Da qualunque angolazione la si
voglia considerare, con occhi disincantati o con lo sguardo preoccupato
delle famiglie, la circolazione di stupefacenti nelle scuole è un dato
di fatto generalizzato. È stato dimostrato da una serie ormai lunga di
verifiche di
polizia ed è stato confermato anche nelle ultime ore, dopo un controllo
effettuato dai carabinieri di Lumezzane che si sono presentati venerdì
mattina nell´Agenzia formativa «Don Tedoldi» di via Rosmini. Cercavano
droga e l´hanno trovata arrestando uno studente
di Sarezzo che è finito nei guai per una manciata di grammi di hashish.
«È stata effettuata una verifica sulla base delle indicazioni ricevute
dai vertici stessi dell´istituto superiore valgobbino» sottolinea il
capitano Piermarco Borettaz, da poche settimane al comando della
Compagnia di Gardone Valtrompia.
Il giovane fermato, un diciannovenne le cui iniziali sono A.M.,
nascondeva il «fumo» nello zainetto, e i militari, che a quanto pare lo
tenevano sotto controllo da giorni, lo hanno perquisito a colpo sicuro,
trovandogli addosso otto grammi in tutto. Un quantitativo
modesto, ma che ha fatto scattare la pesante accusa di detenzione ai
fini dello spaccio. Problemi anche per due studenti 17enni segnalati
come consumatori, in quanto sorpresi con l´arrestato mentre stavano
trattando l´acquisto. Non solo: uno dei due è stato
anche denunciato per il porto abusivo di un coltello a serramanico.
LO STUDENTE è stato portato in caserma, e ieri mattina è comparso
davanti al giudice del Tribunale di Brescia che ha convalidato
l´arresto, ma ha disposto che non finisse in carcere data la giovane
età. Il ragazzo ha ottenuto gli arresti domiciliari, e verrà
processato l´8 febbraio.
Fin qui niente di clamoroso; ma questa vicenda ha avuto l´effetto di un
terremoto a Lumezzane, ma anche nei paesi vicini dai quali arrivano gli
studenti del «Cfp» e gli insegnanti. Dopo che ieri la notizia è divenuta
di dominio pubblico, comunicata ufficialmente
dai carabinieri durante una conferenza stampa che si è tenuta a
Brescia, sono state tante le telefonate ricevute dai docenti e arrivate
dalle famiglie degli iscritti all´istituto.
E PROPRIO dalla scuola professionale valgobbina, dicevamo in apertura, è
partita la segnalazione che ha fatto scattare il blitz dell´Arma.
All´inizio dell´anno scolastico, in tutti gli istituti del Bresciano il
corpo insegnante è stato invitato a tenere sotto
controllo la situazione e ad avvertire le dirigenze nei casi sospetti. E
non vanno dimenticate le verifiche che i carabinieri svolgono vicino
alle scuole, utilizzando anche agenti in borghese e i periodici servizi
con utilizzo di cani antidroga.
Nel Cfp di Lumezzane qualcuno ha evidentemente visto o sentito, e i
sospetti non sono rimasti a mezz´aria. Ora, anche l´eventualità che lo
stupefacente fosse destinato a una condivisione piuttosto che alla
vendita non cambierebbe in meglio la situazione dell´arrestato.
Che non viene commentata in nessun modo in via Rosmini: la dirigenza
scolastica preferisce infatti non esprimersi sulla visita dei
carabinieri conclusasi con un fermo. Un´ultima annotazione: al di là
delle implicazioni giudiziarie, i tre protagonisti della
vicenda rischiano una sospensione dalle lezioni. bresciaoggi F.Mondini
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