Il mega-depuratore della Valtrompia torna a far discutere. O meglio, il
progetto depuratori in Valtrompia, perché l´idea, a meno di ulteriori
colpi di scena, è quella del tris di impianti: uno a Marcheno, uno tra
Lumezzane e Sarezzo, uno al confine tra Concesio e Villa Carcina.
Un´idea in itinere e da verificare, ma che sta già provocando malumori e
mal di pancia.
TRA GLI SCONTENTI Villa Carcina e il suo sindaco
Gianmaria Giraudini. La posizione emersa durante l´ultimo Consiglio è
chiara e lascia spazio a pochi fraintendimenti.
«Premesso che le
comunicazioni intercorse tra l´amministrazione, l´Asvt e i sindaci sono
da sempre frammentarie e imprecise - ha chiarito il primo cittadino -,
dispiace constatare che molto spesso l´azienda preferisce parlare prima
con la stampa e poi con i diretti interessati. Spesso per protagonismo
di alcuni componenti del consiglio direttivo veniamo al corrente di
intenzioni e pseudo-decisioni prese a nostra insaputa». A maggio
Giraudini aveva inviato una missiva al presidente di Asvt Diego Toscani e
ai sindaci dei Comuni interessati, sottolineando la sua contrarietà
alla collocazione dei depuratori. Ma la lettera non ha mai ricevuto
risposta.
DURANTE L´ASSEMBLEA il sindaco ha spiegato ai gruppi
dell´opposizione, che chiedevano delucidazioni sull´argomento, che lo
studio di fattibilità in mano ad Asvt è solo un´ipotesi virtuale.
«L´idea di un depuratore al confine tra Villa Carcina e Concesio - ha
spiegato Giraudini - è da confermare e da prendere in esame in modo
serio solo se approvata. Inoltre i contenuti presentati dall´ufficio
d´ambito ai sindaci non sono stati accompagnati da una seria
documentazione e l´amministrazione locale non ha individuato alcun sito
territoriale da destinare al futuro depuratore, né intende
individuarlo». Insomma, qualcuno sta facendo i conti senza l´oste.
Nessuno mette in dubbio l´importanza dell´opera, ma la Giunta intende
valutare opzioni e alternative meno invasive.
Il Consiglio ha poi
approvato il piano attuativo di espansione residenziale «Adt4»,
nonostante Valter Saresini di «LiberaMente» e Marsilio Gatti avessero
chiesto di bloccare il progetto a causa dei pareri sfavorevoli di Asl e
Arpa. «Le motivazioni dei due enti fanno riferimento alla costruzione di
uno svincolo dell´autostrada della Valtrompia - ha spiegato Giraudini
-. Il progetto si discute da oltre 50 anni e non si sa se verrà mai
avviato, intendiamo invece permettere ai cittadini di coronare il
proprio sogno e di realizzare una nuova abitazione in un complesso che
sarà immerso nel verde. E se un giorno lo svincolo autostradale verrà
realizzato, attueremo le pratiche necessarie per proteggere le case da
polveri sottili e inquinamento acustico».
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