"Gli arrendevoli non vincono MAI" "I vincitori non si arrendono MAI" Lumezzane (BS)
lunedì 30 settembre 2013
La «Corte dei piccoli» per bimbi e neonati
Dopo il successo dello scorso anno la «Corte dei Piccoli» riapre i
battenti e torna al Centro commerciale «Arcadia» di Lumezzane. Il
servizio, offerto dalla cooperativa Gaia, accoglie i piccoli da 0 a 3
anni accompagnati da genitori, nonni, zii, baby sitter. Mentre i bambini
giocano e crescono in un ambiente dove regna l´armonia, gli adulti
possono condividere le proprie esperienze di educatori. L´area è
organizzata per accogliere i piccolissimi (0- 12 mesi) in una zona
realizzata a misura di bebè, e i più grandi (13–36 mesi) in modo che
possano sperimentare giochi e libri in compagnia degli adulti che li
accompagnano e di due professioniste. Domani l´inaugurazione della
stagione: le operatrici Silvia e Giulia si presenteranno insieme agli 8
volontari già attivi al centro estivo. La Corte incrementa le aperture:
lunedì e il giovedì dalle 15 alle 18 e sabato mattina dalle 9 alle 12.
Si può partecipare richiedendo la tessera d´iscrizione (20 euro per 12
ingressi) o versando la quota annuale di 150 euro. Tutto comincerà allo
scoccare delle 15 di domani. M.BEN. bresciaoggi
Autostrada, l´Anas «convoca» tutti i proprietari dei terreni
L´annosa
questione dell´autostrada della Valtrompia continua a riservare sorprese, un po´
come quei vulcani che ogni tanto danno segni di vita. Da decenni si parla della
realizzazione di un´infrastruttura che per molti politici ed imprenditori è
ancora di fondamentale importanza, ma il primo metro di asfalto non è ancora
stato gettato.
La vicenda è tutt´altro che morta e sepolta. Il Comune di Sarezzo ha infatti ricevuto dall´Anas la richiesta di mettere a disposizione dei locali dove poter riaprire le procedure di esproprio con i proprietari. «Sono stati contattati tutti i Comuni coinvolti, ma è chiaro che la procedura resta in capo alla società - chiarisce il sindaco Massimo Ottelli -: a noi è stato solo chiesto uno spazio per convocare i diretti interessati. Per metà ottobre sono attesi i tecnici dell´Anas che incontreranno i cittadini saretini, con i quali si era già precedentemente trovato un accordo bonario». Le procedure di esproprio erano infatti scadute e oggi è tutto da rifare.
«Non ho ancora ricevuto notizie ufficiali - aggiunte Stefano Retali, sindaco di Concesio -, quindi non so quali procedimenti vogliano mettere in atto. Resta inteso che garantiremo, come abbiamo sempre fatto, la nostra massima collaborazione. In un recente incontro al Centro Paolo VI, anche il presidente degli industriali ha richiamato con grande forza l´importanza di questa infrastruttura e la nostra posizione è sempre stata molto chiara: c´è un finanziamento, vediamo se riusciamo a concretizzarlo in un´opera; come, però, non spetta a noi».M.B. bresciaoggi
La vicenda è tutt´altro che morta e sepolta. Il Comune di Sarezzo ha infatti ricevuto dall´Anas la richiesta di mettere a disposizione dei locali dove poter riaprire le procedure di esproprio con i proprietari. «Sono stati contattati tutti i Comuni coinvolti, ma è chiaro che la procedura resta in capo alla società - chiarisce il sindaco Massimo Ottelli -: a noi è stato solo chiesto uno spazio per convocare i diretti interessati. Per metà ottobre sono attesi i tecnici dell´Anas che incontreranno i cittadini saretini, con i quali si era già precedentemente trovato un accordo bonario». Le procedure di esproprio erano infatti scadute e oggi è tutto da rifare.
«Non ho ancora ricevuto notizie ufficiali - aggiunte Stefano Retali, sindaco di Concesio -, quindi non so quali procedimenti vogliano mettere in atto. Resta inteso che garantiremo, come abbiamo sempre fatto, la nostra massima collaborazione. In un recente incontro al Centro Paolo VI, anche il presidente degli industriali ha richiamato con grande forza l´importanza di questa infrastruttura e la nostra posizione è sempre stata molto chiara: c´è un finanziamento, vediamo se riusciamo a concretizzarlo in un´opera; come, però, non spetta a noi».M.B. bresciaoggi
Pericolo amianto e temporali: al via il progetto scuola sicura
La
Giunta di Lumezzane ha approvato il progetto definitivo per bonificare
dall´amianto il tetto della scuola «Maestra Seneci», elementare e materna di San
Sebastiano, e sostituirlo con una nuova copertura: si tratta di un´operazione da
250 mila euro. E il finanziamento potrebbe avvenire in tandem con il
Ministero.
DOPO GLI ULTIMI LAVORI conclusi prima dell´inizio delle lezioni per abbattere le barriere architettoniche e permettere a tutti di entrare in classe contando solo sulle proprie forze, la scuola nell´estate del 2014 sarà interessata da nuovi cantieri. Il progetto definitivo è stato approvato nei giorni scorsi dalla Giunta comunale: a presentarlo è stato l´assessore ai Lavori pubblici Mario Salvinelli. Non si tratterà dunque di un intervento diretto solo alla stabilità del tetto ormai fatiscente, ma anche un miglioramento ambientale, visto che sarà rimosso tutto l´amianto. Oggi la copertura dell´istituto di via Partigiani presenta tegole marsigliesi per la maggior parte danneggiate: spesso provocano infiltrazioni di acqua nel sottotetto e nelle aule.
Il solaio sarà pulito, sarà creato l´isolamento termico, verranno posizionati un manto di copertura e i fermaneve, per impedire alla pioggia e al freddo di danneggiare la «testa» della scuola. L´investimento sarà di 250 mila euro, che il Comune vorrebbe cofinanziare tramite un mutuo statale.
Un provvedimento collegato al «Decreto del Fare» permette al ministero dell´Istruzione di destinare risorse per migliorare le scuole. Ma per sapere se quella valgobbina sarà compresa nella graduatoria stilata dalla Regione, bisogna aspettare la fine di ottobre quando la scelta sarà concreta . L´obiettivo di via Monsuello è incassare 112 mila euro: in ogni caso i cantieri saranno aperti. I lavori dovrebbero durare circa due mesi e mezzo.
DOPO GLI ULTIMI LAVORI conclusi prima dell´inizio delle lezioni per abbattere le barriere architettoniche e permettere a tutti di entrare in classe contando solo sulle proprie forze, la scuola nell´estate del 2014 sarà interessata da nuovi cantieri. Il progetto definitivo è stato approvato nei giorni scorsi dalla Giunta comunale: a presentarlo è stato l´assessore ai Lavori pubblici Mario Salvinelli. Non si tratterà dunque di un intervento diretto solo alla stabilità del tetto ormai fatiscente, ma anche un miglioramento ambientale, visto che sarà rimosso tutto l´amianto. Oggi la copertura dell´istituto di via Partigiani presenta tegole marsigliesi per la maggior parte danneggiate: spesso provocano infiltrazioni di acqua nel sottotetto e nelle aule.
Il solaio sarà pulito, sarà creato l´isolamento termico, verranno posizionati un manto di copertura e i fermaneve, per impedire alla pioggia e al freddo di danneggiare la «testa» della scuola. L´investimento sarà di 250 mila euro, che il Comune vorrebbe cofinanziare tramite un mutuo statale.
Un provvedimento collegato al «Decreto del Fare» permette al ministero dell´Istruzione di destinare risorse per migliorare le scuole. Ma per sapere se quella valgobbina sarà compresa nella graduatoria stilata dalla Regione, bisogna aspettare la fine di ottobre quando la scelta sarà concreta . L´obiettivo di via Monsuello è incassare 112 mila euro: in ogni caso i cantieri saranno aperti. I lavori dovrebbero durare circa due mesi e mezzo.
BRESCIAOGGGI .
Fabio Zizzo
venerdì 27 settembre 2013
Il rimedio per uscire dalla crisi? La coop scommette sul cricket
Gli enti pubblici hanno sempre meno risorse da destinare a progetti
sulla prevenzione o l´integrazione sociale, che fino a qualche anno fa
garantivano lavoro alle cooperative del settore. Oggi bussare alle porte
(e alle casse) del municipio serve a poco, bisogna guardare oltre. Da
questa riflessione prendono vita nuove idee che la coop «Il Mosaico» di
Lumezzane, in cassa integrazione fino a fine anno, intende realizzare,
come quella di creare un vero campo di cricket in Valgobbia, per
stranieri ma anche, ovviamente, per italiani.
«Prima dell´estate abbiamo presentato all´assemblea dei soci un piano di crisi aziendale - spiega Valter Tanghetti della coop - annunciando gli strumenti messi in campo, oltre a quelli restrittivi della cassa in deroga. Da una decina d´anni il Pubblico progressivamente disinveste nel comparto socio educativo. La nostra scelta è stata quindi quella di ridurre i servizi, cercando però di non perderli. Concentriamo alcune attività solo in determinati periodi dell´anno. In alcuni casi, però, questa soluzione non è stata sufficiente: i tagli degli enti locali hanno decretato la morte del Cag di Gardone che si abbina al fermo del Boyzone di Lumezzane, già sospeso dallo scorso settembre. Paradossalmente il numero delle nostre attività è il doppio di quello di alcuni anni fa, ma il volume di lavoro è diminuito - continua Tanghetti -. Visto il nostro core business, sappiamo di essere più deboli di fronte ai tagli. Ai Comuni chiediamo solo un po´ di collaborazione e poi di ragionare sulla necessità delle housing sociali che abbiamo in valle».
