lunedì 14 gennaio 2013

Alzheimer, la Rsa al lavoro per studiare un Centro diurno


Assistere la terza età significa in non pochi casi occuparsi anche di un problema in crescita: quello delle demenze senili. E la Fondazione «Le Rondini» di Lumezzane, l´ente gestore della Rsa, sembra intenzionata a investire in questo campo ampliando i servizi offerti, e sta valutando la realizzazione di un nuovo reparto di degenza diurna per l´assistenza ai malati di Alzheimer (alcuni pazienti sono già ospitati dalla parte residenziale). 
Prima di concretizzare il progetto, il direttivo della Rsa si vuole però interrogare sulla reale necessità del nuovo reparto, e intende quindi fare una sorta di «ricerca di mercato». 
«Per intraprendere questa nuova avventura abbiamo bisogno di avere un riscontro da parte dei cittadini - spiega la direttrice Elena Valentini -. Vogliamo sapere se questo programma può essere condiviso, se esiste una reale esigenza dei servizi che verrebbero messi a disposizione». Se così non fosse si rischierebbe infatti di utilizzare preziose risorse che potrebbero essere impiegate diversamente. «Chiediamo quindi alla popolazione di avvicinarsi alla Fondazione per chiedere informazioni e per avviare un dialogo costruttivo che ci permetta di valutare la valenza di questo investimento - continua la direttrice -. A oggi abbiamo stimato circa 31 casi in Valtrompia, ma stiamo ampliando la ricerca anche su altre patologie». 
Ma i piani non si fermano all´Alzheimer. L´ente sta infatti pensando all´attivazione di un servizio di esami, visite specialistiche e terapie per esterni in un nuovo ambulatorio dedicato principalmente agli anziani. Questa iniziativa, che di fatto avvicinerebbe l´attuale Rsa a una casa di cura, non sarebbe convenzionata col Sistema sanitario regionale, ma i servizi verrebbero comunque erogati a prezzi calmierati. 
marco ben. bresciaoggi

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