La «riemersione» forzata del vecchio acquedotto romano che attraversava
la Valtrompia ha bloccato solo per qualche ora, a Sarezzo, i lavori di
posa del collettore fognario lungo via Antonini; ma ora è tutto risolto.
Lo scorso venerdì, lo ricordiamo, si era temuto il peggio, visto che
alle 8 il cantiere era ancora aperto e lo scavo circondato da tecnici
chiamati a verificare quanto ritrovato.
Il sopralluogo da parte
della Sovrintendenza ai beni architettonici di Brescia aveva infatti
rallentato notevolmente il traffico, che però si è snellito velocemente
già durante le prime ore della mattinata. Cosa è stato recuperato?
Durante gli scavi è stato ritrovato un tratto dell´antica condotta «Aqua
salsa» che portava la produzione delle fonti Bosca e Fontanelle fino
all´antica Brixia. Ora i reperti verranno puliti, fotografati e
rilevati, ma gli scavi non subirano più rallentamenti.
«Sapevamo
della possibilità di incontrare il manufatto romano che già caratterizza
alcuni punti della valle - spiega Luigi Bonomi, presidente dell´Azienda
servizi Valtrompia -; per questo durante gli interventi è sempre
presente un archeologo per monitorare l´eventuale ritrovamento di resti.
Abbiamo avuto un´ottima collaborazione dalla Sovrintendenza che non ha
ritenuto necessario fermare i lavori». Le operazioni infatti proseguono,
mentre gli esperti continuano a studiare i resti dell´acquedotto
ritrovato. Il tratto in questione oggi è infatti coperto da una lastra
d´acciaio e verrà chiuso solo a ricerche ultimate. Una volta terminati i
rillievi, gli operai potranno fare qualche passo indietro e rimettere
le mani nella cavità per collegare il pezzo di tubo mancante.
Insomma,
per ora via Antonini non ha regalato nessun tesoro inestimabile e
l´attività sta proseguendo come da programma nelle ore notturne. Appena
sorge il Sole le ruspe si fermano e gli operai lasciano gli attrezzi per
riprenderli in mano solo dopo il tramonto. Una soluzione molto
apprezzata dalle migliaia di automobilisti che ogni giorno attraversano
quel tratto per raggiungere Valgobbia e Valsabbia.
Come ha più volte
ripetuto il sindaco Diego Toscani, la scelta non poteva essere diversa,
visto che la posa durerà fino alla fine del prossimo anno. M.BEN. bresciaoggi
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