venerdì 6 febbraio 2015

Gioco patologico: la giunta punta ai fondi della Regione

Il problema della dipendenza dal gioco ha un peso rilevante anche in Valgobbia, e l´amministrazione comunale di Lumezzane ha deciso di essere in prima linea nel contrasto del fenomeno. Marcella Pezzola, assessore ai Servizi alla persona e alle Politiche giovanili, sta infatti lavorando con la Comunità montana e col consorzio «Acrobati», quest´ultima una realtà privata che gestisce due consultori a Gardone e Concesio aperti appunto ai giocatori patologici, per presentare una manifestazione d´interesse in Regione e quindi partecipare a un bando a tema che dovrebbe aprirsi in primavera.
L´intento è ovviamente quello di recuperare finanziamenti da utilizzare contro la ludopatia su tutto il territorio valligiano. Non sono ancora chiare le questioni tecniche e non si sa neppure quali saranno gli enti locali che aderiranno all´iniziativa: le uniche indiscrezioni parlano di Lumezzane come ente capofila, mentre a Villa Carcina nei giorni scorsi la maggioranza (Bresciaoggi ne ha riferito) ha respinto due mozioni presentate da Progetto democratico che invitavano proprio alla partecipazione a questa iniziativa.
Si attende quindi di capire come si muoverà il sindaco Gianmaria Giraudini, il quale con la conferenza dei sindaci dell´Asl sta lavorando da tempo contro il problema del gioco d´azzardo. Tornando a Lumezzane, «anche a livello comunale stiamo studiando azioni di aiuto e formazione - piega Pezzola -, e vorremmo poi premiare chi di fatto non installa slot machine nel proprio esercizio pubblico».
Ma a parte i progetti per il futuro, Lumezzane ha già costituito il tavolo «In.ter.s.e.care», per parlare delle dipendenze che rischiano di sedurre i giovani. In questo piano sono state coinvolte le scuole, le parrocchie, le agenzie formative, le associazioni sportive e tutte quelle realtà che in qualche modo coprono la fascia da 0 a 25 anni. Il primo incontro fissato dal nuovo gruppo è avvenuto la scorsa settimana, quando il teatro Astra si è trasformato in scuola per parlare ai genitori di social network e di come interagire col mondo virtuale dei figli. M.BEN.

Nessun commento:

Posta un commento