A Lumezzane il problema del cesio alla «Rivadossi» è ancora sulle bocche
di tutti, se non altro perché regna la confusione. In quanto tempo si
risolverà? E chi gestirà le 150 tonnellate di materiale, diviso in sei
container, assiepato in una zona della raffineria di metalli di
Premiano?
A queste domande ha risposto ieri il tavolo tecnico
convocato dal prefetto di Brescia Narcisa Brassesco Pace a Palazzo
Broletto. Un richiamo seguito anche alla lettera formale che il 4 aprile
2012 il «Comitato per Lumezzane» tramite il presidente Paolo Ghidini
aveva inviato alle istituzioni. Intorno al tavolo, oltre a Ghidini,
anche il sindaco di Lumezzane Silverio Vivenzi, il prefetto vicario
aggiunto Vito Padovano e i rappresentanti della Provincia, Arpa, Asl,
vigili del fuoco e Ispettorato del lavoro. Uno dei temi caldi in
discussione è stata anche la vendita nelle scorse settimane da parte
della «Rivadossi» di un ramo d´azienda alla nuova società «Rvd srl».
«L´azienda ha cambiato solo ragione sociale - dice il sindaco - e ha
confermato la continuità nel prendersi la responsabilità di gestire il
bunker che per i prossimi anni ospiterà le scorie radioattive». Per
quanto riguarda il trasferimento finale nel contenitore in cemento
armato, «i lavori per sistemare la piazza dove si muoverà la gru sono
finiti - conferma il primo cittadino - a giugno inizieremo. Prima delle
vacanze estive tutto il cesio sarà tombato nella massima sicurezza». E
sulla scelta (ancora in stand-by) che le «Acciaierie Venete» di Sarezzo
vorrebbero adottare smaltendo le scorie in Germania, il tavolo tecnico
smorza l´alternativa. «Oggi non è percorribile una soluzione simile -
conclude il sindaco facendo da portavoce alla riunione - perchè i
tedeschi non hanno ancora un impianto di quel genere e non hanno
intenzione di costruirlo. Quella presa dalla Rivadossi, per il momento, è
la soluzione migliore». Già, per il momento, perchè se la tecnologia in
futuro darà altre possibilità meno invasive, l´azienda sarà la prima a
percorrerle. F.Z. (bresciaoggi)
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