L´arrivo delle bancarelle degli
ambulanti di Forte dei Marmi ha messo agitazione tra alcuni negozianti
lumezzanesi, infastiditi da una concorrenza «straniera» che
probabilmente porterà un po´ di gente in piazza, ma di certo non aiuterà
il commercio locale.
Questa nuova iniziativa pensata dal Comune ha riacceso quindi la rabbia
tra gli addetti ai lavori, che già da anni lamentano una concorrenza
sleale da parte di associazioni, gruppi e oratori locali.
«Sul nostro territorio ci sono già tre mercati ambulanti, da poco si è
aggiunto quello agricolo e ora arrivano anche dalla Toscana - raccontano
alcuni esercenti -. Tra qualche settimana inizieranno le feste
patronali, quelle delle associazioni, i tornei di
calcio in oratorio, tutte iniziative che naturalmente piacciono ma
mettono in difficoltà bar e ristoranti».
Nonostante una profonda difficoltà che aleggia dietro i banconi rimane
difficile strappare dichiarazioni ai titolari, che però non nascondono
sconforto e preoccupazione. In poche parole, chi somministra alimenti e
bevande si trova spesso in competizione con
spiedi e stand gastronomici. Inoltre, è impossibile mettersi in
concorrenza con realtà di volontariato che vendono a prezzi nettamente
più bassi. «Inviterei i commercianti ad affrontare la crisi in modo
differente - risponde Alba Chinelli, volontaria del Gaim
-: Noi proponiamo un momento di festa che diversamente non esisterebbe.
Prendano coraggio e si confrontino con i parroci, le associazioni e
l´amministrazione visto che la polemica si ripete tutti gli anni ma poi
non cambia nulla».
Al dibattito partecipa anche l´ex presidente del Comitato commercianti:
«Capisco che i cittadini possano essere entusiasmati, ma per noi diventa
sempre più difficile andare avanti - chiarisce Claudio Cola -.
Continuiamo a parlare di acquisti a chilometri zero,
poi invitiamo altri a vendere sul nostro territorio. Viviamo in un
momento di recessione e assistiamo a una chiusura costante di attività.
Sicuramente dobbiamo attivarci con proposte nuove per portare i
cittadini a spendere da noi, ma servirebbe anche un po´
più di attenzione per chi è tormentato da obblighi fiscali, tassa
rifiuti, affitto e dipendenti da pagare». brescioaoggi. Marco Ben,
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