Il disagio lamentato da alcuni valgobbini, per la presenza quotidiana di
mendicanti in cerca di elemosina fuori da cimiteri, chiese, scuole,
negozi e mercato, è diventato lo spunto di un´interpellanza presentata
l´altra sera dal leghista Mauro Sigurtà in Consiglio comunale a
Lumezzane. Nel testo veniva chiesto alla Giunta quali misure avesse
preso per risolvere il problema e se fosse il caso di potenziarle. E su
un altro versante del dibattito politico, tramite l´interpellanza, il
consigliere mirava ad avere risposte sull´eventuale arrivo di nuovi
rifugiati.
MA IL SINDACO Matteo Zani, che ha la delega alla
Sicurezza, ha parlato, in risposta, di «una percezione che non
corrisponde alla realtà: negli ultimi cinque anni alla Polizia non è
arrivata alcuna denuncia». Il fatto può derivare dalla paura di
denunciare o, semmai, dal fatto che non si tratterebbe di un fenomeno
marcato. E la legge parla chiaro: l´accattonaggio non è più un reato e i
vigili non possono fare nulla, a meno che chi cerca spiccioli non sia
violento. Gli agenti di Polizia locale, da regolamento, possono
intervenire solo sui mendicanti sorpresi davanti a cimiteri e chiese.
Paradossale, dunque, che l´unica sanzione possibile sia la multa:
esigerla da chi cerca denaro è pressoché inutile.
In ogni caso, come
ha annunciato il sindaco, i controlli saranno potenziati, in questi
giorni «caldi», davanti ai cimiteri. Dalla maggioranza Francesco
Becchetti e Marco Ghidini hanno rilevato una contraddizione nelle
critiche: come può il fenomeno essere esploso solo negli ultimi sei
mesi? Ma Lucio Facchinetti e Fausto Pasotti, all´opposizione, chiedono
di verificare i disagi. L´organico valgobbino della Locale si è comunque
allargato con l´arrivo di un altro vigile, mentre si aspetta dal
ministero degli Interni il nuovo Patto di sicurezza, «congelato» da
mesi.
Sul fronte dei rifugiati, dopo recenti e accese polemiche, il
sindaco ha escluso novità. «Lumezzane - ha detto - da qualche anno
aderisce al programma del Viminale con 10 posti, tutti occupati. Da Roma
arrivano 35 euro al giorno a testa per salute, cibo, integrazione. E
corsi di italiano».bsoggi f.zizzo
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