«Guardi che non c´è lavoro per lei, mi dispiace». La frase pronunciata
nel primo pomeriggio di mercoledì dall´impiegata della Civitas di via
Matteotti a Gardone Valtrompia è stata un´autentica mazzata per
Giuseppe, 37 anni di origine pugliese, sino a qualche tempo fa
domiciliato a Sarezzo, ma di fatto senza fissa dimora. Da San Giovanni
Rotondo, paese di Padre Pio, era partito alla volta del nord in cerca di
un lavoro che non ha trovato. Giuseppe ha avuto una reazione violenta,
raccontano i carabinieri che lo hanno arrestato. Ha iniziato ad inveire
contro la donna che ha 47 anni e abita a Gussago e che si trovava sola
nell´ufficio al primo piano del palazzo che ospita anche la Comunità
montana. Alla Civitas si rivolgono persone in cerca di lavoro, in
difficoltà o per un consulto.
PER DIVERSI minuti la donna è rimasta
in balia del giovane che ha sfasciato i telefoni e i computer dopo aver
chiuso a chiave la porta dall´interno. E per questo motivo è stato
accusato di sequestro di persona. Inutili le suppliche a farla finita.
Le grida e i rumori hanno richiamato l´attenzione di alcune persone che
hanno avvisato i carabinieri.
E mentre la pattuglia stava
raggiungendo via Matteotti 327, Giuseppe ha impugnato un paio di forbici
e le ha conficcate sulla scrivania prima di allontanarsi imprecando
contro il mondo intero. Per la donna tanta paura, ma fortunatamente
nessuna conseguenza fisica. Quando sono giunti i carabinieri era
terrorizzata, il suo ufficio letteralmente a soqquadro. Non è stato
difficile per i carabinieri individuare l´autore della protesta: di lui
la donna conosceva nome e cognome e lo ha descritto sia fisicamente sia
nell´abbigliamento.
I carabinieri di Gardone Valtrompia lo hanno
rintracciato mentre si allontanava a piedi a poca distanza dalla
palazzina. È stato riconosciuto e arrestato per sequestro di persona,
minacce e danneggiamento. Dopo la notte trascorsa in cella di sicurezza
ieri mattina è comparso in tribunale. L´arresto è stato convalidato.
Processato per direttissima è stato condannato a sei mesi. Pena sospesa,
è tornato subito in libertà. (bresciaoggi)
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