La strategia è quella di «disturbare» il meno possibile gli enti locali e mantenersi con attività più autonome. Una tra queste è il servizio Sprar, destinato ai rifugiati politici, che funziona grazie a bandi ministeriali e concretizzabile, sull´esperienza già vissuta con i rifugiati del Nord Africa, in collaborazione con altre realtà bresciane. Sarebbe poi importante dare continuità ai progetti già conclusi per rendere spendibili i risultati raggiunti: «Generazioni» ad esempio ha coinvolto molti studenti. È durante quell´esperienza che è nato un torneo di cricket, cui hanno partecipato italiani e stranieri. Ma per giocare sono stati usati spazi impropri, vista l´assenza di un vero campo.
«CONSIDERATO che la comuntà pakistana è la più presente in Valtrompia (1000 persone soltanto a Lumezzane su 2000 stranieri), si potrebbe pensare di unire le forze, coinvolgendo le associazioni degli stranieri, e cercare risorse attraverso i bandi delle fondazioni oppure quelli regionali ed europei» conclude Tanghetti. L´intento non è quello di creare un «ghetto», ma proporre alla comunità una nuova alternativa sportiva. La formula vincente probabilmente non esiste, ma fare gruppo senza dubbio aiuta. bresciaoggi
«Prima dell´estate abbiamo presentato all´assemblea dei soci un piano di crisi aziendale - spiega Valter Tanghetti della coop - annunciando gli strumenti messi in campo, oltre a quelli restrittivi della cassa in deroga. Da una decina d´anni il Pubblico progressivamente disinveste nel comparto socio educativo. La nostra scelta è stata quindi quella di ridurre i servizi, cercando però di non perderli. Concentriamo alcune attività solo in determinati periodi dell´anno. In alcuni casi, però, questa soluzione non è stata sufficiente: i tagli degli enti locali hanno decretato la morte del Cag di Gardone che si abbina al fermo del Boyzone di Lumezzane, già sospeso dallo scorso settembre. Paradossalmente il numero delle nostre attività è il doppio di quello di alcuni anni fa, ma il volume di lavoro è diminuito - continua Tanghetti -. Visto il nostro core business, sappiamo di essere più deboli di fronte ai tagli. Ai Comuni chiediamo solo un po´ di collaborazione e poi di ragionare sulla necessità delle housing sociali che abbiamo in valle».
La strategia è quella di «disturbare» il meno possibile gli enti locali e mantenersi con attività più autonome. Una tra queste è il servizio Sprar, destinato ai rifugiati politici, che funziona grazie a bandi ministeriali e concretizzabile, sull´esperienza già vissuta con i rifugiati del Nord Africa, in collaborazione con altre realtà bresciane. Sarebbe poi importante dare continuità ai progetti già conclusi per rendere spendibili i risultati raggiunti: «Generazioni» ad esempio ha coinvolto molti studenti. È durante quell´esperienza che è nato un torneo di cricket, cui hanno partecipato italiani e stranieri. Ma per giocare sono stati usati spazi impropri, vista l´assenza di un vero campo.
«CONSIDERATO che la comuntà pakistana è la più presente in Valtrompia (1000 persone soltanto a Lumezzane su 2000 stranieri), si potrebbe pensare di unire le forze, coinvolgendo le associazioni degli stranieri, e cercare risorse attraverso i bandi delle fondazioni oppure quelli regionali ed europei» conclude Tanghetti. L´intento non è quello di creare un «ghetto», ma proporre alla comunità una nuova alternativa sportiva. La formula vincente probabilmente non esiste, ma fare gruppo senza dubbio aiuta. bresciaoggi
Marco Benasseni
giovedì 26 settembre 2013
Imprenditori valgobbini in onda su La7 da Santoro
La rabbia di un popolo che ormai si sente il bancomat del Paese, a
disposizione del Palazzo che nel frattempo invia 35 «saggi» in un resort
4 stelle e centro benessere per discutere su come riformare la
Costituzione. Nel frattempo la nazione muore e il rancore aumenta.
Questa in estrema sintesi la puntata de «La Gabbia», trasmessa la scorsa
settimana da La7: due lumezzanesi con la loro drammatica storia hanno
partecipato al programma. Questa sera Alcide e Roberto Ghidini tornano
in televisione, ospiti del programma «Servizio Pubblico» di Michele
Santoro, che ricostruirà in studio la vicenda del processo Berlusconi.
Durante la pantomima ci sarà spazio anche per un momento di storia vera:
quella raccontata dai due valgobbini in trasferta che si dicono stufi
di sentir parlare sempre dell´ex premier quando i problemi sono ben
altri. Gli inviati di Santoro, che già avevano raccontato uno spaccato
della crisi di Lumezzane l´inverno scorso, nella puntata che ebbe come
ospite proprio Berlusconi (boom di ascolti con quasi 9milioni di
spettatori), hanno nuovamente dato spazio a chi vuole raccontare una
sfumatura della crisi.
AI GHIDINI LO STATO non ha fatto sconti e quando non sono più riusciti a onorare i debiti è arrivata Equitalia a prendersi tutto. Stasera racconteranno la loro verità che poi è quella di tanti altri imprenditori che vedono i propri beni finire all´asta dopo una vita di lavoro e sacrifici. M.BEN bresciaoggi
AI GHIDINI LO STATO non ha fatto sconti e quando non sono più riusciti a onorare i debiti è arrivata Equitalia a prendersi tutto. Stasera racconteranno la loro verità che poi è quella di tanti altri imprenditori che vedono i propri beni finire all´asta dopo una vita di lavoro e sacrifici. M.BEN bresciaoggi
Lavoro: dal tondino al teatro
Conquistare un posto di lavoro, anche se a tempo determinato o in un
settore diverso da quello dei propri titoli di studio, è un´impresa
quasi impossibile oggi, soprattutto per i giovani, pur abituati a
percorrere molti chilometri e ad accettare ogni condizione economica. Il
settore manifatturiero è uno di quelli che più risente della crisi e
così a Lumezzane, dove è il campo dominante, si tenta di trovare altre
strade in materia d´impiego. Una di queste, anche se fino a poco tempo
fa poteva sembrare paradossale, porta alla «fabbrica della cultura»:
nonostante lo sviluppo di questo settore in Valgobbia sia recente,
questo campo può creare valide chance per studenti universitari.
Nel panorama delle offerte di lavoro delineato dall´assessore alla Cultura e all´istruzione Lucio Facchinetti, qualcosa in effetti si muove. A partire dal teatro Odeon, dove si alternano come «maschere» ben 17 giovani, per un´organizzazione totale che si appoggia su venti persone. Di recente alcuni ragazzi si sono aggiunti al gruppo di coloro che condurranno gli spettatori ai loro posti nella sala di via Marconi. Sono poi previste tre giovani new entry alla Torre Avogadro di Pieve. In questo caso si tratta di veri e propri attori, che con l´associazione «ColChiDea» animeranno le rappresentazioni della «Torre delle Favole»: la nuova edizione sarà inaugurata il 30 novembre e sarà dedicata alla favola «I vestiti nuovi dell´imperatore».
Ma anche all´Odeon un posto di lavoro riguarda un giovane attore, che durante la stagione di prosa terrà un laboratorio aperto a tutti i valgobbini appassionati di teatro o che vorrebbero farlo per mestiere. «Vogliamo lanciare il messaggio che ci sono anche nuovi settori dove i giovani possono trovare lavoro» dice Facchinetti.
Alcuni lumezzanesi rimasti senza impiego hanno poi trovato occupazione nelle mense scolastiche: con la nuova società «Markas» è stato potenziato il servizio e sono stati creati nove posti in più. bresciaoggi -
Nel panorama delle offerte di lavoro delineato dall´assessore alla Cultura e all´istruzione Lucio Facchinetti, qualcosa in effetti si muove. A partire dal teatro Odeon, dove si alternano come «maschere» ben 17 giovani, per un´organizzazione totale che si appoggia su venti persone. Di recente alcuni ragazzi si sono aggiunti al gruppo di coloro che condurranno gli spettatori ai loro posti nella sala di via Marconi. Sono poi previste tre giovani new entry alla Torre Avogadro di Pieve. In questo caso si tratta di veri e propri attori, che con l´associazione «ColChiDea» animeranno le rappresentazioni della «Torre delle Favole»: la nuova edizione sarà inaugurata il 30 novembre e sarà dedicata alla favola «I vestiti nuovi dell´imperatore».
Ma anche all´Odeon un posto di lavoro riguarda un giovane attore, che durante la stagione di prosa terrà un laboratorio aperto a tutti i valgobbini appassionati di teatro o che vorrebbero farlo per mestiere. «Vogliamo lanciare il messaggio che ci sono anche nuovi settori dove i giovani possono trovare lavoro» dice Facchinetti.
Alcuni lumezzanesi rimasti senza impiego hanno poi trovato occupazione nelle mense scolastiche: con la nuova società «Markas» è stato potenziato il servizio e sono stati creati nove posti in più. bresciaoggi -
Fabio Zizzo
mercoledì 25 settembre 2013
Palestre insufficienti? Il Comune le dà in «affido»
Lumezzane può contare su un bacino di migliaia di sportivi che ogni
giorno praticano le loro attività singolarmente o in squadra. A fronte
dei numerosi atleti, però, gli impianti che possono ospitare gli
allenamenti sono pochi e molte società sono costrette ad usare le
palestre delle scuole. Per questo motivo l´assessorato allo Sport
guidato da Lucio Facchinetti ha deciso di mettere nero su bianco due
contratti di gestione per affidare all´Uasl (unione delle associazioni
sportive lumezzanesi) e al sodalizio dilettantistico Genny Fitness il
controllo delle attività nelle palestre fuori dall´orario scolastico.
Le stanze delle scuole elementari e medie, di proprietà comunale, saranno competenza del gruppo locale presieduto da Elio Pasetti, che conta 900 sportivi. In particolare, le 29 società iscritte potranno continuare ad allenarsi gratuitamente, dopo le lezioni, nelle palestre delle scuole Madre Teresa di Calcutta a Faidana, Aldo Moro a Fontana, Bachelet e Terzi Lana a Sant´Apollonio, Serafino Gnutti a San Sebastiano e Dante Alighieri a Pieve. Le spese per le utenze, così come per la manutenzione straordinaria, saranno a carico del Comune, mentre l´associazione sosterrà la pulizia degli ambienti. La convenzione è valida fino al giugno 2016.
