Investimenti Seneci: (Idrogenet): «Impossibile fare ricerca quando si è piccoli Stando uniti i risultati arrivano»
Il nome scelto, certo, può trarre in inganno. Ma sotto sotto il motivo c'è. «Quando ci siamo uniti il progetto era quello di creare qualcosa di collegato alle energie rinnovabili. Fotovoltaico, ma anche idrogeno. E, appunto, abbiamo optato per "Idrogenet". Poi però la consequenzialità degli eventi ci ha imposto una virata, e ci siamo buttati nel biomedicale con un'applicazione elettromeccanica low-cost per la riabilitazione degli arti». Che tradotto significa un guanto magico che aiuta a riabilitare le articolazioni della mano traumatizzate da uno schiacciamento o lesionate a causa delle ripercussioni da ictus.
Carlo Seneci è presidente del Cda di Idrogenet, più che un'azienda, un'aggregazione di undici piccole e medie imprese made in Lumezzane. «Ci siamo aggregati - prosegue - perché volevamo rispondere alla crisi in maniera propositiva. Ci conoscevamo tutti, a vario titolo. Abbiamo unito le forze e ci siamo dati un mandato: trovare un prodotto, un'idea su cui provare a investire. Ne è uscito Gloreha, appunto il guanto "magico" che stiamo lanciando in queste settimane sul mercato».
Ci sono voluti 24 mesi di sviluppo prima di poter presentare, lo scorso anno, il primo prototipo. «Oggi ne abbiamo costruiti 50 pezzi e ne abbiamo già venduti un paio, uno alla clinica Habilita di Bergamo, l'altro all'ospedale Valduce di Villa Beretta a Lecco».
Ci sono voluti 24 mesi di sviluppo prima di poter presentare, lo scorso anno, il primo prototipo. «Oggi ne abbiamo costruiti 50 pezzi e ne abbiamo già venduti un paio, uno alla clinica Habilita di Bergamo, l'altro all'ospedale Valduce di Villa Beretta a Lecco».
L'obiettivo è stato centrato grazie anche al supporto dell'università di Brescia e in particolare del dipartimento di Ingegneria meccanica e industriale, coadiuvato dalla società di progettazione Polibrixia. L'idea è innovativa, ma non è l'unica nel campo biomedicale.
«Anche altre aziende - ammette Seneci - hanno prodotto dispositivi simili. La nostra soluzione, tuttavia, è molto più economica (non è ufficiale, ma il costo del dispositivo dovrebbe oscillare attorno ai 15 mila euro, ndr ), il che rappresenta un elemento non indifferente nella scelta delle forniture da parte delle cliniche e degli ospedali». Berna Ernesto, Bonomi Eugenio, Gagitì, Greiner, Ilcar, Mario Fernando, Omb Saleri, Omp-Tea, Sanicro, Serafino Zani, Urbani. Praticamente l'intero spettro delle specializzazioni del distretto lumezzanese. Amici, concorrenti. E ora soci in quella che è la prima avventura aggregazionale valgobbina. «Uno dei più grossi limiti delle nostre aziende - riflette il presidente di Idrogenet - è quello di far fatica nell'investire in ricerca e sviluppo.
«Anche altre aziende - ammette Seneci - hanno prodotto dispositivi simili. La nostra soluzione, tuttavia, è molto più economica (non è ufficiale, ma il costo del dispositivo dovrebbe oscillare attorno ai 15 mila euro, ndr ), il che rappresenta un elemento non indifferente nella scelta delle forniture da parte delle cliniche e degli ospedali». Berna Ernesto, Bonomi Eugenio, Gagitì, Greiner, Ilcar, Mario Fernando, Omb Saleri, Omp-Tea, Sanicro, Serafino Zani, Urbani. Praticamente l'intero spettro delle specializzazioni del distretto lumezzanese. Amici, concorrenti. E ora soci in quella che è la prima avventura aggregazionale valgobbina. «Uno dei più grossi limiti delle nostre aziende - riflette il presidente di Idrogenet - è quello di far fatica nell'investire in ricerca e sviluppo.
Quando si è piccoli a volte è impossibile destinare risorse e tempo per lo sviluppo di nuove idee e prodotti. Insieme, invece, si può. Noi continuiamo a produrre le nostre valvole, i nostri casalinghi, i nostri semilavorati, ma contemporaneamente ci impegniamo in Idrogenet e lì facciamo ricerca di prodotto e di processo. L'obiettivo è ricavarsi una nicchia nel settore degli apparecchi per la riabilitazione». Sfida certo non facile. «La ricaduta diretta sulle nostre aziende non è un requisito richiesto. Per il momento - conclude Seneci - tutti e undici andiamo d'amore e d'accordo». Il segreto? Seneci risponde da vero lumezzanese: «Nessun segreto, basta che in Idrogenet non ci mettiamo a produrre rubinetti». mdelbarba@rcs.it
Massimiliano Del Barba
05 novembre 2011 15:48
05 novembre 2011 15:48
Nessun commento:
Posta un commento