unificato (www.suap.valletrompia.it) all'interno del quale tutti gli utenti potranno trovare informazioni e istruzioni necessarie per presentare le proprie pratiche. «Su questo portale - ha specificato Veronesi - chi deve può compilare direttamente la propria pratica, predisporre gli allegati necessari in un percorso guidato che, tramite verifica della completezza della documentazione predisposta e delle firme digitali apposte, consente di ottenere file formalmente corretti da impiegare per il completamento dell'iter di presentazione». «Questo dimostra - ha specificato il presidente Bruno Bettinsoli - anche in questo campo l'utilità delle Comunità montane. Noi offriamo una servizio adeguato e diamo un mano ai Comuni, specie quelli piccoli, che hanno espresso la difficoltà di mettere in piedi da sola questa nuova realtà».
LUMEZZANE, LO SPORTELLO PER LE IMPRESE, SI PRESENTA
Questa sera, lo Sportello unico per le attività produttive (Suap), grazie al quale imprenditori e artigiani possono aprire, chiudere e gestire un esercizio in modo semplificato e solo per via telematica, sarà presentato nel teatro Odeon. L´appuntamento è fissato alle 20, e per questa occasione saranno presenti tra gli altri il sindaco e i responsabili dello sportello valgobbino, Rosanna Saleri e Gian Piero Pedretti, affiancati dal dirigente che ha curato il portale in valle, ovvero Fabrizio Veronesi.
Giovani e lavoro, l´incontro è on line
Anche in tempi normali, almeno nel nostro Paese, per gli studenti laureati trovare un lavoro che non passi prima da uno stage o un´esperienza formativa si rivela un´impresa; e con la grave crisi economica in atto questa situazione di disagio, questa corsa a ostacoli dal finale più che incerto è diventata ancora più pesante. Ma qualcuno, a Lumezzane, ha pensato di inventare un percorso capace di accorciare le distanze. Succede in via Rosmini, grazie a un´esperienza originale pronta a diventare «pubblica».
Si tratta di «CvBook», il database pensato per mettere in contatto gli universitari e le aziende valgobbine realizzato dall´associazione di studenti «Il Lume della Ragione» di Premiano, e che per il nome ha preso spunto dal famoso social network.
L´idea, nata per caso con l´obiettivo di realizzare un semplice archivio storico e statistico dei ragazzi che studiano in via Rosmini, e che partecipano alle iniziative promosse dal gruppo, ora si apre a tutti gli studenti universitari locali, già laureati o ancora in carriera accademica e in cerca di una occupazione. Il portale informatico dedicato, progettato dagli studenti del sodalizio Davide Zanetti e Bruno Zobbio, è accessibile al sito internet www.illumedellaragione.it. Entrati nel sistema, si può scaricare il modulo elettronico per il proprio curriculum dalla piattaforma, compilarlo con i propri dati e caricarlo sul web con le credenziali d´accesso fornite dall´associazione via mail.
Il vantaggio del servizio in questione (che è gratuito) è appunto quello di rappresentare l´anello di congiunzione tra i giovani alle prese con gli studi superiori e le aziende e le agenzie di collocamento. Sul sito, infatti, le imprese che cercano giovani da assumere possono pubblicare annunci di lavoro e, dopo essersi registrate, anche esaminare i profili più mirati.
Grazie ai filtri attivi sulla «maschera», le imprese a caccia di personale possono consultare i profili dei ragazzi per proporre loro uno stage iniziale o direttamente un impiego inserendoli nell´organico. Attualmente sono disponibili 38 Cv e quattro annunci, ma l´associazione punta a raggiungere tutti gli universitari della Valgobbia. Nei prossimi giorni, anche attraverso il Comune, il gruppo farà promozione del portale nei confronti delle attività produttive. E a questo proposito sul sito comunale, primo punto di accesso per molti cittadini e aziende, potrebbe essere inserito il link collegato al portale.