La palestra dell´Istituto Moretti al Villaggio Gnutti, di competenza provinciale, sarà invece affidata alla Genny Fitness. L´accordo annuale sottoscritto fino a giugno 2014 prevede una tariffa oraria di 5 euro che il gruppo dovrà pagare al Comune e che verrà girato poi alla Provincia. F.ZIZ. bresciaoggi
Le stanze delle scuole elementari e medie, di proprietà comunale, saranno competenza del gruppo locale presieduto da Elio Pasetti, che conta 900 sportivi. In particolare, le 29 società iscritte potranno continuare ad allenarsi gratuitamente, dopo le lezioni, nelle palestre delle scuole Madre Teresa di Calcutta a Faidana, Aldo Moro a Fontana, Bachelet e Terzi Lana a Sant´Apollonio, Serafino Gnutti a San Sebastiano e Dante Alighieri a Pieve. Le spese per le utenze, così come per la manutenzione straordinaria, saranno a carico del Comune, mentre l´associazione sosterrà la pulizia degli ambienti. La convenzione è valida fino al giugno 2016.
La palestra dell´Istituto Moretti al Villaggio Gnutti, di competenza provinciale, sarà invece affidata alla Genny Fitness. L´accordo annuale sottoscritto fino a giugno 2014 prevede una tariffa oraria di 5 euro che il gruppo dovrà pagare al Comune e che verrà girato poi alla Provincia. F.ZIZ. bresciaoggi
martedì 24 settembre 2013
La “Corte dei Piccoli” riapre il 30/9 nel centro commerciale
LUMEZZANE -
In questo periodo storico in cui i luoghi d’incontro sono spesso coincidenti con i luoghi commerciali, accogliere la proposta del Centro Arcadia di aprire il servizio all’interno di una realtà commerciale con la speranza d’incontrare maggiormente le famiglie e i loro bisogni, è stato un successo. Lo spazio, gestito dalla cooperativa Gaia S.C.S. Onlus, è organizzato per accogliere i piccolissimi (0- 12 mesi) in un settore strutturato a propria misura, e i più grandi (13–36 mesi) così che possano sperimentare giochi, disegni, arte, lettura in compagnia degli adulti che li accompagnano e di due operatrici con esperienza, specializzate nei processi di crescita dei bambini e sui temi che abbracciano la loro educazione.
Dopo la positiva esperienza dello scorso anno, conclusa con il successo del centro estivo “R-estate in Corte”, la “Corte dei Piccoli” da settembre torna al Centro Commerciale Arcadia di Lumezzane con tante iniziative e incrementando le giornate di apertura. E’ uno spazio gioco per piccoli da 0 a 3 anni accompagnati da genitori, nonni, zii, baby sitter, ecc. dove tra coetanei apprendono l’arte di crescere e gli adulti possono condividere le proprie esperienze di educatori. La “corte” evoca un luogo d’incontro e di scambio fin dai tempi antichi, ecco perché questo servizio è stato chiamato la “Corte dei piccoli”: per immaginare un luogo di gioco e di crescita.

A partire dal 30 settembre, con un evento di inaugurazione del nuovo anno e della nuova sede, la “Corte dei Piccoli” aprirà all’Arcadia con le sue operatrici Silvia e Giulia che accompagneranno per tutto l’anno scolastico con otto volontari, già sperimentati nel corso del centro estivo. Quest’anno la Corte incrementa le aperture e aspetta tutte le settimane, il lunedì e il giovedì dalle ore 15 alle 18 e il sabato mattina dalle 9 alle 12. E’ possibile accedere con una tessera d’iscrizione da 20 euro per 12 ingressi, o con una tessera annuale da 150 euro.
Sono inoltre realizzati laboratori espressivi e creativi pensati per bambini da 1 a 6 anni, organizzati in concomitanza con le principali ricorrenze e festività (Halloween, Natale, Carnevale e Pasqua), a pagamento e su iscrizione. In collaborazione con il centro Arcadia, le operatrici della cooperativa Gaia gestiranno anche l’animazione pomeridiana un sabato al mese e arricchiranno le proprie offerte con altre iniziative per i più piccoli e i loro familiari. La festa di apertura sarà lunedì 30 settembre dalle ore 15. l'eco delle valli - Scritto da Claudio Zani
Che festa a San Sebastiano per don Luca e don Vigilio
Pubblico
da stadio e tifo da stadio. La comunità di San Sebastiano, a Lumezzane, ha
accolto il nuovo parroco don Vigilio Zanelli e il curato don Luca Zubani per il
loro ingresso ufficiale in piazza Masneri. La nomina del primo da parte del
vescovo Luciano Monari era già arrivata il 28 giugno scorso, e sabato nella
chiesa colma di fedeli l´insediamento di don Vigilio al posto di don Roberto
Ferazzoli, che ha retto nel periodo vacante dopo la morte di don Giulio il 10
aprile.
Accompagnato dai familiari e fedeli di Pieve, Sermerio, Vesio e Voltino di Tremosine, da dove è arrivato, il neo parroco lumezzanese ha percorso pochi metri in vespa ed è stato ricevuto, col nuovo curato don Luca Zubani (al posto di don Mauro Rocco), in municipio, addobbato con ghirlande bianche e gialle.
Ad attenderlo c´erano le autorità civili e militari: dal sindaco Silverio Vivenzi al presidente del consiglio comunale Ruggero Zobbio.
«C´è sempre stata collaborazione tra le istituzioni politiche e quelle religiose - ha detto Zobbio - e ci auguriamo che anche con don Vigilio sarà la stessa cosa». Il termine che collega il nuovo parroco al curato e a Lumezzane è l´origine valtrumplina: don Vigilio, infatti, è nato 51 anni fa a Lodrino. E don Luca, 33 anni, è di Gardone. «La nostra comunità preferisce agire e non solo parlare - ha commentato il primo cittadino -. È ricca di associazioni e di volontà di fare. A San Sebastiano il parroco troverà certo alcuni problemi da risolvere, ma anche le persone che lo aiuteranno». Poi il corteo alla parrocchiale. dove tanta gente ha assistito alla messa. Infine la festa in oratorio.F.Z. Bresciaoggi
Accompagnato dai familiari e fedeli di Pieve, Sermerio, Vesio e Voltino di Tremosine, da dove è arrivato, il neo parroco lumezzanese ha percorso pochi metri in vespa ed è stato ricevuto, col nuovo curato don Luca Zubani (al posto di don Mauro Rocco), in municipio, addobbato con ghirlande bianche e gialle.
Ad attenderlo c´erano le autorità civili e militari: dal sindaco Silverio Vivenzi al presidente del consiglio comunale Ruggero Zobbio.
«C´è sempre stata collaborazione tra le istituzioni politiche e quelle religiose - ha detto Zobbio - e ci auguriamo che anche con don Vigilio sarà la stessa cosa». Il termine che collega il nuovo parroco al curato e a Lumezzane è l´origine valtrumplina: don Vigilio, infatti, è nato 51 anni fa a Lodrino. E don Luca, 33 anni, è di Gardone. «La nostra comunità preferisce agire e non solo parlare - ha commentato il primo cittadino -. È ricca di associazioni e di volontà di fare. A San Sebastiano il parroco troverà certo alcuni problemi da risolvere, ma anche le persone che lo aiuteranno». Poi il corteo alla parrocchiale. dove tanta gente ha assistito alla messa. Infine la festa in oratorio.F.Z. Bresciaoggi
lunedì 23 settembre 2013
Iscrizioni aperte per i laboratori musicali di Lume
Inizieranno lunedì 30 settembre i corsi di "En Sound Prodige", il nuovo laboratorio musicale messo in piedi dall'associazione lumezanese "Quelli della Piazza".
Una vera e propria scuola di musica moderna che proseguirà dal lunedì al venerdì con orari dalle 14.30 alle 19.30 fino al mese di maggio, sempre presso la sede di via Fano 8 a Lumezzane.
"En Sound Prodige - dicono i responsabili dell'associazione - è un'idea che prende forma all'inizio del 2013. Un gruppo di amici musicisti che dopo aver fatto un periodo di studi specifici inerenti al proprio strumento decidono di offrire la loro conoscenza e la loro passione attraverso dei corsi di musica moderna all’interno dell’associazione.
Un'idea non nuova per quanto riguarda il direttivo dell'associazione, ma fino a poco tempo fa irrealizzabile. L'unione di questi due gruppi ha creato una sede completamente rimodernata in base alle esigenze di En Soun Prodige, soprattutto nuove idee da proporre al territorio e alla popolazione lumezzanese".
Gli insegnanti che garantiranno i corsi all’interno del progetto E.S.P. sono: Marco Antoniazzi (batteria), Andrea Lausen Cola e Giovanni Piccaroletti (chitarra), Michele Manduci e Fabrizio Bertoli (canto), Giuseppe Calderone (basso), Paolo Bonomi(pianoforte) e Simone Pasotti (sax).
Ognuno di essi ha avuto una preparazione musicale professionale nel corso degli ultimi anni; tutti diplomati o laureati nel proprio strumento con percorsi di studi di prestigio, tra cui il Cpm di Milano o il Dams di Padova, o con dei corsi privati con Giovanni Giorgi (batteria), Claudio Nicotra (contrabbassista).
Per le iscrizioni ai corsi bisogna rivolgersi alla segreteria di "Quelli della piazza" oppure chiamare il numero 329.8449105 negli orari di apertura della sede oppure scrivendo a quellidellapiazza@hotmail.it
"Inoltre - aggiungono i responsabili - il progetto E.S.P. non termina con i corsi all’interno di "Quelli della piazza", ma cerca di svilupparsi anche all’interno di altre associazione o scuole, con l'intento di portare la conoscenza della musica e dello strumento ovunque, tra queste ci sono l’associazione CVL e le scuole elementari di Rossaghe.
di Luigi Zanardelli Valle trompia news
I genitori di un ragazzino down vincono la battaglia della t-shirt
Non l´hanno presa come una burla ma semmai come uno scherzo offensivo,
come lo specchio di una mentalità superficiale che rifiuta chi non
rientra nella norma. E così a tempo record, a Villa Carcina, i genitori
di un ragazzo down hanno raccolto quasi cinquecento firme in merito a
una maglietta di pessimo gusto e hanno vinto la battaglia, «Pensavo
avesse meno abitanti la Mongolia!» è il testo stampato sulla t-shirt
incriminata e già ritirata dal commercio.
