lunedì 3 novembre 2014

Mendicanti, aula divisa fra allarme e psicosi

Il disagio lamentato da alcuni valgobbini, per la presenza quotidiana di mendicanti in cerca di elemosina fuori da cimiteri, chiese, scuole, negozi e mercato, è diventato lo spunto di un´interpellanza presentata l´altra sera dal leghista Mauro Sigurtà in Consiglio comunale a Lumezzane. Nel testo veniva chiesto alla Giunta quali misure avesse preso per risolvere il problema e se fosse il caso di potenziarle. E su un altro versante del dibattito politico, tramite l´interpellanza, il consigliere mirava ad avere risposte sull´eventuale arrivo di nuovi rifugiati.
MA IL SINDACO Matteo Zani, che ha la delega alla Sicurezza, ha parlato, in risposta, di «una percezione che non corrisponde alla realtà: negli ultimi cinque anni alla Polizia non è arrivata alcuna denuncia». Il fatto può derivare dalla paura di denunciare o, semmai, dal fatto che non si tratterebbe di un fenomeno marcato. E la legge parla chiaro: l´accattonaggio non è più un reato e i vigili non possono fare nulla, a meno che chi cerca spiccioli non sia violento. Gli agenti di Polizia locale, da regolamento, possono intervenire solo sui mendicanti sorpresi davanti a cimiteri e chiese. Paradossale, dunque, che l´unica sanzione possibile sia la multa: esigerla da chi cerca denaro è pressoché inutile.
In ogni caso, come ha annunciato il sindaco, i controlli saranno potenziati, in questi giorni «caldi», davanti ai cimiteri. Dalla maggioranza Francesco Becchetti e Marco Ghidini hanno rilevato una contraddizione nelle critiche: come può il fenomeno essere esploso solo negli ultimi sei mesi? Ma Lucio Facchinetti e Fausto Pasotti, all´opposizione, chiedono di verificare i disagi. L´organico valgobbino della Locale si è comunque allargato con l´arrivo di un altro vigile, mentre si aspetta dal ministero degli Interni il nuovo Patto di sicurezza, «congelato» da mesi.
Sul fronte dei rifugiati, dopo recenti e accese polemiche, il sindaco ha escluso novità. «Lumezzane - ha detto - da qualche anno aderisce al programma del Viminale con 10 posti, tutti occupati. Da Roma arrivano 35 euro al giorno a testa per salute, cibo, integrazione. E corsi di italiano».bsoggi f.zizzo

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