Era un giovane tranquillo Simone Bertella, ma di certo la sua scomparsa
non è passata inosservata. Una persona solare, sempre con il sorriso e
una buona parola per tutti. Alzava la voce solo per tifare per la
squadra del cuore: la Juventus.
IL CALCIO era infatti la sua grande
passione, e come per ogni tifoso che si rispetti la domenica era
dedicata alle partite che guardava con gli amici allo storico bar
davanti all´incrocio che scende verso il Villaggio Gnutti a Lumezzane.
La notizia della tragedia si è diffusa velocemente. Bertella stava
rientrando dal lago di Garda per recarsi al lavoro; aveva trascorso la
notte nella casa della sorella Stefania che da qualche tempo si era
trasferita a Maderno, poi era ripartito percorrendo una strada che
conosceva bene e aveva fatto un sacco di volte. Ma al lavoro non ci è
mai arrivato. Ieri in Valgobbia non si parlava d´altro: amici e
conoscenti erano increduli e il paese commosso si è stretto attorno alla
famiglia. C´è chi nel corso degli anni lo aveva perso di vista, ma
anche chi ricorda con affetto i momenti vissuti da giovanissimi
nell´oratorio del Villaggio Gnutti, il quartiere dove era nato e dove ha
sempre vissuto. La salma ha lasciato ieri sera l´obitorio di Gavardo ed
è stata trasferita nella sala del commiato dell´agenzia funebre
Benedini. Il funerale si terrà sabato alle 15,30 al Villaggio Gnutti, la
salma sarà poi cremata a Brescia.M.BEN. bresciaoggi
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