«Domenica mio marito e io ci siamo trovati davanti alla vetrina di un negozio di Concesio», come racconta Federica Carrari. «Esposte in bella vista c´erano alcune magliette: mi scappa l´occhio e, allibita, leggo quella frase. Sarà perché abbiamo un figlio con la sindrome di Down che sono rimasta così sconcertata? Sono entrata e ho chiesto alla commessa spiegazioni, ma lei non ha saputo darmene. Allora le ho dato le mie».
La maglietta in questione fa parte della collezione 2013 della My t-shirt - la ditta produttrice - che anche sul sito web viene denominata appunto «Mongolia».
«Evidentemente non per tutti è così chiaro il riferimento - dice questa mamma ormai abituata a combattere e a resistere -. Certo se citassero la Svezia o la Birmania si penserebbe a un messaggio turistico e forse nessuno la comprerebbe. Invece di sicuro qualcuno compra e indossa quella della Mongolia!».
LA NOTIZIA ha creato un forte dibattito mediatico che non si è fermato ai soliti social network, ma ha anche coinvolto personaggi come Franco Bomprezzi, giornalista che si dedica alla comunicazione sociale e all´informazione sulla disabilità. In pochi giorni è partita una petizione su change.org per chiedere alla ditta di togliere la maglietta dalla collezione e ai commercianti di non inserirla negli assortimenti in vendita.
L´Anffas di Brescia ha subito annunciato battaglia, condannando fortemente l´episodio. Ma i risultati sono arrivati prima del previsto: «Ieri la maglietta è stata ritirata, con relative scuse dopo 500 firme di petizione» afferma soddisfatto Valter Saresini, il padre del ragazzo. Se per qualcuno la questione sembra nascere dal modo di comunicare in gergo o da ordinaria cattiva maleducazione, da chi gestisce il marketing di un brand ci si aspetterebbe però più attenzione.
My t-shirt sembra aver recepito il messaggio. «Ci scusiamo per l´episodio. Abbiamo ingenuamente lanciato questa t-shirt riprendendo un modo di dire che, come fate giustamente notare voi, è purtroppo spesso erroneamente utilizzato nel linguaggio comune. Non volevamo assolutamente offendere nessuno e ritiriamo dal commercio immediatamente la maglietta in questione. Siamo mortificati». bresciaoggi
«Domenica mio marito e io ci siamo trovati davanti alla vetrina di un negozio di Concesio», come racconta Federica Carrari. «Esposte in bella vista c´erano alcune magliette: mi scappa l´occhio e, allibita, leggo quella frase. Sarà perché abbiamo un figlio con la sindrome di Down che sono rimasta così sconcertata? Sono entrata e ho chiesto alla commessa spiegazioni, ma lei non ha saputo darmene. Allora le ho dato le mie».
La maglietta in questione fa parte della collezione 2013 della My t-shirt - la ditta produttrice - che anche sul sito web viene denominata appunto «Mongolia».
«Evidentemente non per tutti è così chiaro il riferimento - dice questa mamma ormai abituata a combattere e a resistere -. Certo se citassero la Svezia o la Birmania si penserebbe a un messaggio turistico e forse nessuno la comprerebbe. Invece di sicuro qualcuno compra e indossa quella della Mongolia!».
LA NOTIZIA ha creato un forte dibattito mediatico che non si è fermato ai soliti social network, ma ha anche coinvolto personaggi come Franco Bomprezzi, giornalista che si dedica alla comunicazione sociale e all´informazione sulla disabilità. In pochi giorni è partita una petizione su change.org per chiedere alla ditta di togliere la maglietta dalla collezione e ai commercianti di non inserirla negli assortimenti in vendita.
L´Anffas di Brescia ha subito annunciato battaglia, condannando fortemente l´episodio. Ma i risultati sono arrivati prima del previsto: «Ieri la maglietta è stata ritirata, con relative scuse dopo 500 firme di petizione» afferma soddisfatto Valter Saresini, il padre del ragazzo. Se per qualcuno la questione sembra nascere dal modo di comunicare in gergo o da ordinaria cattiva maleducazione, da chi gestisce il marketing di un brand ci si aspetterebbe però più attenzione.
My t-shirt sembra aver recepito il messaggio. «Ci scusiamo per l´episodio. Abbiamo ingenuamente lanciato questa t-shirt riprendendo un modo di dire che, come fate giustamente notare voi, è purtroppo spesso erroneamente utilizzato nel linguaggio comune. Non volevamo assolutamente offendere nessuno e ritiriamo dal commercio immediatamente la maglietta in questione. Siamo mortificati». bresciaoggi
Marco Benasseni
venerdì 20 settembre 2013
Il 16enne Nicola Bossini culla il sogno della moda
Si terrà domenica 22 settembre a Milano la finale alla quale prenderà parte anche il 16enne Nicola Bossini di Lumezzane.
Un posto tra i 10 finalisti del concorso Elite Model Look per il giovane valgobbino, che ha così sbaragliato la concorrenza di un migliaio di suoi coetanei, coltivando il sogno di entrare nel mondo della moda.
Un traguardo che potrebbe diventare un nuovo inizio per il 16enne
studente di informatica Nicola Bossini, che ha passato le seleioni
preliminari e due settimane fa l'ultimo casting prima della finale.
Da allora è in viaggio a bordo di una nave da crociera in giro per il Mediterraneo,
facendo spola tra Savona, Barcellona, Marsiglia, Venezia in un percorso
di formazione itinerante pensato dagli organizzatori del concorso.
Un viaggio prima della finale milanese di domenica, dalla quale usciranno un vincitore e una vincitrice per l'Elite Model Look che uno dei pi ambiti concorsi internazionali per chi intende lavorare nel mondo della moda.
Per maggiori informazioni è possibile visitare il sito web www.elitemodellook.it.
di Erregi valle trompia news
Presto il cantiere del pronto soccorso
Ormai rassegnata al fatto che i 6 milioni di euro per la
riorganizzazione di tutto l’ospedale dei Gardone non arriveranno, la
Valle del Mella si consola aspettando che, a ottobre, si aprano i lavori per la riorganizzazione almeno del pronto soccorso.
Una spesa di un milione e mezzo di euro stanziati dalla Regione che permetterà di raddoppiare gli spazi non solo per le emergenze e le urgenze, ma anche per i pazienti in sala d’aspetto e per medici, infermieri e personale sanitario.
Dopo due anni di attesa sembra finalmente che il prossimo mese di ottobre segnerà l'inizio dell'ottimizzazione di un pronto soccorso che è l'unico punto di riferimento per quasi tutta la Valtrompia,
escludendo i comuni della parte più a sud, logisticamente più vicini
alle strutture ospedaliere cittadine che non a quella gardonese.
Non si realizzerà solo una nuova e ottimizzata sala per le urgenze, ma anche
postazioni per diagnosi e terapia, una camera calda più ampia e spazi
più ampi per chi vi lavorerà e per i circa 70 utenti al giorno che, ad oggi, il pronto soccorso si trova a dover accogliere.
Buone nuove, anche se per ora ancora sulla carta, ma nel volgere di un mese qualche segno concreto arriverà.
di Erregi Valletrompianews
Colpito alla testa da un tornio: gravissimo operaio della Oms
Grave incidente sul lavoro alla O.m.s. Saleri di via Vallesabbia a
Odolo: un operaio 48enne del posto è ricoverato in coma al Civile di
Brescia. Nell´azienda dalle origini valgobbine emigrata in Valsabbia
alla fine degli anni ´90, erano da poco passate le 10 di ieri quando
Luca Mora, mentre era al tornio nel reparto «Officina Meccanica», si è
trovato ad affrontare l´improvviso fermo di una macchina utensile.
L´uomo è intervenuto per capire cosa stesse causando l´arresto e far
riprendere la produzione ma il macchinario si è sbloccato.
A causa della ripartenza improvvisa, l´operaio è stato investito dal braccio della macchina, che lo ha violentemente colpito alla testa, gettandolo a terra. Le sue condizioni sono apparse subito molto gravi: immediato l´intervento di due ambulanze, quella di Pronto emergenza volontari di Odolo che ha sede nei vicini Fondi di Agnosine e quella con medico a bordo, dalla sede di Vestone. È arrivata subito anche l´eliambulanza del 118.
L´infortunato privo di conoscenza, dopo essere stato stabilizzato, è stato trasportato dall´elisoccorso al Civile: è ricoverato in Neurochirurgia. Luca Mora vive a Odolo, è sposato dal 1989 con Eleonora e ha 2 figli maschi, Giacomo e Damiano.
PER OGGI è stato proclamato uno sciopero di 8 ore e come raccontano Ermanno Saiani per la Fiom-Cgil e Stefano Olivari per la Fim-Cisl «riguarda tutti e due gli stabilimenti valsabbini dell´azienda (cioè quello di Odolo, che conta in tutto circa 150 lavoratori e quello di Bione, che ne conta invece una settantina, ndr)».
Non molto tempo fa, per affrontare i problemi della sicurezza, le rappresentanze sindacali esterne alla fabbrica avevano effettuato un sopralluogo alla Saleri, segnalando poi gli aspetti negativi rilevati e avevano riscontrato nell´azienda una forte disponibilità a sanare le problematiche evidenziate. I rappresentanti della ditta avevano preso parte al sopralluogo.
