Sono «solo» 62 anni che si sta discutendo della fantomatica autostrada
della Valtrompia, ma di asfalto non ne è stato posato un solo
centimetro. Una chimera, un´eterna illusione tramandata, in Valle, di
generazione in generazione.
Della fantomatica autostrada si è tornati
a discutere anche ieri, nel corso dell´audizione congiunta tra la prima
e la terza commissione provinciale, strappando all´assessore alla
Viabilità del Broletto, Mariateresa Vivaldini, la promessa di convocare i
dirigenti dell´Anas in Consiglio «per fissare, una volta per tutte, il
programma dei lavori, visto che il progetto esecutivo c´è già e i
finanziamenti pure».
MA LO SCETTICISMO in questo caso è d´obbligo,
specie da parte di quei residenti della Valtrompia nati con le prime
consultazioni sull´opera, scolarizzati con le proposte (rigettate al
mittente) e cresciuti con la convinzione di vederla realizzata, prima o
poi. «Siamo arrivati al paradosso di bloccare i lavori di
riqualificazione della provinciale 345 - l´unica strada che porta in
Valtrompia - perché interferirebbero con un´autostrada fantasma - ha
tuonato il capogruppo del Pd in Broletto Diego Peli -. Il dirigente di
Anas che, dopo cinque anni di tempo, ha lasciato scadere i termini per
presentare il progetto al Cipe dovrebbe finire in galera». E la scadenza
getta un´incognita anche sulla validità o meno della Valutazione di
Impatto Ambientale (Via). Secondo quanto riferito dall´assessore
Vivaldini, sembrerebbe che la Via sia ancora valida, ma anche questo
sarà tutto da verificare.
DI CERTO SI SA SOLO che ogni giorno la
Valtrompia è attraversata da oltre 40mila veicoli tra mezzi pesanti e
automobili, eppure qualcuno dei commissari, Arrighini e Mantelli, ha
messo ancora in dubbio la necessità di costruire una nuova strada che
unisca la Valle alla città: «è proprio necessaria?». «Forse per chi non
la percorre - ha replicato il consigliere del Pd Fabio Ferraglio -. I
carichi di traffico sono talmente alti che il problema non sono solo le
automobili in transito, ma anche le conseguenze sulla salute dei
cittadini e dell´ambiente circostante, considerato che le abitazioni si
affacciano direttamente sulla strada provinciale».
IN QUESTA
SITUAZIONE di paradossi ce ne sono davvero molti. Uno di questi riguarda
la conferma dei vincoli sulle costruzioni e le opere che
interesserebbero i terreni dove dovrebbe passare l´autostrada «che
paralizzano qualsiasi azione atta a migliorare la viabilità della
Valtrompia - ha sottolineato il consigliere Facchinetti -. Non è
possibile che tutto il resto della provincia abbia beneficiato di
tangenziali e tangenzialine per snellire il traffico e la Valtrompia ne
sia rimasta sempre e comunque esclusa».
Ma se il capro espiatorio al
quale attribuire colpe e responsabilità sembra essere l´Anas, il
democratico Peli ha allargato il tiro anche alla politica, e in
particolare all´ex assessore del Pdl Mauro Parolini «che non ha mai
dimostrato la volontà politica di monitorare la situazione e fare in
modo che i tempi fossero rispettati e l´autostrada venisse realizzata».
Ora non rimane che attendere che l´Anas si presenti in Consiglio, «in
caso contrario andremo fino a Roma a picchettare i loro uffici finché
non ci daranno una risposta chiara».
Parola di Mariateresa Vivaldini.
Anzi, promessa. Che sia la volta buona? Per dirla alla Lucio Battisti,
lo scopriremo solo vivendo.ELISABETTA BENTIVOGLIO
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