La crisi e le manovre governative stanno colpendo pesantemente anche le
amministrazioni locali. Così i comuni vendono il vendibile per portare
più liquidità a disposizione degli interventi sul territorio. Anche a
Lumezzane: qui, non senza polemiche, la giunta vuole vendere una parte
del terreno del Colle Aventino, nella zona più alta di San Sebastiano.
La
porzione totale è di 3.400 metri quadri, ma escludendo la parte più a
Sud che sarà destinata alla costruzione della strada intervalliva (la
cosiddetta «panoramica») per collegare Sant´Apollonio a Renzo e fino
alla Valle di Sarezzo, per i privati c´è la possibilità di mettere mano a
2.400 metri. L´operazione è stata presentata dall´assessore a Lavori
pubblici e Patrimonio Mario Salvinelli nell´ultimo consiglio comunale, e
prevede la vendita con un´asta pubblica partendo da una base di 15 mila
euro.
La zona di riferimento è fuori dal centro abitato, ricca di
boschi e scoscesa; e per questo, secondo le disposizioni del Piano di
governo del territorio non si potrà costruire. «L´area può anche essere
acquistata da uno dei proprietari confinanti - dice l´assessore -
intenzionato magari a utilizzarla per i propri animali». L´unico spazio
edificabile si trova più a monte dove, sempre secondo il Pgt, è
previsto un piccolo villaggio. Ma fino a quando il terreno non sarà
venduto i diritti di costruzione rimarranno al Comune; che poi potrà
cederli in modo separato al migliore acquirente.
La vendita e
l´importo (considerato basso) non piacciono all´opposizione, che ha
votato contro (l´Udc si è invece astenuta). «Un Comune non dovrebbe mai
vendere una sua proprietà - lamentano dal centrosinistra -; inoltre in
quella zona è previsto il parco Aventino, che sarà il più grande polmone
verde di Lumezzane, e vendere un´area lì vuol dire fare un passo
indietro».
L´assessore Salvinelli ha replicato sull´idea «utopica»
del parco: «Anche se dovessimo realizzarlo passerebbero anni, mentre ci
servono subito soldi per le manutenzioni dell´esistente e l´allestimento
di nuovi giochi nel suor Cornelia Bossini».(bresciaoggi F.Zizzo)
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