Appena possibile i due sindacati incontreranno la Direzione dell´azienda con lo scopo di capire dinamica e responsabilità dell´infortunio. O.m.s. Saleri da quando si è trasferita in Valsabbia si è considerevolmente ingrandita, sdoppiandosi nei due siti di Odolo e Bione: è specializzata nella realizzazione di raccordi e valvole per gli oleodotti e lavora principalmente con l´estero.bresciaoggi
A causa della ripartenza improvvisa, l´operaio è stato investito dal braccio della macchina, che lo ha violentemente colpito alla testa, gettandolo a terra. Le sue condizioni sono apparse subito molto gravi: immediato l´intervento di due ambulanze, quella di Pronto emergenza volontari di Odolo che ha sede nei vicini Fondi di Agnosine e quella con medico a bordo, dalla sede di Vestone. È arrivata subito anche l´eliambulanza del 118.
L´infortunato privo di conoscenza, dopo essere stato stabilizzato, è stato trasportato dall´elisoccorso al Civile: è ricoverato in Neurochirurgia. Luca Mora vive a Odolo, è sposato dal 1989 con Eleonora e ha 2 figli maschi, Giacomo e Damiano.
PER OGGI è stato proclamato uno sciopero di 8 ore e come raccontano Ermanno Saiani per la Fiom-Cgil e Stefano Olivari per la Fim-Cisl «riguarda tutti e due gli stabilimenti valsabbini dell´azienda (cioè quello di Odolo, che conta in tutto circa 150 lavoratori e quello di Bione, che ne conta invece una settantina, ndr)».
Non molto tempo fa, per affrontare i problemi della sicurezza, le rappresentanze sindacali esterne alla fabbrica avevano effettuato un sopralluogo alla Saleri, segnalando poi gli aspetti negativi rilevati e avevano riscontrato nell´azienda una forte disponibilità a sanare le problematiche evidenziate. I rappresentanti della ditta avevano preso parte al sopralluogo.
Appena possibile i due sindacati incontreranno la Direzione dell´azienda con lo scopo di capire dinamica e responsabilità dell´infortunio. O.m.s. Saleri da quando si è trasferita in Valsabbia si è considerevolmente ingrandita, sdoppiandosi nei due siti di Odolo e Bione: è specializzata nella realizzazione di raccordi e valvole per gli oleodotti e lavora principalmente con l´estero.bresciaoggi
Massimo Pasinetti
San Sebastiano in festa per il parroco e il curato
Tutto pronto a Lumezzane San Sebastiano per dare il benvenuto al nuovo
parroco e al nuovo curato. Il primo, don Vigilio Zanelli, 51enne di
Lodrino, farà il suo insediamento nella chiesa di piazza Masneri domani.
Ordinato sacerdote a 24 anni nel 1986, quando venne incaricato vice
parroco a Saiano, dove è rimasto fino al 1993, don Zanelli è stato
parroco a San Bartolomeo in città fino al 1999, e fino ad oggi a capo
della parrocchia di Tremosine Pieve e Sermerio, Vesio e Voltino. Il
sacerdote triumplino sostituisce don Giulio Gatteri, scomparso a 75 anni
il 10 aprile scorso.
Domani alle 15.30 il nuovo parroco sarà ricevuto al municipio dal sindaco Silverio Vivenzi; poi il corteo si dirigerà nella chiesa parrocchiale per la messa di ingresso alle 16.
Al termine della funzione, sarà accolto anche il nuovo curato don Luca Zubani, che sostituisce don Mauro Rocco, per nove anni a San Sebastiano ed ora trasferito a Ospitaletto.
Don Luca, 33enne originario di Gardone Valtrompia, è stato vice parroco a San Giacinto in città. F.Z. bresciaoggi
Domani alle 15.30 il nuovo parroco sarà ricevuto al municipio dal sindaco Silverio Vivenzi; poi il corteo si dirigerà nella chiesa parrocchiale per la messa di ingresso alle 16.
Al termine della funzione, sarà accolto anche il nuovo curato don Luca Zubani, che sostituisce don Mauro Rocco, per nove anni a San Sebastiano ed ora trasferito a Ospitaletto.
Don Luca, 33enne originario di Gardone Valtrompia, è stato vice parroco a San Giacinto in città. F.Z. bresciaoggi
giovedì 19 settembre 2013
Fumi e scorie smaltiti senza controllo
Fumi industriali scaricati in atmosfera senza controlli e cumuli di
scarti di lavorazione dei metalli alla diossina custoditi abusivamente
in azienda in attesa di essere smaltiti non si sa come e non si sa
quando.
Sono i due volti delle potenziali sorgenti di «veleni» scoperte e neutralizzate dai carabinieri dei Noe su un territorio bresciano soffocato da un declino ambientale-ecologico senza precedenti.
I BLITZ SONO SCATTATI in Valtrompia, un´area già pesantemente colpita da episodi di inquinamento, e nell´enclave altrettanto vulnerabile posta fra l´Hinterland e la Franciacorta.
A Cazzago i militari del Nucleo operativo ecologico guidati dal capitano Alessandro Placidi hanno scoperto in un´azienda specializzata nella produzione di alluminio, un impianto di emissione fumi «fantasma», o meglio funzionante ma privo di qualsiasi autorizzazione.
In pratica gli scarichi in atmosfera dello stabilimento non sono mai sottoposti a procedimenti di taratura e misurazione degli inquinanti da parte delle autorità.
In teoria da quei «camini» potrebbero essere stati smaltite sostanze potenzialmente tossiche in concentrazioni al di sopra dei limiti di sicurezza. Il titolare dell´impresa è stato denunciato a piede libero mentre nei prossimi giorni tecnici dell´Arpa e carabinieri del Noe verificheranno l´efficienza e l´efficacia dei filtri per capire se l´azienda abbia o meno inquinato.
Nel perimetro del sito produttivo è stata scoperta una discarica abusiva dove erano stoccati in sacchi industriali residui da polveri di abbattimento di fumi che sono rifiuti speciali pericolosi. Scorie cioè classificate tra le principali fonti rilevanti di diossina di riconosciuta tossicità, difficilmente biodegradabili e particolarmente accumulabili nella catena alimentare dove, concentrandosi sempre più a partire dai vegetali passando per gli animali, arriva fino all´uomo con conseguenze dannose e imprevedibili per la salute. Nello stabilimento erano ammassati anche residui di lavorazione della sabbiatura e sfridi di alluminio intrisi di olii minerali, questi ultimi cancerogeni.
Non viene escluso che l´imprenditore volesse solo dilatare i tempi dei conferimenti in discarica dei rifiuti speciali, per risparmiare, con viaggi cumulativi, sugli ingenti costi di trasporto delle scorie.
MA NEPPURE LA PISTA di uno smaltimento al di fuori delle rigorose procedure imposte dalla legge può essere escluso.
L´aspetto sarà chiarito dalle indagini dei militari del Noe che stanno tracciando il percorso degli scarti prodotti dall´azienda. La seconda operazione dei carabinieri ha riguardato uno stabilimento specializzato nella lavorazione di metalli a Sarezzo. Anche in questo caso l´imprenditore è stato denunciato perchè utilizzava un sistema di scarico di fumi non autorizzato. Gli investigatori non hanno riscontrato nessun legame fra lo scarico irregolare dell´azienda e la misteriosa nube corrosiva che nel corso dell´estate ha aggredito Sarezzo e Zanano. Quel fenomeno che ha tenuto e tiene ancora con il fiato sospeso i cittadini sarebbe legato a scarichi «pirata» di sostanze chimico-industriali nel torrente Gombiere. Il residui delle lavorazioni al contatto con l´acqua avrebbero provocato un´ossidazione facendo sprigionare la cappa inquinante. N.S. bresciaoggi
Sono i due volti delle potenziali sorgenti di «veleni» scoperte e neutralizzate dai carabinieri dei Noe su un territorio bresciano soffocato da un declino ambientale-ecologico senza precedenti.
I BLITZ SONO SCATTATI in Valtrompia, un´area già pesantemente colpita da episodi di inquinamento, e nell´enclave altrettanto vulnerabile posta fra l´Hinterland e la Franciacorta.
A Cazzago i militari del Nucleo operativo ecologico guidati dal capitano Alessandro Placidi hanno scoperto in un´azienda specializzata nella produzione di alluminio, un impianto di emissione fumi «fantasma», o meglio funzionante ma privo di qualsiasi autorizzazione.
In pratica gli scarichi in atmosfera dello stabilimento non sono mai sottoposti a procedimenti di taratura e misurazione degli inquinanti da parte delle autorità.
In teoria da quei «camini» potrebbero essere stati smaltite sostanze potenzialmente tossiche in concentrazioni al di sopra dei limiti di sicurezza. Il titolare dell´impresa è stato denunciato a piede libero mentre nei prossimi giorni tecnici dell´Arpa e carabinieri del Noe verificheranno l´efficienza e l´efficacia dei filtri per capire se l´azienda abbia o meno inquinato.
Nel perimetro del sito produttivo è stata scoperta una discarica abusiva dove erano stoccati in sacchi industriali residui da polveri di abbattimento di fumi che sono rifiuti speciali pericolosi. Scorie cioè classificate tra le principali fonti rilevanti di diossina di riconosciuta tossicità, difficilmente biodegradabili e particolarmente accumulabili nella catena alimentare dove, concentrandosi sempre più a partire dai vegetali passando per gli animali, arriva fino all´uomo con conseguenze dannose e imprevedibili per la salute. Nello stabilimento erano ammassati anche residui di lavorazione della sabbiatura e sfridi di alluminio intrisi di olii minerali, questi ultimi cancerogeni.
Non viene escluso che l´imprenditore volesse solo dilatare i tempi dei conferimenti in discarica dei rifiuti speciali, per risparmiare, con viaggi cumulativi, sugli ingenti costi di trasporto delle scorie.
MA NEPPURE LA PISTA di uno smaltimento al di fuori delle rigorose procedure imposte dalla legge può essere escluso.
