venerdì 11 aprile 2014

Novità a scuola Metodo Montessori per l´asilo di Valle

Ai tempi della lira la memoria popolare di Maria Montessori, grande pedagogista italiana del Novecento, era affidata al suo volto stampato sulla vecchia banconota da «mille». Un po´ poco, se vogliamo, per una donna che aveva rivoluzionato il sistema educativo con un approccio diverso rivolto essenzialmente alla natura e ai bisogni dei bambini: non solo istruzione, ma anche esperienza diretta con i materiali, manualità, libertà di fare e raggiungere l´autonomia fin da piccoli in vista della formazione superiore.
È proprio il metodo che da mesi l´asilo paritario «Teresa Fiorini» di via Brescia, a Lumezzane Valle, unico in Valtrompia, sta seguendo parzialmente nei laboratori per i propri studenti nell´ambito di un progetto che da settembre si vorrebbe estendere coinvolgendo tutto il corpo insegnante, e che potrebbe riconoscere all´istituto in questione il titolo di «Casa dei bambini». Se ne parlerà lunedì sera a partire dalle 20,30 nel teatro Odeon, durante l´incontro «Una scuola Montessori in Valtrompia» promosso dall´Opera nazionale omonima fondata dalla pedagogista insieme all´asilo, alle associazioni «Amici per l´infanzia di Valle» e Montessori di Brescia e con il patrocinio del Comune.
Alla serata, introdotta dall´assessore all´Istruzione Lucio Facchinetti, parteciperanno la presidente del gruppo montessoriano provinciale Rosa Giudetti e la pedagogista e formatrice dell´Opera nazionale Patrizia Enzi. Il metodo che sarà analizzato, come detto, punta a rendere autonomi gli studenti fin da piccoli con un approccio diretto alla situazione da risolvere: che sia un compito assegnato dall´insegnante o un gioco. Un approccio che può essere messo in campo solo se gli insegnanti sono adeguatamente formati.
La direttrice della «Teresa Fiorini», Maria Sabatti, dice di aver sondato con le docenti i metodi più funzionali, e alla luce del confronto il più interessante è stato proprio quello montessoriano, destinato ora a diventare l´unico. Se ne parlerà dicevamo lunedì, e i valgobbini sono invitati. F.Z.

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