Via libera ieri in Regione a larga maggioranza a due mozioni presentate
da Fabio Rolfi (Lega Nord) e Fabio Dotti (Fratelli d´Italia) a difesa
della tradizione dello spiedo bresciano e a supporto del comparto della
ristorazione tradizionale. In particolare la prima mozione chiede alla
Giunta di intervenire sulle competenti autorità nazionali affinché venga
rimosso il divieto di commercializzazione di uccelli di provenienza
extra Ue e che vengano introdotte deroghe motivate dalla conservazione
delle tradizioni enogastronomiche locali.
Lega Nord e Lista Maroni al
Consiglio regionale nel corso della seduta avevano inscenato una
protesta proprio in difesa dello spiedo di cacciagione. I consiglieri
dei due gruppi e l´assessore al Territorio Viviana Beccalossi sono
usciti dall´aula per farsi ritrarre da giornalisti e operatori con
indosso una maglietta con la scritta verde «Sì allo spiedo, no al
kebab».
Anche la Comunità montana della Valle Trompia si è schierata
a favore dello spiedo con una mozione approvata all´unanimità.
Ricordando che è tra i piatti della tradizione secolare della cucina
tipica bresciana, nel pieno rispetto «dei limiti imposti dalla normativa
a tutela della fauna selvatica della normativa» e che il divieto
penalizza pesantemente «i ristoratori che negli anni hanno perpetuato e
diffuso la sua conoscenza» si chiede alle istituzioni «di attivarsi
perchè venga salvaguardata la tradizione bresciana dello spiedo con
polenta». Levata di scudi anche dall´alto Garda affidata a Ermes
Buffoli, presidente del Circolo Ncd «Alto Garda»: «Con poche righe è
stato cancellato lo spiedo da sagre ed esercizi pubblici come se nulla
fosse; pensare che in questi anni la ristorazione bresciana aveva
intrapreso un percorso virtuoso, ottenendo in alcuni comuni la De.Co
(Gussago e Serle) rendendo il giusto rilievo ad un piatto unico ed
inimitabile».
Ma il M5Stelle difende il provvedimento legislativo:
«Questa modifica tutela lo spiedo bresciano fatto come prevede la
normativa e dà un durissimo colpo al sistema di commercio illegale della
piccola avifauna locale che troppo spesso viene catturata dai
bracconieri, largamente diffusi nelle zone bresciane». bresciaoggi
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