
Il muro, di circa tre metri di altezza e otto di lunghezza, installato durante i lavori di cantiere della zona, non è una struttura portante e utile al sostegno della piazza; e quindi potrebbe essere ridotto o addirittura eliminato. L´unica controindicazione sarebbe rappresentata dalla sicurezza, visto che l´area di accesso al parco è spesso frequentata, soprattutto nei weekend, da adulti e bambini, e che a pochi metri c´è la centrale e intasata via Monsuello.
L´ultima risorsa in ordine di tempo per trovare idee per l´abbellimento della parete in cemento è stato il concorso «Oltre il muro», promosso nell´ottobre di un anno fa dall´assessorato alla Cultura e rivolto a scuole e gruppi di persone per trovare motivi artistici, meglio se collegati alle tradizioni valgobbine. Il bando, però, è stato quasi disertato: solo in tre, infatti, hanno presentato un progetto e sono stati premiati giorni fa in municipio. Tutti i bozzetti hanno recuperato le radici della Valgobbia, affondate nell´industria e nel lavoro. E uno di questi, ideato da Andrea Brunelli, aspirante operatore elettrico che frequenta l´Agenzia formativa «Don Angelo Tedoldi» di Premiano, insieme ai due colleghi Dylan Creta e Federico Pireddu e sotto la direzione del docente Diego Bottazzi, ha mescolato fumetti, colori e disegni che raccontano l´evoluzione di Lumezzane: la produzione frenetica, l´intraprendenza e l´inventiva.
Degno di nota anche il lavoro di Marco Alesci e Roberto Radici, i quali hanno raccontato in un affresco le tradizionali attività produttive della prima metà del secolo scorso: fonditori, tornitori affiancati da donne per il rifornimento di combustibile.
«L´emblema araldico della memoria» è il titolo della terza opera tutta al femminile disegnata da Veronica Ghidini ed Elisa Martinelli. Uno stemma del Comune col Sole nascente di Sant´Apollonio, le daghe romane di San Sebastiano, le fasce merlate degli Avogadro e le ruote dentate simbolo del lavoro.
I partecipanti hanno ricevuto il premio dell´assessore all´Urbanistica Andrea Capuzzi, presidente della commissione che ha giudicato i lavori. Ma intanto l´amministrazione è andata in un´altra direzione e i progetti rimarranno sulla carta. «Vogliamo premiare l´impegno - ha commentato il sindaco Silverio Vivenzi - ma la popolazione ora vorrebbe abbassare il muro, e forse potremmo realizzare anche una piccola aiuola». F.Z.
(29/11/11 bresciaoggi)
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