Dalle parole si passa ai fatti a Lumezzane dove, dopo mesi di polemiche,
discussioni, analisi, incontri e critiche, gennaio segnerà l´arrivo dei
cassonetti a calotta per i rifiuti indifferenziati e organici.
I
valgobbini potranno prendere dimestichezza con le nuove abitudini negli
incontri che il Comune avvierà a fine mese. L´annuncio è arrivato
nell´ultimo Consiglio. A parlare l´assessore all´Ambiente Roberto
Chindamo, su sollecitazione del consigliere di Forza Italia Andrea
Capuzzi. Chindamo ha anticipato cosa succederà tra poche settimane.
L´avvio del servizio è andato per le lunghe dopo la scrittura
dell´appalto un anno fa, aggiudicato lo scorso aprile ad Asvt, Aprica e
alla cooperativa «La Fontana», per colpa di un ricorso al Tar di Brescia
presentato dalla pugliese sconfitta Tra.De.Co. per vizi di forma.
Ricorso che il 31 luglio il tribunale amministrativo ha però respinto
(dovrà pronunciarsi, solo in via formale, domani). Nove milioni di euro
per i prossimi cinque anni è l´importo che via Monsuello spenderà per il
servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti e per lo spazzamento
delle strade. Ma cosa cambierà per i cittadini? Da gennaio i cassonetti
grigi e marroni avranno le calotte da aprire con una chiave che il
Comune fornirà alle famiglie. Una soluzione, secondo gli uffici, che
nell´arco degli anni potrebbe alleggerire il peso della tassa sui
rifiuti. Restano, invece, le campane di carta, plastica e vetro e i
contenitori del verde, ma la Giunta sta cercando un accordo con
l´azienda per il porta a porta almeno sulla differenziata. Che vorrebbe
dire meno contenitori sui marciapiedi.
Ancora da definire la
disposizione delle isole ecologiche. Quando partirà il nuovo sistema a
calotta, infatti, i residenti avranno a disposizione una sola piazzola
per tutti i rifiuti, senza dover fare il tour tra i cassonetti.F.Z. bresciaoggi
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