C´è una nuova puntata del dibattito nato attorno al progetto di
depurazione della Valtrompia. O meglio alla sua collocazione. Il sindaco
di Villa Carcina, Gianmaria Giraudini, respinge le accuse di
irresponsabilità che gli sono state rivolte e ribadisce che non ha mai
dimenticato l´importanza dell´operazione che, lo ricordiamo, potrebbe
interessare direttamente il suo Comune.
Effettivamente il primo
cittadino ha sempre dato piena disponibilità al dialogo, ma ha più volte
reso palese il proprio disappunto di fronte alla mancanza di dati
certi; a una «indefinita progettualità da parte degli enti preposti in
virtù della quale avremmo dovuto concedere parte del nostro territorio
comunale. L´attenzione dell´amministrazione civica è sempre stato
rivolto alla preservazione e alla tutela del proprio territorio e dei
propri cittadini, pur di fronte alla necessità di una necessaria
progettualità sovraccomunale che investe e chiama a rapporto l´intera
valle e i suoi comuni».
Il Carroccio, ora all´opposizione in paese,
ha attaccato il sindaco sul tema: la risposta arriva dal capogruppo del
Pdl Stefano Colosio. «Alla Lega che si arroga il diritto di ergersi a
paladina del tema della depurazione in Valle - osserva - replichiamo
ricordando non solo il ruolo da protagonisti avuto fino a poco tempo fa
dagli stessi esponenti leghisti nel problema di cui oggi improvvisamente
si avvedono, ma anche l´incapacità di un partito che a livello
provinciale ha sempre latitato temporeggiando».
Finora,
ricordiamolo, sono stati sottoposti ai sindaci alcuni studi di
fattibilità puramente indicativi che ipotizzano la realizzazione di
depuratori sparsi da Marcheno a Lumezzane-Sarezzo e a Villa
Carcina-Concesio. Un ultimo aggiornamento sembrerebbe aver confermato
solo due impianti, eliminando l´ipotesi Marcheno e quindi restringendo
il campo a Lumezzane-Sarezzo e a Villa-Concesio.
«Dovendo discutere
della localizzazione sul proprio territorio, in condivisione con
Concesio, di una struttura importante che occuperebbe 22 mila metri
quadrati - chiarisce Giraudini - crediamo sia legittimo e doveroso porre
quesiti tecnici, avere certezze e dati per poter valutarne l´impatto
sia sul territorio sia sulla popolazione, che deve essere informata. Non
riteniamo in alcun modo di doverci giustificare di fronte a questo
atteggiamento».
In effetti il sindaco di Villa Carcina non ha posto
veti ma comprensibili quesiti. Per questo ora la maggioranza ritiene non
corretto un atteggiamento che cerca di scaricare su una sola persona e
un solo comune responsabilità (se ce ne sono) per il ritardo nella
soluzione di un problema che ha calcato le scene per decenni.
Concludendo, nessuno vuole affossare l´opera, ma discutere sulle
modalità e sulle alternative o migliorie. Anche dell´idea lanciata da
Giraudini di un potenziale depuratore collocato in galleria. M.BEN.
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