lunedì 18 febbraio 2013

Un progetto sfortunato: il parco rimane senza bar

Evidentemente quel bar non s´ha da fare. O almeno il percorso verso l´apertura deve essere per forza di cose a ostacoli. Parliamo del chiosco pensato, a Lumezzane, per il nuovo parco dedicato alla suora valgobbina Cornelia Bossini (meglio conosciuto come Avogadro vista la vicinanza alla torre di Pieve). 
Per il Comune la missione si prospetta più difficile del previsto: lo dimostra anche il secondo bando per l´operazione che, pochi giorni fa, è andato deserto. Martedì scorso, infatti, all´apertura delle buste in municipio con il dirigente del dipartimento interventi territoriali Gian Piero Pedretti non si è materializzata alcuna offerta da parte dei privati, e ora si dovrà ripartire dall´inizio. 
Il secondo bando, approvato il 28 gennaio scorso e per il quale si potevano presentare le domande fino all´11 febbraio, prevedeva l´allestimento di un complesso prefabbricato di 10x2,5 metri a opera del Comune, mentre il privato avrebbe dovuto sostenere le spese per le utenze di acqua, luce e gas, oltre a quelle di gestione e manutenzione dei 10 mila metri quadri di verde. Una situazione giudicata ad alto rischio da molti commercianti in questi tempi di crisi. Nonostante sia aperto un bando territoriale per migliorare le vetrine dei negozi sfruttando il rimborso delle spese fino al 50%, gli addetti ai lavori non sembrano interessati a quella che rischia di diventare una «cattedrale nel deserto». 
Il primo bando, invece, aperto nel maggio 2012 e anche in quel caso andato deserto, offriva condizioni più gravose per gli esercenti, che avrebbero dovuto montare con le loro risorse lo stand per la vendita di snack e bevande. E adesso? «Faremo una valutazione dei costi e delle risorse a disposizione - commenta l´assessore al Patrimonio Mario Salvinelli - e avvieremo una trattativa con le associazioni del nostro territorio per verificare chi potrà gestire il servizio».  F.Z. Bresciaoggi

Nessun commento:

Posta un commento