Chi sperava in un trasloco resterà deluso: dalla riunione avvenuta ieri
in Prefettura del tavolo tecnico che tiene sotto osservazione le polveri
radioattive stipate nello stabilimento delle «Acciaierie venete» di
Sarezzo è emerso che il carico ingombrante non verrà spostato. Ma al
termine, l´assessore Fabio Ferraglio si è detto almeno cautamente
ottimista rispetto alla possibilità di vedere messo in sicurezza il sito
entro l´anno.
Arpa, Asl e vigili del fuoco hanno esaminato le
integrazioni documentali fornite dall´azienda, e ieri hanno manifestato
delle osservazioni che, però, non preoccupano l´amministratore saretino:
«Sono state richieste alcune modifiche, principalmente da Arpa e Asl,
ma nulla di particolarmente rilevante. Nulla che possa stravolgere la
soluzione finale - spiega Ferraglio -: solo modifiche migliorative.
Abbiamo convenuto che non verrà fatto un nuovo incontro: le osservazioni
arriveranno direttamente al prefetto».
«Non voglio sbilanciarmi con
previsioni che poi rischiano di venire disattese - continua l´assessore
-, ma riteniamo che queste richieste siano le ultime, e che entro
l´anno la partita dovrebbe chiudersi».
Parliamo, lo ricordiamo, di
267 tonnellate di polveri radioattive: «La soluzione resta quella di
mettere in sicurezza il materiale che comunque resterà sul territorio
saretino - conclude Ferraglio -. Saremmo tutti più soddisfatti se si
potesse stoccare altrove; ma la legge non lo consente».
Prima
dell´appuntamento in Prefettura è stata convocata la commissione
Territorio, presente anche il comitato del quartiere del Gobbia che da
tempo collabora col Comune per arrivare a una soluzione condivisa.
M.BEN.
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