Come ormai tante persone sanno, il piccolo fiume Mella occupa i vertici
della poco edificante classifica che raccoglie i corsi d´acqua più
inquinati del vecchio continente. Il tema della depurazione sconta
ritardi eufemisticamente cronici, e naturalmente l´annosa questione
rimane d´importanza vitale per tutta la valle e non solo. Le ultime
immissioni di scarichi industriali hanno indignato la popolazione, che
grida vergogna e pretende una soluzione; oltre che giustizia.
«Informare
i cittadini è una questione prioritaria, un dovere civico, non deve
prevalere la neutralizzazione del problema, ma la sensibilizzazione
sullo stesso affinché la questione sia posta in modo forte alla
attenzione della classe politica locale e agli organi competenti -
commenga Stefano Mino, consigliere del gruppo «Crescere insieme» e
coordinatore circolo del Pd di Villa Carcina -. Il nostro obiettivo è
ambizioso e parte dal bisogno di informare i cittadini sullo stato di
inquinamento del Mella. Ma anche dal desiderio di passare l´idea che il
nostro fiume non è destinato a restare una sorta di fogna. È doveroso
recuperarlo e farlo rientrare a pieno titolo tra i beni comuni e
fruibili di tutti i cittadini della Valtrompia». Per discutere della
drammatica situazione e degli inquietanti sversamenti di cui sono
vittima il torrente Gobbia (l´affluente lumezzanese più che avvelenato),
proprio Crescere insieme ha organizzato un incontro in programma per
questa sera alle 20.30 nell´ex cinema di via Manzoni, a Villa Carcina.
Interverranno
Giulio Sesana, direttore del dipartimento Arpa di Brescia, Marino
Ruzzenenti, storico dell´ambiente ed esperto dell´inquinamento del fiume
bresciano, Diego Toscani, presidente dell´Azienda servizi Valtrompia, e
Michele Gussago, sindaco di Gardone e vicepresidente dell´Ato di
Brescia. La serata sarà moderata da Stefano Mino che intervisterà i
relatori attraverso alcune domande cardine. Interrogherà per esempio gli
ospiti sull´effettivo stato di inquinamento delle acque e sui rischi
per la popolazione; chiederà loro alcune visioni per il futuro, ma anche
chiarimenti in merito alle ipotesi sul progetto di depurazione, su
tempi e costi di realizzazione.
Insomma, gli organizzatori e molti
cittadini pretendono risposte in merito agli ultimi scempi, ma vogliono
anche capire se la depurazione rimarrà un sogno per l´intera valle o se
nel prossimo futuro le nuove generazioni potranno rivedere il corso
d´acqua come pensato da madre natura.M.BENASSENI - Bresciaoggi
Nessun commento:
Posta un commento