Sul fronte del sodalizio, invece, l´occasione è stata utile anche per fare un bilancio a un anno dalla nascita. Attualmente si contano 51 tesserati che tutti i giorni entrano in via Rosmini per studiare; ma anche per organizzare iniziative culturali e ludiche e per «fare gruppo». La nuova campagna di adesione (30 euro la tessera annuale) entrerà nel vivo nelle prossime settimane, quando una ventina di nuovi iscritti in lista di attesa dovranno affrontare gli esami. (bresciaoggi 16/11/11) Fabio Zizzo
Si tratta di «CvBook», il database pensato per mettere in contatto gli universitari e le aziende valgobbine realizzato dall´associazione di studenti «Il Lume della Ragione» di Premiano, e che per il nome ha preso spunto dal famoso social network.
L´idea, nata per caso con l´obiettivo di realizzare un semplice archivio storico e statistico dei ragazzi che studiano in via Rosmini, e che partecipano alle iniziative promosse dal gruppo, ora si apre a tutti gli studenti universitari locali, già laureati o ancora in carriera accademica e in cerca di una occupazione. Il portale informatico dedicato, progettato dagli studenti del sodalizio Davide Zanetti e Bruno Zobbio, è accessibile al sito internet www.illumedellaragione.it. Entrati nel sistema, si può scaricare il modulo elettronico per il proprio curriculum dalla piattaforma, compilarlo con i propri dati e caricarlo sul web con le credenziali d´accesso fornite dall´associazione via mail.
Il vantaggio del servizio in questione (che è gratuito) è appunto quello di rappresentare l´anello di congiunzione tra i giovani alle prese con gli studi superiori e le aziende e le agenzie di collocamento. Sul sito, infatti, le imprese che cercano giovani da assumere possono pubblicare annunci di lavoro e, dopo essersi registrate, anche esaminare i profili più mirati.
Grazie ai filtri attivi sulla «maschera», le imprese a caccia di personale possono consultare i profili dei ragazzi per proporre loro uno stage iniziale o direttamente un impiego inserendoli nell´organico. Attualmente sono disponibili 38 Cv e quattro annunci, ma l´associazione punta a raggiungere tutti gli universitari della Valgobbia. Nei prossimi giorni, anche attraverso il Comune, il gruppo farà promozione del portale nei confronti delle attività produttive. E a questo proposito sul sito comunale, primo punto di accesso per molti cittadini e aziende, potrebbe essere inserito il link collegato al portale.
Sul fronte del sodalizio, invece, l´occasione è stata utile anche per fare un bilancio a un anno dalla nascita. Attualmente si contano 51 tesserati che tutti i giorni entrano in via Rosmini per studiare; ma anche per organizzare iniziative culturali e ludiche e per «fare gruppo». La nuova campagna di adesione (30 euro la tessera annuale) entrerà nel vivo nelle prossime settimane, quando una ventina di nuovi iscritti in lista di attesa dovranno affrontare gli esami. (bresciaoggi 16/11/11) Fabio Zizzo
lunedì 14 novembre 2011
La violenza sulle donne: tre occasioni per riflettere
In una fase di pesante crisi come quella che stiamo attraversando il degrado sociale guadagna molte posizioni; e con lo scivolamento dei valori si amplifica anche il fenomeno delle violenze di ogni genere, fisiche, psicologiche e morali, nei confronti delle donne.
Per parlarne senza falsi pudori, a Lumezzane hanno deciso di riportare sulla scena, dopo il successo di pubblico e partecipazione dello scorso anno, la rassegna di incontri (a ingresso gratuito) promossi dall´assessorato alle Pari opportunità: tre appuntamenti, tutti alle 20.30, a partire da questa sera nel teatro dell´oratorio di San Sebastiano.
«Donna: non solo femmina», è il titolo-slogan scelto per il nuovo ciclo, che partirà con la proiezione di alcuni filmati sul tema seguiti da un dibattito con un esperto. Si inizia dicevamo questa sera con «Thirteen». Al termine della visione interverrà la psicoterapeuta Chiara Cominacini Bulgarini.
Il cartellone della serata del 22 novembre prevede invece la presentazione di due film, «Il corpo delle donne» e «Iacona», con il dibattito guidato ancora dalla psicoterapeuta Cominacini.
