giovedì 30 ottobre 2014

Depuratore della Valtrompia Conto alla rovescia per i fondi

«È un atto dovuto ai cittadini ed è l´unica soluzione possibile per la vivibilità della Valle».
Così il presidente Massimo Ottelli, dopo aver ringraziato Concesio e il Comune di Brescia per la convinta collaborazione, ha aperto l´altra sera la riunione dedicata alla presentazione del progetto preliminare per il depuratore di Valle a Dosso Boscone.
Con loro c´erano tutti gli interessati. Dai vertici di Asvt, progettista e gestore del ciclo idrico, col presidente Luigi Bonomi e l´ad Piercostante Fioletti, al direttore generale dell´Agenzia d´ambito Brescia (l´ex Ato) Marco Zemello col vicepresidente Michele Gussago e i valtrumplini colleghi consiglieri della Provincia Area Vasta Diego Peli e Antonio Bazzani.
Hanno ascoltato le relazioni dei tecnici - Fabrizio Veronesi e Sergio Micheletti - che hanno confermato la fattibilità, la sicurezza e il rispetto dell´ambiente del progetto, con la caratteristica di poter essere realizzabile in due moduli: subito la galleria per i 68.500 utenti servibili dai tratti di collettore già posizionati o in realizzazione (verso Lumezzane), a seguire la seconda a raggiungere la potenzialità di 138.000.
Ma hanno subito focalizzato il discorso su costi e finanziamento possibile dei 75 milioni occorrenti. Di fronte a polemiche anche recenti prima di tutto è stato ricordato (da Ottelli e Bonomi) che sono inferiori a quanto preventivato in partenza con la depurazione a Verziano: 70 milioni per il solo collettamento e circa 30 a fare 100 per gli adeguamenti di questo.
AL RIGUARDO una tabella illustrata dai tecnici (sono 80 gli elaborati raccolti in due faldoni) li elenca divisi in tre parti: il costo base del depuratore di 19,2 milioni (130 euro per abitante); i miglioramenti qualitativi, con scelte non «normali» per trattamenti fanghi, depurazione e altro per 21,8 milioni; i costi «ambientali» 21,9 milioni. Gli ultimi renderanno l´opera a impatto zero, completamente camuffata nel verde, anche nella parte fuori terra a fianco della zona industriale: un «piccolo parco» ad essenze naturali. Soluzioni dovute: la valle non ha pianura a disposizione. Gussago è stato chiaro sul finanziamento: è la situazione di un´azienda che chiede un mutuo in banca con rientro almeno ventennale e deve dare garanzie di flussi costanti per coprire le rate.
DA SOLA LA VALLE non può farcela. Zemello ha quantificato in 100 milioni circa le entrate per bollette attuali dei diversi gestori attivi (Garda 1, AOB2, Asvt), che per legge entro un anno dovranno essere un gestore unico con confini provinciali. Il gestore unico può garantire l´intervento. Tocca ora a tutti, politici e amministratori (ha sottolineato il sindaco di Concesio Stefano Retali) non sprecare un´occasione decisiva per la Valle.
Viste anche le sanzioni europee incombenti c´è solo un anno di tempo e nessuno dei gestori citati (ha affermato Gussago) ha le caratteristiche di legge per fare il gestore unico: passi concreti per un tavolo comune sono urgentissimi.  bsoggi

Edmondo Bertussi

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