mercoledì 20 giugno 2012

Collettore Valtrompia, i tempi stringono

Collettore della Valtrompia: i tempi stringono e non è più possibile un ulteriore rinvio. Entro la fine del mese infatti le amministrazioni comunali devono decidere quali soluzioni adottare.
La notizia, che è al tempo stesso anche una sollecitazione, viene dal direttore dell’Ufficio d’Ambito (Ato) della provincia di Brescia, Marco Zemello, alla commissione Lavori Pubblici e Ambiente della Loggia, presieduta da Pierraul Francesconi, nella prima delle sei sessioni dedicate alle emergenze ambientali cittadine.
Al centro della scena c’è il “grande malato” per eccellenza, il fiume Mella, al centro di (recenti) episodi di inquinamento, ultimi segnali in ordine di tempo di una situazione che è andata peggiorando.
Entro il 2015, poi, come stabilito dall’Unione europea, fiumi e canali italiani devono rispondere a determinati requisiti di qualità sullo stato delle acque. E’ concessa una proroga fino al 2017 per eventuali interventi strategici, che consentano di portare il livello a parametri definiti “sufficienti”.
E i corsi d’acqua bresciani, è sotto gli occhi di tutti e non solo degli esperti, necessitano di cure adeguate.
Abbandonata l’ipotesi del potenziamento del collettore di Verziano,  mettendolo al servizio anche della Valtrompia (per un bacino di 600mila abitantie per un costo di 140 milioni di euro), ora sembra più percorribile un impianto posto tra Villa Carcina e Concesio, per l’area fino a Marcheno e Lumezzane, e l’altro a Marcheno per l’alta valle. Per lLumezzane, invece, verrebbe creato un depuratore apposito. (quibrescia)

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