L´aspetto sarà chiarito dalle indagini dei militari del Noe che stanno tracciando il percorso degli scarti prodotti dall´azienda. La seconda operazione dei carabinieri ha riguardato uno stabilimento specializzato nella lavorazione di metalli a Sarezzo. Anche in questo caso l´imprenditore è stato denunciato perchè utilizzava un sistema di scarico di fumi non autorizzato. Gli investigatori non hanno riscontrato nessun legame fra lo scarico irregolare dell´azienda e la misteriosa nube corrosiva che nel corso dell´estate ha aggredito Sarezzo e Zanano. Quel fenomeno che ha tenuto e tiene ancora con il fiato sospeso i cittadini sarebbe legato a scarichi «pirata» di sostanze chimico-industriali nel torrente Gombiere. Il residui delle lavorazioni al contatto con l´acqua avrebbero provocato un´ossidazione facendo sprigionare la cappa inquinante. N.S. bresciaoggi
mercoledì 18 settembre 2013
Lumezzane in palestra L´ora dei cinquantenni
Le vacanze sono ormai un lontano ricordo, e con l´arrivo dell´autunno a
Lumezzane tornano in scena anche gli originali corsi di ginnastica
riservati agli ultracinquantenni. Li ripropone l´assessorato ai Servizi
sociali guidato da Fausto Pasotti, offrendo una occasione di salute e
insieme di aggregazione.
I «Corsi di ginnastica dai 50 in su», questo il titolo dell´iniziativa, partiranno giovedì 3 ottobre e proseguiranno fino al 27 febbraio nel Palafiera di via Cefalonia, nella zona industriale. Come di consueto, le lezioni si terranno ogni martedì e giovedì per tre gruppi di partecipanti: dalle 14,30 alle 15,30 per l´A, dalle 15,30 alle 16,30 per il B e dalle 16,30 alle 17,30 del C.
La quota? 150 euro, comprensiva del trasporto in bus verso il Palafiera, da versare nelle sedi Unicredit valgobbine dopo l´iscrizione nell´ufficio Servizi sociali, aperto lunedì, mercoledì, giovedì e venerdì dalle 10 alle 13 e martedì dalle 9 alle 19.
Per saperne di più sull´iniziativa comunale in questione c´è il numero telefonico 030 8929285. F.Z.
bresciaoggi
I «Corsi di ginnastica dai 50 in su», questo il titolo dell´iniziativa, partiranno giovedì 3 ottobre e proseguiranno fino al 27 febbraio nel Palafiera di via Cefalonia, nella zona industriale. Come di consueto, le lezioni si terranno ogni martedì e giovedì per tre gruppi di partecipanti: dalle 14,30 alle 15,30 per l´A, dalle 15,30 alle 16,30 per il B e dalle 16,30 alle 17,30 del C.
La quota? 150 euro, comprensiva del trasporto in bus verso il Palafiera, da versare nelle sedi Unicredit valgobbine dopo l´iscrizione nell´ufficio Servizi sociali, aperto lunedì, mercoledì, giovedì e venerdì dalle 10 alle 13 e martedì dalle 9 alle 19.
Per saperne di più sull´iniziativa comunale in questione c´è il numero telefonico 030 8929285. F.Z.
bresciaoggi
martedì 17 settembre 2013
Scuola senza barriere A Lumezzane è realtà
La qualità dei servizi scolastici valgobbini ha appena fatto un
importante passo in avanti con la conclusione dei lavori di adeguamento
nella scuola elementare «Maestra Seneci» di Sant´Apollonio. Un
investimento da 175 mila euro ha permesso l´abbattimento delle barriere
architettoniche dell´edificio, grazie alla realizzazione di uno scivolo
per l´ingresso e all´installazione di un ascensore per passare da un
piano all´altro
E se i lavori nella media «Serafino Gnutti» di San Sebastiano sono ancora in corso, e provocano prevedibilmente vari disagi ai 200 ragazzini costretti a «emigrare» fino a fine mese tra l´elementare vicina e la «Bachelet», nell´altra frazione le opere sono state fortunatamente terminate in tempo. Il cantiere era stato aperto subito dopo la conclusione dello scorso anno scolastico, e i fondi per sostenerlo sono stati recuperati dall´ente locale grazie ai permessi di costruzione.
Entrando nei dettagli degli interventi, che si stanno concludendo in questi giorni con alcuni dettagli ma che, come detto, non hanno impedito l´inizio delle attività scolastiche, nella Maestra Seneci è stata costruita una scala di emergenza che conduce verso l´esterno dell´istituto, affiancata dicevamo da uno scivolo che dal parcheggio interno porta direttamente all´ingresso. Prima di questa operazione erano presenti solo i gradini che non permettevano a chi ha limitate capacità motorie di accedere liberamente a tutti gli spazi interni. L´idea iniziale era quella di lavorare solo sull´asilo, ma poi l´attenzione si è spostata anche sull´elementare ospitata nello stesso edificio di via Vittorio Veneto.
Per questo insieme allo scivolo è stato montato anche un ascensore che permette di salire alle classi e ai laboratori senza problemi. «Sono molto soddisfatto del lavoro fatto - commenta l´assessore ai Lavori pubblici Mario Salvinelli - perchè ora gli studenti con difficoltà possono essere accompagnati dai genitori in sicurezza nel cortile ed entrare e uscire dall´istituto in autonomia».
Negli anni scorsi, lo ricordiamo, nel medesimo istituto erano già stati attuati lavori a tema, con la costruzione di rampe dalle stanze verso il giardino; ma l´edificio non era ancora dotato di accessi senza barriere. F.Z. bresciaoggi
E se i lavori nella media «Serafino Gnutti» di San Sebastiano sono ancora in corso, e provocano prevedibilmente vari disagi ai 200 ragazzini costretti a «emigrare» fino a fine mese tra l´elementare vicina e la «Bachelet», nell´altra frazione le opere sono state fortunatamente terminate in tempo. Il cantiere era stato aperto subito dopo la conclusione dello scorso anno scolastico, e i fondi per sostenerlo sono stati recuperati dall´ente locale grazie ai permessi di costruzione.
Entrando nei dettagli degli interventi, che si stanno concludendo in questi giorni con alcuni dettagli ma che, come detto, non hanno impedito l´inizio delle attività scolastiche, nella Maestra Seneci è stata costruita una scala di emergenza che conduce verso l´esterno dell´istituto, affiancata dicevamo da uno scivolo che dal parcheggio interno porta direttamente all´ingresso. Prima di questa operazione erano presenti solo i gradini che non permettevano a chi ha limitate capacità motorie di accedere liberamente a tutti gli spazi interni. L´idea iniziale era quella di lavorare solo sull´asilo, ma poi l´attenzione si è spostata anche sull´elementare ospitata nello stesso edificio di via Vittorio Veneto.
Per questo insieme allo scivolo è stato montato anche un ascensore che permette di salire alle classi e ai laboratori senza problemi. «Sono molto soddisfatto del lavoro fatto - commenta l´assessore ai Lavori pubblici Mario Salvinelli - perchè ora gli studenti con difficoltà possono essere accompagnati dai genitori in sicurezza nel cortile ed entrare e uscire dall´istituto in autonomia».
Negli anni scorsi, lo ricordiamo, nel medesimo istituto erano già stati attuati lavori a tema, con la costruzione di rampe dalle stanze verso il giardino; ma l´edificio non era ancora dotato di accessi senza barriere. F.Z. bresciaoggi
lunedì 16 settembre 2013
Lorenzo Zanetti sfiora ancora una volta il podio
Rimane ancora una volta a bocca asciuttaLorenzo Zanetti, che ieri sul circuito di Istanbul ha colto un altro quarto posto dopo quello ottenuto quindici giorni fa al Nurburgring.
Scattato dall'ottavo posto sulla griglia di quella che era l'11° prova del mondiale Supersport, il 26enne pilota valgobbino ha pagato un errore fatto proprio in fase di partenza, finendo in breve tempo in 23° posizione.
Così ha cominciato a rincorrere gli avversari, ha cominciato a piegarsi in curva con tutta la grinta che aveva in corpo e uno alla volta è riuscito a superare chi gli stava dinanzi.
Una rimonta che però si è arrestata ai piedi del podio per Zanetti, giunto 4° dietro a soli 3'' dal compagno di squadra Van der Mark, mentre davanti era l'idolo di casa Sofuoglu a battere in volata il campione Lowes.
A due gare dalla fine (Magny-Cours il 6 ottobre, Jerez il 20 ottobre) il pilota lumezzanese c'è, è pronto a difendere il 5° posto in classifica generale e altrettanto motivato per centrare quel podio che vuole tanto dedicare all'amico scomparso Andrea Antonelli.
di Pietro Zatti valle trompia news
«Staffette» religiose Due nuovi sacerdoti per San Sebastiano
È una importante «staffetta» religiosa quella che sta per interessare
Lumezzane San Sebastiano: la frazione saluta due sacerdoti per
accoglierne altrettanti, entrambi valtrumplini. Il processo, lo
ricordiamo, è iniziato in aprile con la morte dello «storico» parroco
don Giulio Gatteri. Il vescovo Luciano Monari aveva nominato reggente
don Roberto Ferazzoli, e quest´ultimo, al termine della fase di
transizione sarà sostituito da don Vigilio Zanelli che farà il suo
ingresso sabato prossimo.
La rivoluzione inizierà però già stasera, con una messa alle 19 nella chiesa parrocchiale con la quale i fedeli e soprattutto i giovani saluteranno don Mauro Rocco, 37 anni a novembre, arrivato nel 2004 e guida dell´oratorio. Durante la sua permanenza in Valgobbia il curato ha organizzato molte iniziative, dallo sport alle feste patronali, e ora è destinato a Ospitaletto col ruolo di viceparroco. Al suo posto sabato prossimo, in contemporanea con l´insediamento di don Zanelli, arriverà don Luca Zubani, un 33enne di Gardone, ordinato nel 2005 e finora vicario parrocchiale di San Giacinto, a Brescia.
Il nuovo parroco, invece, nato a Lodrino 51 anni fa, arriva da Tremosine, dove è stato dal 1999 a oggi e dopo essere stato vicario per sette anni a Saiano e per sei a San Bartolomeo, in città.