La serata simbolo della rassegna, però, sarà quella di venerdì 25 novembre, quando diverse personalità si confronteranno in occasione della «Giornata internazionale contro la violenza sulle donne». All´evento parteciperanno il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Brescia Cesare Bonamartini, gli psicoterapeuti Chiara Cominacini e Giampiero Rossi e la dirigente scolastica dell´elementare «Bachelet», Maria Caccagni.
«Quest´anno abbiamo scelto uno slogan più ampio - anticipa l´assessore Rosanna Saleri - per analizzare la violenza in tutte le forme; compresi gli abusi sulle adolescenti. Ed essendo quest´ultima una delle manifestazioni più gravi, vogliamo confrontarci anche con la scuola».
Per parlarne senza falsi pudori, a Lumezzane hanno deciso di riportare sulla scena, dopo il successo di pubblico e partecipazione dello scorso anno, la rassegna di incontri (a ingresso gratuito) promossi dall´assessorato alle Pari opportunità: tre appuntamenti, tutti alle 20.30, a partire da questa sera nel teatro dell´oratorio di San Sebastiano.
«Donna: non solo femmina», è il titolo-slogan scelto per il nuovo ciclo, che partirà con la proiezione di alcuni filmati sul tema seguiti da un dibattito con un esperto. Si inizia dicevamo questa sera con «Thirteen». Al termine della visione interverrà la psicoterapeuta Chiara Cominacini Bulgarini.
Il cartellone della serata del 22 novembre prevede invece la presentazione di due film, «Il corpo delle donne» e «Iacona», con il dibattito guidato ancora dalla psicoterapeuta Cominacini.
La serata simbolo della rassegna, però, sarà quella di venerdì 25 novembre, quando diverse personalità si confronteranno in occasione della «Giornata internazionale contro la violenza sulle donne». All´evento parteciperanno il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Brescia Cesare Bonamartini, gli psicoterapeuti Chiara Cominacini e Giampiero Rossi e la dirigente scolastica dell´elementare «Bachelet», Maria Caccagni.
«Quest´anno abbiamo scelto uno slogan più ampio - anticipa l´assessore Rosanna Saleri - per analizzare la violenza in tutte le forme; compresi gli abusi sulle adolescenti. Ed essendo quest´ultima una delle manifestazioni più gravi, vogliamo confrontarci anche con la scuola».
giovedì 10 novembre 2011
Chiude l´ufficio postale Apre il «PT Business»
Ormai in paese non si parla d´altro. L´ufficio postale di Lumezzane Piatucco è destinato a trasformarsi in un «PT business» totalmente dedicato alle piccole e medie aziende, professionisti e possessori di partita Iva.
LE POLEMICHE non mancano, e i cittadini, soprattutto quelli anziani, sono comprensibilmente preoccupati per questa decisione che arriva direttamente dai piani alti di «Poste Italiane». L´inconfondibile ufficio postale prefabbricato di via De Gasperi è un importante riferimento per tutte le frazioni basse della Valgobbia, facilmente raggiungibile anche da chi, senza automobile, arriva da Gazzolo, Pieve, Fontana, Renzo e Gombaiolo.
Ma questa comodità sembra destinata a diventare un ricordo. L´ufficio dedicato ai privati, che attualmente ospita tre sportelli e il Postamat, potrebbe trasformarsi presto in qualcosa d´altro. La questione è abbastanza chiara: l´intenzione di Poste Italiane sarebbe quella di trasferire agli uffici di San Sebastiano i privati, dirottando i servizi aziendali su Piatucco. Il nuovo ufficio servirebbe a 360 gradi tutte le numerose aziende locali.
LUNEDÌ il sindaco, Silverio Vivenzi, si è incontrato con il direttore della zona 2 di Poste Italiane per capire se ci fosse la possibilità di una «modifica in corso d´opera». «I doppi turni, mattina e pomeriggio, già attivi in quella che è vista come la posta centrale del paese, sono senza dubbio un punto a favore rispetto all´attuale orario degli uffici di Piatucco che restano aperti solo la mattina - spiega Vivenzi -. Durante l´incontro ho però sollevato con il dirigente la questione parcheggi che è il vero problema di questo trasferimento».
