Le famiglie italiane, comprese quelle lumezzanesi, stanno facendo i
conti con la crisi. E c´è chi fatica a sbarcare il lunario, a fare la
spesa, a pagare l´affitto e le bollette. Ma la preoccupazione maggiore
sono gli imprevisti: un guasto all´automobile, un dente che salta, un
elettrodomestico da sostituire. E la richiesta di un prestito alla banca
per fare fronte all´emergenza spesso viene rifiutata.
È RIVOLTO
proprio a loro, i cosiddetti «non bancabili», ma per fortuna ancora
autosufficienti, il «Progetto Micro credito» avviato nel 2008 dalla
Caritas diocesana di Brescia e presentato anche a Lumezzane. A
illustrarlo ci hanno pensato il direttore dell´istituto Giorgio
Cotelli,il presidente della Consulta sociale Flauzia Panada, il vicario
zonale don Giulio Gatteri e l´assessore ai Servizi sociali Fausto
Pasotti. L´iniziativa fa interagire la Caritas, l´istituto locale e
sette banche di credito cooperativo. «L´idea è di investire sulle
famiglie fragili che hanno bisogno di un aiuto -, e visti i risultati
sembra funzionare». Grazie alle sedi presenti sul territorio, tra il
2011 e i primi mesi di quest´anno sono stati concessi 808mila euro alle
famiglie residenti nelle 212 parrocchie delle 21 zone vicariali della
diocesi a fronte di 1,4 milioni disponibili. Nel caso valgobbino il
progetto parte adesso e coinvolge, oltre alla Caritas di zona, anche la
filiale del Credito cooperativo di Piatucco e il Comune.
Se i Servizi
sociali di via Monsuello metteranno 10mila euro, le parrocchie ne
sborseranno 3.500. I soldi andranno in un fondo che l´istituto di
credito, come gli altri sette convenzionati, si impegnerà a triplicare
accollandosi anche la metà del rischio di insolvenze: di fatto, i
valgobbini potranno accedere a 40mila euro. Chi ha bisogno, quindi, di
piccoli prestiti temporanei per affrontare le emergenze, può chiedere,
tramite la Caritas e l´ufficio Servizi sociali del Comune, da 500 a
3mila euro che possono essere restituiti in tre anni con un tasso
agevolato fisso dell´1%. E se qualche rata non verrà pagata, ci penserà
la Caritas a estinguere l´insolvenza.
«Saremo un punto di riferimento
- commenta Flauzia Panada -. Accompagneremo le famiglie nel percorso di
restituzione e cercheremo di far capire quali spese sono indispensabili
e quali superflue». Gli interessati, quindi, devono recarsi alla sede
di via Umberto Gnutti o al municipio per presentare la domanda: i
prestiti vengono erogati in 10-15 giorni.
Lumezzane è il secondo
paese della Valtrompia dopo Concesio a partecipare all´iniziativa; e
prossimamente, grazie al consigliere Rocco Ferraro, nella cordata
potrebbe entrare pure la Comunità montana. f.zizzo
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