Per accogliere i sacerdoti, i fedeli della frazione hanno allestito un lungo programma di iniziative che culmineranno a sabato, e che inizieranno domani alle 20,30 nella chiesa vecchia di via Roma col rosario, per proseguire martedì alla stessa ora con un incontro in oratorio con il direttore dell´ufficio amministrativo diocesano, don Gian Pietro Girelli, sulla situazione economica della parrocchia, e con due celebrazioni religiose mercoledì e giovedì alle 20,30, sempre nella chiesa vecchia. Infine, sabato l´insediamento inizierà alle 15,30, quando don Zanelli sarà ricevuto in municipio dal sindaco.F.Z. bresciaoggi
La rivoluzione inizierà però già stasera, con una messa alle 19 nella chiesa parrocchiale con la quale i fedeli e soprattutto i giovani saluteranno don Mauro Rocco, 37 anni a novembre, arrivato nel 2004 e guida dell´oratorio. Durante la sua permanenza in Valgobbia il curato ha organizzato molte iniziative, dallo sport alle feste patronali, e ora è destinato a Ospitaletto col ruolo di viceparroco. Al suo posto sabato prossimo, in contemporanea con l´insediamento di don Zanelli, arriverà don Luca Zubani, un 33enne di Gardone, ordinato nel 2005 e finora vicario parrocchiale di San Giacinto, a Brescia.
Il nuovo parroco, invece, nato a Lodrino 51 anni fa, arriva da Tremosine, dove è stato dal 1999 a oggi e dopo essere stato vicario per sette anni a Saiano e per sei a San Bartolomeo, in città.
Per accogliere i sacerdoti, i fedeli della frazione hanno allestito un lungo programma di iniziative che culmineranno a sabato, e che inizieranno domani alle 20,30 nella chiesa vecchia di via Roma col rosario, per proseguire martedì alla stessa ora con un incontro in oratorio con il direttore dell´ufficio amministrativo diocesano, don Gian Pietro Girelli, sulla situazione economica della parrocchia, e con due celebrazioni religiose mercoledì e giovedì alle 20,30, sempre nella chiesa vecchia. Infine, sabato l´insediamento inizierà alle 15,30, quando don Zanelli sarà ricevuto in municipio dal sindaco.F.Z. bresciaoggi
venerdì 13 settembre 2013
Bollette azzerate col trucco Un imprenditore a processo
Manca solo l´epilogo giudiziario al caso di furto continuato di energia
elettrica scoperto la scorsa primavera a Lumezzane: il protagonista
della vicenda è un imprenditore valgobbino, e la storia è approdata ieri
nel Tribunale di Brescia con una prima udienza. A.P., 39 anni, aveva
tentato di fare il furbo alimentando gratis la sua azienda, ma gli
accertamenti dell´Enel avevano permesso di smascherare il trucchetto
usato per non pagare la corrente.
L´energia è da sempre un costo che incide pesantemente sui bilanci delle realtà produttive, e in seguito alla crisi e agli aumenti, il valgobbino aveva pensato di ingegnarsi. Forse «caricato» da altri colleghi e dalle associazioni di categoria, che da tempo denunciano costi energetici non più sostenibili a fronte della necessità di essere competitivi sul mercato globale, A.P. aveva pensato di limare il conto.
Ma invece di appellarsi alle fonti alternative e di investire per esempio nel fotovoltaico, il titolare dell´azienda metallurgica finita nel mirino aveva scelto un´altra strada, applicando un magnete al contatore per la misurazione del consumo e rallentando così l´indicatore. Un escamotage che gli ha garantito un risparmio dell´80% in due anni. Purtroppo per lui, però, l´azienda energetica è stata insospettita dai volumi troppo bassi se rapportati al tipo di attività, ha annusato la truffa e incaricato alcuni tecnici di un sopralluogo: al rifiuto di mostrare i contatori sono intervenuti i carabinieri di Lumezzane, e così è stato scoperto il trucco che ha permesso di sottrarre illegalmente 14 mila kW di elettricità.
Inevitabile l´arresto dell´industriale, al quale però è stata concessa la misura della detenzione domiciliare. Ma il gioco valeva davvero la candela? Economicamente parlando il mancato pagamento contestato ammonta a circa 40 mila euro non versati nell´arco di due anni e ieri, tra le vie della città molti denunciavano questo tipo di atteggiamento, ma c´era pure chi si nascondeva dietro un falso buonismo: «Viste le difficoltà che stiamo vivendo e le bollette che arrivano mensilmente in azienda - dichiarava un artigiano per ovvie ragioni anonimo - non nascondo che probabilmente avrei fatto la stessa cosa. Forse avrei rischiato».
In molte occasioni, come dicevamo, gli elevati costi dell´elettricità sono stati messi sotto accusa dai leader delle associazioni di categoria, ma mai nessuno ha istigato gli iscritti a delinquere. Intanto, durante l´udienza di ieri è stato convalidato l´arresto dell´uomo e il processo è stato fissato al 14 ottobre. Meglio insomma tirare la cinghia e pagare. bresciaoggi -
L´energia è da sempre un costo che incide pesantemente sui bilanci delle realtà produttive, e in seguito alla crisi e agli aumenti, il valgobbino aveva pensato di ingegnarsi. Forse «caricato» da altri colleghi e dalle associazioni di categoria, che da tempo denunciano costi energetici non più sostenibili a fronte della necessità di essere competitivi sul mercato globale, A.P. aveva pensato di limare il conto.
Ma invece di appellarsi alle fonti alternative e di investire per esempio nel fotovoltaico, il titolare dell´azienda metallurgica finita nel mirino aveva scelto un´altra strada, applicando un magnete al contatore per la misurazione del consumo e rallentando così l´indicatore. Un escamotage che gli ha garantito un risparmio dell´80% in due anni. Purtroppo per lui, però, l´azienda energetica è stata insospettita dai volumi troppo bassi se rapportati al tipo di attività, ha annusato la truffa e incaricato alcuni tecnici di un sopralluogo: al rifiuto di mostrare i contatori sono intervenuti i carabinieri di Lumezzane, e così è stato scoperto il trucco che ha permesso di sottrarre illegalmente 14 mila kW di elettricità.
Inevitabile l´arresto dell´industriale, al quale però è stata concessa la misura della detenzione domiciliare. Ma il gioco valeva davvero la candela? Economicamente parlando il mancato pagamento contestato ammonta a circa 40 mila euro non versati nell´arco di due anni e ieri, tra le vie della città molti denunciavano questo tipo di atteggiamento, ma c´era pure chi si nascondeva dietro un falso buonismo: «Viste le difficoltà che stiamo vivendo e le bollette che arrivano mensilmente in azienda - dichiarava un artigiano per ovvie ragioni anonimo - non nascondo che probabilmente avrei fatto la stessa cosa. Forse avrei rischiato».
In molte occasioni, come dicevamo, gli elevati costi dell´elettricità sono stati messi sotto accusa dai leader delle associazioni di categoria, ma mai nessuno ha istigato gli iscritti a delinquere. Intanto, durante l´udienza di ieri è stato convalidato l´arresto dell´uomo e il processo è stato fissato al 14 ottobre. Meglio insomma tirare la cinghia e pagare. bresciaoggi -
Marco Benasseni
giovedì 12 settembre 2013
Pietro Pasotti: Business & amore
Nonostante la giovane età, il ventisettenne lumezzanese Pietro Pasotti è un veterano della Cina. Trasferitosi a Shanghai cinque anni fa per gestire l’ufficio estero dell’azienda di famiglia, Pietro si è ormai abituato al rumore assordante dei clacson, alle auto con gli abbaglianti perennemente attivi e ai dottori che fumano durante le visite mediche. «Shanghai è un’oasi felice - spiega -, ma nelle altre città cinesi le stranezze si moltiplicano e i difetti come l’inquinamento e l’umidità si amplificano».
Come responsabile dell’export, Pietro si occupa di vendere idrosanitari made in Italy ai clienti di tutta l’Asia, viaggiando moltissimo. «Lavoro a stretto contatto con clienti cinesi, giapponesi e singaporiani; amo il mio incarico perché mi ha permette di conoscere culture differenti e di vedere posti meravigliosi». Una pausa e poi continua: «Sono contento del mio lavoro anche perché mi ha permesso di conoscere la mia attuale fidanzata, He Qiaonyan».
A proposito di relazioni, Pietro spiega che per gli uomini cinesi è fondamentale sposarsi entro i 30 anni: «Nei weekend la centrale People Square di Shanghai si riempie di genitori che provano a combinare incontri ai figli single affiggendo annunci completi di foto». Necessario per sperare di trovare una moglie è possedere un’abitazione e un’automobile, ma i giovani cinesi fanno a gara anche per comprare abiti griffati e prodotti Apple da sfoggiare nelle innumerevoli discoteche di Shanghai. «La nightlife è sbalorditiva - continua Pietro -, ogni sera ci sono concerti, rappresentazioni teatrali e dj internazionali».
Se da un lato a Shanghai annoiarsi è impossibile, dall’altro è facile sentire la necessità di nuove sfide. «Amo l’Asia e faccio fatica a immaginarmi lontano da questo continente – conclude Pietro -, però in futuro mi piacerebbe trasferirmi a Singapore, è una città meravigliosa».
Vittorio Cerdelli (giornale di brescia)
Lumezzane: con un magnete rubava corrente in ditta
Un industriale di Lumezzane di 39 anni, che gestisce una nota torneria, è stato arerstato dai carabinieri. Da due anni riduceva i consumi di energia elettrica, frodando l'Enel. Aveva posizionato sul contatore - come riferito dai carabinieri di Brescia e Gardone - un magne che riduceva il consumo sino all'80% rallentando i tempi di movimento del contatore. E' stato smascherato e arrestato dai carabinieri di Lumezzane. Ha ottenuto gli arresti domiciliari sino al processo che si celebra oggi. Il danno è stato quantificato in circa 40 mila euro. BRESCIAOGGI
Le promesse mediche di un geniale guanto valgobbino
Ci voleva l'intraprrendenza lumezzanese e quel guizzo creativo che sempre contraddistingue chi sa precorrere i tempi, capire in anticipo qual è il momento di dare la svolta.
Un momento che nel 2005 undici tradizionali aziende del comparto industriale valggobino hanno creato unendosi in rete e dando vita a una nuova società chiamata Idrogenet.