Effettivamente, l´ufficio che dovrebbe accogliere tutta la clientela privata dispone di pochi posti auto, il che creerebbe non pochi disagi ai clienti. Poste Italiane si è presa una settimana di tempo per valutare la possibilità di mantenere almeno uno sportello privati nello stabile di Piatucco.
(Marco Benasseni Bresciaoggi)
LE POLEMICHE non mancano, e i cittadini, soprattutto quelli anziani, sono comprensibilmente preoccupati per questa decisione che arriva direttamente dai piani alti di «Poste Italiane». L´inconfondibile ufficio postale prefabbricato di via De Gasperi è un importante riferimento per tutte le frazioni basse della Valgobbia, facilmente raggiungibile anche da chi, senza automobile, arriva da Gazzolo, Pieve, Fontana, Renzo e Gombaiolo.
Ma questa comodità sembra destinata a diventare un ricordo. L´ufficio dedicato ai privati, che attualmente ospita tre sportelli e il Postamat, potrebbe trasformarsi presto in qualcosa d´altro. La questione è abbastanza chiara: l´intenzione di Poste Italiane sarebbe quella di trasferire agli uffici di San Sebastiano i privati, dirottando i servizi aziendali su Piatucco. Il nuovo ufficio servirebbe a 360 gradi tutte le numerose aziende locali.
LUNEDÌ il sindaco, Silverio Vivenzi, si è incontrato con il direttore della zona 2 di Poste Italiane per capire se ci fosse la possibilità di una «modifica in corso d´opera». «I doppi turni, mattina e pomeriggio, già attivi in quella che è vista come la posta centrale del paese, sono senza dubbio un punto a favore rispetto all´attuale orario degli uffici di Piatucco che restano aperti solo la mattina - spiega Vivenzi -. Durante l´incontro ho però sollevato con il dirigente la questione parcheggi che è il vero problema di questo trasferimento».
Effettivamente, l´ufficio che dovrebbe accogliere tutta la clientela privata dispone di pochi posti auto, il che creerebbe non pochi disagi ai clienti. Poste Italiane si è presa una settimana di tempo per valutare la possibilità di mantenere almeno uno sportello privati nello stabile di Piatucco.
(Marco Benasseni Bresciaoggi)
martedì 8 novembre 2011
Appuntamenti d' Autunno - SORSI D'ARTE
SORSI D’ARTE
Visita guidata alla mostra
ARTEMISIA GENTILESCHI
Milano – Palazzo Reale
e
aperitivo
Sabato 26 Novembre 2011
§§§§§§§§§§§§
Visita guidata al
MUSEO DEL NOVECENTO
Milano – Palazzo dell’Arengario
e
aperitivo
Sabato 17 Dicembre 2011
Le iscrizioni si ricevono presso
l'Assessorato alla Cultura - Tel. 0308929251.
La quota di partecipazione sarà garantita solo al
raggiungimento di 25 partecipanti.
In caso di un numero inferiore la quota subirà una
variazione.
ASSESSORATO ALLA CULTURA
Appuntamenti di Autunno
Lumezzane, l´aiuola diventa un «caso»
La «porta della Valgobbia» ha cambiato look, raccogliendo consensi e critiche: è il solito «de gustibus».
Da qualche settimana, al centro dell´attenzione, c´è il restyling dell´aiuola situata nei pressi delle curve «dei matie», che storicamente ha sempre ospitato la scritta «Lumezzane», fatta di arbusti ed elementi floreali: una sorta di scenografico benvenuto per chi arriva. Ora la scritta è stata rifatta: non più con i cespugli, ma con acciaio e ceramica.
Già qualche mese fa l´aiuola era stata presa di mira da un´artista locale, che aveva allestito una decorazione urbana, con lo scopo dichiarato di provocare l´amministrazione comunale e sollecitare un restyling «ufficiale».
