mercoledì 27 giugno 2012

Disastri naturali e calamità Un piano per le emergenze

Dagli avvenimenti capitati negli ultimi mesi in Italia (anche vicini alla provincia), tra alluvioni, terremoti e altre calamità naturali, il messaggio arrivato è che la cultura della prevenzione può e deve fare molti passi in avanti nel nostro Paese.
NEI GIORNI SCORSI a Lumezzane ci si è confrontati sull´argomento e sull´idea di dare un ordine alle associazioni di volontariato operanti sul territorio e una strategia comune che annulli il rischio di invadere campi e confondere i ruoli. Nell´ultimo Consiglio comunale, e dopo svariate riunioni della Commissione emergenza e solidarietà della consulta sociale permanente, è stato approvato all´unanimità il regolamento della Protezione civile: per dare a tutte le parti in causa una base comune.
Il servizio di Protezione civile è gestito in forma associata dalla Comunità montana della Valtrompia, che sta definendo il piano completo per far sì che la macchina dei soccorsi in tutti i Comuni del comprensorio sia ben organizzata. In Valgobbia il piano prevede che sia il sindaco a capo di tutte le operazioni di coordinamento e gestione dei soccorsi in un organismo che, oltre al primo cittadino, prevede l´unità di crisi locale, il servizio della Protezione civile, un responsabile delle associazioni di volontariato responsabili, la polizia locale e i carabinieri a fare da supporto e gli uffici comunali nei loro ambiti di competenza. A questi si aggiunge il reparto operativo in comunicazione con le istituzioni per aggiornarle sulla situazione e i bisogni più urgenti.
Il centro nevralgico delle operazioni sarà, invece, la sala operativa allestita al municipio, da dove partiranno gli ordini. Il piano non prevede solo come comportarsi durante le calamità, ma contiene anche suggerimento volti alla prevenzione: esercitazioni, lezioni nelle scuole, uffici e aziende e campagne informative. Per questo motivo gli uffici dovranno indicare anche luoghi, contatti, mezzi e centri sicuri e utili dove destinare i cittadini in casi di emergenza. I nomi di chi dovrà occuparsi della gestione dei soccorsi saranno definiti ancora dal sindaco.F.Z. (Bresciaoggi)

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