lunedì 14 aprile 2014

La valle democratica dice «no» al fascismo

Le forze democratiche della Valtrompia denunciano da tempo all´opinione pubblica e alle istituzioni locali la presenza sempre più marcata sul territorio di gruppi politici appartenenti alla nuova destra estrema che, manifestando atteggiamenti xenofobi, evocano le inquietudini del nazifascismo.
E ieri quelle stesse forze democratiche sono passate dalle parole ai fatti, organizzando una manifestazione antifascista e antirazzista a Lumezzane, alla quale hanno aderito praticamente tutti i principali comuni insieme a gruppi e associazioni.
Il lungo corteo si è allungato fino al municipio, con una breve sosta al monumento dedicato al partigiano Giuseppe Verginella. Le sensazioni dei partecipanti? «Questi gruppi si richiamano al nazifascismo storico, nonostante una precisa disposizione della Costituzione ne vieti la riorganizzazione - è il commento generale dei manifestanti -. Siamo convinti che l´ideologia neofascista non possa in alcun modo sostenere i cittadini nell´affrontare e superare le comprensibili ansie e paure dettate dalla crisi».
«A quelli che ci accusano di non fare abbastanza in questo campo rispondiamo che si sbagliano - aggiunge Gianpietro Patelli, presidente dell´Anpi di Lumezzane -. Da anni siamo presenti nelle scuole raccontando la vita dei partigiani. Sappiamo bene che bisogna lavorare soprattutto con le nuove generazioni per costruire una consapevolezza e una coscienza democratiche».
Carabinieri e polizia presenti in forze hanno vigilato sullo svolgersi pacifico della manifestazione; soprattutto facendo da barriera per evitare contatti e attriti proprio con i militanti di Forza Nuova che sempre ieri si trovavano in via Massimo d´Azeglio per l´iniziativa «Solidarietà nazionale», attraverso la quale il movimento di estrema destra consegna pacchi alimentari ai cittadini italiani indigenti.
«L´Anpi e altre sigle nazionali ci hanno da tempo presi di mira mossi da un´arbitraria censura verso organizzazioni a loro poco affini - dichiara Enrico Salvinelli di Fn -. Siamo qui anche per sottolineare la differenza tra chi come noi si autofinanzia e chi invece, come l´Anpi, vive da 70 anni di fondi pubblici». M.BEN.  bresciaoggi

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