lunedì 21 novembre 2011

Un progetto per la Città della Val Trompia

Comune di Lumezzane - Teatro Comunale Odeon, lunedì 21 novembre 2011
Un progetto per la Città della Val Trompia

La serata inizia con i saluti del Sindaco di Lumezzane che ha presentato il tema della serata e quindi il lavoro del dott. Tiraboschi che ha analizzato criticità, ipotesi di interventi e possibili soluzioni per Lumezzane e la Val Trompia.
La parola è quindi subito passata al dott. Tiraboschi il quale tramite una serie di slides ha illustrato il suo lavoro che ha interessato i comuni di Lumezzane, Concesio, Villa Carcina, Sarezzo e Gardone VT. Son stati scelti questi comuni in quanto presentano delle caratteristiche similari e insieme formano un bacino di circa 80.000 abitanti.
Partendo da 3 presupposti, ovvero minori risorse, maggior complessità della società e la necessità di competere per aree vaste, si è proceduto prima ad analizzare i vari comuni e la situazione amministrativa, arrivando ad ipotizzare quale sia la dimensione ottimane per un comune “allargato”, cercando di mediare fra centralizzazione e congestione, fra qualità e risparmi economico, in un ottica di economia di scala.
Il progetto si prefissa quindi vari obbiettivi: sviluppo del capitale sociale; sviluppo economico (come ad esempio lo sportello SUAP presentato settimana scorsa); sviluppo urbanistico e territoriale; politiche sociali e welfare (reti e promozione dell’autonomia); amministrazione e servizi (riordino societario di aziende partecipate).
La discussione a questo punto si poneva ad un bivio: Unione (più comuni con più sindaci, ma in forte cooperazione con servizi in comune) o Fusione (un unico ente con un unico sindaco).  Analizzando aspetti negativi e positivi di ognuna delle due ipotesi: problemi di coordinamenti, rappresentatività e precarietà per l’Unione, mentre efficacia e autonomia per la Fusione; elementi positivi come economicità, non accentramento, partecipazione e attrattività per l’Unione, minori costi, capacità e peso contrattuale, unione di competenze per la Fusione.
Si è quindi parlato dl primo passo verso questa maggiore collaborazione ovvero il Patto di Sistema, nel quale il Comune di Lumezzane è ente capofila. Son stati poi proposti gli Stati Generali della Val Trompia, dove poter affrontare tutti gli attori coinvolti in questo processo di cambiamento.
Lo studio del dott. Tiraboschi prevedeva inoltre un questionario nel quale è emerso che le maggiori criticità son le infrastrutture, la debolezza politica, il depuratore, l’acquedotto e l’innovazione/formazione.

Hanno quindi preso parola i sindaci dei vari comuni (assente il Sindaco di Villa Carcina, Gianmaria Giraudini)
Sindaco di Lumezzane, Silverio Vivenzi
Ha ribadito l’importanza di questa unione, vedendo nella Comunità Montana il possibile riferimento.
Presidente della Comunità Montana di Val Trompia, Bruno Bettinsoli
Ha sottolineato la necessità di essere competitivi, di unirsi, e di come da un punto di vista dell’edificato la città sia oramai un unicum. Gli Stati Generali permettono di avere la risposta da tutti gli attori coinvolti.
Secondo Bettinsoli negli ultimi anni la Val Trompia ha sofferto di una carenza di rappresentatività nelle sedi politiche/istituzionali sovra comunali.
Sindaco di Gardone VT, Michele Gussago
Ha esordito con l’idea del sogno, di come sia necessario sognare 10 per avere 5, ma di come sia importante farlo insieme per dare risposte che da soli i comuni non son più in grado di dare.
Bisogna quindi puntare sì all’identità territoriale, ma al contempo al raggiungimento degli obbiettivi per il bene di tutti; andando oltre le promesse partitiche da campagna elettorale: ci vogliono risultati tangibili. Capire cosa è importante per il territorio.
Sindaco di Sarezzo, Massimo Ottelli
Sostiene chiaramente l’idea dell’Unione e non della Fusione, vedendo nella Comunità Montana il soggetto principe per questo obbiettivo, come già dagli anni ’70, senza la necessità di un ulteriore organo.
Viene nuovamente sottolineata l’importanza della rappresentatività politica ai livelli superiori.
Secondo Ottelli con la Fusione si perderebbe il rapporto Sindaco/Cittadino, confronto che invece deve avvenire e proseguire anche nelle sedi della Comunità Montana, e questo non sempre è stato fatto.
Sindaco di Concesio, Stefano Retali
Ringraziando questo incontro che ha permesso e stimolato la discussione su queste tematiche, sottolinea la positività dell’idea degli Sati Generali che permettono di trovare gli obbiettivi e quindi successivamente le soluzioni ai problemi. Viene sottolineato come Concesio sia una realtà particolare, a cerniera fra Gussago e quindi la Franciacorta e la Città di cui è hinterland.

Viene quindi data parola (intervento non previsto) al Rappresentante Territoriale di AIB, Roberto Lena: viene nuovamente sottolineato l’utilità della Comunità Montana come primo soggetto di collaborazione fra i comuni; e viene anche ricordato come AIB si stia muovendo per stringere maggiormente il rapporto che sussiste fra scuole e impresa, e fra impresa e comuni anche su tematiche ambientali.

Viene quindi aperta la discussione con i presenti:
<!--[if !supportLists]-->-        - Alla domanda se è effettivamente la Comunità Montana l’ente migliore per questo tipo di idea risponde il dott. Tiraboschi che crede sia opportuno identificare un nuovo organismo, lasciano alla Comunità Montana di occuparti dei piccoli centri montani della Alta ValTrompia. Il Presidente Bettinsoli sosterrà invece che Comunità Montana possa essere questa realtà, idea condivisa dal Sindaco Ottelli
<!--[if !supportLists]-->-         - Alla domanda su quali possano essere gli obbiettivi raggiungibili a breve risponde il sindaco Ottelli che vede nel depuratore, nell’acquedotto e nel mantenimento del presidio ospedaliero le tre priorità.
<!--[if !supportLists]-->-         - Segue un esortazione a non politicizzare troppo questo nuovo ente, cosa che forse è avvenuta con la Comunità Montana.
<!--[if !supportLists]-->-          - Interviene poi l’assessore Capuzzi che ricorda di come anche a livello territoriale e infrastrutturale ci debbano essere delle priorità, che non possono passare in secondo piano.

1 commento:

  1. io sarei d'accordo con il Sindaco Ottelli. è una zona molto vasta,e con necessità ed esigenze diverse, da Collio a Carcina. oltre al fatto che, come dice ancora Ottelli, non sarebbe lo stesso il rapporto dei cittadini con il Comune..come faremmo senza Vivenzi e il Nicola facebookiano???? :-) Mary

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