Mogli di ministri scarrozzate per le vie dello shopping, megadirettori accompagnati a fare la spesa, assessori e dirigenti portati a zonzo da autisti in livrea a bordo di potenti e lussuose berline. Auto blu. Un sostantivo e un aggettivo che evocano un mondo fatto di bagordi, sprechi e privilegi.
Un luogo comune? Più o meno. L´argomento è di quelli che fanno presa su moralisti e populisti, non si discute; ma è innegabile che la Pubblica Amministrazione per mantenere il proprio parco mezzi (64.524 autovetture tra quelle a noleggio e di proprietà) di soldi ne spende parecchi. Se n´è accorto pure il ministero della Funzione pubblica (prima Renato Brunetta e ora Filippo Patroni Griffi), che qualche mese fa ha ordinato la conta.
AL CENSIMENTO hanno partecipato tutte le amministrazioni centrali e locali: Ministeri, Regioni, Province, Comuni, enti vari, Comunità montane, federazioni assortite. Insomma, la galassia della Pubblica Amministrazione al gran completo. L´intento dichiarato è di disciplinare l´uso delle vetture e ottenere una drastica limitazione del numero di assegnatari, arrivando a risparmiare fino a 300 milioni di euro. Le amministrazioni hanno avuto tempo fino al 20 gennaio per comunicare il numero, il tipo e le modalità di utilizzo delle auto. Non solo blu, ovviamente. Anche perché i Comuni di auto blu, quelle riservate ai dirigenti e ai vertici, per la stragrande maggioranza non ne possiedono. Qui si parla piuttosto di auto grigie, mezzi di piccola cilindrata a disposizione dei dipendenti. Esentati dall´obbligo di rispondere al censimento i Comuni che non possiedono auto o ne hanno soltanto una. Ecco perché nell´elenco delle amministrazioni bresciane alcune risultano non censite.
PER LE ALTRE i numeri ufficializati dal ministero (e disponibili su censimentoautopa.gov.it) dipingono un quadro assai variegato. Si va dalle 19 delle quali dispone il Comune di Ospitaletto alle 2 di Vestone, passando per una serie di gradazioni e di casi particolari che spingono a porsi più di una domanda. In totale, escluse le 130 di Brescia, sono 577 le automobili dei Comuni bresciani. A queste bisogna aggiungere quelle di Asl (246), Comunità montane (31) e enti vari, fino ad arrivare a un totale di 1101; totale al quale vanno sommate le auto fuori censimento: o perché il Comune non aveva l´obbligo di partecipare, oppure perché non ha partecipato.
Eclatante il caso Botticino: il ministero, attraverso i dati del Pra (il pubblico registro automobilitstico) dice che il parco macchine ammonta a 13 unità, il sindaco Mario Benetti risponde, seccato, di averne solo 11, necessarie per «assicurare servizi, garantire l´incolumità pubblica e privata, sorvegliare e intervenire per prevenire i fenomeni idrogeologici». Evidentemente c´è ancora parecchio da lavorare per avere un quadro esaustivo.
bresciaoggi19/02/12
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