venerdì 15 giugno 2012

Gli rifiutano un posto di lavoro sequestra impiegata Civitas

«Guardi che non c´è lavoro per lei, mi dispiace». La frase pronunciata nel primo pomeriggio di mercoledì dall´impiegata della Civitas di via Matteotti a Gardone Valtrompia è stata un´autentica mazzata per Giuseppe, 37 anni di origine pugliese, sino a qualche tempo fa domiciliato a Sarezzo, ma di fatto senza fissa dimora. Da San Giovanni Rotondo, paese di Padre Pio, era partito alla volta del nord in cerca di un lavoro che non ha trovato. Giuseppe ha avuto una reazione violenta, raccontano i carabinieri che lo hanno arrestato. Ha iniziato ad inveire contro la donna che ha 47 anni e abita a Gussago e che si trovava sola nell´ufficio al primo piano del palazzo che ospita anche la Comunità montana. Alla Civitas si rivolgono persone in cerca di lavoro, in difficoltà o per un consulto.
PER DIVERSI minuti la donna è rimasta in balia del giovane che ha sfasciato i telefoni e i computer dopo aver chiuso a chiave la porta dall´interno. E per questo motivo è stato accusato di sequestro di persona. Inutili le suppliche a farla finita. Le grida e i rumori hanno richiamato l´attenzione di alcune persone che hanno avvisato i carabinieri.
E mentre la pattuglia stava raggiungendo via Matteotti 327, Giuseppe ha impugnato un paio di forbici e le ha conficcate sulla scrivania prima di allontanarsi imprecando contro il mondo intero. Per la donna tanta paura, ma fortunatamente nessuna conseguenza fisica. Quando sono giunti i carabinieri era terrorizzata, il suo ufficio letteralmente a soqquadro. Non è stato difficile per i carabinieri individuare l´autore della protesta: di lui la donna conosceva nome e cognome e lo ha descritto sia fisicamente sia nell´abbigliamento.
I carabinieri di Gardone Valtrompia lo hanno rintracciato mentre si allontanava a piedi a poca distanza dalla palazzina. È stato riconosciuto e arrestato per sequestro di persona, minacce e danneggiamento. Dopo la notte trascorsa in cella di sicurezza ieri mattina è comparso in tribunale. L´arresto è stato convalidato. Processato per direttissima è stato condannato a sei mesi. Pena sospesa, è tornato subito in libertà. (bresciaoggi)

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