Dall´annuncio dell´operazione all´avallo da parte del consiglio comunale
non è trascorso molto tempo. E adesso, dopo il«sì» dell´assemblea, a
Lumezzane anticipano anche a grandi linee i tempi previsti per la
costruzione del nuovo pozzo da scavare a Sant´Apollonio per potenziare
l´approvvigionamento idrico della Valgobbia: sarà pronto nel 2016 e
costerà 503 mila euro a carico dell´Azienda servizi Valtrompia.
Ma
fonti insufficienti a parte, il sindaco ha ricordato in aula che il
problema principale è rappresentato dalle perdite dell´acquedotto, per
sistemare il quale servono 50 milioni.
Intanto, dicevamo, il
consiglio comunale ha autorizzato l´acquisizione gratuita di 400 metri
quadrati privati in via Sorgenti, nella località Mosniga di
Sant´Apollonio, per la costruzione dell´impianto. L´opera è inserita nel
piano degli investimenti per il 2016 dell´Asvt, che gestisce la
distribuzione idrica sul territorio, e la stessa azienda ha già
approvato il progetto preliminare. Il pozzo consentirà di mettere in
rete fino a 15 litri di acqua al secondo davvero preziosi dopo che la
portata generale si è quasi dimezzata, da 140 a 80 litri al secondo in
media dal 2003 a oggi, per effetto delle estati siccitose e della
carenza di di neve e piogge.
Il problema è ancora più sentito nella
parte alta del paese, come a Sant´Apollonio appunto, dove due sorgenti e
un serbatoio hanno perso il 60% della capacità. «Asvt ha effettuato dei
test nel 2008 per trovare altre fonti - ha ricordato l´assessore al
Patrimonio Stefano Gabanetti - e quello di via Sorgenti è stato
positivo. Da molti anni non si facevano tentativi del genere». I lavori
dovrebbero iniziare nella primavera del 2016 per completarsi dopo
quattro mesi.
Intanto il sindaco Matteo Zani va oltre nell´analisi
del problema rappresentato dalla gestione della risorsa idrica: «Dovremo
anche intervenire sull´acquedotto comunale che registra perdite fino al
40%. Per adesso c´è un progetto iniziale e servono 50 milioni di euro
solo per portare l´acqua nelle case». F.Z.
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