Sono stati aperti da poche ore i cantieri nel Villaggio Gnutti: una
campagna d´estate che nelle intenzioni dei progettisti dovrà rendere più
vivibile per pedoni e automobilisti una delle zone più strategiche e
frequentate della Valgobbia, considerata il polo sanitario, sociale e
scolastico di tutta Lumezzane.
Bresciaoggi si era già occupato del
tema nei mesi scorsi, quando la giunta comunale aveva avallato il
progetto dell´assessore all´Urbanistica Andrea Capuzzi per ridare un
nuovo look al quartiere. Dopo alcuni mesi di ritardo rispetto al
programma (le operazioni dovevano iniziare in aprile) giustificati prima
dalla scarsità di risorse e poi dall´opportunità di attendere la
chiusura delle scuole, lunedì gli operai, sotto la supervisione
dell´assessore ai Lavori pubblici Mario Salvinelli e del dirigente
dell´Ufficio tecnico Gian Piero Pedretti, si sono messi al lavoro.
Scopo
principale del progetto è rendere la circolazione veicolare più
ordinata e lineare, e secondo l´assessore Capuzzi ciò succederà grazie
all´incrocio tra via Mazzini e Gnutti, vicino alla farmacia, sul quale
verrà realizzato uno spartitraffico: chi arriverà da San Sebastiano
verso il Villaggio Gnutti dovrà arrivare alla rotonda successiva e
tornare indietro, mentre chi salirà da via Gnutti troverà una corsia di
preselezione verso Piatucco e dovrà dare la precedenza.
I disagi
maggiori per chi si muove in auto saranno rappresentati dai parcheggi,
che saranno rimossi sia sulla piazzetta davanti all´ingresso della
Fondazione Maugeri (rimangono, invece, quelli per i disabili), sia lungo
la via Gnutti vicino alla scala: in questo caso gli spazi di sosta
saranno destinati alle due ruote.
In via Monsuello parlano di un
cambiamento positivo soprattutto per i pedoni, grazie a uno spazio da
vivere nella piazzetta davanti alla Maugeri, al corridoio sottostante
sicuro per anziani e disabili, a un impianto di illuminazione rimesso a
nuovo, alla videosorveglianza e all´arrivo di altre fioriere e piante.
Il costo dell´operazione? 246 mila euro. Il piano prevede di
«rivoluzionare» la zona in circa quattro mesi, eseguendo adesso i lavori
che potrebbero creare più disagi. F.Z.
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