La piazza Giovanni Paolo II di San Sebastiano sbarca alla Triennale.
Gualtiero Oberti e Attilio Stocchi, i due professionisti che l´hanno
progettata, sono stati premiati con la Medaglia d´oro dell´Architettura,
perché «hanno convertito un´area industriale in un parco».
È UNA
PRESTIGIOSA vetrina quella assicurata alla piazza inaugurata il 21
maggio 2011: fino al 18 novembre questo pezzo di urbanistica valgobbina
sarà in mostra alla rassegna Triennale in corso a Milano. Il merito
della «trasferta» del parco in terra meneghina è dovuto ai suoi due
progettisti bergamaschi, Oberti e Stocchi, premiati il 16 ottobre nella
quarta edizione di «Medaglie d´oro all´architettura italiana 2012»:
menzione d´onore per la sezione «Parchi e giardini».
«Questo premio
vuole valorizzare uno dei beni primari dell´Italia, cioè l´ambiente - ha
detto il presidente della giuria, Ennio Brion - inteso come recupero,
salvaguardia e riprogettazione». Nel caso valgobbino, la spinta che ha
lanciato i due professionisti verso l´ambita targa nasce dall´aver
realizzato un´area verde, esteticamente originale, in una zona rimasta
vuota per oltre trent´anni dopo l´abbandono dell´azienda di rubinetti
«Teorema» che aveva lasciato Lumezzane per potersi allargare.
«La
capacità di reinventare gli spazi dell´indefinitezza urbana, ritagliata
tra strade ed edificato, per riconfigurarla in un luogo nuovo e denso,
un sistema a cielo aperto dove tutto rappresenta un fulcro a sé»: questa
è la motivazione che si legge nel catalogo firmato dalla docente di
Architettura civile al Politecnico di Milano, Cecilia Bolognesi. La
soddisfazione dei due architetti è stata espressa da Oberti. «Ci siamo
trovati di fronte a un´area industriale dismessa - ha detto - e per
cambiarla radicalmente abbiamo usato dei segni forti, come il viale
lungo la collina (salendo verso il campo sportivo, ndr), che segue la
sequenza matematica di Fibonacci e i colori del giardino verticale, ai
piedi del campo, che mostra l´iride umana». Il progetto è stato chiamato
«Lumen» in onore dello stemma di Lumezzane che rispecchia il sole e le
lame ed è esposto alla Triennale in via Alemagna. Ora si spera che il
parco, frequentato solo da pochi intimi, diventi più vivace.Bresciaoggi 25/10/2012 - F.Zizzo
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