L´niziativa non era stata nemmeno commentata dal Comune. Che però, a fine settembre, ha deciso di intervenire. «Sono state valutate diverse proposte - spiega Mario Salvinelli, assessore ai lavori pubblici - e l´idea, più compatibile con i gusti e le esigenze economiche del Comune, è stata quella della designer Elena Inverardi». Un´opera «low cost», in quanto non necessita di alcuna manutenzione: le lettere della scritta, appoggiate su piastrelle di ghiaia, sono realizzate con acciaio inossidabile spazzolato.
Il paese è diviso, i commenti si sprecano e non sono poche le lamentele postate dagli utenti di Facebook su «Generazione lumezzanese». Ma sul bello, come sul brutto, ognuno ha i propri gusti.M.BEN.
Da qualche settimana, al centro dell´attenzione, c´è il restyling dell´aiuola situata nei pressi delle curve «dei matie», che storicamente ha sempre ospitato la scritta «Lumezzane», fatta di arbusti ed elementi floreali: una sorta di scenografico benvenuto per chi arriva. Ora la scritta è stata rifatta: non più con i cespugli, ma con acciaio e ceramica.
Già qualche mese fa l´aiuola era stata presa di mira da un´artista locale, che aveva allestito una decorazione urbana, con lo scopo dichiarato di provocare l´amministrazione comunale e sollecitare un restyling «ufficiale».
L´niziativa non era stata nemmeno commentata dal Comune. Che però, a fine settembre, ha deciso di intervenire. «Sono state valutate diverse proposte - spiega Mario Salvinelli, assessore ai lavori pubblici - e l´idea, più compatibile con i gusti e le esigenze economiche del Comune, è stata quella della designer Elena Inverardi». Un´opera «low cost», in quanto non necessita di alcuna manutenzione: le lettere della scritta, appoggiate su piastrelle di ghiaia, sono realizzate con acciaio inossidabile spazzolato.
Il paese è diviso, i commenti si sprecano e non sono poche le lamentele postate dagli utenti di Facebook su «Generazione lumezzanese». Ma sul bello, come sul brutto, ognuno ha i propri gusti.M.BEN.
lunedì 7 novembre 2011
Edifici a emissioni zero Comune e «CasaClima» invitano a uno stage
Una occasione offerta agli addetti ai lavori, ma anche ai semplici cittadini, per avvicinarsi all´edilizia a basso e bassissimo impatto; alle tecniche per costruire case ed edifici industriali all´insegna delle emissioni zero. È questo il significato del corso che l´istituto di certificazione «CasaClima» terrà sabato dalle 9 alle 13 e dalle 14 alle 18 nel teatro Odeon di Lumezzane per l´organizzazione dell´assessorato all´Ambiente.
Durante l´appuntamento, al quale sono invitati potenziali committenti e progettisti, ma anche, dicevamo, tutti i valgobbini più sensibili verso questi temi, saranno descritte le tecniche di costruzione più innovative per realizzare nuovi edifici a impatto zero, che possono riscaldarsi e raffreddarsi con consumi quasi nulli in vista del passaggio del 2020, quando entrerà in vigore la legge europea sul tema.
«Anche se mancano otto anni - anticipa l´assessore Andrea Capuzzi - vogliamo offrire da ora gli strumenti per intervenire da subito sulle proprie case e non rischiare di svalutarle in futuro». Uno dei motivi della stagnazione immobiliare, in effetti, è rappresentato proprio dalla presenza sul mercato di abitazioni e capannoni senza le necessarie garanzie energetiche.
Il corso, attivato con l´agenzia trentina «CasaClima», rappresenta una continuità nella collaborazione con l´ente locale: i due partner avevano già proposto nel gennaio scorso un percorso a tema per gli addetti ai lavori. Intanto Lumezzane ha già anticipato i tempi con il Piano di governo del territorio, che «prevede sostegni per chi interviene in questo settore - ricorda il dirigente dell´Ufficio tecnico Gian Piero Pedretti - attraverso la previsione di bonus volumetrici del 5, 10 e 15%». F.Z.
