mercoledì 18 luglio 2012

Depuratore, Villa Carcina vuole solo vederci chiaro

C´è una nuova puntata del dibattito nato attorno al progetto di depurazione della Valtrompia. O meglio alla sua collocazione. Il sindaco di Villa Carcina, Gianmaria Giraudini, respinge le accuse di irresponsabilità che gli sono state rivolte e ribadisce che non ha mai dimenticato l´importanza dell´operazione che, lo ricordiamo, potrebbe interessare direttamente il suo Comune.
Effettivamente il primo cittadino ha sempre dato piena disponibilità al dialogo, ma ha più volte reso palese il proprio disappunto di fronte alla mancanza di dati certi; a una «indefinita progettualità da parte degli enti preposti in virtù della quale avremmo dovuto concedere parte del nostro territorio comunale. L´attenzione dell´amministrazione civica è sempre stato rivolto alla preservazione e alla tutela del proprio territorio e dei propri cittadini, pur di fronte alla necessità di una necessaria progettualità sovraccomunale che investe e chiama a rapporto l´intera valle e i suoi comuni».
Il Carroccio, ora all´opposizione in paese, ha attaccato il sindaco sul tema: la risposta arriva dal capogruppo del Pdl Stefano Colosio. «Alla Lega che si arroga il diritto di ergersi a paladina del tema della depurazione in Valle - osserva - replichiamo ricordando non solo il ruolo da protagonisti avuto fino a poco tempo fa dagli stessi esponenti leghisti nel problema di cui oggi improvvisamente si avvedono, ma anche l´incapacità di un partito che a livello provinciale ha sempre latitato temporeggiando».
Finora, ricordiamolo, sono stati sottoposti ai sindaci alcuni studi di fattibilità puramente indicativi che ipotizzano la realizzazione di depuratori sparsi da Marcheno a Lumezzane-Sarezzo e a Villa Carcina-Concesio. Un ultimo aggiornamento sembrerebbe aver confermato solo due impianti, eliminando l´ipotesi Marcheno e quindi restringendo il campo a Lumezzane-Sarezzo e a Villa-Concesio.
«Dovendo discutere della localizzazione sul proprio territorio, in condivisione con Concesio, di una struttura importante che occuperebbe 22 mila metri quadrati - chiarisce Giraudini - crediamo sia legittimo e doveroso porre quesiti tecnici, avere certezze e dati per poter valutarne l´impatto sia sul territorio sia sulla popolazione, che deve essere informata. Non riteniamo in alcun modo di doverci giustificare di fronte a questo atteggiamento».
In effetti il sindaco di Villa Carcina non ha posto veti ma comprensibili quesiti. Per questo ora la maggioranza ritiene non corretto un atteggiamento che cerca di scaricare su una sola persona e un solo comune responsabilità (se ce ne sono) per il ritardo nella soluzione di un problema che ha calcato le scene per decenni. Concludendo, nessuno vuole affossare l´opera, ma discutere sulle modalità e sulle alternative o migliorie. Anche dell´idea lanciata da Giraudini di un potenziale depuratore collocato in galleria. M.BEN.

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