mercoledì 3 dicembre 2014

E la mozione pro spiedo in Consiglio regionale miete un largo consenso

Via libera ieri in Regione a larga maggioranza a due mozioni presentate da Fabio Rolfi (Lega Nord) e Fabio Dotti (Fratelli d´Italia) a difesa della tradizione dello spiedo bresciano e a supporto del comparto della ristorazione tradizionale. In particolare la prima mozione chiede alla Giunta di intervenire sulle competenti autorità nazionali affinché venga rimosso il divieto di commercializzazione di uccelli di provenienza extra Ue e che vengano introdotte deroghe motivate dalla conservazione delle tradizioni enogastronomiche locali.
Lega Nord e Lista Maroni al Consiglio regionale nel corso della seduta avevano inscenato una protesta proprio in difesa dello spiedo di cacciagione. I consiglieri dei due gruppi e l´assessore al Territorio Viviana Beccalossi sono usciti dall´aula per farsi ritrarre da giornalisti e operatori con indosso una maglietta con la scritta verde «Sì allo spiedo, no al kebab».
Anche la Comunità montana della Valle Trompia si è schierata a favore dello spiedo con una mozione approvata all´unanimità. Ricordando che è tra i piatti della tradizione secolare della cucina tipica bresciana, nel pieno rispetto «dei limiti imposti dalla normativa a tutela della fauna selvatica della normativa» e che il divieto penalizza pesantemente «i ristoratori che negli anni hanno perpetuato e diffuso la sua conoscenza» si chiede alle istituzioni «di attivarsi perchè venga salvaguardata la tradizione bresciana dello spiedo con polenta». Levata di scudi anche dall´alto Garda affidata a Ermes Buffoli, presidente del Circolo Ncd «Alto Garda»: «Con poche righe è stato cancellato lo spiedo da sagre ed esercizi pubblici come se nulla fosse; pensare che in questi anni la ristorazione bresciana aveva intrapreso un percorso virtuoso, ottenendo in alcuni comuni la De.Co (Gussago e Serle) rendendo il giusto rilievo ad un piatto unico ed inimitabile».
Ma il M5Stelle difende il provvedimento legislativo: «Questa modifica tutela lo spiedo bresciano fatto come prevede la normativa e dà un durissimo colpo al sistema di commercio illegale della piccola avifauna locale che troppo spesso viene catturata dai bracconieri, largamente diffusi nelle zone bresciane». bresciaoggi

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