Buio pesto o quasi. Punti luce che non illuminano. Pericolo per le auto
in transito e i ciclisti. È ormai una spiacevole abitudine quella di
vedere, nelle gallerie del Passo del Cavallo, ben poche lampade accese a
rischiarare la via da percorrere, la trafficata Provinciale 79 che da
Lumezzane e dalla Valgobbia arriva a Sabbio Chiese.
Un problema non
nuovo, a dire il vero. Un caso che si trascina da almeno una trentina di
anni, da quando Claudio Gaudiosi, sindaco di Agnosine dal 1985 al 1990,
alzò la voce per sollevare la questione che allora era di completa
competenza dei due municipi (con Agnosine a occuparsi delle prime due
gallerie del passo e Lumezzane delle altre); municipi che di forza
finanziaria non ne avevano molta.
«NEL 2004 - spiega l´attuale
sindaco di Agnosine Giorgio Bontempi - è stata stipulata tra la
Provincia e i comuni di Agnosine e Lumezzane una convenzione che
sancisce come le spese per l´illuminazione delle gallerie del Passo del
Cavallo siano per metà a carico della Provincia stessa, per il 15% a
testa dei comuni di Agnosine e Lumezzane - ciascuno per le gallerie di
competenza -, e per il rimanente 20% della Comunità Montana
Vallesabbia».
Così, la spesa che Agnosine deve in concreto accollarsi
(dati a consuntivo del 2012) è inferiore ai 10.000 euro, mentre oltre
35.000 li spende Lumezzane, per un costo complessivo attorno ai 150.000
euro all´anno. Ma il risultato, considerando il buio pesto, non è
all´altezza del prezzo del biglietto.
E il disservizio è ormai
cronico, e ha forse la sua motivazione in un impianto di illuminazione
obsoleto, che meriterebbe di essere rinnovato. Le luci, infatti, vengono
anche sostituite da chi di dovere, ma il problema risiede nella loro
vita assai breve, che le vede rapidamente oscurarsi per poi spegnersi
del tutto.
E L´ETERNO CREPUSCOLO, se poco spaventa gli automobilisti
(nella maggior parte si tratta di clienti affezionati del percorso, che
conoscono perfettamente curva dopo curva), rappresenta un pericolo serio
soprattutto per i bikers che risalgono la Valtrompia e la Valsabbia ed
entrano poi in galleria. In un tunnel buio è piuttosto difficile
accorgersi di un ciclista, soprattutto se si passa dalla luminosità
esterna, a volte accecante, al fosco panorama interno.
La speranza,
per Agnosine e Lumezzane, è che la Provincia provveda a prendersi in
carico l´intera spesa e che si arrivi a una soluzione di quest´annoso
problema.
Insomma, che si torni a riveder la luce non solo in fondo al tunnel, ma anche al suo interno. bresciaoggi
m.pasinetti
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