domenica 19 febbraio 2012

Si firma per i servizi Nel mirino c´è la posta

Il primo gazebo ha dato il via, ieri, al tour de force lanciato a Lumezzane per impedire la chiusura dell´ufficio postale di Piatucco: un tema di cui Bresciaoggi si è occupato più volte. Sarà una doccia fredda, visto che il nuovo regime prevede la chiusura al pubblico dello sportello di via De Gasperi, che sarà convertito in Pt Business per le aziende: stando al calendario, da marzo la sede non offrirà più servizi di riscossione delle pensioni e pagamenti di bollette o invio di raccomandate. E tutto sarà delegato alla filiale di via Luther King a San Sebastiano.
Un disagio non da poco, se si pensa che le circa ottomila persone residenti tra Piatucco, Pieve e Gazzolo, e tra queste molti anziani e pensionati, dovranno usare mezzi pubblici carenti o spostarsi in auto in una zona che, durante la settimana, offre pochi parcheggi.
Per tutto ciò, ieri proprio davanti alla posta di Piatucco è partita una raccolta firme per fermare la trasformazione dell´ufficio. «È una situazione improponibile quella che ci hanno confermato - commenta il sindaco Silverio Vivenzi, presente ieri al gazebo con gli assessori Mario Salvinelli ed Elena Berna e con alcuni consiglieri -, e visto che le vie istituzionali non hanno dato buon esito, allora andiamo in piazza». In tre ore sono state raccolte circa 200 firme, e l´appuntamento sarà riproposto mercoledì e sabato prossimi nello stesso luogo. Alla fine, le firme saranno consegnate al prefetto.
Sul gazebo ci sono le bandiere della Lega nord, ma il problema riguarda un terzo del paese...«Qui la politica non c´entra - dice perentorio Vivenzi -: vogliamo solo difendere l´ufficio postale. La proposta delle firme era stata lanciata in consiglio comunale con l´accordo di tutti, poi c´è stato il silenzio delle altre forze, e noi abbiamo preso l´iniziativa. Ma la campagna è aperta a tutti i partiti». F.Z.

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