Lumezzane ha fatto la sua scelta: è Matteo Zani il nuovo sindaco. Una
scelta netta, fotografata da numeri esaltanti per il centrosinistra:
63,2%, 5780 voti contro i 3366 di Lucio Facchinetti, che si è dovuto
accontentare del 36,8.
Vincono il Partito Democratico e la lista
Civica per Zani; al tappeto il fronte unico composto da Forza Italia,
Lega Nord ed Ncd-Udc.
A CONDIZIONARE il voto valgobbino è stata però
l´affluenza, la più bassa tra i quattro paesi in provincia di Brescia
andati al ballottaggio: il 52,6%, mai così a fondo negli ultimi
vent´anni, oltre diciotto punti percentuali in meno rispetto al primo
turno (dove si era arrivati al 71%). In soldoni, 3mila votanti hanno
preferito non recarsi alle urne per il bis. Tra loro c´erano soprattutto
gli elettori del centrodestra, stanchi delle liti interne allo
schieramento, delle beghe, dai veleni.
Tanto che più di un
sostenitore del dissidente e uscente Silverio Vivenzi (come aveva temuto
Facchinetti) ha puntato su Zani. Che, dopo i 4.025 voti portati a casa
al primo turno (il candidato del centrodestra ne aveva 3.374), si è
ritrovato con 1.700 preferenze garantite dai vivenziani e dal Movimento 5
Stelle.
LA GRANDE FESTA per Zani, al comitato elettorale di via
Montini a base di musica e spumante, è scoppiata mezz´ora dopo l´inizio
degli scrutini, quando ormai l´andamento era già delineato. Il nuovo
sindaco prima ha rivolto un discorso ai sostenitori e simpatizzanti alla
presenza, tra gli altri, del confermato sindaco di Concesio Stefano
Retali, del responsabile del Pd per il dipartimento enti locali Massimo
Ottelli e di Antonella Montini, primo cittadino di Brione.
Dopo la
mezzanotte, quando mancavano solo una manciata delle 26 sezioni da
scrutinare, Zani ha raggiunto il municipio dove il pubblico e i
giornalisti hanno seguito i risultati in diretta.
Qui si è concesso
ai flash dei fotografi e alle interviste, accolto da abbracci, saluti e
circondato dall´affetto dei suoi sostenitori prima della simbolica
stretta di mano con l´uscente Silverio Vivenzi in una sorta di passaggio
di consegne.
BOCCHE CUCITE e tanta delusione mista a rabbia, invece,
serpeggiava tra i sostenitori di Facchinetti, che hanno seguito con lui
lo spoglio dalla sede di via Monsuello, a pochi metri dal palazzo
municipale, lasciata solo a tarda notte. «Il risultato è stato oltre le
nostre aspettative - commenta il neo sindaco, 34enne sposato e padre di
tre figlie, insegnante di religione a Gardone, allo Zanardelli -: segno
che i lumezzanesi hanno preferito puntare sul cambiamento, sulle persone
e sui programmi e non sugli schieramenti politici».
MA L´AFFLUENZA è
un dato preoccupante, segno della disaffezione alla politica e forse
figlia anche delle beghe nel centrodestra. «È un trend nazionale - dice
Zani -, e a Lumezzane il mio avversario non ha saputo portare alle urne i
suoi elettori. La mia prima missione è quella di riavvicinare i
cittadini alla politica, alle attività del Comune e alla partecipazione,
cercando di coinvolgere anche chi ha scelto partiti o liste non entrati
in Consiglio comunale».
È la vittoria della novità sulla continuità?
«Piuttosto i valgobbini hanno preferito il cambiamento - dice Zani, che
è stato consigliere comunale dal 2004 e membro del consiglio
parrocchiale di Pieve - rispetto ad un tipo di politica che hanno già
sperimentato».
LE NOVITÀ della legislatura che si aprirà tra pochi
giorni sono la giovane età dei consiglieri, soprattutto nella
maggioranza, e nel Pd la presenza di due donne: Rossana Bossini e
Camilla Patti di soli 19 anni. «Sono giovani, ma hanno dimostrato in
campagna elettorale di poter far bene - conclude il nuovo sindaco -. E
le preferenze che hanno avuto lo dimostrano».
Archiviate le elezioni
e la festa, scatta il toto nomi per la Giunta, anche se Matteo Zani ha
annunciato che sarà pronta per la fine della settimana.
IN BASE AI
DATI finali, il nuovo Consiglio di 16 membri sarà così formato: alla
maggioranza sette seggi per il Pd con Francesco Becchetti, Ottavio
Ghidini, Rossana Bossini, Francesco Reguitti, Camilla Patti, Michele
Urietti e Mario Mori, tre alla Civica con Marco Ghidini, Roberto Lena e
Rudi Saleri.
Tra i banchi della minoranza siederanno Silverio
Vivenzi, Rocco Ferraro e Ruggero Zobbio nei tre seggi assegnati alla
lista «Continuità per Lumezzane», Lucio Facchinetti e Andrea Capuzzi nei
due per Forza Italia e Mauro Sigurtà nell´unico posto della Lega. bresciaoggi f.zizzo
Un risultato così clamoroso dovrebbe consigliare Facchinetti a rifiutare il posto di consigliere di minoranza... un po' di decenza!
RispondiEliminaNon lo hanno votato nemmeno i suoi!