La crisi economica continua a colpire duro lasciando senza risorse o
quasi un numero crescente di persone di ogni età. Si riverbera sui fondi
(sempre più scarsi) a disposizione delle amministrazioni pubbliche ma
soprattutto si abbatte sulle famiglie, che ogni
giorno devono fare i conti sulle ridotte possibilità di spesa e
confrontarsi con le imposte da pagare allo Stato centrale e ai comuni di
residenza.
A subire maggiormente la congiuntura sono i pensionati, costretti letteralmente a sopravvivere se non trovano l´aiuto di familiari e parenti. E l´ultima decisione del consiglio comunale di Lumezzane va proprio nella direzione di alleggerire il prelievo fiscale sulle loro precarie condizioni economiche.
Per l´anno in corso e dal 2013 in poi, infatti, la Valgobbia ha abbassato la fascia Isee per il pagamento della Tarsu, la tassa comunale sullo smaltimento dei rifiuti solidi urbani, relativamente al calcolo degli sconti previsti appunto per la categoria dei pensionati.
Nel dettaglio, per il 2012 (la prima rata per l´anno in corso scadrà alla fine di dicembre e la seconda a marzo 2013, come previsto negli ultimi anni per motivi logistici dal Comune) gli sconti già adottati del 10% per i lavoratori a riposo saranno allargati a chi registra un indice Isee compreso tra 11.300 e 12.000 euro annui, e al 20% per le persone il cui indicatore di reddito si colloca tra i 10.726 e gli 11.300 euro.
Dal 2013 in poi, invece, sempre con la modalità della doppia rata a scadenze invariate, l´agevolazione del 10% sarà applicata a chi rientra in una fascia Isee compresa tra 11.390 e 12.300, mentre il 20% sarà valido per l´Isee tra 10.940 e 11.390 euro.
«Abbiamo deciso di abbassare il limite dell´indicatore patrimoniale per favorire i pensionati, cioè la fascia più debole della popolazione residente - ha spiegato l´assessore al Bilancio Elena Berna -. Ma le opposizioni, in particolare il Partito democratico e la Civica per Lumezzane, si sono astenute al momento del voto del provvedimento perchè volevano che nella fascia fossero compresi anche i disoccupati».
«Chi ha perso il lavoro da poco tempo rientra nelle categorie dei più fragili - hanno commentato in effetti Rudi Saleri (Cl) e Matteo Zani (Pd) -, quindi poteva essere utile integrare anche questa categoria di valgobbini».
L´assessore competente ha risposto citando anche i problemi logistici dovuti al possibile allargamento: «Una sentenza del Consiglio di Stato del 2003 limita le competenze del Comune in questo ambito - ha ricordato -; anche perchè se le agevolazioni fossero ampliate, la quota in più da pagare sarebbe a carico degli altri cittadini».
Secondo l´assessore ai Servizi sociali Fausto Pasotti, a ciò si aggiunge il fatto che la posizione dei pensionati rimane fissa, mentre i disoccupati potrebbero trovare il lavoro rendendo difficile l´applicazione nonostante la tariffa tenga conto dell´Isee dichiarato l´anno prima. «In ogni caso - concludee Berna - siamo uno dei pochi comuni che fa pagare la prima rata alla fine dell´anno e la seconda addirittura nel bilancio successivo».
La Tarsu pesa sul bilancio comunale per oltre 2,5 milioni di euro, e da quest´anno la tariffa aumenta del 3% (da 0,97 a un euro al metro quadro per le case) per l´inflazione. F.Zizzo BRESCIAOGGI 05/11/12
A subire maggiormente la congiuntura sono i pensionati, costretti letteralmente a sopravvivere se non trovano l´aiuto di familiari e parenti. E l´ultima decisione del consiglio comunale di Lumezzane va proprio nella direzione di alleggerire il prelievo fiscale sulle loro precarie condizioni economiche.
Per l´anno in corso e dal 2013 in poi, infatti, la Valgobbia ha abbassato la fascia Isee per il pagamento della Tarsu, la tassa comunale sullo smaltimento dei rifiuti solidi urbani, relativamente al calcolo degli sconti previsti appunto per la categoria dei pensionati.
Nel dettaglio, per il 2012 (la prima rata per l´anno in corso scadrà alla fine di dicembre e la seconda a marzo 2013, come previsto negli ultimi anni per motivi logistici dal Comune) gli sconti già adottati del 10% per i lavoratori a riposo saranno allargati a chi registra un indice Isee compreso tra 11.300 e 12.000 euro annui, e al 20% per le persone il cui indicatore di reddito si colloca tra i 10.726 e gli 11.300 euro.
Dal 2013 in poi, invece, sempre con la modalità della doppia rata a scadenze invariate, l´agevolazione del 10% sarà applicata a chi rientra in una fascia Isee compresa tra 11.390 e 12.300, mentre il 20% sarà valido per l´Isee tra 10.940 e 11.390 euro.
«Abbiamo deciso di abbassare il limite dell´indicatore patrimoniale per favorire i pensionati, cioè la fascia più debole della popolazione residente - ha spiegato l´assessore al Bilancio Elena Berna -. Ma le opposizioni, in particolare il Partito democratico e la Civica per Lumezzane, si sono astenute al momento del voto del provvedimento perchè volevano che nella fascia fossero compresi anche i disoccupati».
«Chi ha perso il lavoro da poco tempo rientra nelle categorie dei più fragili - hanno commentato in effetti Rudi Saleri (Cl) e Matteo Zani (Pd) -, quindi poteva essere utile integrare anche questa categoria di valgobbini».
L´assessore competente ha risposto citando anche i problemi logistici dovuti al possibile allargamento: «Una sentenza del Consiglio di Stato del 2003 limita le competenze del Comune in questo ambito - ha ricordato -; anche perchè se le agevolazioni fossero ampliate, la quota in più da pagare sarebbe a carico degli altri cittadini».
Secondo l´assessore ai Servizi sociali Fausto Pasotti, a ciò si aggiunge il fatto che la posizione dei pensionati rimane fissa, mentre i disoccupati potrebbero trovare il lavoro rendendo difficile l´applicazione nonostante la tariffa tenga conto dell´Isee dichiarato l´anno prima. «In ogni caso - concludee Berna - siamo uno dei pochi comuni che fa pagare la prima rata alla fine dell´anno e la seconda addirittura nel bilancio successivo».
La Tarsu pesa sul bilancio comunale per oltre 2,5 milioni di euro, e da quest´anno la tariffa aumenta del 3% (da 0,97 a un euro al metro quadro per le case) per l´inflazione. F.Zizzo BRESCIAOGGI 05/11/12
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