Oggi i 200 studenti della scuola media di San Sebastiano inizieranno le
lezioni in «trasferta». Molte famiglie lamentano di non essere state
avvisate in tempo, ma il Comune nega. Stamattina suonerà dunque la prima
campanella anche per le migliaia di studenti di Lumezzane, ma non c´è
neanche il tempo di iniziare perché è già scoppiata una polemica tra le
famiglie dei bimbi iscritti a San Sebastiano da una parte e il Comune e
la scuola dall´altra. La questione riguarda la media «Serafino Gnutti»
di via Vittorio Veneto, dove dalla fine delle lezioni dello scorso anno
sono in corso i lavori di riqualificazione energetica per
l´installazione di nuovi serramenti più moderni, il rifacimento del
«cappotto esterno» per mantenere le temperature e un impianto
fotovoltaico.
Nonostante il programma comunale indicasse che l´opera
doveva essere finita già da qualche giorno, oggi l´istituto si presenta
ancora avvolto dai ponteggi e inagibile. Una situazione imprevista che
ha obbligato la direzione dell´istituto comprensivo Est (da quest´anno è
attiva la nuova divisione in Est e Ovest) a trasferire 200 studenti in
due sedi diverse: la maggior parte nelle aule vuote della vicina
elementare «Maestra Seneci» e tre classi alla «Bachelet» di
Sant´Apollonio, sede della direzione. Se nel primo caso si dovranno
percorrere solo un paio di metri in più, i disagi maggiori per trasporti
e logistica potrebbero esserci per i secondi. Ma le famiglie, al di là
di ciò, lamentano la scarsa informazione e il poco preavviso. «Non
abbiamo ricevuto comunicazioni né dal Comune né dalla scuola - è la
critica di molti - ma c´è solo un cartello sui cancelli della scuola
messo appena una settimana fa. Chi non passa di lì come fa a saperlo?»
Dal
Comune tuttavia smentiscono e confermano invece di aver avvisato la
scuola e informato gli interessati. Gli studenti faranno lezione nelle
sedi temporanee fino al 30 settembre. L´assessore ai Lavori pubblici
Mario Salvinelli giustifica i ritardi con i problemi della ditta
incaricata dei lavori e aggiunge che entro due mesi l´opera sarà finita.
«Non potevamo avvisare le famiglie prima delle ferie perché i problemi
sono apparsi solo negli ultimi venti giorni». F.ZIZZ.bresciaoggi
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