giovedì 19 luglio 2012

Il microcredito solidale contro le nuove povertà

Le famiglie italiane, comprese quelle lumezzanesi, stanno facendo i conti con la crisi. E c´è chi fatica a sbarcare il lunario, a fare la spesa, a pagare l´affitto e le bollette. Ma la preoccupazione maggiore sono gli imprevisti: un guasto all´automobile, un dente che salta, un elettrodomestico da sostituire. E la richiesta di un prestito alla banca per fare fronte all´emergenza spesso viene rifiutata.
È RIVOLTO proprio a loro, i cosiddetti «non bancabili», ma per fortuna ancora autosufficienti, il «Progetto Micro credito» avviato nel 2008 dalla Caritas diocesana di Brescia e presentato anche a Lumezzane. A illustrarlo ci hanno pensato il direttore dell´istituto Giorgio Cotelli,il presidente della Consulta sociale Flauzia Panada, il vicario zonale don Giulio Gatteri e l´assessore ai Servizi sociali Fausto Pasotti. L´iniziativa fa interagire la Caritas, l´istituto locale e sette banche di credito cooperativo. «L´idea è di investire sulle famiglie fragili che hanno bisogno di un aiuto -, e visti i risultati sembra funzionare». Grazie alle sedi presenti sul territorio, tra il 2011 e i primi mesi di quest´anno sono stati concessi 808mila euro alle famiglie residenti nelle 212 parrocchie delle 21 zone vicariali della diocesi a fronte di 1,4 milioni disponibili. Nel caso valgobbino il progetto parte adesso e coinvolge, oltre alla Caritas di zona, anche la filiale del Credito cooperativo di Piatucco e il Comune.
Se i Servizi sociali di via Monsuello metteranno 10mila euro, le parrocchie ne sborseranno 3.500. I soldi andranno in un fondo che l´istituto di credito, come gli altri sette convenzionati, si impegnerà a triplicare accollandosi anche la metà del rischio di insolvenze: di fatto, i valgobbini potranno accedere a 40mila euro. Chi ha bisogno, quindi, di piccoli prestiti temporanei per affrontare le emergenze, può chiedere, tramite la Caritas e l´ufficio Servizi sociali del Comune, da 500 a 3mila euro che possono essere restituiti in tre anni con un tasso agevolato fisso dell´1%. E se qualche rata non verrà pagata, ci penserà la Caritas a estinguere l´insolvenza.
«Saremo un punto di riferimento - commenta Flauzia Panada -. Accompagneremo le famiglie nel percorso di restituzione e cercheremo di far capire quali spese sono indispensabili e quali superflue». Gli interessati, quindi, devono recarsi alla sede di via Umberto Gnutti o al municipio per presentare la domanda: i prestiti vengono erogati in 10-15 giorni.
Lumezzane è il secondo paese della Valtrompia dopo Concesio a partecipare all´iniziativa; e prossimamente, grazie al consigliere Rocco Ferraro, nella cordata potrebbe entrare pure la Comunità montana. f.zizzo

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