L´autostrada della Valtrompia non è tra le opere ritenute prioritarie e strategiche dal Governo di Matteo Renzi.
Questo
è quanto emerge dalla stesura del Def (il documento di economia e
finanza) presentato nei giorni scorsi e che ha innescato l´ennesima
serie di vorticose reazioni.
IL MOTIVO? Quei chilometri di asfalto
che fanno discutere da quasi mezzo secolo non sono citati nelle 78
pagine che compongono la relazione attraverso la quale l´esecutivo fissa
gli obiettivi economici e finanziari del Paese. Nelle ultime settimane
erano scesi in campo anche gli imprenditori bresciani per ribadire
l´importanza dell´infrastruttura, che creerebbe una parallela e
un´alternativa alla Provinciale 345. Ma adesso, dopo la pubblicazione
del Def, il futuro torna a farsi parecchio incerto. Da una parte c´è
Legambiente, che suona le campane a morto e parla di capolinea per
l´autostrada, dall´altra ci sono le rassicurazioni di politici e
amministratori locali, che prima di esporsi preferiscono avere qualche
certezza in più da Roma e dal Governo. Il fronte, al solito, è diviso
tra chi ribadisce l´inutilità del raccordo e chi invece sostiene che
l´arteria sia necessaria.
L´ennesimo episodio di una saga che sembra
non voler finire mai. Con poche certezze. La prima è che l´opera non è
tra le 25 ritenute strategiche. La seconda è che i tempi, pare di
capire, si allungheranno ulteriormente, nell´eterna attesa che si
cominci a fare sul serio o si scriva definitivamente la parola fine sul
progetto. «La sforbiciata positiva del Governo, che ha fatto scendere da
400 a 25 il numero delle opere pubbliche ritenute utili, ha toccato
anche la Lombardia - spiega Dario Balotta, responsabile mobilità e
trasporti di Legambiente Lombardia -. Dal Def sono positivamente sparite
l´autostrada della Valtrompia, la Broni-Mortara la Cremona-Mantova e la
Tirreno-Brennero. Il Governo ha ammesso che la densità territoriale
italiana della rete autostradale è superiore alla media europea di Paesi
quali Francia e Regno Unito. Semmai, come si afferma sempre nel
documento, è la manutenzione programmata a mancare». Ma per Diego Peli è
presto per parlare di cancellazione e capolinea. Il consigliere
provinciale con delega ai Trasporti chiede tempo per capire la
situazione. Anche perché a settembre il ministro Graziano del Rio
dovrebbe presentare un documento pluriennale di pianificazione nel quale
dovrebbero esserci dettagli e piani esecutivi.
«NEL DEF SI PARLA di
interventi pubblici, ma sono citate anche 6 miliardi di opere private
che però non sono state dettagliate - spiega Peli -. A mio parere non è
cambiato nulla. Ma prima di parlare e di vedere il bicchiere mezzo vuoto
preferisco leggere nei dettagli il provvedimento». Per il consigliere
sarebbe inoltre assurdo pensare a una cancellazione dell´autostrada
proprio adesso che il traguardo è vicino. «Sul tavolo ci sono gli 8
milioni di euro già pagati con accordi bonari ai proprietari dei terreni
della Valtrompia, ma anche le concessioni autostradali per la
Serenisisma e la Valdastico per la quale è già stato speso circa un
miliardo di euro».
Dello stesso parere Maria Teresa Vivaldini, ex
assessore ai Lavori pubblici della Provincia, che ricorda di non aver
letto dell´autostrada neanche nei Def degli anni scorsi.
m.Benasseni
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