Percorrendo in auto e in moto le strade di Lumezzane, si ha la netta
impressione che il Comune valgobbino si sia appassionato alle rotonde.
Una drastica inversione di rotta rispetto al passato recente, quando i
rondò erano un´autentica rarità a svincoli e incroci.
NEGLI ULTIMI
TEMPI, dunque, le rotatorie sono spuntate come funghi. Prima al
Villaggio Gnutti, tra l´omonima via e la provinciale per Sarezzo; poi,
nello stesso quartiere, quella tra via Verginella e via San Filippo
Neri; infine tra via Mazzini e via Gnutti.
La new entry, forse la più
necessaria, è quella che sta per arrivare a San Sebastiano, davanti
alla vecchia sede della Croce Bianca, all´incrocio tra quattro vie:
Marconi, Roma, Mazzini e Rossaghe.
Lo svincolo è considerato ad alto
rischio di incidenti soprattutto per chi da via Mazzini deve entrare
nella stretta via Roma. Il problema è la visibilità: è difficile
accorgersi di chi giunge dall´opposta via Marconi. Il medesimo disagio
affligge chi da via Mazzini deve scendere in via Rossaghe: qui si è
costretti a occupare l´altra corsia, creando non pochi problemi agli
autisti. Il nuovo regime, al quale i valgobbini dovranno abituarsi,
prevede che chi arriva da via Mazzini possa proseguire lungo la rotonda
verso via Marconi e con diritto di precedenza per via Roma. Per andare a
Rossaghe, invece, si dovrà attraversare il rondò e scendere lungo la
strada. L´intervento costerà 30mila euro e, prima di essere reso
definitivo a settembre, sarà sperimentato nel corso dei mesi estivi.
«Pensiamo di avere fatto un´opera funzionale alla viabilità e sicurezza
del posto - spiega l´assessore ai Lavori pubblici Mario Salvinelli -. Si
tratta di un´opera funzionale alla riqualficazione complessiva di tutta
la zona e del vicino villaggio Gnutti».
Rotonde che passione. Il Comune di Lumezzane ci ha preso gusto e adesso sembra non volersi più fermare. F.Zizzo Bresciaoggi
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