Durante l´appuntamento, al quale sono invitati potenziali committenti e progettisti, ma anche, dicevamo, tutti i valgobbini più sensibili verso questi temi, saranno descritte le tecniche di costruzione più innovative per realizzare nuovi edifici a impatto zero, che possono riscaldarsi e raffreddarsi con consumi quasi nulli in vista del passaggio del 2020, quando entrerà in vigore la legge europea sul tema.
«Anche se mancano otto anni - anticipa l´assessore Andrea Capuzzi - vogliamo offrire da ora gli strumenti per intervenire da subito sulle proprie case e non rischiare di svalutarle in futuro». Uno dei motivi della stagnazione immobiliare, in effetti, è rappresentato proprio dalla presenza sul mercato di abitazioni e capannoni senza le necessarie garanzie energetiche.
Il corso, attivato con l´agenzia trentina «CasaClima», rappresenta una continuità nella collaborazione con l´ente locale: i due partner avevano già proposto nel gennaio scorso un percorso a tema per gli addetti ai lavori. Intanto Lumezzane ha già anticipato i tempi con il Piano di governo del territorio, che «prevede sostegni per chi interviene in questo settore - ricorda il dirigente dell´Ufficio tecnico Gian Piero Pedretti - attraverso la previsione di bonus volumetrici del 5, 10 e 15%». F.Z.
Memorial Lucrezia Un autunno corale
L´undicesima avventura artistica sta per iniziare, perchè in questi giorni a Lumezzane sono state aperte le iscrizioni alla prossima edizione del concorso canoro interregionale «Memorial Lucrezia»; una edizione rinnovata nel «look» e nel calendario.
La rassegna, organizzata dal coro «Voci in Canto» per ricordare Lucrezia Berna, una ragazzina del sodalizio musicale morta undici anni fa, quando aveva solo otto anni, a causa di un incidente stradale, è ormai un appuntamento fisso per adulti, giovani e giovanissimi intenzionati a mettere in campo le proprie doti canore.
Quest´anno, però, sul palcoscenico del teatro Odeon un´altra categoria si associerà alle altre due già collaudate (i bambini della scuola elementare per la prima e i ragazzini della media per la seconda). Nella terza sezione gareggeranno tutti gli adulti dalla prima superiore: di fatto, il concorso non avrà più limiti di età. L´altra novità riguarda le date delle due serate conclusive: i tempi saranno anticipati a sabato 31 marzo e a domenica primo aprile.
Tutte le informazioni dallo 030-826653 o dall´indirizzo e-mail paola@vociincanto.it. F.Z.
La rassegna, organizzata dal coro «Voci in Canto» per ricordare Lucrezia Berna, una ragazzina del sodalizio musicale morta undici anni fa, quando aveva solo otto anni, a causa di un incidente stradale, è ormai un appuntamento fisso per adulti, giovani e giovanissimi intenzionati a mettere in campo le proprie doti canore.
Quest´anno, però, sul palcoscenico del teatro Odeon un´altra categoria si associerà alle altre due già collaudate (i bambini della scuola elementare per la prima e i ragazzini della media per la seconda). Nella terza sezione gareggeranno tutti gli adulti dalla prima superiore: di fatto, il concorso non avrà più limiti di età. L´altra novità riguarda le date delle due serate conclusive: i tempi saranno anticipati a sabato 31 marzo e a domenica primo aprile.
Tutte le informazioni dallo 030-826653 o dall´indirizzo e-mail paola@vociincanto.it. F.Z.
domenica 6 novembre 2011
Un «guanto» di sfida alla crisi - AGGREGAZIONI L'INVESTIMENTO NEL BIOMEDICALE DI UNDICI AZIENDE DI LUMEZZANE
Investimenti Seneci: (Idrogenet): «Impossibile fare ricerca quando si è piccoli Stando uniti i risultati arrivano»
Il nome scelto, certo, può trarre in inganno. Ma sotto sotto il motivo c'è. «Quando ci siamo uniti il progetto era quello di creare qualcosa di collegato alle energie rinnovabili. Fotovoltaico, ma anche idrogeno. E, appunto, abbiamo optato per "Idrogenet". Poi però la consequenzialità degli eventi ci ha imposto una virata, e ci siamo buttati nel biomedicale con un'applicazione elettromeccanica low-cost per la riabilitazione degli arti». Che tradotto significa un guanto magico che aiuta a riabilitare le articolazioni della mano traumatizzate da uno schiacciamento o lesionate a causa delle ripercussioni da ictus.
