L´associazione è nata da poco, ma ha già trovato tante persone pronte a
sostenerne la causa. «A.mici&Co» è attiva solo dallo scorso
settembre. I 35 volontari operano nella sede di via Mazzini (aperta il
martedì dalle 18.30 alle 20; mercoledì e giovedì dalle 20.30 alle 22)
all´interno della «casa delle associazioni» (ex croce bianca) e offrono
accoglienza ai gatti maltrattati e abbandonati cercando una famiglia
adottiva. A oggi sono stati salvati 90 gatti, 30 dei quali sterilizzati e
poi affidati a persone desiderose di offrire loro cure e affetto.
L´ASSOCIAZIONE,
oltre ad occuparsi di educazione nelle scuole, segue anche le numerose
colonie feline presenti in Valgobbia: circa 300 esemplari suddivisi in
15 «famiglie».
«Siamo cercando volontari - spiega Barbara Renica -
ci servono per raccogliere i gatti che vengono poi portarti
all´ambulatorio Asl per la sterilizzazione». Gli associati si sono presi
un impegno non da poco: sette giorni su sette, 365 giorni all´anno, due
persone coprono il turno della mattina e due quello serale: ci sono le
pulizie, bisogna sfamare gli animali e curare quelli malati. Tutti
possono dare un mano.
La sede non solo accoglie numerosi e vivaci
gattini, ma è anche un rifugio sicuro per animali feriti o vittime di
crudeli cattiverie. L´ultimo arrivato si chiama Lucio, un cucciolo dal
pelo nero che è stato impallinato da qualche cacciatore in Valsabbia
circa dieci giorni fa. L´associazione, grazie alla collaborazione dei
due veterinari locali (Flavio Rossi e Giovanni Lupo Pasini), si è
occupata del complicato intervento e confida in future donazioni di
privati per sostenere la spesa.
C´è poi Sarah, una piccola gattina
dal manto rossastro che alla nascita è stata chiusa in una borsina e
gettata nel canale in località Dosso di Lumezzane. Il sacchetto
impigliatosi tra i rami di un albero è stato ritrovato dopo due giorni
durante i quali il piccolo animale è rimasto senza acqua né cibo.
Ma anche lei, come altri tre gattini gettati in un cassonetto dei rifiuti, ora sta bene e si gode le coccole.M.BEN.
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