venerdì 6 giugno 2014

Ballottaggio, volano gli stracci La Lega e Vivenzi ai ferri corti

Ormai la guerra è totale, senza esclusioni di colpi. Tra accuse, veleni, sgambetti e polemiche.
Da una parte l´ex sindaco Silverio Vivenzi, che con la sua civica «Continuità per Lumezzane», fondata dopo la sanguinosa rottura con il Carroccio, si è fermato al primo turno; dall´altra il suo ex braccio destro, Lucio Facchinetti - che si prepara al ballottaggio -, e la Lega.
A dar fuoco alle polveri, settimane addietro, fu proprio la scelta di Vivenzi di correre da solo, mandando in frantumi il centrodestra. Nella sua civica confluirono tra gli altri Rocco Ferraro, ex Forza Italia, e in appoggio Giovanni Battista Foresti e Mario Salvinelli, dissidenti leghisti valgobbini. Il tutto mentre la Lega prima candidava Mauro Sigurtà e poi decideva di puntare sull´ex vice sindaco Lucio Facchinetti.
LO SCONTRO è stato aspro - e come poteva essere altrimenti? - fin dai primi vagiti della campagna elettorale. Ma in questi giorni è scoppiata la guerra.
Pietra del nuovo scandalo la decisione della lista del primo cittadino uscente di non sostenere Lucio Facchinetti, candidato di Forza Italia, Lega Nord e Ncd-Udc (sfidante di Matteo Zani del centrosinistra).
«Non vogliamo candidati imposti dalle segreterie di partito - hanno fatto sapere dalla civica di Vivenzi -, e quindi invitiamo a votare le persone con un programma che unisca Lumezzane». E c´è di più: secondo i leghisti lo staff di Vivenzi starebbe spingendo i suoi elettori a favorire Zani (il cui slogan è «Meglio chi unisce»).
Una mossa che ha fatto infuriare anche il direttivo provinciale. «Chi si professa leghista soltanto quando il movimento chiede la sua disponibilità a ricoprire ruoli - hanno scritto i vertici del Carroccio nei giorni scorsi - ma nel momento in cui questa viene meno si trasforma in un attimo in esponente civico e, dopo aver perso la sua battaglia, non esclude neppure di appoggiare il Pd, non merita commenti».
La nota arrivata da via Cefalonia, sede della Lega cittadina, è stata la goccia che ha fatto trabboccare il proverbiale vaso. Lo staff di Vivenzi ha postato sul profilo Facebook una lettera ricevuta il 16 aprile dal sindaco uscente, e da Mario Salvinelli e Giovanni Battista Foresti, nella quale si annunciava che il candidato sarebbe stato Mauro Sigurtà, una scelta condivisa da Vivenzi. «Poi - scrivono - più nulla: né su Facchinetti per Sigurtà, né sulla nostra espulsione».
Poteva farsi attendere la piccata risposta del direttivo del Carroccio? Ovviamente no. La decisione di candidare Facchinetti, secondo i leghisti valgobbini, non sarebbe andata giù a Vivenzi, che avrebbe deciso di fondare la sua civica. «Vivenzi si è autoescluso nel momento in cui ha creato una civica contro la Lega».
Nei «lumbàrd», che due settimane fa al primo turno hanno preso il 10% di voti (nel 2009 il 30) volano gli stracci.
Intanto l´altra sera è salito in Valgobbia il segretario nazionale Matteo Salvini, che ha indossato poi la felpa di Lumezzane durante il suo intervento a Linea Notte del Tg3, in diretta nazionale.  bresciaoggi

Fabio Zizzo

Nessun commento:

Posta un commento