sabato 3 settembre 2011

FURTI, ADESSO L'ALLARME APPRODA IN COMUNE

Le conversazioni di strada e da bar, ma anche gli scambi di opinioni in rete attraverso i principali social network, sottolineano in molti casi la presunta assenza dell'amministrazione comunale di Lumezzane nel contrasto di uno spiacevole «fenomeno» estivo di cui Bresciaoggi si è più volte occupato: quello dei furti negli appartamenti e nei negozi. E forse proprio la registrazione dell'umore generale ha spinto l'amministrazione ad agire per aggiornare la situazione, cercare di tranquillizzare la popolazione e, soprattutto, fermare l'ondata di episodi di microcriminalità che quest'anno hanno colpito in modo importante la Valgobbia.
La mossa arriva direttamente dal sindaco Silverio Vivenzi, il quale ha deciso di convocare per mercoledì prossimo alle 11 nel palazzo municipale tutte le istituzioni locali, provinciali e le forze dell'ordine. Al summit, infatti, sono stati invitati l'assessore alla Sicurezza Cosimo Alemanno, alcuni rappresentanti della giunta e del consiglio comunale, la Prefettura, la Questura e la polizia stradale e locale.
Il susseguirsi di furti sta creando una tale fobia nella popolazione che qualcuno la notte non chiude occhio per la paura di una vista; mentre altri cercano addirittura di uscire il meno possibile di casa sperando che nessuno approfitti dell'assenza per fare razzie. Eppure, stando a quanto affermano le autorità i dati che verranno analizzati meglio durante l'incontro di mercoledì prossimo dicono che quanto sta succedendo a Lumezzane è in linea con il resto della provincia; anche se si assiste effettivamente a un leggero aumento degli episodi.
La Valgobbia aveva già avuto a che fare col problema nell'estate di cinque anni fa, quando la zona bersagliata dai ladri era Sant'Apollonio. Oggi, invece, i malviventi si sono mossi già a maggio, e non c'è frazione che non abbiano visitato, da San Sebastiano al Dosso, passando per Piatucco e Pieve. E la sensazione è che non ci si trovi di fronte a degli sprovveduti. Chi ha subito una visita sgradita in casa racconta anche di aver attivato l'antifurto, ma senza che questo abbia rappresentato un ostacolo per i razziatori.
Un'altra ipotesi, stavolta delle forze dell'ordine, vuole che i topi d'appartamento e di negozio siano parte di un gruppo organizzato che arriverebbe da fuori. I servizi di controllo, fanno comunque sapere i carabinieri, è stato potenziato in questi giorni e soprattutto la notte, con l'impiego di auto civili e con posti di blocco istituiti nelle principali vie di fuga tra il Termine (diretto verso la ex 345), Cagnaghe, in collegamento con Sarezzo, e il passo del Cavallo per eventuali fughe verso la Valsabbia.
Cosa potrebbe uscire dal tavolo tecnico? Allo studio c'è un potenziamento della collaborazione tra le forze dell'ordine su tutto il territorio provinciale; come già definito nel Patto locale di sicurezza approvato nel luglio scorso.
bresciaoggi 03/09/11

Nessun commento:

Posta un commento