Insieme alla schiuma nel Gobbia a Lumezzane torna lo sdegno. E lo
stupore dei tanti che non riescono a capire come questo «rito» continui a
ripetersi con inquietante regolarità.
Sono decenni ormai che i fine
settimana cominciano con il torrente che si tinge di bianco (anche se di
recente qualche miglioramento c´è stato). L´ultima segnalazione l´altra
sera, affidata a Facebook da alcuni residenti.
«OGGI QUALCOSA è
evidentemente cambiato - raccontano i saretini che abitano il quartiere
del Gobbia -. In passato abbiamo visto l´acqua di tutti i colori: rosso,
giallo, verde, a volte perfino blu. Oggi restano gli odori e la
schiuma». Le sentinelle installate in via sperimentale dall´Arpa
sembrano quindi aver portato effettivamente dei risultati, ma arrivare
al colpevole resta sempre molto difficile. Il motivo? La complicatissima
rete fognaria che non permette di tracciare in modo semplice il
percorso dei reflui provenienti da officine e fabbriche. Ma la
situazione, anche dal punto di vista della tolleranza dei cittadini, è
mutata. Per questo motivo non si esclude l´arrivo di una nuova sonda.
Il
neo assessore all´Ambiente Roberto Chindamo si dice consapevole della
necessità di maggiori controlli, ma conferma le difficoltà di ordine
pratico connesse alla morfologia della Valgobbia. «Per questo motivo
vogliamo puntare molto sulla sensibilizzazione - spiega -. Stiamo
predisponendo un progetto per entrare nelle scuole e iniziare un lavoro
che parta dal basso». Una cosa è certa: la nuova Amministrazione non
intende sottovalutare il problema e la tutela dell´ambiente resta in
cima alla lista delle priorità.M.BEN.
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