L´Anas frena, non intende procedere all´aggiudicazione definitiva
dell´appalto per la costruzione dell´autostrada della Valtrompia,
assegnato in via provvisoria per un importo di circa 150 milioni di euro
al ragguppamento di imprese costituito da Ics, la capogruppo, Carena e
Fimet.
Tanto che la Ics dopo una lunga attesa, inframmezzata da
ripetute quanto vane sollecitazioni, si rivolge al Tribunale
amministrativo di Brescia per rivendicare l´appalto. E il collegio ha
accolto le ragioni dell´impresa di costruzioni ordinando all´Anas di
porre fine agli indugi, assumendo una decisione entro il prossimo 10
gennaio. Che sia l´aggiudicazione definitiva o altro non importa, purchè
una scelta sia fatta. L´Anas ha insomma un mese e mezzo di tempo per
ottemperare la decisione del tribunale; nei giorni successivi
all´ordinanza si è svolto anche un incontro tra l´impresa e l´ente delle
strade per cercare di trovare una soluzione, non facile a ben vedere.
Anche
perchè se da una parte il raggruppamento di imprese chiede,
legittimamente, una decisione per programmare spese e tempistica del
cantiere, da parte sua l´Anas vorrebbe avere certezze sulla
disponibilità delle risorse per finanziare l´appalto. Ed è proprio
questo il nodo da sciogliere per l´ente di via Monzambano a Roma.
L´esistenza dei fondi è infatti legata a filo doppio al rinnovo delle
concessioni autostradali, nel caso specifico della Serenissima, la
Brescia-Padova che ha da tempo ormai nel piano finanziario il denaro
necessario all´opera.
Ma evidentemente all´Anas questo non basta per
avere la sicurezza che una volta aggiudicati i lavori ci siano poi i
soldi per pagarli, e proprio per questo motivo finora ha tergiversato.
Un mese e mezzo basterà per sciogliere questo nodo?
Nel frattempo il
Consiglio di Stato ha appena depositato due sentenze di altrettanti
ricorsi presentati da Anas contro alcuni dei proprietari delle aree
interessate dal tracciato dell´autostrada. I giudici d´appello della
capitale hanno confermato la sentenza di primo grado emessa dal Tar di
Brescia che ormai quattro anni fa, nel 2010, aveva bocciato tutta la
proceduta di esproprio dei terreni. Una nuova tegola sul progetto
dell´autostrada della Valtrompia? Niente affatto, spiega Mariateresa
Vivaldini, ex assessore ai Lavori pubblici nell´ultima giunta Molgora,
ora consigliere provinciale con l´incarico di occuparsi di edilizia
scolastica nel nuovo ente di palazzo Broletto: «La sentenza della Corte
non ci riguarda perchè il tracciato è stato modificato proprio per non
includere i terreni al centro del ricorso, quindi non cambia nulla. Con
tutti i proprietari è stato raggiunto e sottoscritto l´accordo
bonario».W.G. bresciaoggi
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