venerdì 26 ottobre 2012

Mella e Gobbia sotto la lente A Villa Carcina si fa il punto

Come ormai tante persone sanno, il piccolo fiume Mella occupa i vertici della poco edificante classifica che raccoglie i corsi d´acqua più inquinati del vecchio continente. Il tema della depurazione sconta ritardi eufemisticamente cronici, e naturalmente l´annosa questione rimane d´importanza vitale per tutta la valle e non solo. Le ultime immissioni di scarichi industriali hanno indignato la popolazione, che grida vergogna e pretende una soluzione; oltre che giustizia.
«Informare i cittadini è una questione prioritaria, un dovere civico, non deve prevalere la neutralizzazione del problema, ma la sensibilizzazione sullo stesso affinché la questione sia posta in modo forte alla attenzione della classe politica locale e agli organi competenti - commenga Stefano Mino, consigliere del gruppo «Crescere insieme» e coordinatore circolo del Pd di Villa Carcina -. Il nostro obiettivo è ambizioso e parte dal bisogno di informare i cittadini sullo stato di inquinamento del Mella. Ma anche dal desiderio di passare l´idea che il nostro fiume non è destinato a restare una sorta di fogna. È doveroso recuperarlo e farlo rientrare a pieno titolo tra i beni comuni e fruibili di tutti i cittadini della Valtrompia». Per discutere della drammatica situazione e degli inquietanti sversamenti di cui sono vittima il torrente Gobbia (l´affluente lumezzanese più che avvelenato), proprio Crescere insieme ha organizzato un incontro in programma per questa sera alle 20.30 nell´ex cinema di via Manzoni, a Villa Carcina.
Interverranno Giulio Sesana, direttore del dipartimento Arpa di Brescia, Marino Ruzzenenti, storico dell´ambiente ed esperto dell´inquinamento del fiume bresciano, Diego Toscani, presidente dell´Azienda servizi Valtrompia, e Michele Gussago, sindaco di Gardone e vicepresidente dell´Ato di Brescia. La serata sarà moderata da Stefano Mino che intervisterà i relatori attraverso alcune domande cardine. Interrogherà per esempio gli ospiti sull´effettivo stato di inquinamento delle acque e sui rischi per la popolazione; chiederà loro alcune visioni per il futuro, ma anche chiarimenti in merito alle ipotesi sul progetto di depurazione, su tempi e costi di realizzazione.
Insomma, gli organizzatori e molti cittadini pretendono risposte in merito agli ultimi scempi, ma vogliono anche capire se la depurazione rimarrà un sogno per l´intera valle o se nel prossimo futuro le nuove generazioni potranno rivedere il corso d´acqua come pensato da madre natura.M.BENASSENI - Bresciaoggi

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