Carlo Seneci è presidente del Cda di Idrogenet, più che un'azienda, un'aggregazione di undici piccole e medie imprese made in Lumezzane. «Ci siamo aggregati - prosegue - perché volevamo rispondere alla crisi in maniera propositiva. Ci conoscevamo tutti, a vario titolo. Abbiamo unito le forze e ci siamo dati un mandato: trovare un prodotto, un'idea su cui provare a investire. Ne è uscito Gloreha, appunto il guanto "magico" che stiamo lanciando in queste settimane sul mercato».
Ci sono voluti 24 mesi di sviluppo prima di poter presentare, lo scorso anno, il primo prototipo. «Oggi ne abbiamo costruiti 50 pezzi e ne abbiamo già venduti un paio, uno alla clinica Habilita di Bergamo, l'altro all'ospedale Valduce di Villa Beretta a Lecco».
Ci sono voluti 24 mesi di sviluppo prima di poter presentare, lo scorso anno, il primo prototipo. «Oggi ne abbiamo costruiti 50 pezzi e ne abbiamo già venduti un paio, uno alla clinica Habilita di Bergamo, l'altro all'ospedale Valduce di Villa Beretta a Lecco».
L'obiettivo è stato centrato grazie anche al supporto dell'università di Brescia e in particolare del dipartimento di Ingegneria meccanica e industriale, coadiuvato dalla società di progettazione Polibrixia. L'idea è innovativa, ma non è l'unica nel campo biomedicale.
«Anche altre aziende - ammette Seneci - hanno prodotto dispositivi simili. La nostra soluzione, tuttavia, è molto più economica (non è ufficiale, ma il costo del dispositivo dovrebbe oscillare attorno ai 15 mila euro, ndr ), il che rappresenta un elemento non indifferente nella scelta delle forniture da parte delle cliniche e degli ospedali». Berna Ernesto, Bonomi Eugenio, Gagitì, Greiner, Ilcar, Mario Fernando, Omb Saleri, Omp-Tea, Sanicro, Serafino Zani, Urbani. Praticamente l'intero spettro delle specializzazioni del distretto lumezzanese. Amici, concorrenti. E ora soci in quella che è la prima avventura aggregazionale valgobbina. «Uno dei più grossi limiti delle nostre aziende - riflette il presidente di Idrogenet - è quello di far fatica nell'investire in ricerca e sviluppo.
«Anche altre aziende - ammette Seneci - hanno prodotto dispositivi simili. La nostra soluzione, tuttavia, è molto più economica (non è ufficiale, ma il costo del dispositivo dovrebbe oscillare attorno ai 15 mila euro, ndr ), il che rappresenta un elemento non indifferente nella scelta delle forniture da parte delle cliniche e degli ospedali». Berna Ernesto, Bonomi Eugenio, Gagitì, Greiner, Ilcar, Mario Fernando, Omb Saleri, Omp-Tea, Sanicro, Serafino Zani, Urbani. Praticamente l'intero spettro delle specializzazioni del distretto lumezzanese. Amici, concorrenti. E ora soci in quella che è la prima avventura aggregazionale valgobbina. «Uno dei più grossi limiti delle nostre aziende - riflette il presidente di Idrogenet - è quello di far fatica nell'investire in ricerca e sviluppo.
