giovedì 25 ottobre 2012

La piazza di San Sebastiano finisce in vetrina alla Triennale

La piazza Giovanni Paolo II di San Sebastiano sbarca alla Triennale. Gualtiero Oberti e Attilio Stocchi, i due professionisti che l´hanno progettata, sono stati premiati con la Medaglia d´oro dell´Architettura, perché «hanno convertito un´area industriale in un parco».
È UNA PRESTIGIOSA vetrina quella assicurata alla piazza inaugurata il 21 maggio 2011: fino al 18 novembre questo pezzo di urbanistica valgobbina sarà in mostra alla rassegna Triennale in corso a Milano. Il merito della «trasferta» del parco in terra meneghina è dovuto ai suoi due progettisti bergamaschi, Oberti e Stocchi, premiati il 16 ottobre nella quarta edizione di «Medaglie d´oro all´architettura italiana 2012»: menzione d´onore per la sezione «Parchi e giardini».
«Questo premio vuole valorizzare uno dei beni primari dell´Italia, cioè l´ambiente - ha detto il presidente della giuria, Ennio Brion - inteso come recupero, salvaguardia e riprogettazione». Nel caso valgobbino, la spinta che ha lanciato i due professionisti verso l´ambita targa nasce dall´aver realizzato un´area verde, esteticamente originale, in una zona rimasta vuota per oltre trent´anni dopo l´abbandono dell´azienda di rubinetti «Teorema» che aveva lasciato Lumezzane per potersi allargare.
«La capacità di reinventare gli spazi dell´indefinitezza urbana, ritagliata tra strade ed edificato, per riconfigurarla in un luogo nuovo e denso, un sistema a cielo aperto dove tutto rappresenta un fulcro a sé»: questa è la motivazione che si legge nel catalogo firmato dalla docente di Architettura civile al Politecnico di Milano, Cecilia Bolognesi. La soddisfazione dei due architetti è stata espressa da Oberti. «Ci siamo trovati di fronte a un´area industriale dismessa - ha detto - e per cambiarla radicalmente abbiamo usato dei segni forti, come il viale lungo la collina (salendo verso il campo sportivo, ndr), che segue la sequenza matematica di Fibonacci e i colori del giardino verticale, ai piedi del campo, che mostra l´iride umana». Il progetto è stato chiamato «Lumen» in onore dello stemma di Lumezzane che rispecchia il sole e le lame ed è esposto alla Triennale in via Alemagna. Ora si spera che il parco, frequentato solo da pochi intimi, diventi più vivace.Bresciaoggi 25/10/2012 - F.Zizzo

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