giovedì 22 gennaio 2015

Scorie tossiche, caso chiuso

Chi sperava in un trasloco resterà deluso: dalla riunione avvenuta ieri in Prefettura del tavolo tecnico che tiene sotto osservazione le polveri radioattive stipate nello stabilimento delle «Acciaierie venete» di Sarezzo è emerso che il carico ingombrante non verrà spostato. Ma al termine, l´assessore Fabio Ferraglio si è detto almeno cautamente ottimista rispetto alla possibilità di vedere messo in sicurezza il sito entro l´anno.
Arpa, Asl e vigili del fuoco hanno esaminato le integrazioni documentali fornite dall´azienda, e ieri hanno manifestato delle osservazioni che, però, non preoccupano l´amministratore saretino: «Sono state richieste alcune modifiche, principalmente da Arpa e Asl, ma nulla di particolarmente rilevante. Nulla che possa stravolgere la soluzione finale - spiega Ferraglio -: solo modifiche migliorative. Abbiamo convenuto che non verrà fatto un nuovo incontro: le osservazioni arriveranno direttamente al prefetto».
«Non voglio sbilanciarmi con previsioni che poi rischiano di venire disattese - continua l´assessore -, ma riteniamo che queste richieste siano le ultime, e che entro l´anno la partita dovrebbe chiudersi».
Parliamo, lo ricordiamo, di 267 tonnellate di polveri radioattive: «La soluzione resta quella di mettere in sicurezza il materiale che comunque resterà sul territorio saretino - conclude Ferraglio -. Saremmo tutti più soddisfatti se si potesse stoccare altrove; ma la legge non lo consente».
Prima dell´appuntamento in Prefettura è stata convocata la commissione Territorio, presente anche il comitato del quartiere del Gobbia che da tempo collabora col Comune per arrivare a una soluzione condivisa. M.BEN.

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