Una nuova realtà di marca lumezzanese che ha dato vita nel 2010 al propotipo di "Gloreha", un guanto rivoluzionario per raibilitazione delle articolazioni degli arti superiori.
Da allora un biennio di incubazione per far maturare il progetto e nel 2012 il lancio sul mercato europeo e dallo scorso giugno la fuoriuscita dal continente per approdare anche nella lontana Cina.
Un'unione imprenditoriale che diventa cosìun positivo modello di nuova impresa, capace di rispondere all'onda lunga della crisi partita nel 2008 con uno slancio propositivo senza eguali.
Condivisione di conoscenze da parte degli 11 partner, la consulenza del dipartimento di Ingegneria dell'Università degli Studi di Brescia e la laboriosità tipica di Lumezzane per rendere realtà quel guanto magico che consente la riabilitazione di mani che hanno subito schiacciamenti o lesioni nervose.
Un'apparecchiatura che fra l'altro che non dovrebbe superare i 15 mila euro e che abbiamo pensato non solo per le strutture ospedaliere, ma anche in una versione light per il noleggio domestico.
Una grande tecnologia made in Valtrompia e che dallo scorso anno ha già preso contatti con Francia, Russia, Polonia e Regno Unito, divenendo una solida realtà mondiale in campo biomedicale.
di Andrea Alesci valle trompia news
Il sogno d´«Elite» è sempre più vicino: Nicola è in finale
Nicola Bossini è un sedicenne di Lumezzane che ha sbaragliato la
concorrenza di un migliaio di giovanissimi e si è piazzato tra i 10
finalisti del concorso Elite Model Look.
Nicola studia informatica, è appassionato di calcio ma il suo sogno più grande è quello di entrare nel mondo della moda. Durante il «National Casting» che si è svolto domenica scorsa, dopo una serie di altre selezioni preliminari, Bossini ha sfilato assieme a un centinaio di altri ragazzi.
Ora Nicola sta viaggiando a bordo di una nave da crociera che tocca i porti di Savona, Barcellona a Marsiglia, per i «Bootcamp», il percorso di formazione pensato in vista della finale, che è in programma il 22 settembre a Milano. Sarà in quell´occasione che verranno scelti vincitrice e vincitore di Elite Model Look Italia. La prima classificata approderà a Shenzhen in Cina per partecipare alla finale mondiale e il vincitore otterrà un contratto in esclusiva col Network di Elite.
I finalisti in tutto sono venti: dieci ragazzi e altrettante ragazze, da Lucca a Brindisi, da Roma a L´Aquila, da Livorno a Bolzano. Il percorso verso la finale è stato lungo: una selezione online, tre live casting da aprile a giugno e l´ultima tappa davanti alla giuria tecnica.
Elite Model Look è uno dei più ambiti concorso internazionali per chi aspira a lavorare nel campo della moda: i concorrenti di questi ultimi anni arrivano da oltre 70 Paesi diversi. Quest´anno Elite festeggia la trentesima edizione e. per l´anniversario, anche in Italia si è pensato di trovare pure un protagonista maschile: un´iniziativa a cui hanno partecipato in moltissimi.
Il Bootcamp può essere seguito in diretta sia su Twitter che su Facebook, che su www.elitemodellook.it. bresciaoggi
Nicola studia informatica, è appassionato di calcio ma il suo sogno più grande è quello di entrare nel mondo della moda. Durante il «National Casting» che si è svolto domenica scorsa, dopo una serie di altre selezioni preliminari, Bossini ha sfilato assieme a un centinaio di altri ragazzi.
Ora Nicola sta viaggiando a bordo di una nave da crociera che tocca i porti di Savona, Barcellona a Marsiglia, per i «Bootcamp», il percorso di formazione pensato in vista della finale, che è in programma il 22 settembre a Milano. Sarà in quell´occasione che verranno scelti vincitrice e vincitore di Elite Model Look Italia. La prima classificata approderà a Shenzhen in Cina per partecipare alla finale mondiale e il vincitore otterrà un contratto in esclusiva col Network di Elite.
I finalisti in tutto sono venti: dieci ragazzi e altrettante ragazze, da Lucca a Brindisi, da Roma a L´Aquila, da Livorno a Bolzano. Il percorso verso la finale è stato lungo: una selezione online, tre live casting da aprile a giugno e l´ultima tappa davanti alla giuria tecnica.
Elite Model Look è uno dei più ambiti concorso internazionali per chi aspira a lavorare nel campo della moda: i concorrenti di questi ultimi anni arrivano da oltre 70 Paesi diversi. Quest´anno Elite festeggia la trentesima edizione e. per l´anniversario, anche in Italia si è pensato di trovare pure un protagonista maschile: un´iniziativa a cui hanno partecipato in moltissimi.
Il Bootcamp può essere seguito in diretta sia su Twitter che su Facebook, che su www.elitemodellook.it. bresciaoggi
Prima campanella: cantieri in corso e bimbi in trasferta
Oggi i 200 studenti della scuola media di San Sebastiano inizieranno le
lezioni in «trasferta». Molte famiglie lamentano di non essere state
avvisate in tempo, ma il Comune nega. Stamattina suonerà dunque la prima
campanella anche per le migliaia di studenti di Lumezzane, ma non c´è
neanche il tempo di iniziare perché è già scoppiata una polemica tra le
famiglie dei bimbi iscritti a San Sebastiano da una parte e il Comune e
la scuola dall´altra. La questione riguarda la media «Serafino Gnutti»
di via Vittorio Veneto, dove dalla fine delle lezioni dello scorso anno
sono in corso i lavori di riqualificazione energetica per
l´installazione di nuovi serramenti più moderni, il rifacimento del
«cappotto esterno» per mantenere le temperature e un impianto
fotovoltaico.
Nonostante il programma comunale indicasse che l´opera doveva essere finita già da qualche giorno, oggi l´istituto si presenta ancora avvolto dai ponteggi e inagibile. Una situazione imprevista che ha obbligato la direzione dell´istituto comprensivo Est (da quest´anno è attiva la nuova divisione in Est e Ovest) a trasferire 200 studenti in due sedi diverse: la maggior parte nelle aule vuote della vicina elementare «Maestra Seneci» e tre classi alla «Bachelet» di Sant´Apollonio, sede della direzione. Se nel primo caso si dovranno percorrere solo un paio di metri in più, i disagi maggiori per trasporti e logistica potrebbero esserci per i secondi. Ma le famiglie, al di là di ciò, lamentano la scarsa informazione e il poco preavviso. «Non abbiamo ricevuto comunicazioni né dal Comune né dalla scuola - è la critica di molti - ma c´è solo un cartello sui cancelli della scuola messo appena una settimana fa. Chi non passa di lì come fa a saperlo?»
Dal Comune tuttavia smentiscono e confermano invece di aver avvisato la scuola e informato gli interessati. Gli studenti faranno lezione nelle sedi temporanee fino al 30 settembre. L´assessore ai Lavori pubblici Mario Salvinelli giustifica i ritardi con i problemi della ditta incaricata dei lavori e aggiunge che entro due mesi l´opera sarà finita. «Non potevamo avvisare le famiglie prima delle ferie perché i problemi sono apparsi solo negli ultimi venti giorni». F.ZIZZ.bresciaoggi
Nonostante il programma comunale indicasse che l´opera doveva essere finita già da qualche giorno, oggi l´istituto si presenta ancora avvolto dai ponteggi e inagibile. Una situazione imprevista che ha obbligato la direzione dell´istituto comprensivo Est (da quest´anno è attiva la nuova divisione in Est e Ovest) a trasferire 200 studenti in due sedi diverse: la maggior parte nelle aule vuote della vicina elementare «Maestra Seneci» e tre classi alla «Bachelet» di Sant´Apollonio, sede della direzione. Se nel primo caso si dovranno percorrere solo un paio di metri in più, i disagi maggiori per trasporti e logistica potrebbero esserci per i secondi. Ma le famiglie, al di là di ciò, lamentano la scarsa informazione e il poco preavviso. «Non abbiamo ricevuto comunicazioni né dal Comune né dalla scuola - è la critica di molti - ma c´è solo un cartello sui cancelli della scuola messo appena una settimana fa. Chi non passa di lì come fa a saperlo?»
Dal Comune tuttavia smentiscono e confermano invece di aver avvisato la scuola e informato gli interessati. Gli studenti faranno lezione nelle sedi temporanee fino al 30 settembre. L´assessore ai Lavori pubblici Mario Salvinelli giustifica i ritardi con i problemi della ditta incaricata dei lavori e aggiunge che entro due mesi l´opera sarà finita. «Non potevamo avvisare le famiglie prima delle ferie perché i problemi sono apparsi solo negli ultimi venti giorni». F.ZIZZ.bresciaoggi
mercoledì 11 settembre 2013
Alessandro Botturi è campione italiano Motorally
Quando sei campione non lo dimentichi mai. Così Alessandro Botturi ha aggiunto la scorsa settimana al suo palmares il titolo di Campione italiano 2013 classe Motorally.
Un titolo conquistato nel corso del weekend di gare del 7 e 8 settembre a Gioia di Marsi (Aquila), dove il 38enne pilota lumezzanese ha colto una vittoria e un secondo posto.
Ultimo appuntamento del campionato italiano riservato alla classe 450 cc, che Alessandro Botturi ha saputo far suo inscenandoun'avvincente sfida con il vincitore uscente Andrea Mancini.
Un trofeo che si aggiunge così ai titoli italiani che negli anni il "Bottu" ha consuitato nelle classi 250, 450, 500 a quattro tempi, oltre all'ottavo posto centrato nel 2012 all'esordio nella Dakar, obiettivo stagionale che il pilota valgobbino ha già messo nel mirino per il 2014.
Ora questo tricolore in una specialità nella quale Botturi era all'esordio e che dà una bella impennata alla sua stagione in proiezione Dakar, forte di una vittoria che il campione lumezzanese ha voluto dedicare all'amico Maurizio Zucchetti, morto lo scorso 7 luglio nella prova di San Severino Marche.
di Andrea Alesci valle trompia news
Iscriviti a:
Post (Atom)