Quando si è piccoli a volte è impossibile destinare risorse e tempo per lo sviluppo di nuove idee e prodotti. Insieme, invece, si può. Noi continuiamo a produrre le nostre valvole, i nostri casalinghi, i nostri semilavorati, ma contemporaneamente ci impegniamo in Idrogenet e lì facciamo ricerca di prodotto e di processo. L'obiettivo è ricavarsi una nicchia nel settore degli apparecchi per la riabilitazione». Sfida certo non facile. «La ricaduta diretta sulle nostre aziende non è un requisito richiesto. Per il momento - conclude Seneci - tutti e undici andiamo d'amore e d'accordo». Il segreto? Seneci risponde da vero lumezzanese: «Nessun segreto, basta che in Idrogenet non ci mettiamo a produrre rubinetti». mdelbarba@rcs.it
Massimiliano Del Barba
05 novembre 2011 15:48
05 novembre 2011 15:48
Sos per il 35enne lecchese le ricerche in Valtrompia e Lumezzane
Si chiama Gianluca Infortuna, ha 35 anni ed è scomparso quasi due anni fa da Lecco, Ma l´ultima volta che qualcuno dice di averlo visto si trovava a Gardone Valtrompia, vicino all´ospedale. Era il 30 giugno scorso. Poi di nuovo il nulla.
Ed è proprio in Valtrompia, aggrappata all´ultimo filo di speranza, che la madre di Gianluca, Elma Bartoletti, madre di Gianluca, ha rilanciato in questi giorni un appello disperato: «Aiutatemi a trovare mio figlio».
Il ragazzo manca da casa ormai dal 30 dicembre del 2009. La fidanzata lo aveva lasciato e lui, sconvolto da quel trauma affettivo, era sparito.
Il presunto avvistamento in Valtrompia era stato confermato da un sindaco di un paese della Valle, e da due immigrati. per questo le ricerche sono ancora concentrate in zona. La signora, ricordando che il figlio è sempre stato appassionato di montagna, ha chiesto la collaborazione del Club alpino di Gardone.
«Noi ci siamo attivati con tutta la buona volontà, comprendendo il dramma di una madre - spiega il presidente della sezione del Cai, Mauro Baglioni -. Abbiamo diffuso la fotografia del ragazzo ai nostri soci, anche alle altre sezioni del Cai di Lumezzane Villa e Vestone. Tra l´altro abbiamo appreso che Gianluca conosceva bene la zona di Lumezzane, dove era stato più volte per seguire le trasferte della sua squadra del cuore, il Lecco. Purtroppo, finora, nessun riscontro».
La madre ora ha fatto avere la fotografia del figlio anche a tutti i tabaccai della zona, essendo il 35enne un fumatore. Ma nonostante l´impegno delle forze dell´ordine, di Gianluca non si hanno più notizie.
Ed è proprio in Valtrompia, aggrappata all´ultimo filo di speranza, che la madre di Gianluca, Elma Bartoletti, madre di Gianluca, ha rilanciato in questi giorni un appello disperato: «Aiutatemi a trovare mio figlio».
Il ragazzo manca da casa ormai dal 30 dicembre del 2009. La fidanzata lo aveva lasciato e lui, sconvolto da quel trauma affettivo, era sparito.
Il presunto avvistamento in Valtrompia era stato confermato da un sindaco di un paese della Valle, e da due immigrati. per questo le ricerche sono ancora concentrate in zona. La signora, ricordando che il figlio è sempre stato appassionato di montagna, ha chiesto la collaborazione del Club alpino di Gardone.
«Noi ci siamo attivati con tutta la buona volontà, comprendendo il dramma di una madre - spiega il presidente della sezione del Cai, Mauro Baglioni -. Abbiamo diffuso la fotografia del ragazzo ai nostri soci, anche alle altre sezioni del Cai di Lumezzane Villa e Vestone. Tra l´altro abbiamo appreso che Gianluca conosceva bene la zona di Lumezzane, dove era stato più volte per seguire le trasferte della sua squadra del cuore, il Lecco. Purtroppo, finora, nessun riscontro».
La madre ora ha fatto avere la fotografia del figlio anche a tutti i tabaccai della zona, essendo il 35enne un fumatore. Ma nonostante l´impegno delle forze dell´ordine, di Gianluca non si hanno più notizie.
venerdì 4 novembre 2011
OFFERTE LAVORO/IMPIEGO
qui sotto, alla voce "posta commento", potete aggiungere le vostre offerte d'impiego.
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