lunedì 26 gennaio 2015

«Una Casa briosa e aperta a tutti»

Don Andrea Maffina, originario di Gardone Valtrompia, è stato ordinato sacerdote nel 2011 e subito nominato curato nella parrocchia di Lumezzane sant'Apollonio, con l'incarico di responsabile della pastorale giovanile.
Al suo arrivo nell'oratorio San Filippo Neri ha trovato una struttura moderna e ben organizzata alla quale, però, bisognava dare nuovo slancio con la costante presenza fisica e morale del sacerdote, sempre molto richiesta dalle famiglie. Infatti, è al curato che spetta di coordinare l'intera vita oratoriana, a lui si rivolgono molti genitori per avere consigli circa l'educazione dei figli, a lui guardano i collaboratori e i catechisti. «Ho assunto la guida di un oratorio molto vivo - osserva don Andrea –, specchio del grande lavoro dei miei predecessori don Fabrizio Gobbi e don Giuseppe Albini. Il parroco don Tino Bergamaschi, andato a reggere nel 2012 la parrocchia di Montirone, mi accolse molto cordialmente. Così è iniziata la mia avventura qui a Lumezzane».
La struttura comprende un grande bar con sala ritrovo e undici aule di catechismo con la cappella. Ci sono poi altre due sale: la prima, dedicata a Giovanni XXIII, è usata per i compleanni e altri incontri; l'altra, denominata Sala Mostre, viene utilizzata per le riunioni. Completano la struttura il cinema teatro Astra, la sala convegni con 130 posti a sedere e il salone san Domenico Savio con la disponibilità di altri 300 posti, oltre alla sede degli scout «Lumezzane I». Non mancano la cucina attrezzata, l'ufficio parrocchiale e la segreteria dell'oratorio, il campetto per il basket e il calcetto, oltre al chiostro estivo denominato la «BarHacca».
«ABBIAMO anche la disponibilità dell'ex asilo don Rovetta, che utilizziamo per il Cag Il Melograno, frequentato da una trentina di ragazzi delle elementari. Nei locali del bar – continua don Andrea – gli anziani si trovano un paio di giorni alla settimana per giocare a carte e a tombola. C'è anche un distaccamento della Caritas per la distribuzione dei vestiti. Nella frazione di Premiano, oltre alla chiesetta della Madonna della Neve, una stanza del vecchio oratorio è adibita a "tana" dei Lupetti. Altri ambienti servono come "casa della musica” per il Corpo Musicale parrocchiale e per la Corale, che tiene anche corsi di musica per giovani e bambini».
Una tale disponibilità di ambienti permette il normale svolgimento della catechesi per i 280 ragazzi che frequentano il cammino settimanale dell'Iniziazione cristiana, seguiti da 25 catechisti; per i genitori - per i quali si tengono sei incontri mensili - ce ne sono altri 20. Quattro giovani curano gli incontri di una ventina di ragazzi dell'Azione Cattolica. I ragazzi della seconda e terza media si incontrano ogni quindici giorni. Esiste anche un Gruppo Missionario, al quale aderiscono 15 giovani.
«Quando parlavo di vivacità dell'oratorio - rimarca orgoglioso don Andrea – intendevo anche riferirmi alle molteplici feste che si svolgono durate l'anno. La prima domenica di ottobre è dedicata alla festa per l'inizio dell'anno catechistico. Seguono la festa di santa Lucia e quella di “Fantasilandia”, la Corrida, la festa di san Giovanni Bosco con la marcia della pace, il Carnevale con la classica sfilata dei carri... Inoltre, in occasione della festa di sant'Agnese, si svolge una serata per le donne, organizzata dalle suore. Infine, la festa della chiusura del catechismo in giugno».
L'ESTATE SI APRE con la vacanza di undici giorni a Igea Marina, nella colonia di proprietà della parrocchia di san Sebastiano. Non può mancare il Grest: dura quattro settimane ed è frequentato da 180 ragazzi e 50 animatori; anche i bambini dell'asilo hanno un loro Grest. Le suore organizzano un campo estivo in montagna e ci sono tre campi anche per gli scout: per i lupetti, il reparto ed il clan.
«Per far funzionare questa macchina – conclude il curato – è in continuo movimento un gran numero di volontari. Sono presenti, a turno, 110 baristi; 25 sono gli addetti al cinema, 35 le donne che curano le pulizie degli ambienti. Settanta persone formano il Gruppo BarHacca e due gruppi sono impegnati, secondo le necessità, in cucina. Non voglio dimenticare i quindici allenatori di calcio, che svolgono un ruolo educativo e formativo molto importante».G.B.M.

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